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  • Lamentazioni di Geremia
    La Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
    • calice sarà offerto alle sue labbra schernitrici.

      Il quinto ed ultimo capitolo lamenta la penosa sorte di Sion nella cattività e desolazione e costituisce una preghiera o invocazione a Geova per ottenere liberazione. Sono rammentati i maltrattamenti, le torture e gli abusi subìti per mano dei nemici persecutori, e la gioia ha dato luogo a manifestazioni di lutto. Si eleva la supplica che Geova non dimentichi e abbandoni per sempre, che si rivolga a loro di nuovo e ridoni loro giorni simili a quelli del passato. Ma sembra che le parole finali del poema siano dette con un tono di rassegnazione: “Ora, tu ci hai veramente reietti, e ti sei grandemente adirato contro di noi!” La restaurazione è molto lontana, e dipende dalla misericordia di Dio.

  • Annunzi
    La Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
    • Annunzi

      IMPARATE COME PROLUNGARE LA VOSTRA VITA

      Ogni anno sono spesi miliardi da uomini in tutto il mondo per migliorare la loro salute o per trovare il modo di prolungare la loro vita. Altri miliardi sono spesi per rafforzare le loro speranze spirituali e per cercare di accaparrarsi un posto più sicuro nell’“aldilà”. Tuttavia, la morte continua a mietere le sue vittime e il materialismo sta rapidamente offuscando la veduta religiosa. Come vi sembra il vostro futuro? Siete soddisfatti delle prospettive materiali e spirituali? Potreste esserlo, eppure la più grande prova mai avuta della forza dell’uomo ci sta proprio dinanzi. Vi occorre sapere perché questi avvenimenti devono venire e come potete riconoscerli. Vi occorre sapere dove potete trovare l’unico modo di prolungare la vostra esistenza durante questa crisi. Non è un espediente provvisorio, un sollievo temporaneo dai disturbi di questo mondo. È una guarigione permanente che provvederà eterna salute e gioia sotto condizioni perfette. Il denaro non può procurarvene i benefici, ma questi sono accessibili a tutte le persone che li cercano. Inviate soltanto 50c o L. 325 e riceverete il libro Voi potete sopravvivere ad Armaghedon per entrare nel nuovo mondo di Dio (in inglese soltanto) con un opuscolo gratuito e imparerete come prolungare la vostra vita fino all’eternità.

      VIVETE CONFORME AI VOTI DELLA VOSTRA DEDICAZIONE

      Vivere conforme ai voti della propria dedicazione a Geova Dio è di vitale importanza, come è richiamato alla nostra attenzione in Ecclesiaste 5:4, dove ci viene consigliato: “Quand’hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; poich’egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto”. Un’esigenza nell’adempiere i voti della dedicazione è la regolare partecipazione alla predicazione della buona notizia del Regno a scopo di testimonianza a tutte le nazioni. I testimoni di Geova prendono piacere a far ciò, e lo dimostrano disponendo diligentemente le loro attività in modo da avere sempre tempo ed energia per svolgere l’opera di predicazione. Durante settembre tutti parteciperanno al servizio di casa in casa, pronunciando prima un informativo sermone biblico da tre ad otto minuti e poi offrendo un magnifico libro per lo studio biblico per la contribuzione di 50c o L. 325. Vivete conforme ai voti della vostra dedicazione partecipando a questo beato servizio ad ogni opportunità.

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
    • Domande dai lettori

      ● 1 Samuele 28:6 dice: “E Saul consultò l’Eterno, ma l’Eterno non gli rispose né per via di sogni, né mediante l’Urim, né per mezzo dei profeti”. Ma 1 Cronache 10:14 dice che Saul “non avea consultato l’Eterno”. Come si possono mettere in armonia questi due passi? — N. M., Hawaii.

      Evidentemente Saul aveva consultato Geova, ma non nel giusto modo né per giusti motivi. Il suo cuore non era puro a questo proposito e Geova poteva vederlo, e perciò Saul non ricevette alcuna risposta da Dio. Allora Saul si rivolse alla strega di En-Dor, o al medium spiritico ivi stabilito. Egli consultò il medium spiritico, pratica condannata da Dio. Saul fece certi passi per consultare Dio, ma non consultò Dio nel modo giusto e puro, e perciò Dio non ascoltò Saul né gli rispose.

      Oggi una persona potrebbe pregare Dio, ma se la persona è malvagia o prega in modo errato Dio non ascolta la preghiera. “Chiedete, e non ricevete, perché chiedete per un cattivo scopo, per spendere nelle vostre concupiscenze per piacere sensuale”. “Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio”. “L’Eterno è lungi dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti”. — Giac. 4:3, NM; Prov. 28:9; 15:29.

      In un certo senso si potrebbe dire che una persona prega, in quanto compie l’azione di pregare. Ma in un altro senso si potrebbe dire che non prega, poiché non lo fa in modo accettevole a Dio e come risultato la sua preghiera non è mai ascoltata da Dio. Quindi allo stesso modo 1 Samuele 28:6 vorrebbe dire che Saul consultò Dio perché compì il formalismo di consultarlo, e 1 Cronache 10:14 vorrebbe dire in modo altrettanto corretto che Saul non consultò Dio, per significare che non fece richieste giuste, accettevoli.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1957 | 15 settembre
    • Domande dai lettori

      ● Se una donna non sposata, in stato interessante, la quale ha predisposto perché il bambino sia adottato, viene a conoscenza della verità prima che il bimbo sia nato, dovrà sentirsi obbligata a tenere il bambino per insegnargli la verità della Parola di Dio?

      Si potrebbe sostenere che se il bambino viene adottato avrà di più in senso materiale e non sarà costretto a portare il marchio dell’illegittimità. Ma i provvedimenti spirituali sono più vitali delle cose materiali, e se necessario la madre può evitare il marchio sociale trasferendosi altrove.

      Geova ordina ai genitori: “E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”. Come potrà far questo la madre che abbandona il suo bambino? Come potrà dargli il giusto inizio nella vita: “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne dipartirà”? — Deut. 6:6, 7; Prov. 22:6.

      Al momento potrebbe sembrare saggio di alleggerirsi della responsabilità facendo adottare il bambino, ma questo sarebbe contro l’istinto materno e col passar del tempo si potrebbe sentire un amaro rimpianto a causa di questa condotta. Ciò sarebbe contro l’affezione naturale, sebbene in questi ultimi giorni di tempi critici e difficili siamo preavvisati che molte persone sarebbero “senz’affezione naturale”. Sarebbe meglio seguire i princìpi dell’affetto materno e dell’amore dei figli e serbare una coscienza pura. Anche i princìpi della fede cristiana sarebbero violati se si evitasse di occuparsi del bambino che è stato messo al mondo. Paolo scrisse: “Certo se alcuno non provvede per quelli che son suoi, e specialmente per quelli che son membri della sua famiglia, egli ha rinnegato la fede ed è peggiore di una persona senza fede”. — 2 Tim. 3:3; 1 Tim. 5:8, NM.

      Quindi sarebbe più coraggioso e più cristiano assumersi l’onere di tenersi il bambino e allevarlo, affrontando le conseguenze che ne potrebbero derivare, come cattiva reputazione. Specialmente ora che la madre è venuta alla conoscenza della verità ed è in grado di insegnare la verità al figlio e forse rendergli possibile di vivere per sempre in un nuovo mondo di giustizia. La persona che si trova in questa difficile posizione deve decidere da sé quale condotta seguire.

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