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  • Dove sono dirette le Nazioni Unite?
    Svegliatevi! 1972 | 22 agosto
    • Il defunto Adlai Stevenson descrisse il problema in questo modo: “La questione centrale è se l’assemblea di esseri umani meravigliosamente diversi e dotati realmente sa dirigere su questa terra una civiltà”. La risposta è ovviamente No.

      Perché accade questo? Perché Geova Dio non creò l’uomo con la proprietà di governare la propria specie. Ha bisogno che Dio faccia questo per lui. Ecco perché i tentativi dell’uomo di farlo incontrano tante difficoltà. E questo ci aiuta anche a capire dove le N.U. sono realmente dirette e perché!

      Agli occhi di Dio, le N.U. rappresentano la sfida di questo mondo contro di lui e contro il celeste governo che egli ha stabilito per governare questa terra, il suo regno retto da Cristo. Le N.U. tentano così di fare ciò che solamente Dio può e vuol fare, cioè recare a questa terra vera fratellanza, pace e sicurezza permanenti. A causa della loro sfida contro di lui, son dirette verso la distruzione per sua mano. — Matt. 24:15; Riv. 17:8-11.

      Che cosa farete voi? In chi riporrete la vostra fiducia? La vostra decisione concerne la vostra vita.

  • Fui un mago africano
    Svegliatevi! 1972 | 22 agosto
    • Fui un mago africano

      Narrato al corrispondente di “Svegliatevi!” in Liberia

      UN MAGO africano non è un mago comune. Io lo so perché fui uno di loro.

      Venivano da me a cercar vendetta contro nemici veri o immaginari. Determinavo la punizione e la impartivo con mezzi magici. Mi specializzai in divinazione e facevo magie per proteggere le persone dagli “spiriti dei dipartiti” o da quelli che cercavano di far loro del male.

      Anni prima che io intraprendessi la pratica della divinazione, divenni un regolare frequentatore di un chiesa della cristianità e in seguito andai alla scuola di una missione religiosa. Perché? Ebbene, all’inizio della mia adolescenza mio zio mi condusse in una chiesa di Monrovia. Egli mi spiegò che quelli che non andavano in chiesa sarebbero andati nel fuoco dell’inferno, dove prima sarebbero bruciate le punte delle dita, poi un braccio, poi l’altro braccio, gli altri arti, e infine tutto il corpo. Quando sarebbe finito, Dio avrebbe fatto in modo che ricominciasse a bruciare tutto da capo, e ciò si sarebbe ripetuto, disse, a tempo indefinito.

      Io avevo paura di bruciare. Quindi, insieme a molti altri, andavo in chiesa. Ma che frequentassi la chiesa non mi cambiò molto. La mia vera religione era ancora l’adorazione degli “spiriti” dei miei antenati.

      Gli sforzi della mia chiesa per farmi smettere di adorare gli “spiriti” fallirono. Perché? La chiesa non mi insegnava che i morti non erano vivi per ricevere tale adorazione. No, la chiesa diceva tutt’altro. Mi veniva insegnato che ciascuna persona possedesse un’anima immortale che sopravvivesse alla morte del corpo. Questo solo rafforzava la mia credenza che i miei antenati fossero vivi e avessero bisogno d’esser placati. I miei parenti non cristiani, io ragionavo, non erano dopo tutto molto lontani dalla verità.

      Imparai a fare il mago

      Sfortunatamente non sapevo leggere la Bibbia per poter vedere esattamente ciò che diceva di Dio e delle sue vie. Finché non ebbi vent’anni il mio tutore non cedette per anni alle mie suppliche di mandarmi a scuola. Dopo tre anni, fui costretto ad accompagnare il mio tutore infermo nella città del capo mago del mio paese. Ivi seguii un corso di magia. Questo includeva il mestiere di preparare e somministrare veleni fatti con cortecce di alberi, foglie o fiele di alligatori. Questa conoscenza era essenziale per il lavoro di un mago i cui clienti cercassero vendetta contro i nemici.

      Udita una lamentela, il mago determina se la punizione è meritata e fino a quale grado. Mentre imparavo a fare il mago la mia coscienza non fu turbata, nonostante gli anni che avevo frequentato la chiesa. Credevo che Dio non solo consentisse al mago di compiere il suo lavoro di far vendetta, ma anche gliene desse il potere.

      La divinazione era un’altra esigenza per imparare il mio mestiere. I metodi di divinazione comprendevano che si guardasse l’acqua in un catino o in uno specchio. Per protezione contro gli spiriti dipartiti o le persone malvage, imparai a preparare vari “rimedi”. Spesso questi venivano messi in una bottiglia e sotterrata presso la soglia della casa, lasciando sporgere solo il collo della bottiglia.

      Un giorno tutti i miei averi furono bruciati quando l’incendio distrusse il villaggio. Il mio abbattimento divenne sorpresa quando mi fu detto che questo era un segno degli spiriti secondo cui avrei ricevuto maggior potere. Il giorno dopo il capo dei praticanti mi diede un anello confidandomi: “Se te lo metti al dito e cominci a strofinarlo, diventi invisibile a chiunque ti sta accanto. Ecco le leggi dell’anello: Non guardare il sole a mezzogiorno; non mangiar cipolle!”

