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L’eternità è la mia meta nel servizio di GeovaLa Torre di Guardia 1966 | 15 novembre
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poté usare perché era inzuppato d’acqua o danneggiato dalle termiti. Ma in seguito non avemmo altra difficoltà a ricevere provviste di letteratura biblica dalla sede centrale della Società per distribuirla alle persone che amavano la Bibbia in Giamaica.
A causa della mia salute cagionevole e delle forze che venivano meno, nel 1946 fu necessario che uno più giovane e più forte assumesse la responsabilità di servitore di filiale in Giamaica. Mi fu offerta la scelta di tornare a vivere negli Stati Uniti con i miei figli o continuare a vivere alla sede centrale della Società in Giamaica, dove potevo fare qualsiasi lavoro mi permettesse la salute. Poiché Giamaica era la mia assegnazione, scelsi di rimanervi. A quel tempo avevo settantacinque anni. Ora ne ho [novantaquattro].
La mia attività nel servizio di Geova è stata ostacolata dalla salute cagionevole e dall’età, ma, ciò nonostante, vivo ancora felicemente alla sede della Società qui in Giamaica. La mia stanza è a pochi passi soltanto dalla Sala del Regno nell’edificio dove si trova la filiale, il che mi permette di assistere a tutte le adunanze della congregazione che si riunisce qui. Ho la vista ancora buona, che mi permette di leggere tutte le pubblicazioni della Società e rallegrarmi per le verità che contengono, che fanno appello all’intelligenza dell’uomo e anche al cuore. Colgo ogni opportunità per parlare dei propositi di Geova e delle verità della sua Parola ai miei visitatori e per mezzo della corrispondenza. Sono molto felice di poter terminare i miei giorni sulla terra nella mia assegnazione all’estero e ancora nel servizio continuo di Geova.
Ora sono praticamente un uomo giovane, perché se le mie speranze si realizzeranno avrò nel futuro un’eternità di vita. Per questa ragione conto questi [novantaquattro] anni solo come l’inizio della mia vita. Dedicare tutto il mio tempo al servizio di Geova è stata la gioia della mia vita, e non vedo l’ora di continuare in eterno insieme a Gesù Cristo e ai suoi “santi nella luce”. — Col. 1:12.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1966 | 15 novembre
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Domande dai lettori
● Chi furono gli uomini attestati di Atti 6:3, e hanno essi controparti moderne? — C. P.
Poco dopo la Pentecoste venne a esistere un’insolita situazione fra i cristiani a Gerusalemme. Molti Giudei e proseliti che erano andati a Gerusalemme intendendo rimanere solo per il periodo della festa, divenuti cristiani, desiderarono rimanere più a lungo e imparare di più in merito alla loro nuova fede. Giacché alcuni non avevano denaro sufficiente con sé e altri ne avevano in più, le cose materiali furono temporaneamente messe in un fondo comune e ci fu una distribuzione a quelli bisognosi. — Atti 2:44-46; 4:34-37.
Sembra che col tempo la misura di questi soccorsi diminuisse, ma il cibo era ancora distribuito alle vedove bisognose nella congregazione. Comunque, “sorse un mormorio da parte dei Giudei di lingua greca contro i Giudei di lingua ebraica, perché le loro vedove erano trascurate nella distribuzione di ogni giorno”. (Atti 6:1) Per appianare questo dissenso, gli apostoli diedero le istruzioni di Atti 6:3.
La congregazione scelse sette uomini, un numero sufficiente per svolgere il lavoro da fare. Le persone suggerite dalla congregazione erano attestate; cioè avevano una buona reputazione ed erano qualificate, essendo ‘piene di spirito e sapienza’. È interessante osservare che tutt’e sette avevano nomi greci, concedendo la possibilità che, tra quelli qualificati nella congregazione, fossero scelti Giudei di lingua greca e proseliti. Tali uomini sarebbero stati accettati più prontamente dal gruppo offeso. Le raccomandazioni furono considerate dagli apostoli, i quali, dopo la preghiera, nominarono i sette. — Atti 6:5, 6.
