BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Salvaguardàti dalla fede e dalla speranza
    La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
    • l’integrità, anche quando gli è tolta la vita, continua a vivere dal punto di vista di Dio. Geova salvaguarderà il suo diritto alla vita. Non ne dimenticherà un solo particolare. Ricorderà la sua personalità, la sua formazione mentale e l’esperienza della sua vita. E le ricostituirà nella risurrezione. — 2 Cor. 1:8, 9.

      23. In che modo fede e speranza possono darci forza di fronte alla minaccia della morte?

      23 La fede nella divina promessa della risurrezione ci può dare la forza di compiere quello che è giusto anche se significasse la morte per noi. Questa fede ci permette di capire che la vita eterna che si godrà una volta destati dai morti è assai più preziosa che pochi anni di vita al presente. Ci salvaguarda dal mettere in pericolo le nostre opportunità di ottenere tale vita eterna. Per gli uomini dei tempi antichi la fede fece proprio questo; il libro biblico di Ebrei dice di loro: “Furono torturati perché non accettarono la liberazione mediante qualche riscatto [qualche compromesso su quello che è giusto], onde ottenessero una risurrezione migliore”. — Ebr. 11:35.

      24. La fede che cosa permise a Gesù Cristo di sopportare?

      24 Fu l’incrollabile fede nella capacità di Geova di risuscitarlo e ricompensarlo che permise anche a Gesù Cristo di mantenere perfetta integrità. Pensate a ciò che sopportò. Fu disprezzato, schiaffeggiato, preso a pugni, sputacchiato, flagellato e, infine, inchiodato a un palo, per morire come un criminale della peggiore specie. Tuttavia Gesù Cristo non vacillò mai. Non perse di vista la ricompensa. Quale esempio ci diede per rafforzare la nostra fede! Come dice Ebrei 12:2, 3: “Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna, e si è messo a sedere alla destra del trono di Dio. In realtà, considerate attentamente colui che ha sopportato tale parlar contrario dei peccatori a discapito dei loro propri interessi, affinché non vi stanchiate e non veniate meno nelle vostre anime”.

      25. Quali vantaggi si hanno vivendo in armonia con la verità che questa vita non è tutto quello che c’è?

      25 In realtà, questa vita non è tutto quello che c’è. Vivendo in armonia con questo fatto evitiamo di condurre la vita vana e vuota delle persone materialistiche. Neppure la possibilità della morte può offuscare la nostra gioia di vivere ora e farci guardare con disperazione e incertezza al futuro. Siano rese grazie a Dio che ha reso possibile a quelli che cercano sinceramente la verità d’avere una sicura speranza e ferma fede!

  • Perseguite un modo di vivere soddisfacente
    La Torre di Guardia 1975 | 1° luglio
    • Perseguite un modo di vivere soddisfacente

      1. Perché oggi milioni di persone non provano vera soddisfazione nella vita?

      UN GRAN numero di abitanti della terra non prova vera soddisfazione nella vita. Molti sono schiavi a causa dei falsi insegnamenti religiosi circa la morte e i morti. Altri ancora cedono a sentimenti di sfiducia e disperazione. Milioni e milioni di persone hanno un disperato bisogno di liberazione per poter cominciare a perseguire un modo di vivere davvero soddisfacente. Considerate:

      2-4. In che modo gli insegnamenti inerenti ai morti hanno influito sui seguaci di religioni non cristiane?

      2 Nella maggior parte dell’Asia e in alcune parti dell’Africa milioni di persone credono di dovere per tutta la loro vita prestare omaggio agli antenati morti. Bruciano incenso, pregano, mettono fiori e offrono persino cibo davanti alle tavolette dei parenti defunti. Perché compiono questi atti? È stato loro insegnato che tale venerazione aiuterà i morti ad avere un’esistenza piacevole nella vita successiva e impedirà loro di divenire spiriti ostili.

      3 Specialmente riguardo al lutto e ai funerali i superstiti compiono costosi sforzi per aiutare i defunti. In alcune parti dell’Oriente, per aiutare gli spiriti dei morti si bruciano case di carta e altri oggetti di carta del costo di migliaia, talora perfino centinaia di migliaia di lire.

