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Badate di non disprezzare il nome di Geova!La Torre di Guardia 1965 | 15 febbraio
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quarantaquattro volte, molto più di qualsiasi altro profeta della Bibbia. — 2 Re 15:17-19; Isa. 1:1.
12. (a) Come rispose il re Achaz al consiglio datogli da Geova mediante Isaia? (b) Quale segno fu quindi ispirato a predire Isaia, e quale altro ammonimento?
12 Malgrado questo avvertimento, il re Achaz di Giuda, padre di Ezechia, si alleò col re d’Assiria per proteggersi dal re Pekah d’Israele e dal re di Siria che complottavano. Isaia, ammonendolo di non far questo, pronunciò una profezia che prediceva la nascita del Messia, Cristo, da una vergine. Egli disse:
“Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele [=‘Con noi è Dio’]. . . . prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese per il quale hai paura di fronte ai due re. Jahve farà venire su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non furono da quando Efraim si staccò da Giuda [nel 997 a.C.], farà venire il re di Assiria”. — Isa. 7:14-17, Ga.
13. Da che cosa fu confermato il fatto che l’Assiria era la vera minaccia per Giuda, e quale altra profezia inerente al re Sargon si doveva adempiere?
13 Il vero pericolo, dunque, era la Seconda Potenza Mondiale, l’Assiria. (Isa. 7:18-20; 8:7, 8) Nel sesto anno di Ezechia, Samaria cadde nelle mani dell’Assiria, durante il regno del re Sargon II, quando l’Assiria raggiunse il suo massimo splendore. Isaia predisse che Sargon avrebbe soggiogato l’Egitto e l’Etiopia e portato via dei prigionieri. La storia secolare indica che Sargon II impose un tributo sull’Egitto, la precedente potenza mondiale dominante. — 2 Re 18:9-12; Isa. 20:1-6.
14. Quale fu l’esperienza dell’Assiria con la tributaria Babilonia?
14 Fino a quel tempo Babilonia era stata soggetta all’Assiria, ma durante il dominio di Sargon II un Caldeo di nome Merodach Baladan si proclamò re di Babilonia. Sargon combatté con lui una battaglia senza risultati, ma anni dopo Sargon scacciò Merodach Baladan e si fece incoronare come governante di Babilonia. Sennacherib, figlio di Sargon, gli succedette sul trono dell’Assiria e i Babilonesi si ribellarono di nuovo e stabilirono su di sé Merodach Baladan. Il re Sennacherib cercò di spodestarlo.
LA SECONDA POTENZA MONDIALE SFIDA GEOVA
15. (a) Per quale ragione Sennacherib era interessato in Gerusalemme? (b) Quali tentativi iniziali furono fatti per prendere Gerusalemme, ma in che cosa fece Sennacherib il suo più grave errore?
15 Il padre di Sennacherib aveva preso Samaria. Ora Sennacherib era ansioso di aggiungere ai suoi trofei di guerra la città di Gerusalemme. Nel quattordicesimo anno di Ezechia, re di Giuda, Sennacherib mosse contro Gerusalemme ed il re Ezechia pagò per quella volta un ingente tributo. Successivamente Sennacherib, mentre assediava Lachis, mandò alcuni comandanti militari a Gerusalemme a chiedere la resa della città. Ma Sennacherib fece così il suo più grave errore. Disprezzò il nome di Geova. Il suo comandante militare Rabsace gridò in termini spregevoli e offensivi a coloro che stavano sulle mura di Gerusalemme di smettere di confidare nell’Iddio del re Ezechia, Geova, poiché, egli disse, nessun dio aveva potuto resistere al vincitore Sennacherib. Ezechia rivolse una preghiera a Geova Dio. Mediante Isaia Geova disse ad Ezechia che Egli avrebbe fatto tornare a casa sua il re d’Assiria, solo per morirvi di spada. — 2 Re 18:13 fino a 19:8.
