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  • Che cosa intese dire il saggio?
    La Torre di Guardia 1978 | 1° marzo
    • grandioso proposito. Ecco il pensiero espresso dalla traduzione che Moffatt fa delle parole del re Salomone: “Quando dedicai la mia mente allo studio della sapienza, per studiare tutta la vita affaccendata del mondo, trovai che l’uomo non può afferrare la verità di tutto ciò che Dio fa in questo mondo; compirà sforzi faticosi per raggiungerla, in una febbrile ricerca di giorno e di notte, ma non la troverà mai; il saggio può pensare d’esserle arrivato vicino, ma neppure lui la scoprirà mai”. — Eccl. 8:16, 17.

  • Diplomati di Galaad, non venite meno!
    La Torre di Guardia 1978 | 1° marzo
    • Diplomati di Galaad, non venite meno!

      L’APOSTOLO Paolo ebbe molte prove. Subì molte persecuzioni. Fu afflitto da malattie fisiche. Molte volte fu privo delle cose materiali. Come reagì dunque? Rimpianse il passato, quando non aveva queste prove? Volle tornare a Tarso? Lo stesso Paolo risponde: “Abbiamo questo ministero . . . non veniamo meno”. — 2 Cor. 4:1.

      Con le suddette espressioni Karl Adams, uno degli insegnanti della Scuola di Galaad in cui vengono addestrati missionari, diede inizio a una serie di brevi discorsi rivolti alla sessantatreesima classe di diplomandi. La cerimonia ebbe luogo l’11 settembre 1977 alla Sala dei Congressi dei Testimoni di Geova, situata a Long Island City, New York. Ventitré studenti ricevettero il diploma e le assegnazioni estere.

      Un altro insegnante, Ulysses Glass, fece un esempio biblico per ribadire lo stesso punto, cioè di non venir meno. Menzionò l’esempio fatto da Gesù del padre con due figli ai quali chiese di andare a lavorare nella sua vigna. Uno disse che ci sarebbe andato, ma non ci andò. L’altro disse che non ci sarebbe andato, ma ci andò. Quest’ultimo fu quello approvato. Il fratello Glass rammentò quindi agli studenti che essi avevano accettato di andare a lavorare in campi esteri, nella vigna di Geova. Ora dovevano mantenere quella promessa. — Matt. 21:28-31.

      A. D. Schroeder indicò che Geova si servì di angeli e profeti, e anche di suo Figlio, Gesù Cristo, per comunicare. Ora i seguaci delle orme di Gesù devono comunicare il suo messaggio ai popoli della terra, parlandone le molte lingue. Gesù promise il successo: “Vi darò una bocca e una sapienza, a cui tutti i vostri oppositori insieme non potranno resistere né contraddire”. — Luca 21:15.

      “Perché siete mandati come missionari?” chiese quindi John Booth ai diplomati. Egli rispose per loro alla domanda con le parole di Gesù: “Alzate gli occhi e guardate i campi, che sono bianchi da mietere”. (Giov. 4:35) Uno semina, un altro raccoglie, ed entrambi si rallegrano insieme.

      Dopo che Robert Wallen ebbe letto i saluti dei missionari che si trovano già nei campi esteri, i discorsi continuarono. M. G. Henschel li incoraggiò a parlare immediatamente la lingua del paese dove sarebbero andati. Così facendo i missionari che sono nei territori esteri da molto tempo hanno potuto aiutare molti a entrare nelle file dei Testimoni di Geova!

      L. A. Swingle rammentò ai diplomati che essi avevano avuto successo compiendo il servizio di pioniere, essendo invitati a Galaad, e ora diplomandosi. Ma perché avevano avuto successo? Per la loro capacità? Lo studio? La perseveranza? Questi fattori contribuiscono al successo, ma la cosa principale è di fare assegnamento su Geova. (Gen. 24:40; 39:2, 3, 23) Chi si attiene alla sua Parola ha successo. (Gios. 1:8; Sal. 1:1-3) Essendo desti e pregando si potrà sopravvivere alla grande tribolazione: “Siate svegli, dunque, supplicando in ogni tempo affinché riusciate a scampare da tutte queste cose destinate ad accadere”. — Luca 21:36.

      F. W. Franz, presidente della Watch Tower Society, sottolineò il consiglio di non venir meno, rammentando ai diplomati che erano soldati di Cristo. Come tali in territori esteri avrebbero avuto difficoltà, ma, fu detto loro, “quale eccellente soldato di Cristo Gesù prendi la tua parte nel soffrire il male”. Inoltre, “il frutto del giusto è un albero di vita, e chi guadagna anime è saggio”. (2 Tim. 2:3; Prov. 11:30) “Guadagnare anime, ecco cosa dovete fare”, disse Franz. “Lo farete?”

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