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Svegliatevi! 1980
g80 22/12 pp. 8-14

Fino a che punto sono pericolose le droghe?

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Canada

TUTTE le droghe sono potenzialmente pericolose. Una definizione di droga è “qualsiasi sostanza in grado di alterare temporaneamente lo stato di coscienza del soggetto”. È questo suo effetto di “alterare” che costituisce un preciso pericolo.

Le droghe di cui parliamo qui sono rappresentate da quelle sostanze che producono un certo effetto sull’umore, sulla percezione e sulla coscienza. Secondo questa definizione, alcune cose di comune impiego come caffè, certi tipi di tè, bevande a base di cola e bevande alcoliche, pur non essendo esse stesse considerate droghe, in effetti contengono droghe. La droga contenuta nelle prime tre bevande è la caffeina e, ovviamente, quella presente nelle ultime è l’alcool etilico. L’uso moderato di queste bevande non è nocivo, e può anche avere un certo valore nutritivo o terapeutico. Il vino, ad esempio, è particolarmente raccomandato nella Bibbia per ragioni di salute. In I Timoteo 5:23 essa dice: “Usa un po’ di vino a motivo del tuo stomaco e dei tuoi frequenti casi di malattia”.

Ma l’uso di droghe può causare gravi problemi. Il prospetto che accompagna questo articolo ne indica alcuni.

Naturalmente alcune droghe sono usate per scopi terapeutici, o per alleviare il dolore dovuto a malattia o intervento chirurgico. Ma in medicina si fa abuso di farmaci? Certo. Questo avviene, ad esempio, quando i medici prescrivono indiscriminatamente tranquillanti e antibiotici; e anche quando i singoli cittadini prendono troppi farmaci come aspirina e sonniferi per i quali non occorre la ricetta medica. Ciò è nocivo e pericoloso. Ma questo è un aspetto che prenderemo in esame in un prossimo numero di Svegliatevi!

In linea di massima, comunque, l’uso di droghe in medicina è diverso dall’impiego che ne fanno alcuni con fini e motivi ben diversi. Anche gli effetti su questi ultimi sono di solito molto diversi.

Guardate ciò che accade a chi fa abuso di droga per una qualsiasi ragione. Osservate attentamente quali sono le conseguenze quando si fa abuso di droga anche solo per breve tempo. Chiedetevi: Non sono la salute e la vita seriamente messe in pericolo? Considerate solo alcuni esempi:

AMFETAMINE: L’impiego limitato fa diminuire l’appetito, aumentare i battiti cardiaci e alzare la pressione del sangue. Dosi più forti per molto tempo producono agitazione, irritabilità, denutrizione, accresciuta predisposizione alle infezioni, alta pressione sanguigna, sensazione di forza e superiorità, insolite illusioni e allucinazioni, paranoia, ecc. Non è molto allettante, vero?

BARBITURICI: Tra gli effetti a breve termine vi sono articolazione indistinta delle parole, barcollamento, senso di euforia, e, in forti dosi, incoscienza e depressione fatale del sistema respiratorio. Innocui?

COCAINA: Gli effetti a breve termine sono molto simili a quelli prodotti dalle amfetamine. Dosi forti per un lungo periodo di tempo provocano un comportamento stravagante, bizzarro e violento, psicosi paranoica, e talora l’irresistibile e terrificante sensazione che qualcosa strisci sotto la pelle.

OPPIO, EROINA E CODEINA (quest’ultima contenuta in molte medicine per la tosse): Gli effetti a breve termine di simili narcotici includono uno stato di “contentezza”, apatia, nausea e vomito. Una dose massiccia ha un effetto negativo sulla funzione respiratoria, e c’è pericolo di morte. L’uso non terapeutico di queste sostanze vi sembra innocuo?

TRANQUILLANTI: Gli effetti negativi sono diminuzione dei riflessi, articolazione indistinta delle parole, vertigini, depressione, possibile incoordinazione motoria, ritenzione urinaria, bassa pressione sanguigna, ecc.

LSD: Gli effetti sono di solito polso rapido, percezioni falsate, ansietà o panico, sensazioni di insolita potenza o importanza.