16. Quale contesa fu messa in risalto dalla mancanza di rispetto di Sennacherib per Geova, come indica la preghiera di Ezechia?
16 Ricevendo il rapporto di Rabsace, Sennacherib, ora a Libna, rimandò alcuni messaggeri con lettere che esprimevano grande mancanza di rispetto per l’Iddio di Ezechia, Geova. Il re Ezechia lesse le offensive lettere di intimidazione, spiegò le lettere nel tempio davanti a Geova e pregò: “Ma ora, o Eterno, o Dio nostro, salvaci, te ne supplico, dalle mani di [Sennacherib], affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, o Eterno, sei Dio!” — 2 Re 19:8-19, VR.
17. Quale profezia fu pronunciata riguardo al re assiro mediante Isaia?
17 Mediante Isaia Geova assicurò ad Ezechia che la sua preghiera era stata udita. Quindi Geova si rivolse al superbo re d’Assiria e disse:
“La vergine [non conquistata] figliuola di Sion ti sprezza, si fa beffe di te; la figliuola di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te. Chi hai tu insultato ed oltraggiato? Contro chi hai tu alzata la voce e levati in alto gli occhi tuoi? Contro il Santo d’Israele! Per bocca de’ tuoi messi tu hai insultato il Signore . . . per codesto tuo infuriare contro di me e perché la tua arroganza è giunta alle mie orecchie, io ti metterò il mio anello nelle narici, il mio morso in bocca, e ti rimenerò indietro per la via che hai fatta, venendo”. — 2 Re 19:20-28, VR.
18. Quale segno diede quindi Geova ad Ezechia, e per quali ragioni Geova promise di salvare Gerusalemme?
18 Quindi Geova diede ad Ezechia un segno per rassicurarlo, dicendo che a motivo dell’invasione di Sennacherib quell’anno non vi sarebbe stato raccolto; il secondo anno non avrebbero né seminato né raccolto (sarebbe stato il sesto anno sabatico del ciclo del Giubileo — Lev. 25:1-12), ma il terzo anno avrebbero pacificamente seminato e raccolto la messe. “Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte Sion uscirà quel che sarà scampato. Questo farà lo zelo ardente dell’Eterno degli eserciti! Io proteggerò questa città affin di salvarla, per amor di me stesso, e per amor di Davide, mio servo”. — 2 Re 19:29, 31, 34, VR.
UMILIATI COLORO CHE AVEVANO DISPREZZATO IL NOME DI GEOVA
19. Come si adempì la dichiarazione di Geova contro Sennacherib?
19 Geova agì contro coloro che avevano disprezzato il suo nome: “E quella stessa notte avvenne che l’angelo dell’Eterno uscì e colpì nel campo degli Assiri cent’ottantacinquemila uomini”. L’umiliato re Sennacherib batté frettolosamente in ritirata tornando alla sua capitale Ninive, alla casa del suo falso dio Nisroc, dove venne assassinato dai suoi figli. Mentre Sennacherib si ritirava verso nord l’inviolata “vergine figliuola di Sion”, la “figliuola di Gerusalemme”, lo derise e scrollò il capo dietro di lui. Essa si rallegrò che il suo Dio Geova avesse rivendicato la sua sovranità sopra l’Assiria, la Seconda Potenza Mondiale, e avesse mostrato d’essere il solo Dio. — 2 Re 19:32-37, VR.
20. Quale malattia ebbe Ezechia, e la sua miracolosa guarigione che cosa permise?
20 Nel frattempo Merodach Baladan di Babilonia era ancora ribelle, e cercava alleati che lo aiutassero ad abbattere il re d’Assiria. Egli aveva sentito della malattia del re Ezechia nel suo quattordicesimo anno di regno, quando un tumore maligno stava per porre fine alla sua vita. Ma il re Ezechia pregò piangendo che per quella volta gli fosse risparmiata la vita, principalmente perché non aveva figli, nessun successore al trono, e la linea reale di Davide per mezzo di lui rischiava d’essere interrotta. Geova promise misericordiosamente di prolungare la sua vita di quindici anni. Ezechia guarì, e nel terzo anno dopo ciò ebbe un figlio di nome Manasse. — 2 Re 20:12; 21:1; Isa. 38:1 fino a 39:1.