Quelli nominati per compiere l’opera organizzativa non cessarono d’essere attivi predicatori della Parola di Dio. Nella Bibbia è fatta speciale menzione di due d’essi. Leggiamo di Stefano che “compiva grandi portenti e segni fra il popolo”, e “Filippo l’evangelizzatore”, che l’angelo di Geova mandò a predicare a un Etiope. — Atti 6:8; 21:8; 8:26, 27.
In modo simile, nelle congregazioni dei testimoni di Geova oggi, sono scelti vari fratelli qualificati per svolgere lavori organizzativi, come la distribuzione di letteratura biblica, tenere i conti e assegnare il territorio per il ministero di casa in casa. Come nel caso dei primi cristiani, sono fatte raccomandazioni dalle congregazioni. Le decisioni su quali persone sono nominate vengono lasciate dovutamente al corpo governante. Inoltre, seguendo l’esempio primitivo, quelli nominati per assolvere certi doveri nelle congregazioni prendono l’iniziativa nel ministero pubblico.
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Scritture per dicembreLa Torre di Guardia 1966 | 15 novembre
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Scritture per dicembre
16 Ci sono molti disegni nel cuor dell’uomo, ma il piano dell’Eterno è quello che sussiste. — Prov. 19:21, VR. TG 1/1/66 23, 24a
17 La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale. — Col. 4:6. TG 1/12/65 13a
18 Nessuno ha amore più grande di questo, che qualcuno ceda la sua anima a favore dei suoi amici. — Giov. 15:13. TG 15/9/65 16a
19 Tu non abbandonerai l’anima mia allo Sceol. — Sal. 16:10, Na. TG 1/6/66 20, 21
20 Questi uomini . . . trascurano la signoria e parlano ingiuriosamente dei gloriosi. — Giuda 8. TG 15/3/66 6, 7a
21 Tutte le cose son lecite; ma non tutte le cose edificano. — 1 Cor. 10:23. TG 1/12/65 14a
22 La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello. — Riv. 7:10. TG 1/5/66 34, 35a
23 Gli altri furono uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo [il Re del re]. — Riv. 19:21. TG 15/8/65 30, 31a
24 Egli si pone in opposizione e s’innalza al di sopra di chiunque è chiamato “dio” o oggetto di riverenza. — 2 Tess. 2:4. TG 15/8/65 30, 31
25 Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, . . . volontariamente . . . premurosamente. — 1 Piet. 5:2. TG 1/12/65 15a
26 Se uno avrà percosso a morte una persona, quel tale sarà condannato a morte. — Num. 35:30, Na. TG 1/9/65 48, 49
27 Se una donna ha il marito incredulo, ed egli acconsente di dimorare con lei, non lasci il marito. — 1 Cor. 7:13. TG 1/3/66 11, 12
28 Guai a loro, perché sono andati nel sentiero di Caino, e si sono precipitati nell’erroneo corso di Balaam per ricompensa, e son periti nel ribelle discorso di Core! — Giuda 11. TG 15/3/66 14, 15a
29 Hanno disprezzato ogni mia riprensione. — Prov. 1:30, Ga. TG 1/1/66 19, 20a
30 Se ogni uomo è mentitore, Dio è verace. — Rom. 3:4, Ga. TG 1/6/66 34a
31 Sia piuttosto questa la vostra decisione, di non mettere davanti al fratello pietra d’inciampo. — Rom. 14:13. TG 1/12/65 16a
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MINISTERO DI CAMPO
Poiché viviamo in un mondo dov’è sempre più difficile trovare qualcuno che abbia salda fede, i testimoni di Geova fanno bene a tenere presente il consiglio scritturale di “combattere strenuamente per la fede”. (Giuda 3) Poiché essi desiderano incoraggiare altri a far questo, li invitano alle loro adunanze di congregazione dove si considerano utili informazioni per rafforzare la fede. Attualmente nei settimanali studi di libro che essi tengono e dove si radunano in piccoli gruppi studiano l’eccellente pubblicazione ‘Cose nelle quali è impossibile che Dio menta’. Desiderando condividere con altri questa preziosa conoscenza, nel mese di novembre offriranno ad altre persone interessate questo avvincente libro, insieme alla Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane. Se desiderate riceverle, scrivete all’indirizzo del vostro paese indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
dell’11 dicembre: Il servizio di Dio è causa di gioia. Pagina 681.
del 18 dicembre: Proviamo gioia oggi nel servizio di Dio. Pagina 687.
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