PCP (Polvere d’angelo): Tra gli effetti si riscontrano spesso respirazione debole, aumento della pressione sanguigna, incoordinazione motoria, intorpidimento delle estremità. Con dosi maggiori: nausea, vomito, vista offuscata, perdita dell’equilibrio, illusioni, confusione, allucinazioni, coma, ira incontrollabile, tendenze suicide e omicide, morte.

Spaventoso? Sì, eppure la lista è tutt’altro che completa. Sotto l’effetto di queste droghe parecchi hanno perso la vita. In un libro sulla droga (Mind Drugs) è narrato l’episodio di una ragazza che, dopo avere preso l’LSD, ha perso la vita gettandosi sugli scogli perché il mare sottostante le era sembrato una sciarpa di seta. C’è poi il caso di quei ragazzi che volevano ‘diventare una cosa sola’ col traffico di una strada molto frequentata. Ci fu anche il caso di uno studente a cui si dovette impedire con la forza di gettarsi dalla finestra di un appartamento: voleva sperimentare la sua nuova capacità di volare. Lunga è la lista di coloro che si sono suicidati o che hanno perpetrato crimini efferati dopo aver preso il PCP o l’LSD.

Immaginatene la potenza: un contagocce pieno di LSD sarebbe sufficiente per drogare 10.000 persone. “A parità di peso è circa tre milioni di volte più potente della marijuana grezza”, dice il libro Mind Drugs.

A parte l’effetto diretto delle droghe, molte di tali sostanze chimiche sono iniettate con aghi non sterilizzati, e questo accresce il pericolo di tetano, flebite, epatite e di infiammazione del rivestimento del cuore e delle sue valvole. E prima o poi, il drogato o tossicodipendente alla ricerca di droga si troverà a contatto con criminali e in quartieri pericolosi. Tutto questo mette in pericolo la salute e la vita.

Di questi tempi, quando sono in circolazione tante persone sotto l’effetto deleterio della droga, che probabilità ci sono di evitare incidenti mortali sulle strade? Se una sera sapeste che dalla direzione opposta sta venendo verso di voi una ragazza che, per il ripetersi degli effetti della droga che ha preso una volta, ora vede davanti a sé mille paia di fari, per cui non sa bene quali sono i vostri e quali quelli illusori, vi sentireste tranquilli? In quanto alla ragazza, sono i fari a causare il ripetersi dell’effetto della droga.

E viaggereste tranquilli sapendo che uno degli effetti della marijuana è quello di alterare la capacità di giudicare tempo e distanze? che la coordinazione diminuisce e che la capacità di prendere decisioni è pregiudicata? Cosa significa questo per voi e la vostra famiglia quando siete su una strada trafficata in cui si effettuano tanti sorpassi? Pericoloso? Senz’altro!

Immaginate anche quali pericoli si correrebbero sul lavoro. Pensate quante vite sono messe a repentaglio da coloro che soffrono di vertigini, squilibrio, vista offuscata e allucinazioni quando lavorano con macchine e utensili in rapido movimento, quando azionano gru per sollevare pesanti oggetti o quando maneggiano pericolosi liquidi ed esplosivi. Essi costituiscono una vera minaccia per sé e per i compagni di lavoro. Hanno il diritto di mettere così in pericolo la vita altrui? Questo problema relativamente nuovo preoccupa seriamente i datori di lavoro e i sanitari dei grandi stabilimenti. Non è strano che alcune domande d’impiego chiedano se il richiedente ha mai fatto uso di droga!

Alcuni sostengono di fare un lavoro migliore ora che hanno preso la droga per acuire la propria consapevolezza e creatività. Ma i fatti indicano il contrario. Prendete il caso di quell’uomo che era un avvocato di fama internazionale. Dopo aver fatto un’esperienza con l’LSD vagò per mesi in zone desertiche, ponderando l’“esperienza” e il suo significato.