21. (a) Con quale possibile motivo Ezechia accolse ospitalmente i messaggeri di Babilonia? (b) A causa dell’indiscrezione di Ezechia, che cosa profetizzò quindi Isaia circa i beni e i figli del re?
21 Merodach Baladan aveva mandato messaggeri con lettere e un dono ad Ezechia, il quale fu lieto di riceverli. Forse per far impressione sul re di Babilonia quale possibile alleato contro il re d’Assiria, Ezechia mostrò ai messaggeri babilonesi i suoi beni e la sua ricchezza. Dopo aver udito come Ezechia aveva trattato i messaggeri, Isaia disse: “Ascolta la parola dell’Eterno degli eserciti: Ecco, verranno dei giorni in cui tutto quello ch’è in casa tua e quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a questo giorno sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla, dice l’Eterno. E vi saranno de’ tuoi figliuoli usciti da te e da te generati, che saranno presi e diventeranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia”. — Isa. 39:1-7, VR.
22. Che cosa dice 2 Cronache 32:24-26 circa la condizione del cuore di Ezechia, ed evidentemente riguardo a quale avvenimento?
22 È possibile che 2 Cronache 32:24-26 (Na) si riferisca ai suoi rapporti coi messaggeri babilonesi di Merodach Baladan quando dice: “In quel tempo Ezechia si ammalò e fu sul punto di morire; ma egli invocò il Signore, il quale gli parlò e gli dette un segno. Ezechia però non corrispose al beneficio ricevuto, si insuperbì in cuor suo; e l’ira del Signore fu contro di lui e contro Giuda e Gerusalemme. Allora Ezechia si umiliò del suo orgoglio insieme agli abitanti di Gerusalemme, e l’ira del Signore non scese su di loro durante la vita di Ezechia”.
23. Come sono descritte nel libro Israel and Babylon le relazioni di quel tempo tra Assiria, Babilonia e Giuda?
23 Le relazioni tra il re d’Assiria, Sennacherib, e il re di Babilonia, Merodach Baladan, sono descritte nel libro Israel and Babylon, a pagina 33:
Il primo compito di Sennacherib fu di conquistare quel “ceppo di azioni malvage”, “quell’operatore di perversità”, com’egli lo descrive stranamente. Babilonia fu presa ma Merodach Baladan si sottrasse e si diede alla fuga. Fu in questo periodo, piuttosto che al tempo del suo precedente conflitto con Sargon, che Merodach Baladan cercò di accaparrarsi l’aiuto di Ezechia di Giuda com’è scritto in 2 Re 20:12-19. Babilonia, comunque, continuò a dar fastidio con l’aiuto prontamente concesso degli Elamiti, e Merodach Baladan fa ancora un’altra comparsa, se non più di una, sulla scena; essa fu infine abbattuta nel 689, quando la città venne rasa al suolo. Apparentemente Sennacherib aveva trattato Babilonia con grande indulgenza fino a quel momento, e prese quella terribile misura per profonda disperazione. [Sidney] Smith pensa [nel suo libro The First Campaign of Sennacherib] che un brano degli annali di Assurbanipal possa significare che Sennacherib effettivamente era impegnato nella ricostruzione di Babilonia quando fu assassinato. — Edizione del 1925, di W. L. Wardle, Londra, Inghilterra.
24. Quali avvenimenti relativi al governo ebbero luogo in Assiria e a Babilonia?
24 Asarhaddon succedette al padre assassinato sul trono di Ninive, capitale dell’Assiria. (2 Re 19:37; Isa. 37:37, 38) Fu lui a ricostruire la città di Babilonia e a rimandarle la statua del suo principale dio, Bel-Merodach, oltre a ristabilire i templi di altre divinità. Gli succedette Assurbanipal, che nominò un viceré per governare Babilonia. Nabopolassar, padre di Nabucodonosor II, fu l’ultimo viceré nominato dall’Assiria. — The International Standard Bible Enciclopædia, edizione del 1955.
