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  • Siate equilibrati in ogni cosa
    La Torre di Guardia 1958 | 1° dicembre
    • Siate equilibrati in ogni cosa

      “Badate dunque scrupolosamente che il modo in cui camminate non sia da stolti ma da persone sagge”. — Efes. 5:15.

      1, 2. Come si può paragonare il Cristiano a un equilibrista?

      MOLTI sono stati gli spettatori di un circo che sono rimasti stupefatti e silenziosi mentre un equilibrista compiva la sua esibizione, in alto, sopra le loro teste. Egli si muoveva su una sottile fune così sicuramente come se stesse camminando sulla terra. Furono richiesti sforzo e molti anni di allenamento perché egli sviluppasse questo acuto senso di equilibrio. È un’abilità che dev’essere coltivata, e richiede di continuo la massima attenzione. Mentre cammina sulla fune egli ha la mente su ciò che sta facendo. Egli non le permette di divagare su altre cose, ma piuttosto si concentra per mantenere il suo equilibrio.

      2 Questo attore del circo ben illustra il Cristiano che cammina nella stretta via dell’integrità cristiana. Gesù parlava di questa via quando disse: “Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. (Matt. 7:14) Il Cristiano dedicato è uno di questi pochi. Per rimanere in quella stretta via egli deve sviluppare un buon equilibrio mentale e spirituale, proprio come l’equilibrista deve sviluppare un buon equilibrio per rimanere sulla fune. Come uno scivolone può essere disastroso per lui, lo stesso può essere per il dedicato Cristiano.

      3. Se il Cristiano dovesse cadere, come potrebbe salvarsi, e perché si dovrebbe evitare la caduta?

      3 Una rete di sicurezza tesa al di sotto dell’attore può salvargli la vita, ma egli deve compiere una lunga ascesa per ritornare sulla fune, e quando l’avrà raggiunta potrebbe essere così scosso da aver difficoltà a riacquistare la sua sicurezza di sé e la sua stabilità. Il Cristiano che perde il suo equilibrio e abbandona la via dell’integrità cristiana, che è assai più in alto della palude dell’errata condotta del mondo, può salvar la sua vita con un sincero pentimento. Ma il suo ritorno è lungo e molto difficile. Alcuni che sono caduti non sono stati capaci di farlo. La condotta della sapienza sarebbe quella di evitare innanzi tutto la caduta. Ma questo richiede buon equilibrio spirituale da parte del Cristiano e costante attenzione a come egli cammina.

      4, 5. Com’è definito l’equilibrio, e come può un Cristiano perderlo?

      4 L’equilibrista ha un equilibrio fisico ammirevole, ma un buon equilibrio spirituale è molto più desiderabile. Ma che cos’è l’equilibrio? Secondo il Novissimo Dizionario della Lingua Italiana di Fernando Palazzi è “eguagliamento di peso; lo stato di assenza di moto di quei corpi che sono sollecitati a muoversi da forze egualmente contrastanti, le quali perciò si elidono a vicenda; . . . statica, costanza, invariabilità, riposo”.

      5 Per il funambolo è uno stato di equilibrio o di costanza sulla fune. Se egli dovesse pendere troppo da una parte o dall’altra, perderebbe il suo equilibrio e cadrebbe dalla fune. Lo stesso accade al Cristiano. Egli può perdere il suo equilibrio spirituale essendo un estremista, essendo negligente o essendo indifferente alla necessità di coltivare un buon equilibrio spirituale.

      6. Che cosa governa il senso d’equilibrio del Cristiano, e come la sua attitudine mentale influisce su tale equilibrio?

      6 L’equilibrio fisico del funambolo è controllato dalla sua testa, e può essere migliorato con l’allenamento. Lo stesso è per il Cristiano. Pure il suo equilibrio è governato dalla sua testa, ma esso non è fisico. È spirituale. Anch’esso può essere migliorato mediante il dovuto allenamento, sviluppando una buona attitudine mentale. Se egli ha una cattiva attitudine mentale la sua stabilità spirituale ne risente, ed infine inciamperà sulla stretta via dell’integrità cristiana. Le persone ciniche, ipercritiche e lamentatrici dovrebbero stare attente. La loro attitudine mentale non è buona. Il loro equilibrio cristiano è in pericolo.

      PROVE DI MANCANZA D’EQUILIBRIO

      7. Che cosa dovrebbe fare una persona se scoprisse una debolezza nel suo equilibrio spirituale?

      7 Il Cristiano che s’incammina sulla stretta via dell’integrità cristiana deve stare all’erta per notare qualsiasi segno che indichi un difetto nel buon equilibrio spirituale. Se scopre una debolezza deve impegnarsi per superarla. Se non lo fa, rischia di non raggiungere l’altro estremo della stretta via che conduce alla vita. Se un funambolo vede una debolezza nel suo senso di equilibrio lavorerà su di essa fino a che non l’avrà superata. Non ha il Cristiano anche maggior ragione di fare lo stesso con le sue debolezze? Egli non cerca un buon equilibrio per guadagnarsi da vivere, come fa il funambolo, ma il suo obiettivo è piuttosto quello della vita eterna. Non è forse questa di molto maggior valore?

      8, 9. Quali sono sei principali sintomi di un equilibrio instabile, e come si manifesta l’incostanza?

      8 Vi sono numerosi sintomi principali che rivelano se a un Cristiano manca un buon equilibrio spirituale. I più importanti sono: incostanza, instabilità, inadeguata considerazione delle cose materiali, non essere meritevoli di fiducia, irragionevolezza, e dare troppa importanza alle attività sociali.

      9 Un Cristiano dedicato ha la responsabilità di seguire l’esempio di Cristo nel predicare e nell’associarsi ai suoi conservi servitori di Geova Dio. Se è irregolare nel suo pubblico ministero, compiendolo a sbalzi, egli manifesta il sintomo dell’incostanza. La sua attitudine mentale verso le sue responsabilità di Cristiano non è buona. Non manifesta gioiosa ubbidienza ai comandi di Dio.

      10. Perché Paolo e Geremia possono essere additati come esempi di uomini che manifestarono una giusta attitudine mentale?

      10 L’apostolo Paolo rivelò la giusta attitudine mentale quando disse: “Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” E lo stesso accadde a Geremia che affermò: “E s’io dico: ‘Io non lo mentoverò più, non parlerò più nel suo nome’, v’è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; e mi sforzo di contenerlo, ma non posso”. (1 Cor. 9:16; Ger. 20:9, VR) Quegli uomini non furono incostanti nel loro ministero. Nessuno doveva chiamarli mese dopo mese per incoraggiarli ad essere attivi in esso. Essi erano spinti dal loro stesso amore per Dio e dallo zelo per la verità. Mostrarono pronta ubbidienza. Lo stesso dev’essere oggi per quelli che si dedicano a Dio.

      11. Come la partecipazione alle adunanze rivela una debolezza nell’equilibrio spirituale?

      11 Alle persone che mostrano incostanza nel ministero manca un buon equilibrio spirituale. Esse camminano sul sentiero cristiano come se non fossero certe del luogo in cui vanno. Tali persone sono irregolari non solo nel ministero di campo ma anche nell’associarsi alla società del Nuovo Mondo. Invece di essere costanti nell’assistere alle adunanze di congregazione esse sono irregolari. Mancano di apprezzare che la regolare associazione alla società del Nuovo Mondo è essenziale per il loro stesso benessere ed equilibrio spirituale. Infatti è un requisito scritturale. “E pensiamo gli uni agli altri per spronarci all’amore e ad opere giuste, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. (Ebr. 10:24, 25) Quelli che hanno la cattiva abitudine di non essere regolari nell’assistere alle adunanze di congregazione sono spiritualmente squilibrati.

      INSTABILITÀ

      12-14. (a) Come manifesta una persona instabilità? (b) Quale cattivo esempio segue? (c) Perché si dovrebbe evitare la compagnia delle persone mondane, e quali sono le istruzioni scritturali al riguardo?

      12 L’instabilità si manifesta in coloro che non sono fermamente basati sulla verità scritturale, che sono spiritualmente immaturi. Questi rivelano con le loro azioni e decisioni che la verità non è nei loro cuori anche se è nella loro mente. Dato che ne hanno una conoscenza intellettuale sono in grado di fare commenti abbastanza buoni, ma i loro cuori non sono toccati. Non sono spinti ad essere guidati dai princìpi scritturali in ogni giorno della loro vita. Mostrano mancanza di fede nella sapienza della Parola di Dio. “Se alcuno di voi è privo di sapienza, continui a chiederla a Dio, poiché egli dà generosamente a tutti e senza riprovazione, ed essa gli sarà data. Ma continui a chiedere nella fede, non dubitando affatto, perché chi dubita è come un’onda del mare portata dal vento e spinta qua e là. Infatti, non supponga quell’uomo che riceverà alcuna cosa da Geova; egli è un uomo indeciso, incostante in tutte le sue vie”. (Giac. 1:5-8) Essendo indeciso, è instabile nella fede.

      13 La persona instabile permette che la sua sapienza e i suoi desideri passionali, invece della sapienza della Parola di Dio, influenzino le sue decisioni. Appartiene a quel genere di persone che cercano insensatamente compagni fuori dalla società del Nuovo Mondo. Si associa a persone mondane che non hanno alcun interesse a fare la volontà di Dio. Si pone nella stessa posizione in cui si trovarono gli Israeliti che si associarono ai Cananei contrariamente alle esplicite istruzioni di Dio. “Guardati dal fare patto con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, onde non diventi un laccio in mezzo a te”. — Eso. 34:12.

      14 È stolto cercare la compagnia delle persone mondane. L’associazione ad esse non aiuterà il Cristiano a mantenere il suo equilibrio spirituale ma piuttosto lo ostacolerà. Egli ha bisogno di compagni che lo aiutino a star saldo, poiché se si allontana dalla via dell’integrità cristiana e perde la sua identità cristiana perde la vita. Se egli non vuol essere come le persone mondane alle quali manca quell’identità, perché associarsi con loro? Perché assoggettarsi al loro errato modo di pensare? Egli non può ignorare senza pericolo la dichiarazione scritturale: “Non v’ingannate. Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33) Ciò che accadde agli Israeliti è un esempio ammonitore per noi. “Ed essi si mescolarono con le nazioni e cominciarono ad imparare le loro opere. E divennero impuri mediante le loro opere e continuarono ad avere infedeli relazioni mediante le loro attività. E l’ira di Geova cominciò a divampare contro il suo popolo ed egli giunse a detestare il suo possesso”. — Sal. 106:35, 39, 40.

      15. Qual è la condotta della salvezza per il Cristiano?

      15 La separazione dagli increduli è la condotta della salvezza per il Cristiano. Questo non vuol dire isolamento fisico. Cristo e gli apostoli non si isolarono fisicamente dagli increduli, ma si mescolarono ad essi affin di aiutarli con le verità scritturali. Tuttavia, essi non si associarono a loro. L’apostolo Paolo rese chiara la condotta che i Cristiani devono seguire oggi quando disse: “Non siate inegualmente aggiogati con gl’increduli. Poiché quale associazione ha la giustizia con l’illegalità? O quale comunione ha la luce con le tenebre?” (2 Cor. 6:14) In ubbidienza a tale istruzione scritturale l’equilibrato Cristiano cercherà compagni entro la società del Nuovo Mondo, non fuori.

      16, 17. Quale condotta si dovrebbe seguire nei riguardi del matrimonio? Perché?

      16 Certamente quando si giunge al matrimonio è anche più urgente che il Cristiano segua questa condotta di separazione. Egli deve vivere con il coniuge; e se quel coniuge non è un dedicato Cristiano come lui e non s’interessa d’ubbidire a Dio, non troverà più difficile star saldo nella fede? Non vi saranno continuamente attrito, difficoltà e delusioni? Perché provocare angoscie accettando un’unione che è destinata a causare difficoltà e a creare infelicità? Perché disubbidire ai comandi di Dio come fecero gli Israeliti che sposarono Cananee pagane? “E tu non devi fare alcuna alleanza matrimoniale con loro. Non devi dare tua figlia a suo figlio, e non devi prendere sua figlia per tuo figlio. Poiché esso volgerà tuo figlio dal seguirmi e serviranno certamente altri dèi, e l’ira di Geova divamperà certamente contro di voi ed egli vi distruggerà veramente in breve tempo”. — Deut. 7:3, 4.

      17 Il pericolo di essere allontanati da Geova Dio per mezzo di un coniuge non credente è tanto reale oggi quanto lo era ai giorni dell’antico Israele. Naturalmente, quelli che acquistano la fede dopo essersi sposati non possono cambiare la loro situazione, ma devono continuare a vivere con il coniuge non credente, cercando di raggiungere la massima armonia. Però essi faranno tutto il possibile per mantenersi spiritualmente forti. Ma quelli che sono entro la società del Nuovo Mondo e non sono sposati dovrebbero comportarsi come persone sagge dando ascolto al principio scritturale di sposarsi “soltanto nel Signore”. Ignorare questo principio è rivelare instabilità spirituale.

      18, 19. (a) Spiegate come l’instabilità di una persona può essere rivelata dall’opinione pubblica. (b) Qual è la giusta attitudine mentale verso l’opinione pubblica?

      18 Un altro segno di instabilità è temere l’opinione pubblica. Questo si nota comunemente fra i bambini che sono penosamente preoccupati per ciò che i compagni di scuola o i coetanei pensano e dicono di loro. Temono di opporsi a ciò che è considerato popolare. Si vestono come si vestono gli altri, tagliano i capelli come fanno loro, parlano come loro, ed agiscono come loro. La loro paura di essere diversi li rende schiavi della conformità.

      19 Che importanza ha ciò che gli altri pensano o dicono? Che c’è da dire se un individuo si distingue dagli altri perché non è d’accordo con loro in tutto ciò che essi fanno e dicono? Che importa se essi pensano che l’individuo è strano perché si attiene ai princìpi cristiani? La loro opinione non significa nulla, ma l’opinione di Dio significa tutto, poiché egli può dare la vita; essi non possono. Il fermo Cristiano non permetterà che la paura di ciò che gli altri pensano o dicono lo induca a conformarsi ai suoi simili. Rimarrà saldo nei princìpi cristiani senza curarsi dell’opinione popolare avversa.

      COSE MATERIALI

      20, 21. In che modo le cose materiali possono causare squilibrio spirituale?

      20 Il terzo sintomo di squilibrio spirituale menzionato è l’errata veduta delle cose materiali. Il Cristiano squilibrato permetterà che tale amore esca dai limiti e lo trascini in una palude di debiti. Non vivrà saggiamente nei limiti dei propri mezzi, ma diverrà schiavo dei beni materiali. Il suo impiego secolare diverrà per lui di maggior interesse di quello spirituale.

      21 Anche se il suo lavoro secolare lo ostacolasse nel ministero e nell’assistere alle adunanze di congregazione, egli non vorrà prendere disposizioni per mettere gli interessi spirituali al primo posto. Le cose materiali che possono essere comprate con il denaro che guadagna hanno più significato per lui del ministero e della salute spirituale. Egli pone gli interessi di Dio e il suo benessere spirituale dopo tali cose. Cammina non come una persona saggia ma come uno stolto, che non guarda come cammina. È squilibrato e in pericolo di allontanarsi dalla stretta via dell’integrità cristiana.

      MANCANZA DI FIDATEZZA

      22. Come si manifesta il quarto sintomo di squilibrio spirituale?

      22 A quelli che manifestano il quarto sintomo di squilibrio manca il senso della responsabilità. Non si può fare assegnamento sulle loro parole. Prontamente essi faranno una promessa e altrettanto prontamente la violeranno. Poiché non si può contare che essi mantengano le promesse fatte ai conservi cristiani, come si può contare che mantengano le promesse fatte a Dio? Il loro patto di fare la volontà di Dio significherà veramente tutto? Se sono infedeli nelle piccole promesse, non lo saranno forse in questa che è la più importante?

      23. (a) Come dovrebbero considerare i sorveglianti una persona non fidata? (b) Quali sono alcuni modi in cui essa mostra irresponsabilità?

      23 Un Cristiano non fidato è un Cristiano squilibrato. Non può essere veramente utile all’organizzazione teocratica. Poiché non è fidato, i sorveglianti dell’organizzazione si tratterranno dal dargli responsabilità. Egli appartiene a quella specie di persone che si iscriveranno alla scuola di ministero teocratico per l’addestramento nel ministero, ma quando viene loro data un’assegnazione di pronunciare un discorso di esercitazione mancano di presentarsi al tempo dovuto. Oppure può mancare di adempiere la sua assegnazione nell’adunanza di servizio della congregazione. Facendo questo ripetutamente egli mostra di non essere fidato e che non gli si possono affidare compiti di responsabilità. Mostrerà la stessa irresponsabilità quando prometterà di essere al luogo di raduno per il ministero di campo o quando dirà ad una persona di buona volontà che la rivisiterà. Le sue promesse sono parole vuote.

      24. Come dimostra una persona di essere meritevole di privilegi di servizio?

      24 Se un Cristiano fa un patto dovrebbe mantenerlo. Se non lo mantiene si rende bugiardo. Il Cristiano equilibrato è una persona di parola. Mantiene le sue promesse e fa onore ai suoi patti. Poiché si mostra fedele nelle piccole cose gli vengono date maggiori e più responsabilità da assolvere. Cristo pose questo in risalto nella sua illustrazione dei talenti. Lo schiavo che fece buon uso dei cinque talenti affidatigli dimostrò di essere fidato. Fu benedetto con privilegi di servizio più grandi. “Il suo padrone gli disse: ‘Ben fatto, buono e fedele schiavo! Tu fosti fedele sopra poche cose. Io ti nominerò sopra molte cose. Entra nella gioia del tuo padrone’”. — Matt. 25:23.

      25. Qual è molto probabilmente il futuro di quelli che mostrano di non essere fidati?

      25 Come possono i Cristiani non fidati attendersi di rimanere sulla stretta strada che conduce alla vita? Come possono attendersi di raggiungerne la fine se sono privi del dovuto equilibrio? Come per un inesperto equilibrista, il rischio di scivolare è molto grande.

      IRRAGIONEVOLEZZA

      26, 27. Perché il Cristiano dovrebbe essere ragionevole?

      26 La persona spiritualmente ben equilibrata è ragionevole in tutto quel che fa. Non è né fanatica né estremista, ma una persona che vive moderatamente. Ubbidisce al comando: “Fate conoscere la vostra ragionevolezza a tutti gli uomini”. (Filip. 4:5) Essa la manifesta conducendosi come una persona saggia, mostrando con ciò che fa e con ciò che dice di essere guidata dai princìpi scritturali.

      27 Il Cristiano squilibrato è proprio l’opposto. Egli è immoderato nelle sue abitudini e stolto nelle sue decisioni. È ostinato, non disposto ad andare d’accordo. Ha la bocca aperta per esprimere la sua sapienza ma le orecchie chiuse ai saggi consigli dei suoi fratelli cristiani. A meno che non cambi e non segua un ragionevole e moderato modo di pensare e di vivere non potrà mantenere la sua posizione sulla stretta via che conduce alla vita.

      INTERESSI SOCIALI

      28, 29. (a) Qual è il sesto sintomo di squilibrio, e perché è cattivo? (b) Qual è il dovuto punto di vista?

      28 Il sesto sintomo principale elencato che rivela mancanza del dovuto equilibrio è quello di porre gli interessi sociali davanti agli interessi teocratici. Certamente la persona che pensa che le sue attività sociali debbano venire prima dei suoi doveri di ministero ha un’attitudine mentale inadeguata verso le sue responsabilità e i suoi obblighi cristiani. La sua valutazione di ciò che è importante è pervertita. Essa ignora la sua promessa di mettere la volontà di Dio al primo posto nella sua vita. Stoltamente pone il suo divertimento personale prima del servizio a Dio.

      29 Vi sono tempo e luogo per le attività sociali. Non si dovrebbe permettere che esse ostacolassero le attività di congregazione. Il Cristiano equilibrato dedicherà ad esse tempo ed attenzione in misura ragionevole, ma non di più. Lo stesso farà per qualsiasi altro passatempo possa avere. In ogni caso egli porrà le sue attività cristiane davanti ad ogni cosa.

      30. Che cosa dovrebbero fare tutti quelli che sono nella società del Nuovo Mondo?

      30 Tutti, nella società del Nuovo Mondo, dovrebbero esaminarsi per vedere se hanno qualcuno di questi o di altri sintomi di squilibrio. Non siate convinti di non averne prima di cominciare l’esame. Quelli che sono così sicuri di se stessi sono spesso coloro che non sono spiritualmente equilibrati in tutte le cose. Se una debolezza è individuata, cercate di superarla.

      COME DIVENIRE EQUILIBRATI

      31, 32. (a) Perché si deve coltivare un’attitudine positiva? (b) Quale fu il punto di vista di Paolo?

      31 L’equilibrista non cammina sulla fune con la certezza di cadere. Egli ha invece un’attitudine positiva. Essa è necessaria pure al Cristiano. La giusta attitudine mentale è molto importante per coltivare la costanza. Se egli prende un’attitudine negativa verso le sue responsabilità di ministro cristiano o verso le difficoltà e sofferenze derivanti dal seguire la via dell’integrità cristiana, perderà il suo equilibrio e cadrà. Se vuole rimanere in piedi è essenziale che abbia la stessa positiva attitudine mentale che ebbe l’apostolo Paolo. “Poiché io sono convinto che né morte, né vita, né angeli, né governi, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”. — Rom. 8:38, 39.

      32 Paolo ebbe il giusto punto di vista. Fu determinato a rimanere sulla stretta via che conduce alla vita. Egli non avrebbe permesso che nulla lo facesse inciampare o cadere, né le influenze esterne al suo corpo, né quelle interne. “Il modo in cui corro non è incerto; il modo in cui vibro i miei colpi è tale che non colpisco l’aria; ma percuoto il mio corpo e lo conduco come uno schiavo, affinché, dopo aver predicato ad altri, io stesso non sia in qualche modo disapprovato”. — 1 Cor. 9:26, 27.

      33, 34. Come si coltiva e si mantiene l’attitudine di Paolo?

      33 Questa giusta attitudine mentale non si acquista senza sforzo. Sono richiesti diligente studio della Parola di Dio e un’accurata conoscenza d’essa. È richiesto un sincero desiderio di camminare in armonia con gli espressi e giusti princìpi di Dio. Ciò che la persona impara deve tenerlo nel cuore e farne una parte di se stessa. Deve meditare sulla sua relazione verso Geova e verso l’organizzazione teocratica. “Pondera queste cose, sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti. Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, perché facendo questo tu salverai sia te stesso che quelli che ti ascoltano”. — 1 Tim. 4:15, 16.

      34 Prestando attenzione a se stessa una persona bada alla sua attitudine mentale, accertandosi che non divenga negativa o malcontenta. Se lo è la persona non si atterrà per lungo tempo alle informazioni scritturali che ha imparate. Presto abbandonerà la via stretta che conduce alla vita. Per questo Paolo diede questo ammonimento di essere assorti nelle verità scritturali e nel servizio di Dio e di badare a se stessi. Egli diede un analogo consiglio agli Ebrei quando disse: “Perciò è necessario che prestiamo attenzione più del solito alle cose che abbiamo udite, affinché non ci sviamo”. — Ebr. 2:1.

      35. Perché si dovrebbero perdonare le imperfezioni e gli errori nell’organizzazione e dei conservi cristiani?

      35 Un altro fattore da tener presente nel coltivare una giusta attitudine mentale è la capacità di sorvolare sulle imperfezioni nell’organizzazione cristiana e sui difetti dei conservi cristiani. Sebbene lo spirito di Dio operi nell’organizzazione, non regola ogni decisione ed ogni movimento dei sorveglianti umani. Questi uomini sono liberi agenti morali che hanno la facoltà di prendere le decisioni che ritengono migliori per la società del Nuovo Mondo. Essi sono Cristiani maturi capaci di lasciarsi guidare dalla Parola di Dio e dai suoi princìpi nel prendere sagge decisioni. Ma se uno dovesse erratamente prendere una decisione irragionevole, questo non dovrebbe essere un motivo per divenire scontenti e amareggiati. Non si dovrebbe essere indotti a criticare l’intera organizzazione a causa di questo sorvegliante. Non è un motivo per divenire cinici. Un ben equilibrato Cristiano sorvolerà sugli errori e sulle imperfezioni. Ricorderà che sta servendo Dio, non gli uomini. Rammenterà pure che, eccetto Cristo, Dio ha sempre usato uomini imperfetti per curare i suoi interessi terrestri. Questi erano uomini con una buona condizione di cuore e con uno zelante desiderio di promuovere gli interessi divini. Essendo imperfetti, alcuni fecero errori, ma i loro errori non furono motivi da indurre le persone a rigettare l’organizzazione teocratica e a ritornare nel mondo. Essa ha parole di vita, non il mondo.

      36. Come considererà il Cristiano gli errori degli altri?

      36 Un Cristiano equilibrato conosce ciò che la Parola di Dio dice, conosce ciò che l’organizzazione teocratica fa e conosce il futuro che gli sta dinanzi. Come l’apostolo Paolo, avrà una positiva attitudine mentale, non permettendo che nulla soffochi il suo amore per Dio e il suo zelo per il servizio del Regno. Poiché egli non è una vittima dell’adorazione della creatura non inciamperà quando un sorvegliante fa un errore o una decisione sbagliata o agisce imprudentemente. Lascierà che l’organizzazione rettifichi tali errori. Quanto a lui, continuerà a mantenere il suo sguardo sulla mèta della sua vita. Non permetterà che nulla lo distragga. L’attitudine mentale che egli vuole è un’attitudine amorevole con un unico proposito. Mostrerà intendimento e ragionevolezza e non si offenderà facilmente.

      37, 38. Qual è il miglior modo d’evitare una cattiva attitudine mentale?

      37 Una persona è grandemente aiutata a coltivare una giusta attitudine mentale tenendo la sua mente su ciò che è buono ed edificante. Si tratta di nuovo di pensare positivamente e non negativamente. A questo riguardo un buon consiglio è dato in Filippesi 4:8: “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria importanza, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parla bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa lodevole, continuate a considerare queste cose”.

      38 Se una persona segue questo consiglio non diverrà cinica o ipercritica nei riguardi dell’organizzazione e dei suoi conservi cristiani. La sua mente rimarrà sulle buone cose della Parola di Dio e sulla costruttiva opera che la società del Nuovo Mondo compie estesamente. Rimarrà salda nella fede.

      39. Da che cosa si guarderà il Cristiano ben equilibrato?

      39 In ogni cosa il Cristiano ben equilibrato si guarda dall’egoismo. Coltiva l’amore, non per se stesso, ma per Dio e per i suoi conservi cristiani. Quando gli viene dato un consiglio lo accetta umilmente. Egli sa che “la via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta il consiglio è saggio”. — Prov. 12:15.

      MODERAZIONE

      40. (a) Perché non si dovrebbero avere inclinazioni ascetiche? (b) Quale condotta si seguirà?

      40 Il Cristiano non può permettersi di essere un estremista in qualsiasi cosa faccia. La condotta ragionevole e moderata è sempre la migliore. Alcuni pensano che l’uomo di Dio dovrebbe vivere in povertà, dovrebbe negarsi i ragionevoli piaceri e comodità materiali; ma questa è una conclusione errata. Affliggendoci il corpo non guadagniamo l’approvazione di Dio. Quelli che pensano così seguono un’idea che non è scritturale ma pagana, poiché essa è comune agli Indù e ai Buddisti. Non vi è nulla nella Bibbia che giustifichi tale idea di ascetismo. Il Cristiano equilibrato è capace di adoperare le cose materiali in un modo ragionevole, non solo per i propri interessi ma anche per quelli di Dio. Egli può adoperare tali cose saggiamente e non deve negarsi le comodità e i piaceri per ottenere l’approvazione di Dio. Non tenderà né verso l’estremo dell’ascetismo né verso l’altro estremo del materialismo o dell’ingordigia, ma sarà moderato. Il saggio consiglio dato nella Bibbia ai sorveglianti ben esprime la posizione cristiana: “Il sorvegliante dovrebbe perciò essere irreprensibile, . . . di abitudini moderate”. — 1 Tim. 3:2.

      41, 42. Quale equilibrio si dovrebbe cercare nel ministero?

      41 La moderazione nello studio personale e nella predicazione non è trascurata dal vero ministro. Egli non trascura lo studio personale per dedicare un elevato numero di ore al ministero. Né va all’altro estremo, dedicando molto tempo allo studio e poco alla predicazione. Sa che lo studio è necessario per raccogliere i migliori risultati dalla sua attività di predicazione e per rimanere saldo nell’integrità cristiana. La moderata condotta di equilibrare il servizio di campo con lo studio personale è la condotta saggia da seguire.

      42 Man mano che il Cristiano aumenta la conoscenza e la maturità, aumenta pure la sua efficacia come ministro. Poiché ciò reca migliori risultati e gioie più grandi egli vorrà aumentare la sua attività di predicazione. Non sarà soddisfatto compiendo un servizio meschino ma vorrà fare tutto quello che può. Lo stimolo per una più grande attività verrà dal suo cuore. Non trascurerà alcuno dei molti aspetti del ministero, ma cercherà di essere equilibrato in essi come ha equilibrato la predicazione con lo studio personale. La moderazione lo rende un ministro efficace, che fa molto bene con le verità scritturali.

      43. (a) Perché alcuni miglioreranno l’equilibrio spirituale ma altri no? (b) Perché una persona non può permettersi di essere indifferente?

      43 Quelli menzionati sono modi mediante i quali il dedicato Cristiano può coltivare un buon equilibrio spirituale. Alcuni che sono spiritualmente incostanti nella società del Nuovo Mondo faranno uno sforzo per adoperarli e migliorare il loro equilibrio. Altri non lo faranno. Suppongono forse quelli indifferenti di poter camminare incespicando senza deviare dalla stretta via dell’integrità cristiana? Pensano forse che, assistendo soltanto occasionalmente ad un’adunanza o predicando occasionalmente nel campo, riusciranno a raggiungere la fine della stretta via e ricevere il dono della vita eterna? Se lo pensano hanno un’opinione sbagliata. Pensino come potrebbero facilmente scivolare da una sottile fune, e si renderanno conto di quanto sia facile sviarsi dalla stretta via dell’integrità cristiana. Non possono permettersi di essere indifferenti. La loro perpetua esistenza dipende dagli sforzi che faranno per divenire equilibrati in ogni cosa.

  • Come mantenere un buon equilibrio
    La Torre di Guardia 1958 | 1° dicembre
    • Come mantenere un buon equilibrio

      “Cingete le vostre menti per l’attività, siate completamente equilibrati e riponete la vostra speranza nell’immeritata benignità che vi dev’essere recata alla rivelazione di Gesù Cristo”. — 1 Piet. 1:13.

      1. Com’è la Bibbia una guida?

      LA Bibbia contiene buoni consigli e princìpi che furono scritti sotto la direzione di Geova. Essi furono provveduti quale guida per noi, per mostrarci la via che dovremmo percorrere, la via che è per il nostro bene, la via che conduce alla vita eterna. Per questo l’apostolo Paolo disse: “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a rimproverare, a mettere le cose a posto, a disciplinare nella giustizia, affinché l’uomo di Dio sia pienamente capace, del tutto preparato per ogni opera buona”. — 2 Tim. 3:16, 17.

      2, 3. Quali sono alcuni dei modi in cui un Cristiano dovrebbe imitare Cristo?

      2 Se una persona non fa alcuno sforzo per imparare ed applicare ciò che è nella Parola di Dio, come può divenire pienamente capace nel ministero? Come può essere preparata a fare l’opera che Dio ha comandato ai Cristiani di compiere? Come può anche sostenere di essere un Cristiano? Cristiano è colui che segue Cristo, colui che segue le sue orme. In nessun caso egli ignorò le Scritture o trascurò il ministero.

      3 Mentre percorreva la via dell’integrità cristiana egli aveva il perfetto equilibrio ed era saldo nella sua lealtà a Dio. Nulla poté smuoverlo da quella via. I suoi seguaci oggi devono avere la stessa fermezza se vogliono mantenere l’equilibrio cristiano. “Perciò, miei diletti fratelli, siate saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che il vostro lavoro non è vano riguardo al Signore”. — 1 Cor. 15:58.

      4. Come la Bibbia è simile ad un bastone d’equilibrio?

      4 Questo richiede costante studio della Parola di Dio e applicazione dei suoi princìpi. Essa opera come il bastone usato dal funambolo per tenersi in equilibrio. Come il bastone lo aiuta a mantenere l’equilibrio mentre cammina sulla sottile fune, così la Bibbia aiuta il Cristiano a mantenere l’equilibrio mentre percorre la stretta via dell’integrità cristiana.

      5. Perché non è facile mantenere l’equilibrio spirituale?

      5 A volte le forze di questo mondo spingono e trascinano il Cristiano, rendendogli difficile mantenere l’equilibrio spirituale. Egli può essere pericolosamente trascinato da una parte dalle materialistiche attrazioni del mondo o può essere spinto pericolosamente dall’altra dalle persecuzioni mondane. In entrambi i casi la sua integrità verso Dio è severamente provata. La sua abilità di rimanere sulla stretta via dipenderà da come coltiverà il suo senso di equilibrio spirituale. Dipenderà anche da come abilmente userà la Bibbia come suo bastone d’equilibrio. Con la concentrazione e con lo sforzo egli può mantenere la sua posizione indipendentemente da quanto il mondo cerchi strenuamente di farlo cadere.

      ATTITUDINE MENTALE

      6. Perché e come deve un Cristiano cingere la sua mente?

      6 Come la giusta attitudine mentale è necessaria per coltivare un buon equilibrio spirituale, così essa è necessaria per mantenerlo. Se tale attitudine s’indebolisce, la stabilità del Cristiano ne risente immediatamente. Questo significa che egli deve continuamente cingere la sua mente con la Parola di Dio. Deve meditare sulla speranza che Dio ha posto dinanzi a lui.

      7. Perché un sorvegliante deve specialmente badare alla sua attitudine mentale?

      7 La persona che ha ricevuto l’incarico di sorvegliante nell’organizzazione teocratica deve specialmente badare alla sua attitudine mentale. Egli dà l’esempio agli altri. Data la sua posizione di responsabilità può facilmente insuperbire. Può arrivare ad avere un’opinione troppo alta di sé. Se fa ciò sta sviluppando una cattiva attitudine mentale. L’apostolo ci avverte di ciò quando dice: “Io dico a chiunque è fra voi di non pensare di se stesso più di quanto sia necessario pensare”. (Rom. 12:3) E ai Filippesi egli disse: “Serbate in voi questa attitudine mentale che fu pure in Cristo Gesù, . . . umiliò se stesso e divenne ubbidiente fino alla morte, sì, la morte su un palo di tortura”. — Filip. 2:5, 8.

      8, 9. (a) In quale pericolo incorrono alcuni sorveglianti, e quale esempio ammonitore dà loro la Bibbia? (b) Che cosa non si deve perder di vista?

      8 Dato che la persona che ha ricevuto un incarico di responsabilità nell’organizzazione teocratica deve prendere molte importanti decisioni, potrebbe perdere di vista il fatto che è semplicemente un servitore del Signore. Parlando delle cose che essa ha fatto potrebbe dire: “Io ho deciso che i fratelli devono fare questo o quello”. Oppure se è responsabile degli acquisti delle necessarie forniture potrebbe dire: “Io ho comprato questo o quello per loro”. Questa è un’attitudine mentale molto pericolosa, poiché è la stessa attitudine che provocò il divino rimprovero su Mosè ed Aaronne alle acque di Meriba. Quando gli Israeliti si lamentarono per mancanza d’acqua Mosè disse: “È da questa roccia che noi trarremo fuori acqua per voi?” (Num. 20:10) Dicendo “noi trarremo fuori acqua” Mosè esaltò se stesso invece di dare gloria e credito a Dio. Fu Dio che fece uscire l’acqua, non furono Mosè ed Aaronne. Essi furono semplicemente strumenti di cui Dio si servì.

      9 Lo stesso si verifica per un sorvegliante. Se egli fa decisioni e acquisti per l’organizzazione teocratica non deve stoltamente esaltare se stesso dicendo: “Io ho fatto questo o quello”. È l’organizzazione che l’ha fatto, non lui. Egli è semplicemente il suo servitore, lo strumento che essa ha usato. Dovrebbe ricordare ciò che accadde a Mosè e ad Aaronne e umiliarsi davanti a Dio. L’umiltà non deve essere perduta di vista indipendentemente dall’incarico che la persona ha ricevuto nell’organizzazione di Geova. “Umiliatevi nel cospetto di Geova, ed egli vi innalzerà”. — Giac. 4:10.

      10. Perché un sorvegliante dovrebbe accogliere con piacere i consigli?

      10 L’umiltà dunque è essenziale per avere una giusta attitudine mentale. La persona che l’ha è pronta ad accettare i consigli dagli altri. Indipendentemente dall’incarico che essa ha, sa di essere imperfetta e di poter trarre profitto dai consigli. “I consigli nel cuore dell’uomo sono come acque profonde, ma l’uomo di discernimento è colui che vi attingerà”. (Prov. 20:5) Incoraggerà gli altri ad esprimere il consiglio che è nei loro cuori. Non permetterà che il suo incarico crei una barriera che faccia rimanere i consigli entro i loro cuori. Sa di averne più bisogno di qualsiasi altro a motivo del carico di responsabilità che grava sulle sue spalle. L’umile sorvegliante che attinge a quei consigli si assicura il mantenimento di una buona attitudine mentale.

      LE VEDUTE

      11. Perché le giuste vedute sono necessarie?

      11 Anche le vedute che una persona ha sono importanti per mantenere stabilità spirituale. Ha il Cristiano una veduta completa del periodo di tempo in cui sta vivendo? Vede egli il passato, il presente e il futuro in una grande veduta panoramica? Vede i profeti che scrivono sotto ispirazione, e quindi l’adempimento di quelle profezie nei giorni in cui vive? Vede Armaghedon che reca la fine su questo empio sistema di cose e quindi il giusto nuovo mondo, il quale rivestirà la terra di pace, che ne seguirà? Può immaginare di essere in quel nuovo mondo ad aiutare a rimuovere le rovine del vecchio mondo? Può comprendere quanto sia essenziale tenersi separato ora dal vecchio mondo e dai suoi cattivi desideri? Se può ottenere queste vedute sarà aiutato a rimanere saldo sulla stretta via dell’integrità cristiana. Ma se un Cristiano è spiritualmente miope e riesce a vedere soltanto ciò che è proprio attorno a lui avrà difficoltà a restare saldo. È essenziale avere una completa veduta dei propositi di Dio.

      12, 13. Come dovrebbe il Cristiano apprezzare l’organizzazione teocratica?

      12 In relazione alle giuste vedute vi è il dovuto apprezzamento dell’organizzazione e del ministero cristiano. Buone vedute ci aiutano a creare questo apprezzamento. Non possiamo separarci dall’organizzazione teocratica e considerare che non abbia per noi alcun valore. Abbiamo bisogno di essa per aver cibo spirituale, abbiamo bisogno di essa per l’associazione, abbiamo bisogno di essa per avere incoraggiamento, e abbiamo bisogno di essa per ricevere direzione e istruzione nel ministero. Non possiamo farne a meno.

      13 Il Cristiano che ha giuste vedute intorno ai propositi di Dio avrà una chiara visione dell’importante posto che l’organizzazione teocratica occupa in questi propositi. Vede come essa sta compiendo la grandiosa opera istruttiva che Gesù predisse quando dichiarò: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni”. (Matt. 24:14) Egli vede come Dio la benedice, come la rende fruttuosa e come la fa prosperare spiritualmente. Egli la riconoscerà sempre e si atterrà strettamente ad essa. Ha bisogno dell’aiuto che essa può dare per mantenersi in equilibrio sulla stretta via che conduce alla vita.

      PENSATE PRIMA DI AGIRE

      14, 15. Come il Cristiano vive in circostanze difficoltose, e come gli dà la Bibbia sani consigli?

      14 Il Cristiano vive in circostanze molto difficoltose perché l’atmosfera creata da questo mondo in cui vive non promuove la giustizia. Malvagità, egoismo e cupidigia abbondano. I malvagi prosperano, mentre coloro che cercano di condurre una vita devota soffrono. Questo non lo aiuterà a mantenere l’equilibrio spirituale.

      15 Di nuovo la Bibbia gli viene in aiuto e gli dà sani consigli: “Non ti infiammare a causa dei malfattori. Non invidiare quelli che fanno ingiustizie. Poiché come erba tosto seccheranno, e come verde erba nuova appassiranno. Mantieniti in silenzio davanti a Geova e aspettalo ardentemente. Non ti infiammare per chiunque rende prospera la sua via, per l’uomo che adempie i [suoi] disegni. Poiché i malfattori stessi saranno recisi, ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra”. — Sal. 37:1, 2, 7, 9.

      16. Come si dovrebbe considerare la prosperità dei malvagi?

      16 Per il fatto che i malvagi prosperano, la persona non dovrebbe essere indotta dall’invidia a commettere anch’essa l’empietà. Si ricordi che la loro prosperità non durerà. Essi se ne andranno presto come l’erba che secca e muore. “Non ti riscaldare contro i malvagi. Non invidiare le persone malvage. Poiché non vi sarà alcun futuro per nessun malvagio; la lampada stessa dei malvagi si estinguerà” (Prov. 24:19, 20) Essi non riceveranno mai il dono della vita eterna.

      17. Perché il Cristiano non può mai smettere di lottare per mantenere il suo equilibrio spirituale?

      17 Dato che il Cristiano deve vivere in questo mondo nel suo ambiente di empietà, deve costantemente combattere per mantenere la sua pura identità di Cristiano. Deve mantenere il suo equilibrio spirituale altrimenti abbandonerà l’elevata, stretta via dell’integrità cristiana e affonderà nella palude d’ingiustizie del mondo. Quando sente la tentazione dei cattivi, mondani desideri deve pensare; deve ragionare; deve lasciarsi dirigere dal buon giudizio, e non dai sentimenti; deve attenersi ai princìpi della Parola di Dio. Mantenendo l’equilibrio spirituale egli sarà in vita quando i malvagi non ci saranno più. “Ancora un poco e l’empio non sarà più, e certamente tu farai attenzione al suo luogo ed egli non vi sarà”. — Sal. 37:10.

      18. Che cosa occorre per mantenere l’equilibrio spirituale?

      18 Quando un uomo s’incammina sulla stretta via dell’integrità cristiana si lascia dietro le illegali azioni del mondo. Abbandona la pratica di non rispettare le legali restrizioni della Parola di Dio. È uscito dalla palude d’immoralità del mondo ed ora cammina su una via di elevata moralità. Ma non è facile per lui mantenere l’equilibrio su quella via. Sono richiesti sforzi concentrati. Sono richiesti l’aiuto della Parola e dell’organizzazione di Dio, ed un costante desiderio di migliorare il proprio equilibrio spirituale.

      19-21. (a) Che cosa dovrebbe fare una persona se sentisse di perdere l’equilibrio? (b) In qual modo il Cristiano che cade fa gran danno?

      19 L’equilibrato Cristiano che sente la tentazione dei cattivi desideri o delle errate influenze penserà all’effetto che le sue deliberate azioni avrebbero sulle sue relazioni con Dio. Recheranno disonore al nome di Geova, che egli rappresenta come dedicato ministro? Procureranno il Suo favore o il Suo disfavore? E riguardo all’organizzazione? Come si rifletteranno su essa? Le recheranno biasimo? Renderanno il Cristiano simile agli Israeliti che agirono scorrettamente? “E, giunti fra le nazioni dove sono andati, hanno profanato il nome mio santo, giacché si diceva di loro: — Costoro sono il popolo dell’Eterno, e sono usciti dal suo paese”. (Ezech. 36:20, VR) Il Cristiano equilibrato penserà attentamente prima di fare qualsiasi cosa che lo porrebbe nella stessa posizione di quegli Israeliti infedeli. Non profanerà il nome di Geova Dio con azioni empie.

      20 Ricorderà ciò che Pietro disse: “Diletti, io vi esorto quali forestieri e residenti temporanei ad astenervi dai desideri carnali, che sono quelli che provocano un conflitto contro l’anima. Mantenete giusta la vostra condotta fra le nazioni, affinché, nelle cose di cui parlano contro di voi come malfattori, essi, come risultato delle vostre giuste opere delle quali sono testimoni oculari, possano glorificare Dio nel giorno della sua ispezione”. (1 Piet. 2:11, 12) Un po’ di riflessione da parte del Cristiano è molto migliore di grandi rimorsi.

      21 Farebbe bene anche a pensare come influirebbero le sue azioni sugli altri membri della congregazione. Quale effetto avrebbero sui nuovi membri e sulle persone nuove che stanno appena manifestando interesse per la verità? Per esempio, se un sorvegliante dovesse divenire negligente e perdere il suo equilibrio cristiano, non farebbe forse inciampare quelli che sono deboli nella fede? Non farebbe raffreddare alcune persone di buona volontà verso l’organizzazione di Geova? Non la giudicherebbero male a causa della sua azione sbagliata e non parlerebbero male d’essa? Grande danno può essere fatto dal Cristiano che perde il suo equilibrio. Questo non dovrebbe mai essere dimenticato o ignorato. Ma il Cristiano che si lascia condurre dalla ragione e non dalla passione, dalla logica e non dal sentimento, troverà molto più facile mantenere il suo equilibrio.

      LA PREGHIERA

      22. Perché la preghiera è molto necessaria?

      22 Non si può mantenere l’equilibrio spirituale senza la preghiera. Essa fa sempre ricordare al Cristiano che dipende da Geova Dio. È uno dei modi con cui può esprimere la sua sentita gratitudine per quello che Dio ha fatto e per quello che farà ancora. È il modo con cui può parlare con Geova, confidando le sue difficoltà e le sue preoccupazioni al Padre celeste. “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre petizioni siano rese note a Dio mediante la preghiera e la supplicazione insieme al rendimento di grazie, e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero guarderà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali per mezzo di Cristo Gesù”. — Filip. 4:6, 7.

      23, 24. Spiegate dove dovrebbe essere la mente della persona durante una preghiera e perché.

      23 Una preghiera sincera pone la persona vicina a Dio, proprio come è scritto: “Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità”. (Sal. 145:18) Egli è vicino a quelli la cui mente è rivolta a lui e ai suoi interessi e il cui cuore è nella preghiera. Pregare con la mente su qualcos’altro non è pregare con sincerità. Una preghiera simile è meccanica e senza significato, proprio come le preghiere di coloro a cui Gesù si rivolse quando citò le parole del Padre suo pronunciate per mezzo del profeta Isaia: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me”. — Matt. 15:8.

      24 Se una persona prega privatamente o in una congregazione dovrebbe tenere la sua mente su ciò che viene detto. La preghiera è comunicazione con il Creatore e certamente merita la nostra maggiore attenzione. Dobbiamo tenere le nostre menti rivolte a Geova per mantenere l’equilibrio spirituale. “A colui ch’è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. Confidate in perpetuo nell’Eterno, poiché l’Eterno, sì l’Eterno, è la roccia dei secoli”. (Isa. 26:3, 4, VR) Le preghiere sentite generano maggior fiducia in Geova e dipendenza da lui. Esse aiutano il Cristiano a star saldo mentre è circondato dalle corruzioni di questo vecchio mondo e mentre è colpito dalle sue persecuzioni.

      LA PROSPETTIVA

      25. Perché la stretta via dell’integrità cristiana non è infruttuosa, e perché le debolezze del proprio equilibrio spirituale non possono essere ignorate?

      25 La stretta strada dell’integrità cristiana non è una condotta infruttuosa. Essa ha ricche ricompense ora e ne avrà nel futuro. Si tratta di preziose ricompense che sono ben meritevoli di essere ricercate. Soltanto coloro che sono spiritualmente equilibrati però le riceveranno. Questo significa che i Cristiani che hanno un equilibrio debole devono correggere le loro debolezze e rafforzare la loro posizione senza indugio. È una questione seria che non può essere felicemente ignorata.

      26, 27. Quali sono alcune delle ricompense che il Cristiano stabile gode ora, e in che cosa spera fiduciosamente?

      26 Grande pace mentale è una delle ricompense di cui l’equilibrato Cristiano gode ora. Indipendentemente da quanto possano divenire disastrose le condizioni del mondo, egli non è turbato. Sa quello che il futuro riserva e sa di camminare sulla via che condurrà a sopravvivere. Questo elimina qualsiasi timore dell’imminente distruzione che Dio porterà sul presente empio sistema di cose.

      27 Egli ha la gioia che provano coloro che amano le leggi di Dio, che vivono secondo i suoi princìpi e che si impegnano nel suo servizio. La coscienza non lo rimorde perché ha agito scorrettamente o perché ha mancato di fare ciò che gli era richiesto. La sua mente è tranquilla. Attende con ansia di essere un testimone oculare della trasformazione della terra in una paradisiaca dimora per l’ubbidiente umanità. Ed egli spera fiduciosamente di vivere oltre mille anni quando il dono della vita eterna sarà dato a quelli che avranno camminato nella stretta via dell’integrità cristiana.

      28. Come considera la morte colui che è spiritualmente equilibrato?

      28 Se egli dovesse affrontare la morte prima d’allora, ha la prospettiva di essere richiamato in vita nella risurrezione come membro della sposa di Cristo o come creatura umana sulla terra, realizzando la sua speranza di vita eterna sulla terra, dato che non si è sviato dall’angusta strada. Avendo la speranza della risurrezione l’equilibrato Cristiano può affrontare la morte senza alcuna apprensione o alcun timore. I persecutori non possono intimorirlo con minaccie di morte. Egli mantiene saldamente la sua integrità nonostante ciò che essi fanno o dicono.

      29. Che cosa è accaduto ad alcuni che avevano trovato la stretta via che conduce alla vita?

      29 Come Gesù predisse, di tutta la popolazione della terra pochi hanno trovato la stretta via dell’integrità. Fra quelli che l’hanno trovata, alcuni hanno mancato di mantenere l’equilibrio spirituale e sono caduti. Alcuni di quelli che caddero si sono ripresi ed hanno compiuto il difficilissimo ritorno. È stato soltanto per mezzo del loro sincero, sentito pentimento e dell’immeritata benignità di Dio che hanno potuto ritornare sulla strada. Quanto vi rimarranno dipende da loro. Se essi ora agiranno come persone sagge badando a come camminano, sviluppando e mantenendo un buon equilibrio spirituale potranno rimanere sulla strada fino a che la loro mèta della vita eterna sia raggiunta.

      30. Può una persona ignorare i sintomi di un equilibrio spirituale povero, e perché?

      30 Ciò che accadde a quelli che caddero e che non si ripresero dovrebbe essere un ammonimento per tutti coloro che camminano su quella strada. Non possono essere indifferenti alle forze che li spingono e li trascinano, cercando di farli cadere. Non possono ignorare l’ammonimento scritturale sulle pietre d’inciampo. Non possono chiudere gli occhi ai sintomi di un equilibrio spirituale povero. C’è troppo in gioco. Agiscano come disse l’apostolo Pietro: “Cingete le vostre menti per l’attività, siate completamente equilibrati e riponete la vostra speranza nell’immeritata benignità che vi dev’essere recata alla rivelazione di Gesù Cristo”. — 1 Piet. 1:13.

      31. Che cosa possiamo aspettarci dato che la fine completa del presente sistema di cose si avvicina sempre più?

      31 Man mano che ci avvicineremo alla completa fine di questo presente empio sistema di cose, diverrà sempre più difficile rimanere sulla strada stretta dell’integrità cristiana. Mantenersi spiritualmente equilibrati richiederà una maggiore capacità e una più risoluta determinazione. Se una persona è incostante ora, come potrà resistere poi?

      32. (a) Come soltanto una persona può raggiungere la mèta della vita eterna? (b) Di quale utilità sarà l’equilibrato Cristiano all’organizzazione nel frattempo?

      32 La mèta che è in fondo alla via merita qualsiasi sforzo e perseveranza necessari per mantenere il buon equilibrio. Il vostro futuro è luminoso, senza fine, se tenete gli occhi sulla mèta che avete davanti e i piedi fermi sulla via dell’integrità cristiana. Con un buon equilibrio spirituale potete camminare su quella stretta via così sicuramente come l’equilibrista cammina sulla sua sottile fune. Soltanto mantenendo l’equilibrio in tutte le cose raggiungerete la mèta. Mentre vi sforzerete di raggiungerla sarete fidati e utili strumenti nelle mani di Geova e della sua organizzazione teocratica.

  • Piacete a Dio mediante accurata conoscenza
    La Torre di Guardia 1958 | 1° dicembre
    • Piacete a Dio mediante accurata conoscenza

      COME sinceri, dedicati Cristiani desideriamo con tutto il cuore piacere a Geova. Vogliamo fare, non ciò che è giusto ai nostri occhi, ma “ciò che è giusto agli occhi di Geova”. Vogliamo piacere a lui perché ciò è giusto, perché lo amiamo e perché la nostra vita eterna dipende da questo. Per questo preghiamo: “Insegnami o Geova la tua via”. — Deut. 13:18; Sal. 27:11.a

      Ma dobbiamo fare la nostra parte, come l’apostolo indica: “Siate ripieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, affinché camminiate in modo degno di Geova per piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni buona opera e crescete nell’accurata conoscenza di Dio”. — Col. 1:9, 10.

      L’accurata conoscenza è essenziale per il nostro ministero. Se vogliamo maneggiare “la spada dello spirito” efficacemente dobbiamo essere interamente preparati per ogni opera buona mediante accurata conoscenza. Inoltre l’accurata conoscenza ci aiuterà a svestirci della vecchia personalità con le sue pratiche e a rivestirci “della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò”. — Col. 3:9, 10.

      Come Cristo predisse, Geova ha oggi un’organizzazione dello “schiavo fedele e discreto” che adopera per dispensare il cibo spirituale dalla sua casa. Tale organizzazione ci aiuta ad acquistare questa accurata conoscenza. Per farlo, tuttavia, è necessario uno sforzo da parte nostra. A volte può essere necessario sforzarsi, perseverare e pregare, come Giacobbe che lottò tutta la notte per avere una benedizione. A volte può essere necessario rivolgersi a un fratello maturo per farsi aiutare, oppure, come ultima risorsa, scrivere alla Società.

      Nella nostra ricerca di accurata conoscenza dovremmo procedere in maniera sistematica. Dovremmo stabilire regolari periodi di tempo per lo studio e quindi non permettere a nulla d’interferire se possiamo impedirlo. Infatti dovremmo disporre ogni giorno un po’ di tempo per assimilare il cibo spirituale, preferibilmente quando la nostra mente è sveglia, come all’inizio della giornata o dopo un breve periodo di riposo. Se nel mangiare siamo moderati eviteremo di divenire sonnolenti quando vogliamo acquistare accurata conoscenza.

      Per ottenere la maggiore accurata conoscenza possibile dalla partecipazione alle adunanze dobbiamo prepararci in anticipo; soltanto così possiamo dare e ricevere al massimo grado. Specialmente i servitori della congregazione dovrebbero essere accurati a questo riguardo per fare uso pienamente dei loro privilegi.

      Quando ci sforziamo di acquistare accurata conoscenza dobbiamo concentrarci. Per farlo dobbiamo essere vivamente interessati in quello che stiamo studiando. Se ci valiamo della nostra immaginazione

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