Il rapporto presentato da un medico ad alcuni dirigenti sui problemi connessi con l’accresciuto uso di marijuana faceva notare che essa “influisce negativamente sulle prestazioni ad alto livello. Chi fuma marijuana è spesso apatico, privo di iniziativa, incline a sbagliare, fa fatica a ricordare importanti dettagli e non può pensare in modo pratico al futuro”. Come può il cervello essere aiutato da qualcosa che ostacola la percezione?

Un medico cita un altro caso, quello di un brillante studente che si accingeva a prendere la laurea in legge e in filosofia. L’uso di marijuana lo trasformò.

Col tempo, perse la capacità di ragionare chiaramente, faceva sempre più fatica a concentrarsi nello studio e aveva difficoltà a portare a termine i lavori. In seguito manifestò reazioni di ostilità e diventò sospettoso. Questo studente e due compagni rimasero uccisi poco tempo dopo quando il piccolo aereo che pilotava precipitò.

Per quanto riguarda la cocaina, un articolo di Psychology Today diceva che essa “dà la sensazione spesso ingannevole di migliorata capacità intellettuale e fisica”. E aggiungeva: “L’euforia e la sicurezza generate dalla cocaina possono indurre il cocainomane ad attribuire alla droga effetti che non hanno niente a che fare con essa, e fargli sopravvalutare i cambiamenti che essa produce”. La stessa rivista spiegava che le amfetamine, essendo stimolanti, migliorano apparentemente l’esecuzione di lavori semplici; ma che in effetti “non migliorano l’esecuzione di lavori più complessi”.

Pare che la droga faccia pensare a chi la prende che sta meglio che mai, ma non è affatto così. In proposito bisogna anche riconoscere che nessuna droga ha la magica capacità di sviluppare un talento o una dote di cui non esistono le premesse.

Di questi tempi una cosa che preoccupa veramente i medici e molti genitori è la conseguenza che ha sul nascituro l’assunzione di certe sostanze da parte dei genitori. Il bambino si nutre attraverso il torrente sanguigno della madre. Quindi tutto ciò che la madre mangia, beve o introduce in altro modo nel suo corpo finisce nel bambino.

Chi riesce a dimenticare quali tragiche conseguenze ebbe sui nascituri il talidomide, un sonnifero preso dalle madri? I bambini nacquero con arti deformi o senza braccia e gambe. Sono stati riferiti anche casi di bambini nati con la sindrome di astinenza perché le madri prendevano la droga, e quello del figlio di un’alcolizzata che è nato alcolizzato. Ora si pensa che anche i tranquillanti costituiscano un pericolo per i giovani.

Non è strano che le donne incinte e quelle che intendono avere figli siano messe sempre più spesso in guardia contro i rischi connessi a droga, fumo, perfino aspirina, tè e caffè. Il dott. Conrad Schwarz, direttore della sezione psichiatrica dell’Ospedale S. Paolo di Vancouver, ha detto che i risultati scientifici indicano come “nelle gravidanze, il principio attivo della marijuana passa al feto attraverso la placenta”, e come “questa sostanza passa anche attraverso il latte materno”.

Si aggiungano a ciò le alterazioni a carico di reni, cervello e fegato derivanti dall’abuso di barbiturici e dall’aspirare i fumi di vari solventi. I neonati di donne tossicodipendenti cominciano proprio male la loro vita!

Una conseguenza quasi sicura per chi comincia con una droga è che finirà per prenderne altre. Non è raro quindi trovare che gli eroinomani sono anche fumatori di marijuana, che alcuni che prendono amfetamine per diventare euforici prenderanno poi un calmante, ricorrendo forse a tranquillanti o alcool. Mischiare le droghe è rischioso, come indica la seguente spiegazione:

L’effetto ricercato ad esempio con un tranquillante si può annullare prendendo uno stimolante quasi nello stesso tempo. Per esempio, chi beve sei tazze o più di caffè contenente caffeina annulla il “beneficio” recato da un tranquillante. D’altra parte, prendendo due sostanze della stessa specie, ad esempio due calmanti o due stimolanti, se ne aumenta l’effetto, ma non solo del doppio. Ed è qui che esiste un vero pericolo. Si afferma che una bevanda alcolica insieme a un barbiturico può avere la forza di cinque o sei bevande alcoliche. Un opuscolo di un ministero provinciale della sanità dice inoltre: “Se pesate 70 chili, sette bicchierini in un paio d’ore vi faranno probabilmente ubriacare. Se avete preso anche una pillola per il raffreddore o una medicina per la tosse, può darsi che perdiate i sensi. Se avete preso anche un barbiturico, potreste finire al pronto soccorso, o forse all’obitorio”.

