-
Proviamo felicità nel fare discepoliLa Torre di Guardia 1966 | 15 settembre
-
-
nemmeno l’Australia. La vita ‘agli antipodi’ appariva ‘strana’, in paragone con la vita a cui ci eravamo abituati nel campo missionario in Giappone. Da questa visita sono arrivato a capire che la ‘casa’ è ovunque Geova ci assegna nel reame del servizio teocratico”.
25. Come cominciò la sua carriera di ministro un membro della famiglia Betel di Brooklyn, e come descrisse i suoi numerosi anni nel servizio di Geova?
25 Un altro disse: “Nacqui a Calitri, in Italia, nel dicembre del 1879. I miei devoti genitori mi avevano battezzato e in seguito cresimato come cattolico romano. Non ci aspettavamo che all’età di [ottantacinque] anni avrei ripensato con piacere a [cinquantanove] anni trascorsi come testimone di Geova”. Nel 1900, a ventun anni, si trasferì negli Stati Uniti e quattro anni dopo conobbe la verità. Nel 1909 entrò a far parte del personale della sede centrale della Società Torre di Guardia, per divenire da allora in poi un fedele, zelante servitore di Dio. Egli disse ulteriormente: “Ripensando a [cinquantanove] anni dedicati al servizio di Geova, posso dire veracemente che questi sono stati gli anni più felici della mia vita. [Cinquantasei] d’essi li ho trascorsi come membro della famiglia Betel di Brooklyn, privilegio di servizio che raccomando con tutto il cuore a qualsiasi giovane cristiano. Vi sono state certamente alcune prove, ma queste hanno accresciuto la nostra fede in Geova. Non ho mai dubitato che egli usa la Società per dirigere l’opera di testimonianza mondiale che Gesù predisse in Matteo 24:14. Come disse Paolo, qualsiasi tribolazione ‘non ammonta a nulla in paragone con la gloria che sarà rivelata in noi’”.
26. In che modo molti membri anziani della famiglia Betel considerano le loro opportunità di associarsi ai fratelli?
26 C’è un numero di tali fedeli servitori di Dio avanti negli anni che continuano il loro fedele servizio nella sede centrale di Brooklyn. In alcuni casi trovano difficile udire tutto ciò che è detto ma non mancano mai a un’adunanza. Sebbene in molti casi richieda un grande sforzo e a volte l’amorevole assistenza di alcuni dei più giovani, non mancano mai all’adorazione mattutina prima della colazione, alle assemblee grandi e piccole, né alle adunanze della loro congregazione, anche se talvolta queste sono a notevole distanza ed è necessario camminare. La loro gioia nell’associarsi ad altri che si interessano delle opere di Dio resta immutata.
27. Quali sono alcuni pensieri che si devono tenere presenti se si vuole provare vera felicità?
27 Sì, non è il gioco che rende felici; è lo strenuo lavoro. Ma dev’essere la giusta specie di lavoro, cioè il lavoro compiuto a favore d’altri. Nessun altro lavoro può soddisfare tale esigenza come l’opera di fare discepoli di Gesù Cristo. Non solo sarete felici mentre sarete impegnati nell’opera stessa, ma sarete felici e contenti in tutto ciò che farete. Sì, dedicare la vostra vita a quest’opera avrà tale effetto sulla vostra intera vita. Siete veramente felice nella vostra attuale opera? Se no, probabilmente seguite la carriera sbagliata. Dovreste provare felicità nel fare discepoli.
-
-
L’ira è pericolosaLa Torre di Guardia 1966 | 15 settembre
-
-
L’ira è pericolosa
Secondo il libro How to Live 365 Days a Year del dott. J. A. Schindler, “Il ritmo del cuore aumenta notevolmente durante l’ira, spesso a 180 o 220, o più, e rimane tale finché l’ira non sia passata. La pressione sanguigna cresce notevolmente e straordinariamente da quella normale di 130 circa a 230 o più. Questa è una manifestazione che spesso produce disastrosi risultati”. È chiaro che quelli che danno ascolto al consiglio biblico di ‘desistere dall’ira e abbandonare lo sdegno’ e coltivano i frutti dello spirito sono saggi. — Sal. 37:8, Ga; Gal. 5:22, 23.
-