-
Le chiese stanno conducendo le nazioni a uno scontro con Dio?La Torre di Guardia 1972 | 15 aprile
-
-
E dicono perfino che “Dio è morto”, cioè che non ha niente a che fare con l’uomo e con i suoi problemi.
FINGONO DI NON VEDERE L’IMMORALITÀ
Per giunta, i capi delle chiese hanno in molti casi chiuso un occhio sull’immoralità nelle loro congregazioni, non espellendo chi pratica la fornicazione, la menzogna e il furto. Alcuni hanno parlato favorevolmente delle relazioni preconiugali e anche di quelle extraconiugali, e alcuni ecclesiastici hanno celebrato “matrimoni” fra omosessuali.
Gli associati alle chiese che praticano tali cose giustificheranno indubbiamente tale azione del clero, dicendo che sia in armonia con la “nuova moralità” e con la modernizzazione delle idee religiose. Ma il clero rappresenta forse Dio facendo o approvando queste cose? Tutt’altro, poiché la Bibbia dice: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebr. 13:4) Inoltre, l’ira di Dio è specialmente rivolta contro gli uomini che insegnano menzogne su di lui, ricevendo nello stesso tempo denaro e sostegno materiale sotto la maschera di rappresentanti di Dio per il popolo.
È un triste fatto che le religioni, particolarmente quelle della cristianità, siano state in effetti primariamente responsabili del corso delle nazioni che le porterà allo scontro. Come?
ORIGINE DEL CRISTIANESIMO APOSTATA
Ebbene, l’apostolo Paolo, non molto tempo prima della sua morte, predisse l’apostasia dal vero cristianesimo. Durante la loro vita gli apostoli poterono trattenere coloro che promuovevano la falsa dottrina nella congregazione, ma Paolo disse:
“Comunque, l’espressione ispirata dice definitamente che in successivi periodi di tempo alcuni si allontaneranno dalla fede, prestando attenzione a ingannevoli espressioni ispirate e a insegnamenti di demoni, mediante l’ipocrisia di uomini che diranno menzogne, segnati nella loro coscienza come da un ferro rovente”. — 1 Tim. 4:1, 2.
Paolo avvertì pure certuni che avevano incarichi direttivi nella congregazione cristiana:
“So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi e non tratteranno il gregge con tenerezza, e che fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli”. — Atti 20:29, 30.
L’apostolo Pietro espresse similmente un avvertimento altrettanto vigoroso:
“Comunque, vi furono anche falsi profeti fra il popolo, come pure fra voi vi saranno falsi maestri. Questi introdurranno quietamente distruttive sette e rinnegheranno anche il proprietario che li ha comprati, recando su se stessi subitanea distruzione. Inoltre, molti seguiranno i loro atti di condotta dissoluta e a motivo di questi si parlerà oltraggiosamente della via della verità. E per concupiscenza vi sfrutteranno con parole finte. Ma in quanto a loro, il giudizio dei tempi antichi non procede lentamente e la loro distruzione non sonnecchia”. — 2 Piet. 2:1-3.
Questa apostasia dalla vera adorazione e dottrina ebbe luogo, e, particolarmente dal quarto secolo, il falso, apostata cristianesimo fiorì e si unì allo Stato, divenendo una religione di stato. La zona in cui ebbe il predominio fu chiamata “cristianità” (che significa “dominio cristiano”). Questo era direttamente contro le parole di Cristo: “Il mio regno non fa parte di questo mondo” e “[i discepoli di Gesù] non sono parte del mondo”. — Giov. 18:36; 17:14.
La storia narra che da quel tempo in poi i capi religiosi sono stati consiglieri, sì, spesso sono state le guide dei governanti nazionali. Quando non potevano esercitare il potere erano pronti a provocare rivoluzioni o guerre contro i governanti che resistevano loro. Oggi, quando non possono avere posizioni favorite e potenti presso i governanti delle nazioni, sono spesso preminenti tra gruppi che fomentano la ribellione contro il governo costituito.
RESPONSABILI DI SPARGIMENTI DI SANGUE
Per questa ragione tutta la falsa religione, di cui l’apostata cristianesimo è la parte predominante, è descritta nella Bibbia come una “città”, “Babilonia la Grande”, un impero simbolico, poiché essa ha “il regno sopra i re della terra”. Inoltre, è personificata come una “meretrice”, di cui è detto: “In lei fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati scannati sulla terra”. — Riv. 17:1, 2, 5, 18; 18:24.
Secondo i versetti 3, 12-14 del diciassettesimo capitolo di Rivelazione, la “meretrice” cavalca una simbolica “bestia selvaggia” le cui corna rappresentano “re” o governanti della terra. A causa dell’influenza della “meretrice” che li cavalca, questi re “combatteranno con l’Agnello”, Gesù Cristo. Lì dunque c’è l’ulteriore evidenza che le false religioni della terra prendono effettivamente la direttiva, essendo le principali responsabili del corso delle nazioni che le conduce allo scontro.
È dunque sorprendente che Dio disapprovi le religioni del mondo? In realtà, sarebbe molto più sorprendente se non agisse per purificare il suo nome e aiutare le persone che pure odiano l’immoralità e la corruzione delle chiese, e le menzogne insegnate riguardo a Dio.
‘Sì’, dirà qualcuno, ‘Dio è stato molto provocato per cui è giustificato ad agire. Ma non è poco amorevole da parte sua distruggere le persone a motivo delle condizioni di cui sono essenzialmente responsabili la falsa religione e la politica? Non potrebbe semplicemente portare un cambiamento di governo e risparmiare la vita delle persone?’ L’articolo che segue considererà questa domanda.
-
-
Condivide il popolo la responsabilità dei governanti?La Torre di Guardia 1972 | 15 aprile
-
-
Condivide il popolo la responsabilità dei governanti?
SE LE nazioni si scontreranno con Dio ci sarà inevitabilmente una grande distruzione. Ma se i capi religiosi e politici sono i primi a opporsi a Dio, perché dovrebbe soffrire il popolo?
Ebbene, possiamo dare la colpa solo ai governanti? No. Che un governo rispecchi semplicemente il popolo che governa è ammesso da uomini di affari. “Ogni paese ha il governo che si merita”, fu il modo in cui espresse l’idea Joseph de Maistre, diplomatico francese vissuto agli inizi del diciannovesimo secolo. E William Penn, statista inglese, insegnò: “Sono piuttosto i Governi a dipendere dagli uomini, anziché gli uomini dai Governi. Siano gli uomini buoni e il Governo non può essere cattivo. Se è cattivo essi lo saneranno, ma se gli uomini sono cattivi, anche se il Governo fosse molto buono, essi si sforzeranno di guastarlo e rovinarlo facendolo divenire come loro”. La Bibbia è d’accordo con ciò, per quanto riguarda i governi degli uomini.
Anche in Israele, dove la legge di Dio era la ‘costituzione’ della nazione, sia i governanti che il popolo d’Israele si resero colpevoli e soffrirono. La ragione, come disse Geova, era: “I profeti stessi
-