Che dire di coloro che non sono tossicomani ma che si limitano ‘a prendere quello che ha ordinato il medico’? Anch’essi devono stare attenti e informarsi. Forse prendete dei tranquillanti o avete preso una dose di medicina per la tosse che avete comprato in farmacia. Mischiando l’una o l’altra di queste sostanze con una birra potete ottenere l’effetto di tre o quattro bicchierini. Chi prende farmaci per la pressione del sangue, disturbi di cuore, diabete, epilessia o allergie, deve sempre chiedere al medico o al farmacista se è pericoloso prendere un certo farmaco insieme a caffè, tè o alcolici. Inoltre, dite al medico o al farmacista quali altri farmaci state già prendendo quando ve ne è prescritto uno nuovo o acquistate qualcosa in farmacia. Non divenite un dato statistico negli elenchi delle vittime di questi miscugli!

Le droghe alterano le funzioni dell’organismo che servono a mantenerci in vita. Ostacolare o alterare l’equilibrio chimico del corpo può essere pericoloso e causare addirittura la morte. Le droghe producono un certo squilibrio nell’organismo. Quando vengono prescritte per fini terapeutici, se se ne fa un attento uso possono avere il benefico effetto di neutralizzare qualche squilibrio chimico: ma l’uso abituale di droghe per fare nuove esperienze, per trarre piacere o per fini non terapeutici equivale a giocare alla roulette russa. E nello stesso tempo, se siete al lavoro o al volante, o se aspettate un bambino, mettete in pericolo la vita di altre persone, inclusi bambini innocenti. È amore del prossimo questo? In realtà, l’attuale esteso abuso di droghe ha qualche ragione valida?

[Testo in evidenza a pagina 12]

Un contagocce pieno di LSD sarebbe sufficiente per drogare 10.000 persone

[Testo in evidenza a pagina 12]

I fumatori di marijuana sono considerati un pericolo sulle strade e nel lavoro

[Testo in evidenza a pagina 13]

La cocaina “dà la sensazione spesso ingannevole di migliorata capacità intellettuale e fisica”

[Testo in evidenza a pagina 14]

Una bevanda alcolica insieme a un barbiturico può avere la forza di cinque o sei bevande alcoliche

[Testo in evidenza a pagina 14]

L’uso abituale di droghe per fare nuove esperienze, per trarre piacere o per fini non terapeutici equivale a giocare alla roulette russa

[Prospetto alle pagine 10 e 11]

ALCOOL (etilico)

ESEMPI Birra

Vino

Whisky

CLASSIFICAZIONI E Depressivo del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA Usato per calmare, favorire il sonno.

Dilata i vasi sanguigni.

Energetico.

Favorisce la digestione.

EFFETTI A BREVE TERMINE Inizialmente rilassa.

Elimina le inibizioni.

Pregiudica la coordinazione.

Rallenta riflessi e processi mentali.

Trasforma, fa correre maggiori rischi.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Il forte, regolare consumo accresce le

probabilità di cancro dell’apparato

gastrointestinale, cirrosi epatica,

gastrite, disturbi cardiaci e

pancreatite.

MAGGIORI PERICOLI Possibilità di dipendenza fisica

e psicologica.

Deterioramento sociale e personale.

Alterazioni permanenti a carico di

cervello, reni e fegato.

ACIDO ACETILSALICILICO

ESEMPI Alka-Seltzer

Anacin

Aspirina

Bufferin

Dristan

Frosst 222

Templeton TRC

CLASSIFICAZIONI E Depressivo del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA Usato contro febbre, mal di testa,

infiammazione, dolori muscolari e nevralgie.

EFFETTI A BREVE TERMINE Fa diminuire febbre, infiammazione e dolore.

