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  • Come considerate l’autorità?
    La Torre di Guardia 1972 | 1° ottobre
    • è più alto dell’alto guarda, e ci son quelli che sono alti sopra a loro”. (Eccl. 5:8; Prov. 15:3) Rimane fiducioso che è volontà di Geova esercitare la propria amorevole autorità per mezzo di un’“amministrazione al pieno limite dei tempi fissati”. (Efes. 1:10) Attende il tempo in cui “ogni autorità . . . in cielo e sulla terra” sarà amministrata da Gesù mediante fedeli servitori cristiani simili a quelli che ora operano strenuamente fra lui e i suoi fratelli cristiani. — Matt. 28:18.

  • Come la vostra veduta dell’autorità influisce sulla vostra vita
    La Torre di Guardia 1972 | 1° ottobre
    • Come la vostra veduta dell’autorità influisce sulla vostra vita

      1. Fino a che punto influisce sulla vostra vita la vostra veduta dell’autorità, e come potete valutarne la vostra veduta?

      LA MAGGIORANZA delle vostre relazioni con altre persone e la felicità che ne provate subiscono l’influenza della veduta che avete dell’autorità. Questo influisce sulle associazioni familiari, religiose e secolari che hanno attinenza quasi con ogni ora della nostra giornata. La cosa importante da ricordare di queste relazioni è non solo che riconoscete l’autorità, ma il modo in cui considerate tale autorità. La ritenete necessaria e in molti casi un provvedimento amorevole per il vostro beneficio? O la considerate qualche cosa da evitare se diviene inconveniente o contraria a ciò che vi piace? Voi potete ottenere una chiara valutazione della vostra veduta dell’autorità, con una breve rassegna dei campi della vostra vita che ne subiscono l’influenza e con una considerazione delle situazioni che possono sorgere come risultato del vostro modo di giudicarla. Queste relazioni si possono ampiamente dividere in due gruppi, quelle fuori e quelle dentro la congregazione cristiana. Le passeremo in rassegna a turno.

      AUTORITÀ GOVERNATIVA

      2. (a) Come diviene evidente la propria veduta dell’autorità governativa? (b) Qual è il corretto modo di considerare tale autorità?

      2 La vostra veduta dell’autorità governativa è di solito mostrata dal modo in cui considerate i rappresentanti del governo sotto il quale vivete. Potete venire in contatto con rappresentanti come agenti di pubblica sicurezza, giudici, funzionari governativi, esattori delle tasse o insegnanti. Trattando con tali autorità fuori della congregazione cristiana, la veduta giusta si riflette con il riconoscimento e l’accettazione del principio della sottomissione relativa. C’è la comune tendenza a considerare le autorità come ingenitamente cattive e così a mancar loro di rispetto. Questa mancanza di rispetto diviene spesso evidente allorché non si ubbidisce a quelle che sembrano leggi inutili come certe regole sul traffico, o si commettono “piccole” disonestà circa la dogana e le tasse. O può assumere la forma dell’uso di parole dispregiative per i poliziotti e altri rappresentanti del governo. Riguardo a quest’ultima pratica, è interessante notare ciò che Salomone consigliò ai Giudei sotto il regno d’Israele: “Perfino nella tua stanza da letto non invocare il male sul re stesso”. (Eccl. 10:20; Atti 23:5) E Pietro mostrò che i cristiani dovrebbero oggi applicare questo principio ai governanti secolari: “Onorate uomini d’ogni sorta, . . . mostrate onore al re”. — 1 Piet. 2:17.

      3. Perché è importante acquistare ora la giusta veduta dell’autorità governativa?

      3 Perché questo è così importante, giacché queste autorità fanno parte di un sistema che sta per scomparire? A causa della veduta o prospettiva mentale verso l’autorità che esso coltiva, non solo in noi stessi, ma anche nei nostri figli e in quelli con i quali ci associamo. Le esistenti autorità governative agiscono ora come “ministro di Dio a te per il bene”, e si devono considerare sotto questa luce, per quanto i singoli amministratori possano essere imperfetti. Assumere un atteggiamento contro di essi anche nelle piccole cose significherebbe mettersi “contro la disposizione di Dio” per il nostro tempo. (Rom. 13:2, 4) Nel nuovo ordine di Geova, avremo bisogno della giusta veduta dell’autorità la quale sarà assunta dal governo del Regno, senza dubbio per mezzo di amministratori terreni. In quel tempo questi potranno doversi interessare di molte cose che ora giudichiamo come funzioni secolari. Sarebbe per certo stolto conservare un’attitudine irrispettosa verso uomini nominati per amministrare queste cose sotto il governo di Dio.

      4. Fate un esempio di come mantenere una veduta equilibrata dell’autorità secolare senza compromettere i principi cristiani.

