poiché non batteva più la moglie come faceva prima di divenire Testimone. La donna fu così indotta a pensare che la religione di lui dopo tutto aveva qualcosa di buono. In seguito, quando un fratello bussò alla sua porta, ella ascoltò per curiosità. Ben presto divenne interessata e fu disposto uno studio. Anche suo marito si unì a lei. Ora ella dà testimonianza a tutti quelli che può e si sente già Testimone.

Anche il deserto, dove c’è solo “l’oro nero”, produce frutto mentre si trovano persone interessate. Un fratello che era irregolare nel servizio di campo fu incoraggiato a dare testimonianza nel suo luogo di lavoro. Dapprima egli pensò che fosse inutile provare, dato che i pensieri dei suoi compagni di lavoro erano rivolti in genere a cose materiali e sensuali. Ad ogni modo, pregò Geova di aiutarlo, e ora dice che vi sono buone possibilità. Ha cominciato due studi con persone che fanno buon progresso, e molti altri compagni di lavoro gli fanno domande circa la verità.

SOMALIA

Durante l’anno di servizio una sorella si è trasferita in questo Paese col marito, che non è nella verità. Entrambi hanno iniziato un lavoro secolare a Mogadiscio. Nonostante le difficoltà che una donna deve affrontare in questo territorio, la sorella coglie ogni occasione per estendere il messaggio della verità. Ella ha distribuito parecchi libri ed è riuscita a suscitare interesse in una signora tedesca, cominciando con lei uno studio biblico. Questa sorella ha ricevuto molto incoraggiamento dalla visita del servitore di zona. Preghiamo Geova di mandare altri operai in questo Paese.

L’atmosfera cristiana della Betel

RECENTEMENTE una coppia di sposi che abitano alla Betel nella sede centrale della Società Torre di Guardia a Brooklyn ebbero ospiti a pranzo. Poco tempo dopo, i loro ospiti inviarono loro una lettera di ringraziamento. Ciò che scrissero mostra la profonda impressione che aveva fatto su di loro l’atmosfera cristiana della Betel:

“Cari Sig. e Sig.ra G—,

“È difficile esprimere a parole i nostri ringraziamenti e il nostro apprezzamento per il tempo che avete trascorso con noi lo scorso mercoledì. Noi ci illudiamo tutti credendo d’essere persone riflessive, con la capacità di risolvere non solo i nostri problemi, ma, se ne abbiamo l’occasione, i problemi del mondo.

“Questo mercoledì, però, il nostro senso di soddisfazione ha ricevuto un colpo. Qualsiasi idea avessimo circa la religione, l’amore del prossimo, la politica, il lavoro, le N.U. e il futuro del genere umano è stata completamente infranta. Alla sede centrale dei testimoni di Geova abbiamo avuto il privilegio di vedere la religione all’opera e quale può essere benissimo la soluzione per il futuro del genere umano.

“Durante una comune giornata lavorativa, abbiamo pranzato con circa seicento persone [in una delle più grandi sale da pranzo della Betel], ciascuna delle quali era ben educata, cortese col suo vicino, parlava a bassa voce, in pace con sé e grata a Dio del pane quotidiano. Il raduno di circa seicento persone di ogni età, colore e varia educazione in qualsiasi altro luogo e in circostanze diverse avrebbe provocato una grande confusione, tumulto, segregazione di gruppo, disaccordi di gruppo e almeno una rissa per ubriachezza. Solo per mettere l’ordine in un gruppo simile ci vorrebbero gli sforzi di Geova. Mercoledì è stato proprio il contrario, era la credenza in Geova a rappresentare la differenza. Forse questa è la soluzione di tutto.

“Noi tre siamo stati tutti profondamente meravigliati da tutto ciò che abbiamo visto e, benché siano passati alcuni giorni da mercoledì, rammentiamo ciò che abbiamo visto e udito e sentito. Finora la religione era qualche cosa di relegato al sabato o alla domenica, alla nascita o a poche parole dette a un funerale. Non faceva parte della nostra vita quotidiana. Dopo tutti i nostri anni di scuola e di pensiero indipendente, potremmo essere completamente in errore? La prospettiva non è molto incoraggiante, ma se i fatti provano il contrario, e la verità è ovvia, può la logica confutarla? . . .

“Desideriamo ringraziarvi per il privilegio di essere stati a trovarvi e di aver visto la religione all’opera.

“Cordiali saluti.

[Firmato]”