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    La Torre di Guardia 1960 | 15 gennaio
    • finché fu scaduto il visto nel maggio del 1954. Cercai di nuovo di andare in Spagna ma venni fermato di nuovo alla frontiera. Avevo ricevuto istruzioni di continuare alla volta di Bordeaux. Era la prima volta che vi tornavo dopo il giugno del 1940, perciò potete immaginare la mia gioia nel trovare ad attendermi una coppia con cui avevo studiato quattordici anni prima! Era magnifico essere di nuovo in Francia e osservare il progresso fatto. Passai alcuni mesi felici a Bordeaux e quindi partii per la mia successiva assegnazione: l’Africa! in missione speciale nelle colonie portoghesi dell’Angola e Mozambico.

      Approdai a Luanda, capitale dell’Angola, il 24 gennaio 1955. Avevo ricevuto una missione delicata: investigare riguardo ad uno strano gruppo di un migliaio di Africani che avevano ricevuto un’infarinatura di verità da due opuscoli della Società trovati anni prima, e che erano stati deportati dal Congo Belga accusati di essere Mau Mau e ora erano dispersi in tutta l’Angola e venivano rigorosamente sorvegliati. Cominciai a investigare cautamente. Riuscii a far amicizia con un alto funzionario e ad incontrarmi con alcuni del gruppo. Con un incarico arduo come questo, spesso mi rivolgevo a Geova in preghiera, e non ho mai sentito la sua guida così da vicino come nell’Angola. Per esempio, dovevo vedere alcuni Africani che si trovavano in un penitenziario al sud dove era impossibile l’ingresso senza speciale permesso. Non solo ottenni il permesso, ma anche il viaggio gratis d’andata e ritorno in aereo. Potete immaginare un rappresentante della Torre di Guardia che viaggia a spese di un governo cattolico per visitare alcuni Africani? Questo gruppo era il più avanti nella verità e mi venne mostrato un vecchio quaderno, che conteneva la traduzione nella loro lingua dei due opuscoli trovati. Copie di questi, scritte a mano, erano gli unici aiuti allo studio biblico per anni; eppure essi erano qui, detenuti per la loro fede! Nell’Angola ebbi molte esperienze interessanti, ma dopo cinque mesi essendo scaduto il mio visto dovetti partire. Tuttavia erano state poste le fondamenta per un nucleo della società del Nuovo Mondo.

      Seguì ‘l’operazione Lorenzo Marques’, capitale del Mozambico, per cercare di aiutare qualche centinaio di proclamatori africani che erano stati trattati duramente dai cattolici. Per precauzione evitai i contatti con Africani e cominciai dagli Europei. Sospettavo che la polizia mi sorvegliasse (infatti lo faceva), e all’inizio ebbi difficoltà. Ma chiesi a Geova di darmi forza ed ebbi interessanti esperienze. Feci una visita ad un giovane che aveva sentito parlare della verità anni prima a Lisbona; egli fece l’abbonamento a La Torre di Guardia in portoghese e in francese e a Svegliatevi! in portoghese, tutte tre per cinque anni, e fece inoltre una generosa offerta! Quando partii egli continuò uno o due studi che avevo cominciato. Non ebbi difficoltà per cinque mesi, ma infine fui chiamato per un interrogatorio stringente dalla Polizia Segreta e mi furono concesse quarantott’ore per andarmene. Fu una fortuna perché il clima non mi faceva bene. Giunsi alla filiale dell’Unione Sudafricana in una condizione di estrema debolezza e fui inviato all’ospedale. Tuttavia non avevo niente di grave, e dopo alcune settimane facevo di nuovo il servitore di circoscrizione, visitando le congregazioni europee del Transvaal.

      Che cambiamento! Come sembrava facile il lavoro dopo il territorio cattolico e l’attività clandestina! I mesi trascorsero rapidamente fino all’aprile del 1957, quando ebbi tre grandi sorprese, e tutte piacevoli! Un fratello molto generoso mi regalò una piccola automobile; venni nominato servitore di distretto; e m’innamorai di una dolce, piccola missionaria della sedicesima classe di Galaad! Nel dicembre del 1957 ci siamo sposati ed abbiamo trascorso insieme delle giornate meravigliose nell’opera di servitore di distretto. Che vita interessante e varia! Una settimana, l’assemblea europea nel salone municipale; la settimana dopo, adunanze con gli Africani in un’angusta capanna. Trascorriamo gran parte del tempo con gli Africani, che apprezzano molto l’aiuto fraterno degli Europei. Molti villaggi indigeni sono incivili e poco sicuri quando è buio. Ad un’assemblea fu necessario organizzare una squadra difensiva per tenere a bada i malviventi indigeni. Ma nonostante ciò e il problema della lingua abbiamo veramente goduto il nostro servizio. La Beciuania fa parte del nostro distretto e qui spesso si hanno esperienze insolite: bloccati in mezzo a un fiume per tre ore e mezza con l’acqua che scorreva nella macchina, o intervistando capi ostili. La letteratura è al bando qui, ma molti funzionari apprezzano la nostra opera, e la società del Nuovo Mondo aumenta.

      Grazie all’affettuosa generosità dei genitori di mia moglie abbiamo partecipato entrambi all’Assemblea della Volontà Divina di New York nel 1958 e abbiamo notato il vigoroso progresso dell’organizzazione e la manifestazione di “frutti dello spirito”. Che gioia incontrare vecchi amici e avere una più ampia visione del popolo di Geova, felice, unito, in espansione ovunque, che avanza vittorioso.

      “Così, papà, quei sei mesi da te profetizzati sono diventati ventott’anni! E io sono veramente felice che il tuo atteggiamento verso la società del Nuovo Mondo sia ora più amichevole”.

      “E in quanto a voi, miei concittadini nella società del Nuovo Mondo, spero che queste esperienze vi aiuteranno a pensare come la penso io: che Geova è di gran lunga il miglior Padrone da servire. Perché lasciarsi prendere dalle preoccupazioni del mondo, dove si serve in un vicolo cieco? Io ho avuto molti gioiosi privilegi nei ventott’anni trascorsi nel servizio di pioniere, ma il futuro è infinitamente più glorioso! Cominciate il servizio di pionieri e godrete fino all’ultima goccia il calice delle future benedizioni!”

  • “Denutrizione spirituale”
    La Torre di Guardia 1960 | 15 gennaio
    • “Denutrizione spirituale”

      ● L’ecclesiastico e scrittore religioso americano Roy L. Smith ha scritto a proposito del cibo spirituale dispensato dalle chiese della cristianità: “Un popolo che vende i princìpi per guadagno, che baratta il carattere per piacere o sacrifica l’umanità per interesse, dev’essere preparato alla disintegrazione che seguirà inevitabilmente. La causa di un simile collasso è la denutrizione spirituale. Abbiamo mangiato molto cibo, ma non ha prodotto l’energia necessaria nella crisi. Più di una generazione fa, il dottor Stephen M. Babcock, dell’Università del Wisconsin, fece la sorprendente scoperta che il bestiame può mangiare prodigiose quantità di cibo e allo stesso tempo morire di fame. Ulteriori investigazioni rivelarono che il cibo vitale contiene uno strano elemento chiamato vitamine, che dà la vitalità necessaria alla vita, e che il valore di ogni cibo dipende dalla quantità di vitamine che contiene. Il collasso spirituale di questi ultimi giorni rende evidente il fatto che ci siamo nutriti di un cibo che manca di vitamine spirituali. . . . Siamo stati nutriti abbondantemente, ma non ben nutriti”. — Treasury of the Christian Faith, pagina 267.

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