      4 Anche nei campi dove sembra che l’autorità secolare e l’autorità di Dio siano in conflitto, è saggio mostrare rispetto all’autorità governativa fin dove è possibile. Per esempio, vostro figlio può frequentare una scuola dove l’autorità dell’istruzione richiede che i ragazzi imparino la teoria dell’evoluzione. Sarebbe corretto parlare a vostro figlio in maniera dispregiativa dell’insegnante e così coltivare in lui la mancanza di rispetto verso questa autorità? No; invece, potreste spiegare che il cristiano può mostrare dovuto rispetto per l’autorità ascoltando ciò che si insegna, riconoscendo che dall’insegnante si richiede d’insegnare la materia. Potreste anche mostrare che questo non significa credere a tutto ciò che si ode, come non si deve essere d’accordo con le vedute del partito politico al potere solo perché esercita su di lui autorità. (Prov. 14:15) Una giusta, equilibrata veduta dell’autorità dell’insegnante è così mantenuta senza compromettere i principi cristiani.

      5. È saggio immischiarsi nella ribellione contro le autorità esistenti, e perché?

      5 È anche stolto lasciarsi trascinare dalle tendenze attuali verso il dissenso contro le autorità civili esistenti. Proverbi 24:21, 22 parla di “quelli che sono per il cambiamento” dell’amministrazione dell’unto re di Geova. Viene dato il consiglio: “Con quelli . . . non t’immischiare. Poiché il loro disastro sorgerà così improvviso, che chi è consapevole dell’estinzione di quelli che sono per un cambiamento?” Questo principio potrebbe certamente applicarsi ai cristiani che si trovano di fronte alla moderna ribellione contro l’autorità, ribellione che spesso assume la forma della violenza. Quelli che subiscono maggior danno sono di solito gli stessi rivoltosi. Il cristiano attenderà che il rimedio lo porti Geova per i mali del genere umano, quando la “pietra” del Suo regno “tagliata non da mani” colpirà e frantumerà “tutti questi regni” senza alcun evidente atto da parte nostra. — Dan. 2:34, 44.

      OCCUPAZIONE

      6. (a) Come alcuni considerano l’autorità del loro datore di lavoro? (b) Si può giustificare una tale veduta? Perché?

      6 Spesso in questo vecchio sistema di cose la norma è di fare il meno possibile per il proprio datore di lavoro secolare, appena abbastanza per “tirare avanti”. A volte si odono lavoratori che si vantano di quanto possano fare poco nel lavoro e “farla franca”. Chi conosce ciò che la Bibbia indica circa il prossimo futuro potrebbe anche razionalizzare: “La ditta sarà presto distrutta ad Armaghedon in ogni modo, perché lavorare dunque duramente per perpetuarla?” Egli può anche usare tale ragionamento specioso per condonare il tempo impiegato per fare altre cose quando non è osservato, come preparare un discorso biblico o predicare ad altri lavoratori nelle ore in cui ha convenuto di lavorare per il suo datore di lavoro. Dovrebbe chiedersi: “È ciò onesto? È giusto verso il mio datore di lavoro? Se chiedessi al mio datore di lavoro il permesso di fare queste cose, quale sarebbe la sua risposta?” Che il datore di lavoro sia egli stesso disonesto o ingiusto non rientra nella questione. Qualsiasi attività oltre quella che avete convenuto con il vostro datore di lavoro di compiere nel tempo per cui vi paga renderebbe sospetta la vostra veduta della sua autorità. La persona che fa queste cose non trova piacevole pensare d’essere una ladra, ma non ammontano le sue azioni a prendere disonestamente il tempo per cui il datore di lavoro la paga? — Ebr. 13:18.

      7. (a) Come alcuni subiscono nel lavoro l’influenza di altri? Illustrate. (b) Come si mostra nell’occupazione la giusta veduta dell’autorità?

      7 Un altro argomento relativo a cui è bene pensare è questo: “Ho lasciato che altri lavoratori influissero sulla mia veduta dell’autorità del datore di lavoro? Seguo la loro cattiva abitudine di venire a lavorare tardi, di smettere prima del tempo o semplicemente di ‘starmene in ozio’?” Il consiglio della Bibbia circa la relazione con il proprio “principale” o datore di lavoro è che “facciano loro piacere, . . . non commettendo furto, ma mostrando appieno buona fedeltà, onde [i cristiani] adornino in ogni cosa l’insegnamento del nostro Salvatore, Dio”. (Tito 2:9, 10; Col. 3:22, 23) Si può ‘commettere furto’ in modi diversi da quello di asportare denaro o oggetti dal proprio datore di lavoro, come si è mostrato sopra. Inoltre, se, senza che lo sappia il proprio datore di lavoro, uno prende congedo per malattia facendosi pagare quando in realtà non è malato, mostra mancanza di rispetto verso l’autorità del datore di lavoro e verso le leggi di Geova sulla menzogna e sul furto. In queste cose considerate di “poco conto” dai lavoratori in genere, si può riflettere la propria veduta dell’autorità e se si hanno i tratti cristiani che Geova desidera in quelli che vivranno nel Suo nuovo ordine. Si può mostrare la propria veduta dell’autorità provando gioia nel compiere con abilità ed efficienza il proprio lavoro, acquistando così buone abitudini per il futuro in cui si sarà sotto l’autorità dei giusti sorveglianti di Geova.

      AUTORITÀ FAMILIARE

      8. (a) Chi ha la responsabilità della veduta dell’autorità da parte di un figlio? (b) È più facile essere un genitore pigro nell’impartire la disciplina?

      8 Passando alle relazioni entro la congregazione, giungiamo a quelle fra genitore

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