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  • Un oleodotto per il Perù
    Svegliatevi! 1978 | 22 settembre
    • arrivano quotidianamente. Sono stati costruiti impianti portuali per le gigantesche petroliere che trasportano il petrolio alle raffinerie. Il governo peruviano si prefigge di fare di Bayóvar il centro industriale del Perù settentrionale. Infine esso avrà una raffineria di petrolio, un complesso petrolchimico, miniere di fosfato, uno stabilimento di fertilizzanti e un’industria metallurgica.

      Che effetto avrà sul futuro del Perù?

      Il primo petrolio della foresta arrivò a Bayóvar il 24 maggio 1977. Le 10 stazioni di pompaggio avevano immesso nell’oleodotto più di 3.000.000 di barili di petrolio. I Peruviani ne erano fieri. L’impresa ha indotto molti a chiedersi che effetto avrà questo oleodotto sul futuro del Perù.

      Certo porterà dei vantaggi. Alcuni si vedono già. Le nuove strade hanno stabilito dei collegamenti con vaste zone di montagna e di foresta, permettendo ai nativi in precedenza isolati di accedere con più facilità ai grandi centri urbani sulla costa occidentale del Perù. Non v’è dubbio che il Perù trarrà grandi vantaggi economici provvedendo al proprio fabbisogno di petrolio.

      Tuttavia, se non si scopriranno altre grandi riserve di petrolio, si prevede che gli attuali giacimenti della foresta dureranno solo fino al 1995. E prima che si possano sentire veramente i benefici derivanti da questo petrolio, si dovranno restituire i forti prestiti ottenuti per costruire l’oleodotto. Inoltre, gli effetti finali dell’Oleodotto Nordperuviano e del petrolio dipenderanno largamente da come verranno impiegate queste risorse energetiche. Solo il tempo lo dirà.

  • Che tipo di missionari sono?
    Svegliatevi! 1978 | 22 settembre
    • Che tipo di missionari sono?

      “CHE tipo di missionario sarai?” K. A. Adams pose questa domanda ai 24 studenti che aveva addestrati nei cinque mesi precedenti. L’occasione fu la cerimonia del conferimento dei diplomi alla 64a classe della Scuola di Galaad, tenuta il 5 marzo nella Sala dei Congressi dei Testimoni di Geova di Long Island (New York).

      “Potete imparare alcune lezioni da quelli che vi hanno preceduto”, continuò Adams. Quindi richiamò l’attenzione degli studenti su due missionari menzionati nella Bibbia, Giona e l’apostolo Paolo. Giona, osservò, ebbe un atteggiamento sbagliato nei riguardi del territorio assegnatogli, Ninive, non condividendo il pensiero di Dio nei confronti degli abitanti di quella città. Così Giona si avviò in un’altra direzione. “Ma Dio lo fermò subito”, disse Adams, “gli diede alcuni giorni per pensarci su e infine, dal ventre del pesce, Giona disse: ‘Ciò che ho votato, per certo pagherò’”.

      “Ma Giona aveva ancora problemi” osservò Adams. “Egli andò a Ninive e compì l’opera, ma è evidente che non si interessava troppo delle persone. Così, quando esse smisero di comportarsi male e Geova decise di non distruggerle, a Giona ‘dispiacque assai’, dice la Bibbia”. Vale la pena di meditare su questo fatto, specie dal momento che la Bibbia indica che Giona mostrò di interessarsi molto delle proprie comodità. — Giona capp. 1-4.

      I diplomati afferrarono il punto della lezione: dovevano nutrire il sincero desiderio di aiutare altri, anziché preoccuparsi troppo delle proprie comodità. Nei

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