Disturbi di stomaco e possibili emorragie

allo stomaco.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Accresce l’effetto di anticoagulanti,

favorendo emorragie.

Possibili effetti collaterali: asma, orticaria

e irritazione ed emorragie

all’apparato gastrointestinale.

MAGGIORI PERICOLI Da evitare in caso di disturbi nella

coagulazione del sangue, ulcere e

problemi emorragici, infezioni nasali,

sinusite, asma o allergie che interessano

il naso o i seni nasali.

CAFFEINA

ESEMPI Bevande a base di cola

Cacao

Caffè

Pillole eccitanti

Tè

CLASSIFICAZIONI E Stimolante del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA A volte ha una blanda azione stimolante.

Esercita azione diuretica.

Stimola il muscolo cardiaco.

EFFETTI A BREVE TERMINE Aumenta prontezza di riflessi e

insonnia.

Tremori involontari delle mani.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Il forte, regolare consumo aumenta la

dipendenza dalla caffeina (tra i fenomeni

di astinenza: irritabilità,

agitazione e mal di testa).

Causa anche insonnia, ansietà, ulcere

gastroduodenali.

MAGGIORI PERICOLI Si sospetta causi disturbi cardiaci,

cancro della vescica e difetti congeniti.

ALLUCINOGENI

ESEMPI DET; DMT;

LBJ; LSD;

MDA; STP;

Hashish

Marijuana

CLASSIFICAZIONI E Stimolanti e/o depressivi del sistema

IMPIEGHI IN MEDICINA nervoso centrale.

Nessun impiego in medicina.

EFFETTI A BREVE TERMINE Riducono l’appetito; aumentano l’energia

e rinviano il senso di stanchezza;

aumentano battito cardiaco e pressione

del sangue; dilatazione delle pupille.

Senso di euforia.

Percezioni falsate in quanto a colori,

forme, dimensioni e distanze.

Compromettono memoria, pensiero logico

e capacità di svolgere compiti complessi.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Possibile dipendenza psicologica.

Apatia, perdita di iniziativa e interesse

per il lavoro.

Ansietà e depressione prolungata.

Illusions.

Il fumo di marijuana, per l’alto contenuto

di catrame, predispone a cancro

polmonare, bronchite cronica.

MAGGIORI PERICOLI Strani effetti sulla mente.

Cambiamenti irreversibili della personalità.

Inclinazioni suicide od omicide.

“Scene retrospettive” possono aver luogo

anche dopo aver smesso di prendere la droga.

NARCOTICI (Analgesici a base di oppio)

ESEMPI Codeina

Demerol

Eroina

Metadone

Morfina

CLASSIFICAZIONI E Depressivi del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA Usati per alleviare il dolore.

EFFETTI A BREVE TERMINE Alleviano il dolore; generano uno stato

di contentezza; a volte nausea e

vomito.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Generano rapidamente tolleranza e

dipendenza fisica e psicologica.

MAGGIORI PERICOLI Fortissima dipendenza fisica e

psicologica.

Danno luogo ad assuefazione.

Generale deterioramento fisico.

Morte per dose eccessiva a seguito di

depressione respiratoria.

NICOTINA (Tabacco)

ESEMPI Sigarette

Sigari

Tabacco da fiuto

Tabacco da masticare

Tabacco da pipa

CLASSIFICAZIONI E Depressivo e/o stimolante del sistema

IMPIEGHI IN MEDICINA nervoso centrale.

Nessun impiego in medicina.

EFFETTI A BREVE TERMINE Aumenta le pulsazioni, la pressione

sanguigna; abbassa la temperatura cutanea;

fa salire i livelli degli acidi nello

stomaco; prima stimola, poi riduce

l’attività cerebrale e del sistema

nervoso; riduce appetito e resistenza fisica.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Compromette i vasi sanguigni del cuore

e del cervello.

Respiro corto, tosse.

Accresciute infezioni alle vie respiratorie.

Bronchite cronica.

Enfisema.

Rischio di cancro a vescica, esofago,

eni, laringe, polmoni, bocca e

pancreas.

Ulcere gastriche.

