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  • Come provare vera gioia nella vita
    Svegliatevi! 1980 | 8 febbraio
    • Per provare vera gioia nella vita è necessario fare una valutazione realistica del presente. Salomone si esprime in questo modo: “È meglio il vedere con gli occhi che il camminare in giro dell’anima. Anche questo è vanità e un correr dietro al vento”. (Eccl. 6:9) Anche i ricchi che hanno tutte le cose materiali che desiderano riconoscono d’avere intimi desideri che non si possono soddisfare con la ricchezza. I desideri non realizzati ‘camminano in giro’, per così dire, spingendo a cercare continuamente di cambiare le proprie circostanze. Sebbene sia utile interrompere ogni tanto il regolare tran tran, alcuni vanno agli estremi cambiando di continuo luogo di residenza e lavoro, passando incessantemente da una cosa all’altra nella vana ricerca della felicità. È molto meglio, secondo le Scritture, “il vedere con gli occhi”. La cosa veramente saggia è d’essere contenti e di godere ciò che si può guardare proprio adesso, cioè quello che si ha al presente. A questo riguardo sarà utile considerare le osservazioni di due persone che rifletterono su come provare gioia nella vita.

      ‘Il presente ci appartiene ora’

      La rivista McCall’s (maggio 1978) pubblicò la vicenda di una donna che, una volta che i suoi figli erano cresciuti e si erano fatti una vita propria, abbandonò la città per andare a vivere in un remoto villaggio di pescatori. Essa scrive:

      “Nella nostra società nulla ci insegna a vivere adesso; tutto nella nostra società è frustrante. Quando viene il momento di andare a scuola i genitori e gli insegnanti dicono già: E poi? Preparati! Entriamo all’università e la pressione aumenta: E poi? Siamo condizionati a pensare presto al futuro, e questo succede per tutto; è diventata un’abitudine mentale. Non vediamo l’ora di arrivare in qualche posto, poco importa dove. Pregustiamo il giorno meraviglioso in cui quasi come per magia troveremo ‘la nostra metà’ con cui la vita sarà molto più piena; e poi pensiamo alle vacanze dell’anno prossimo, o a ciò che faremo quando i figli saranno grandi, o a quando andremo in pensione. Siamo sempre in sospeso, e quando arriva il futuro che deve magicamente guarirci e cambiarci, non si rivela diverso dal presente.

      “È possibile — deve essere possibile — coltivare un modo di vivere diverso, vivere con più gioia e consapevolezza, con una coscienza più desta, per rendere più intenso ogni momento e riempirlo di contentezza. Viviamo gli attimi alla leggera, con lo sguardo rivolto al domani, ma è il presente che ci appartiene ora ed è pieno di possibilità, non il futuro, che non è ancora arrivato. Solo quando viviamo l’attimo con attenzione, siamo veramente vivi”.

      “Il successo è un viaggio”

      Quarantacinque minuti di riflessione portarono il dott. Wayne W. Dyer a una simile conclusione. Nel suo libro Pulling Your Own Strings, Dyer scrive:

      “Una delle grandi svolte decisive della mia vita fu quando anni fa feci una supplenza di quarantacinque minuti in un doposcuola. Sulla tabella delle informazioni in fondo all’aula erano scritte le parole: ‘Il successo è un viaggio, non una destinazione’.

      “Studiai quelle parole per tutti i quarantacinque minuti, facendole scendere nel profondo del mio animo. Sino a quel giorno, infatti, avevo considerato la vita una serie di destinazioni e di eventi. Diplomi, lauree, cerimonie per il conferimento della laurea, matrimoni, nascite, promozioni e altri simili eventi erano tutte destinazioni, e io andavo da una fermata all’altra.

      “Giurai lì in quella stanza che avrei smesso di valutare la felicità in base alle destinazioni raggiunte e avrei invece considerato tutta la mia vita come un ininterrotto viaggio, di cui dovevo godere ogni istante. Quella supplenza diede a questo insegnante una delle più importanti lezioni della vita: Non valutare la vita in termini di successi, insignificanti o enormi che siano. Altrimenti sarai destinato alla frustrazione di cercare sempre altre destinazioni, non essendo mai veramente realizzato, e qualunque cosa ottieni, dovrai immediatamente predisporre la prossima impresa per avere una nuova misura del tuo successo e della tua felicità.

      “Invece, svegliati e apprezza tutto quello che incontri sul tuo cammino. Prova gioia nei fiori che son lì per tuo godimento. Godi l’alba, i bambini, le risa, la pioggia e gli uccelli. Bevi tutto questo, anziché aspettare di arrivare a qualche punto sempre futuro dove potrai rilassarti. In effetti, il successo, e la vita stessa, altro non sono che momenti da godere, uno per volta. Se comprenderai questo principio, smetterai di valutare la tua felicità in termini di successi, e guarderai invece tutto il viaggio della vita come qualcosa di cui essere felice. O per riassumere, non esiste la strada che porta alla felicità, perché la felicità è la strada”.

      L’importanza della “santa devozione”

      Se siete decisi a non perdere di vista le benedizioni presenti la vostra vita sarà senz’altro più felice. Ma per trarre il meglio dalla vita ci vuole qualcosa di più. Che cosa?

      L’apostolo Paolo lo descrive, dicendo: “Davvero, è un mezzo di grande guadagno, questa santa devozione con autosufficienza”. (1 Tim. 6:6) La qualità essenziale è la “santa devozione”, con cui si intende un modo di vivere in cui si mostra riverenza per il Creatore. Si manifesta agendo in modo devoto verso il proprio simile. Chi desidera vivere con santa devozione deve trovare il tempo di studiare la Sacra Bibbia attentamente, ciò che gli permetterà di conoscere quale condotta Dio approva.

      Conoscere la volontà di Dio e conformare ad essa la propria vita è davvero un mezzo di grande guadagno. Tale condotta farà ottenere la vita futura in un nuovo ordine dove “la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Riv. 21:4.

      In quanto al presente, chi vive secondo i principi biblici ottiene il favore di Dio e ha le migliori relazioni con i suoi simili. Quando si manifestano la compassione, la benignità, l’umiltà, la pazienza e la generosità che distinguono la “nuova personalità” cristiana, gli altri si comportano nello stesso modo e la vita di tutti gli interessati è più felice. — Luca 6:38; Col. 3:10-14.

      La vera felicità non si ottiene solo con i piaceri. La Bibbia incoraggia ad alternare ogni giorno il duro lavoro a “una mano piena di riposo” per godere i frutti delle proprie fatiche. Inoltre, le Scritture ribadiscono l’importanza di conoscere accuratamente Dio e di vivere secondo i principi biblici.

      “La conclusione dell’argomento”, osserva Salomone, “avendo udito ogni cosa, è: Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. (Eccl. 12:13) Adempirete quest’obbligo mettendo la vostra vita in armonia con i principi biblici? In tal caso avrete pace mentale e contentezza. Questo è il solo modo per provare vera e duratura gioia nella vita.

  • Per eliminare la concorrenza
    Svegliatevi! 1980 | 8 febbraio
    • Per eliminare la concorrenza

      La femmina della “Leucania unipuncta”, una falena, produce un odore che attira rapidamente i maschi, ma quello che arriva per primo respinge gli altri con la stessa rapidità con cui sono venuti. Emette anch’esso un odore che agisce da repellente sessuale, mandando via i rivali.

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