      4 Alla base di questa usanza vi è la credenza nel purgatorio. Si crede che dopo la morte della persona lo spirito vaghi per due anni in purgatorio, ma abbia bisogno di aiuto per entrare in cielo. Le offerte sotto forma di oggetti di carta sono fatte per mostrare che il morto visse una buona vita e ha tutto il necessario per operare nell’altro mondo. Molti Orientali credono che con tale mezzo il suo spirito si liberi prima dal purgatorio.

      5. Che cosa hanno fatto molti nella cristianità nella speranza di ridurre il tempo che essi o i loro cari dovevano passare in purgatorio?

      5 C’è qualche differenza nella cristianità? In realtà no. Per secoli sia ricchi che poveri hanno pagato ingenti somme di denaro alle organizzazioni religiose nella speranza di ridurre il tempo che essi e i loro cari avrebbero dovuto passare in purgatorio. Riguardo a queste pratiche, lo scrittore Corliss Lamont osserva nel suo libro The Illusion of Immortality:

      “Dall’inizio del Medio Evo, per mezzo della sola concessione delle indulgenze, la Chiesa Cattolica ha ottenuto somme enormi sia da ricchi che da poveri. Queste indulgenze, date in cambio dei versamenti di denaro, elemosine o altre specie di offerte stabiliscono che alla propria anima o all’anima di un parente o amico deceduto sia risparmiata in tutto o in parte la punizione a cui è destinata in purgatorio. . . . In Russia la Chiesa Ortodossa accumulò enormi ricchezze per mezzo di intercessioni simili a favore dei morti. Oltre alle continue entrate da operai e contadini ansiosi di mitigare la retribuzione divina, molti appartenenti alla nobiltà e alla classe superiore dotarono monasteri e chiese a condizione che preghiere quotidiane fossero dette per le anime dei loro defunti”. — Pagg. 17, 18.

      6. Quale veduta hanno molti di ciò che i morti possono fare ai vivi?

      6 Molto diffusa è anche la credenza che i vivi abbiano bisogno di salvaguardarsi dai morti. In molte parti dell’Africa, quando una famiglia è colpita da una malattia, quando muore un bambino, quando va male un affare o quando capita qualsiasi altra disgrazia, si consulterà subito un sacerdote dei feticci. Di solito il sacerdote dice che è stato offeso un familiare morto. Si consulta l’oracolo e vengono prescritti i sacrifici. Naturalmente, il sacerdote richiede per questo molto denaro. Egli ottiene anche la carne dell’animale offerto in sacrificio.

      7, 8. Che cosa rivela la Bibbia della condizione dei morti?

      7 La verità della Parola di Dio libera da tali falsità che tengono schiavi. La Bibbia mostra chiaramente che l’anima muore e che al corpo non sopravvive nulla per continuare l’esistenza cosciente. (Ezec. 18:4, 20) Non c’è nessuna ragione di temere i morti. Ecclesiaste 9:6 dice di loro: “Il loro amore e il loro odio e la loro gelosia son già periti, e non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in alcuna cosa che deve farsi sotto il sole”.

      8 Per ragioni simili, i morti non possono essere aiutati dai vivi. Sono tornati alla polvere senza vita. (Gen. 3:19; Sal. 104:29) Essendo senza vita, inconsapevoli, non potrebbero proprio essere in alcun luogo di tormento permanente o temporaneo. In Romani 6:7, la Parola di Dio dice chiaramente: “Colui che è morto è stato assolto dal suo peccato”. Questo non sarebbe vero se dopo la morte continuasse a essere punito per i suoi peccati. Anziché essere assolto, sconterebbe ancora i suoi peccati.

      9, 10. Quali ammissioni fanno i teologi della cristianità circa l’anima umana, l’inferno e il purgatorio?

      9 Gli eruditi della cristianità sanno quello che insegna la Bibbia sulla condizione dei

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi