-
Lo scopo della mia vitaLa Torre di Guardia 1961 | 1° novembre
-
-
Società una lettera con cui ero invitato a occupare un posto vacante nelle file dei servitori di zona.
Dopo circa un anno l’opera di zona finì. Ebbe allora inizio l’opera di pioniere speciale. Era ciò che avevo desiderato. Ora potevo fare molto servizio di porta in porta e tenere parecchi studi, poiché questo era il tempo in cui si cominciava a tenere gli studi biblici a domicilio. Non molto tempo dopo avemmo un’altra assemblea. All’assemblea udimmo parlare per la prima volta di una scuola che preparava i missionari per il servizio all’estero. Pensai naturalmente che la scuola fosse per gli altri, non certo per me. Mi sbagliavo. Dopo breve tempo alcuni pionieri del nostro gruppo furono mandati in una cittadina dell’Illinois meridionale. Io fui fra questi. Dopo non molto tempo ricevetti una lettera che mi fece veramente pensare e pregare. Che cosa pensate che fosse? Una lettera dell’ufficio del presidente e un modulo da riempire per frequentare la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad. Ebbi così il privilegio di frequentare la prima classe di Galaad.
Esitai prima di lasciare il mio compagno in quel territorio così difficile, ma egli mi incoraggiò ad andare. In diverse occasioni, prima del nostro arrivo, si erano formate delle turbe che avevano battuto i testimoni di Geova. Dopo Galaad ebbi il privilegio di partecipare ad un’assemblea a Chicago, e mi fu di ulteriore incoraggiamento incontrare, fra gli altri, un’anziana coppia venuta dalla città che avevo lasciata quando ero andato a Galaad e con cui avevo studiato. Fui molto felice di vedere che in un territorio come quello almeno due persone si erano schierate dalla parte di Geova.
BENEDIZIONI NELL’OPERA MISSIONARIA
Malgrado la prima classe finisse verso la metà del 1943, non potemmo entrare nell’Honduras Britannico che nel 1945, ed ora vi sono da quindici anni. Quando ripenso a quel tempo, allorché v’erano solo sei o otto persone per fare risplendere la luce della verità e osservo l’aumento che abbiamo avuto, sono veramente felice di avervi avuto una piccola parte. Allora v’era solo quella piccola congregazione, e non v’erano congregazioni negli altri distretti. Mi recavo in questi luoghi e vi trascorrevo ogni volta due settimane, e seminavo lasciando libri, ottenendo abbonamenti e facendo discorsi. Ora quando andiamo in quei luoghi troviamo o una congregazione o, come minimo, un gruppo isolato di fratelli che aiutano altri a vedere la luce della verità.
La vita ci pare più degna d’essere vissuta quando vediamo in questo aumento alcuni di quelli che trovammo e aiutammo a conoscere la verità del Regno. Voglio citare qualche esempio: Nella parte occidentale della colonia vi è un gruppo isolato, e alcuni chilometri più oltre, una piccola congregazione di fratelli. In questa zona vi sono due pionieri speciali nativi, che lavorano e curano questi due gruppi. Uno di essi è un giovane che incontrai alcuni anni fa, quando non era che un ragazzo. Nel 1954, quando fu stabilita un’altra casa missionaria in un’altra parte della colonia, fu nuovamente incontrato questo giovane. Questa volta era pronto ad andare. Il seme aveva germogliato, e bastò innaffiarlo e coltivarlo un poco perché producesse frutto.
In un’altra piccola congregazione rurale il servitore di congregazione è un uomo al quale alcuni anni fa lasciai diverse pubblicazioni e con cui fu iniziato uno studio. Poiché questo territorio era ad una notevole distanza da Belize, non potei continuare lo studio, ma disposi che lo tenesse un altro fratello che abitava non molto lontano da lui. Col proseguire dello studio gli fu mostrato che bisogna soddisfare giuste esigenze riguardo al matrimonio, ed egli seguì prontamente il consiglio. Ora ha il privilegio di servire i suoi fratelli ed altre persone di buona volontà del suo vicinato. Sono felice d’averlo potuto aiutare.
Era stata stabilita la seconda casa missionaria e poco tempo dopo fu formata una congregazione. Era formata da alcune persone che avevo visitate negli anni precedenti, quando lavoravo quella zona che era un territorio isolato. Ora che vi era una casa missionaria potevamo annaffiare il seme che era stato seminato; e dopo breve tempo cominciò a crescere e a produrre frutto. Nel 1952, quando vi tenemmo la nostra prima assemblea, non v’era nessuna congregazione. Ora essa è una delle più salde congregazioni della colonia. Ha fatto tanto progresso che i fratelli sono stati in grado di fare molti dei preparativi locali per tenere un’assemblea. Un pioniere speciale nativo, a cui fu conferito il diploma della Scuola di Galaad nel 1958, all’Assemblea Internazionale “Volontà Divina” di New York, ne è ora il sorvegliante.
Al mio ritorno dall’assemblea nel 1958, ebbi un ulteriore privilegio. Infatti fui chiamato a Belize per aiutare a dirigere i lavori di costruzione della nuova filiale e della Sala del Regno.
Se qualcuno ha ancora dei dubbi quanto all’iniziare il servizio continuo, ricordi: “Dio vostro Padre sa di che cosa avete bisogno prima che glielo chiediate”. (Matt. 6:8) Dopo ventisei anni di servizio continuo, posso dire che questo è vero, che egli mi ha provveduto tutte le cose necessarie, sia materiali che spirituali, poiché l’ho provato personalmente. A volte la situazione poteva sembrare difficile, ma confidando in Geova e lavorando duramente per compiere la sua opera, vi è sempre stato modo di risolverla. Permettete a Geova di provarvi quanto è buono. Mettetelo alla prova cominciando fin da ora a perseguire lo scopo della vostra vita, essendo un proclamatore della buona notizia in servizio continuo. Man mano che il tempo passerà, vi saranno indubbiamente offerti altri privilegi nel servizio continuo. Forse l’opera di pioniere speciale, nel qual caso potreste andare a lavorare dove non vi sono fratelli o ad assistere congregazioni deboli che hanno bisogno dell’aiuto di qualcuno più maturo. Non si sa mai ciò che Geova ha in serbo per coloro che fanno la sua volontà. Sappiamo però che qualunque cosa essa sia, sarà per il nostro bene.
-
-
Visitare gli ammalatiLa Torre di Guardia 1961 | 1° novembre
-
-
Visitare gli ammalati
“La mancanza di seguire una religione pratica è il divisivo contributo del cristianesimo al programma di distruzione comunista”, dice l’ecclesiastico Caleb J. King, Sr., scrivendo nel Times Union del 21 febbraio 1959 di Jackson ville, in Florida. “Almeno il 95 per cento dei cento milioni e più cristiani professanti iscritti nei registri delle chiese d’America sono cristiani di nome soltanto, per ciò che riguarda l’osservanza dell’insegnamento di Cristo di visitare gli ammalati e di provvedere ai bisognosi, compresi gli orfani e le vedove. Si può trovare una sorprendente prova di ciò praticamente in ogni congregazione. Un esempio l’abbiamo avuto recentemente secondo quello che ci ha riferito la moglie di uno dei più zelanti sostenitori di una chiesa locale. Questi coniugi erano attivi membri della chiesa da 20 anni. Due o tre anni fa egli s’è ammalato ed è stato ammalato per molto tempo. Ma la moglie ha detto che nessun membro di quella chiesa è andato a trovare il marito per tutto il tempo della sua malattia. Ora questa coppia sta cercando una chiesa i cui membri abbiano un atteggiamento diverso verso quelli che s’ammalano o che si trovano in difficoltà”.
-