MAGGIORI PERICOLI Con l’uso abituale, cancro a laringe, polmoni

e bocca; problemi di respirazione,

bronchite cronica ed enfisema

polmonare.

Alterazioni cardiache e vascolari.

Danni alla vista.

SEDATIVI E IPNOTICI

ESEMPI Barbiturici

Amytal

Nembutal

Seconal

Tuinal

CLASSIFICAZIONI E Depressivi del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA Usati nella cura di insonnia, ansietà, tensione

e epilessia, e nella cura di disturbi

mentali.

EFFETTI A BREVE TERMINE In PICCOLE DOSI possono alleviare ansietà

e tensione, producendo calma e rilassando

i muscoli.

In DOSI MAGGIORI producono senso di ebbrezza,

articolazione indistinta del linguaggio,

barcollamento, incoscienza.

In DOSI MASSICCE possono essere fatali.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Inducono rapidamente tolleranza e

dipendenza.

Non favoriscono un sonno normale.

MAGGIORI PERICOLI Con l’uso continuo, forte dipendenza

psicologica.

Pericoli dovuti a giudizio e coordinamento

difettosi.

Possibile danno cerebrale e renale.

Morte dovuta a dose eccessiva o in combinazione

con alcool.

SOLVENTI

ESEMPI Liquido per pulitura a secco

Benzina

Combustibile per accendini

Acetone

Diluenti per vernici

Mastice

CLASSIFICAZIONI E Depressivi del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA Nessun impiego in medicina.

EFFETTI A BREVE TERMINE Forte eccitazione; disorientamento

e confusione, articolazione indistinta

del linguaggio e vertigini; percezione

e visione falsate; allucinazioni

uditive; perdita del controllo dei muscoli.

Dosi maggiori provocano insonnia e incoscienza

e anche morte per

collasso cardiaco.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Può insorgere dipendenza, forte desiderio

e assuefazione.

Il largo uso può causare alterazioni a

carico dei reni e del fegato.

MAGGIORI PERICOLI Possibile dipendenza psicologica.

Possibili danni irreversibili a carico

del cervello, del fegato e dei reni.

Morte accidentale dovuta a

soffocamento.

STIMOLANTI

ESEMPI Amfetamine

Benzedrina

Cocaina

Desedrina

Foglie di coca

Metedrina

Phenmetrazine

PMA

TMA

CLASSIFICAZIONI E Stimolanti del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA Blanda azione contro depressione estanchezza.

EFFETTI A BREVE TERMINE Diminuiscono l’appetito; accrescono

l’energia, alleviano la stanchezza;

accrescono la prontezza di riflessi;

respirazione più veloce; battito cardiaco

e pressione sanguigna più alta, con

il rischio di rottura dei vasi sanguignio di collasso cardiaco.

In DOSI MAGGIORI, loquacità, agitazione,

paranoia, panico, illusioni

di grandezza.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Malnutrizione; maggiore predisposizione

a infezioni; rapido insorgere della

dipendenza psicologica.

MAGGIORI PERICOLI Alta pressione sanguigna o attacchi cardiaci;

danno cerebrale; malnutrizione,esaurimento,

polmonite.

Coma e morte.

TRANQUILLANTI (Minori)

ESEMPI Equanil

Librium

Miltown

Valium

Vivol

CLASSIFICAZIONI E Depressivi del sistema nervoso centrale.

IMPIEGHI IN MEDICINA

EFFETTI A BREVE TERMINE Rilassano i muscoli; riducono iperattività,

stress e ansietà; diminuiscono le

reazioni emotive agli stimoli esterni.

Riducono la prontezza di riflessi; alleviano

brevemente l’ansietà.

In DOSI MAGGIORI, possibile effetto negativo

su coordinazione dei muscoli.

Vertigini; sonnolenza, pressione sanguigna

più bassa e/o svenimento.

EFFETTI A LUNGO TERMINE Pericolo di dipendenza fisica.

Simili agli ipnotici ad azione sedativa

MAGGIORI PERICOLI Pericolosi con alcool.

Producono depressione, pigrizia

mentale, articolazione indistinta del linguaggio.

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