25. Per quali ragioni sorgono importanti domande circa il fatto che l’Assiria continuasse ad essere potenza mondiale?
25 L’Assiria aveva già subìto una sconfitta molto umiliante da parte di Geova per averne disprezzato il nome. Avrebbe potuto l’Assiria, “la terra di Nimrod”, mantenere la sua posizione di Seconda Potenza Mondiale nonostante la profezia di Geova secondo cui egli l’avrebbe distrutta perché aveva disprezzato il suo nome e mostrato crudele inimicizia contro il popolo di Dio? Essa era riuscita a far cadere e a distruggere Babilonia, ma non era riuscita a prendere Sion, “la città del gran re”. (Mich. 5:5; Sal. 48:1, 2, VR) Nella prossima edizione de La Torre di Guardia considereremo come sarebbe stato eseguito il giudizio sull’Assiria e come Gerusalemme sotto il dominio dei re della stirpe di Davide sarebbe venuta in conflitto con Babilonia.
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Pergamo: “dov’è il trono di Satana”La Torre di Guardia 1965 | 15 febbraio
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Pergamo: “dov’è il trono di Satana”
I CAPITOLI iniziali del libro biblico di Rivelazione contengono sette messaggi che furono inviati ad altrettante congregazioni dell’Asia Minore. Ciò che l’apostolo Giovanni scrisse alla congregazione di Pergamo comprendeva quanto segue: “Io so dove dimori, cioè dov’è il trono di Satana; e continui a tenere il mio nome, e non hai negato la tua fede in me neanche ai giorni di Antipa, mio testimone, il fedele, che fu ucciso al vostro lato, dove Satana dimora”. — Riv. 2:12, 13.
Dov’era la città di Pergamo? Qual è la sua storia? Che cosa la distinse dalle altre città? Perché di essa fu detto “dov’è il trono di Satana” e “dove Satana dimora”?
Le sette congregazioni a cui Giovanni scrisse erano tutte situate in quella che allora si chiamava la provincia romana dell’Asia, ma che oggi forma la parte occidentale della Turchia asiatica. Pergamo era tra queste la città più settentrionale e anche più occidentale, essendo un’ottantina di chilometri a nord di Smirne e a meno di venticinque chilometri dal Mar Egeo. Oggi la città musulmana di Bergama è situata proprio sotto l’antica località di Pergamo.
Pergamo era situata principalmente su una ripida collina tra due bracci del fiume Caico. Questa collina saliva improvvisamente a trecento metri d’altezza e, tranne che per il pendio meridionale, l’accesso ad essa era molto difficile. La città si chiamava giustamente Pergamo (Pergamon, Pergamus) poiché il nome derivava da una radice che significa “torre” o “fortezza”, radice che è pure in relazione con la parola tedesca burgh.
Era una località ideale per una fortezza e per una capitale, poiché dominava il territorio circostante per molti chilometri. Non è strano che quando Alessandro Magno cominciò la sua campagna orientale mandasse Barsine e il figlio di lei, l’illegittimo Eracle (Ercole), a Pergamo perché fossero al sicuro. E non è strano che alcuni anni dopo Lisimaco, uno dei generali tra i quali fu diviso l’impero di Alessandro alla sua morte, scegliesse Pergamo per mettere al sicuro gran parte del suo tesoro: 9.000 talenti o circa 6 miliardi di lire.1
LA STORIA
La storia di Pergamo non è molto antica; pare che essa fosse nuova tra le città dell’Asia Minore. Gli archeologi hanno portato alla luce oggetti che risalgono circa all’ottavo secolo a.C.2 Pergamo compare per la prima volta nella storia scritta nel 399 a.C., quando Senofonte e i suoi 6.000
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