      La prima volta che provai a strofinare l’anello, la gente mi passava accanto come se io non ci fossi. Ma la seconda volta fui grandemente deluso. Il mio confidente spiegò: “Non può operare tutte le volte, ma è un modo rapido di far denaro. Ti mostrerò come fare!” In seguito provvedevo anelli a un prezzo per rendere invisibile, anelli per gli uomini ambiziosi che cercavano potere e incarichi.

      In un’occasione, feci un anello per il capo di un clan, ed egli me lo pagò circa L. 19.000, convinto che l’avesse reso invisibile e che avrebbe avuto potere come capo a tempo indefinito. Ma in un’occasione in cui sembrò che l’anello non operasse per lui, semplicemente gli dissi che lo spirito dell’anello stava visitando temporaneamente altre parti della terra.

      Incertezza e confusione

      Quando avevo ventiquattro anni, decisi di tornare a scuola. I miei genitori si fecero beffe dell’idea, ma non mi feci scoraggiare. Mi iscrissi alla scuola di una missione religiosa, e sebbene gli studenti, semplici ragazzini, mi deridessero, l’insegnante m’incoraggiò: “Fa il tuo meglio. Io ero grande come te e andavo a scuola. Ora ti insegno”.

      Durante la lezione biblica, mi fu detto: “È sbagliato punire qualcuno perché ti ha fatto del male, o danneggiarlo con la magia”. Difendendo la mia convinzione che la magia fosse in effetti il mezzo di Dio per rendere male per male, ribattei: “Poiché Dio punisce le persone quando gli fanno torto, noi non facciamo altro che seguire il suo esempio e puniamo le persone quando ci fanno torto”. Ma l’insegnante sostenne: “Non lo dobbiamo fare. Questo spetta a Dio”. Ciò nondimeno, ragionavo fra me che se questo era vero, allora perché Dio faceva operare la magia? Questo non fu spiegato.

      Ma la mia incertezza divenne confusione quando cercai di ragionare sull’insegnamento della Trinità. In risposta alla mia domanda come tre dèi potessero esistere in uno, mi fu detto che non potevo capire questo mistero. Insoddisfatto, chiesi come mai il “Padre” lo poteva capire ma il resto di noi no. Avrai la tua risposta domani”, ribatté. Ma il giorno dopo fui semplicemente punito e minacciato di espulsione se avessi fatto altre domande del genere.

      Nella scuola della missione mi fu insegnato che la guerra non era sbagliata, poiché i cristiani si eran difesi in passato e dovevano continuare a difendersi. Da quanto avevo appreso in questa scuola Dio si schiera da una parte nei combattimenti e nelle contese, e per questa ragione eravamo esortati a pregare per vincere la partita di calcio. E quando effettivamente la vincevamo, eravamo convinti che Dio fosse stato dalla nostra parte.

      Durante quegli anni continuai a fare sacrifici ai miei “rimedi” strofinandoli con il sangue di una vittima, di solito un pollo. Frequentavo i servizi ecclesiastici, ma riponevo fiducia negli spiriti e nella magia. Nonostante gli anni di istruzione ecclesiastica, ancora credevo che non ci fosse nulla come la magia africana praticata dai maghi per risolvere i problemi della vita.

      Infine la verità

      Nel 1956 ottenni letteratura da un cristiano testimone di Geova a Voinjama. In essa lessi che la pratica dello spiritismo, che comprende la divinazione, la magia, la stregoneria e il legare altri con una fattura, sia errata secondo Deuteronomio 18:10-12 e Rivelazione 21:8. Per avere un’ulteriore spiegazione andai a trovare questo Testimone. Mi fu detto chiaramente che la mia fiducia nella magia era spiritismo e condannata dalla Bibbia. Dio, appresi dalla Bibbia, era contrario a ogni forma di divinazione e di magia. Le successive parole del Testimone mi sorpresero: “Tutti quelli che continuano a praticare tali cose non sopravvivranno alla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, chiamata Armaghedon, né vivranno nel glorioso nuovo sistema di cose!” — Riv. 16:14, 16.

      Questo Testimone mi diede quindi con la Bibbia risposte a molte altre domande che feci. Cominciai a capire per la prima volta che “l’iddio di questo sistema di cose” è Satana il Diavolo e che anche le cosiddette chiese cristiane si trovavano sotto la sua influenza. (2 Cor. 4:4) L’effettiva verità è contenuta nella Bibbia. Dovevo studiarla per liberarmi dai lacci di Satana. In realtà avevo reso servizio al Diavolo e ai suoi angeli demonici. — Riv. 12:7-9.

      Lo stupore che provai a tutto ciò — che in qualità di mago io fossi stato sviato dal Diavolo — fu così grande che non riuscivo a pensare quasi a nient’altro nelle successive due settimane. Alla fine di quel periodo avevo preso la mia decisione. Una mattina di buon’ora, prima che sorgesse il giorno, raccolsi tutti i miei oggetti di magia e il mio apprezzato anello magico. Dopo averli messi tutti in

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