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  • Fanno tesoro della loro spiritualità

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  • Fanno tesoro della loro spiritualità
  • Svegliatevi! 1970
  • Sottotitoli
  • Servizio alla Betel: Tesoro spirituale
  • Rinunciano alle cose del mondo
  • Ambizione sostituita da spiritualità
  • La vita alla Betel edifica la spiritualità
Svegliatevi! 1970
g70 8/5 pp. 17-21

Fanno tesoro della loro spiritualità

I VICINI scuotevano la testa increduli! Non potevano capire perché il giovane testimone di Geova che si stava diplomando alla scuola superiore avesse rifiutato una borsa di studio per andare all’università. Quando seppero che l’aveva rifiutata perché voleva fare il predicatore e l’insegnante della Bibbia in servizio continuo, sussurrarono: “Oh, che stoltezza e che mancanza di praticità!” Sì, e questo è il modo in cui reagiscono molti quando sentono che un Testimone adulto rifiuta l’offerta di avanzamento nel mondo degli affari o un’impegnativa, importante posizione, rinunciandovi per avere il tempo di dedicarsi alle cose spirituali.

Perché i testimoni di Geova mettono la spiritualità prima di ogni altra cosa che questo mondo abbia da offrire? Perché la spiritualità permette loro di condurre una vita gradita a Dio ora e fortifica la loro speranza di sopravvivere alla distruzione che Dio recherà nel prossimo futuro su questo sistema di cose malvagio. Sanno che edificare la loro vita su questo vecchio ordine sarebbe come cominciare a verniciare la ciminiera di una nave che sta affondando. La cosa più logica e pratica che si possa fare nel breve tempo che rimane è quella di coltivare e avere a cuore la propria spiritualità. — Sof. 2:2, 3.

Servizio alla Betel: Tesoro spirituale

Un eccellente esempio indicante quanto i testimoni di Geova abbiano profondamente a cuore la loro spiritualità è quello della famiglia Betel di Brooklyn. È formata di oltre mille Testimoni che volontariamente sono andati ad abitare e lavorare alla sede centrale della Società Torre di Guardia di Brooklyn, New York. A ciascun membro della famiglia sono provveduti una stanza, pasti, una modesta somma per l’acquisto di indumenti e L. 8.680 al mese per le spese personali. Gli edifici in cui abitano sono chiamati “Betel”, che significa “casa di Dio”. Questo è un nome appropriato, poiché l’opera di predicazione che fanno i testimoni di Geova in tutta la terra, rivolgendo l’attenzione a Geova Dio e alla sua Parola, la Bibbia, è diretta di lì. Com’era da attendersi, l’attività e la vita alla Betel favoriscono la spiritualità.

Quando intrapresero il servizio alla Betel i vari membri di questa grande famiglia rinunciarono a molte offerte che il mondo considererebbe allettanti per concentrare i loro sforzi e i loro talenti negli interessi spirituali. Per esempio, considerate un giovane che alla scuola superiore si specializzò in scienze. Gli fu offerta assistenza per un valore di L. 6.200.000 per studiare biochimica all’università. Dovette decidere il da farsi. Egli disse: “Comprendevo che non ci poteva essere via di mezzo. O mi dedicavo interamente alla scienza o a servire Geova Dio con tutta l’anima”.

In seguito parlò ad alcuni amici che si esprimevano con grande entusiasmo riguardo alla Betel. La loro conversazione lo aiutò a capire che quello sarebbe stato il luogo dove avrebbe potuto dare maggiormente di sé nel servizio di Dio. Egli ha trascorso otto felici anni a fare proprio questo, e Geova Dio l’ha riccamente benedetto per ciò.

Una giovane di talento dotata di una bella voce per cantare pure fa servizio alla Betel. Suo padre si offrì di provvedere alla sua istruzione universitaria o di pagare tutto quello di cui avrebbe avuto bisogno per avere successo nella musica. Le disse pure che se intraprendeva l’opera di predicazione in servizio continuo non doveva aspettarsi una lira da lui. La sua insegnante di canto le disse che doveva usare il “talento o dono datole da Dio” della musica. Comunque, questa Testimone scelse la predicazione in servizio continuo, e fece domanda per il servizio alla Betel.

Quando divenne membro della famiglia Betel le fu assegnato il compito di tenere in ordine le camere. Come contribuì questo lavoro alla sua spiritualità? Ella sapeva che facendo il lavoro assegnatole di rifare i letti e tenere pulite le camere avrebbe contribuito in notevole misura al benessere dei ministri che le occupavano. Il suo lavoro permetteva loro di assolvere i loro doveri senza preoccuparsi di queste cose, ed essi potevano dedicare tutta la loro attenzione ad altro lavoro come stampare e rilegare letteratura biblica. Ora ella stessa aiuta a registrare gli abbonamenti alle riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! Ella disse: “Penso che la Betel sia il posto migliore in cui essere prima di Armaghedon e che essa faccia per voi più che qualsiasi altro campo di attività”.

A un altro giovane fu offerta l’opportunità di andare all’università. Suo padre gli avrebbe pagato l’insegnamento per sei anni e gli avrebbe acquistato tutti i libri di testo di cui avesse avuto bisogna in quel tempo. Il giovane poteva studiare qualsiasi materia desiderasse, e suo padre gli promise che non avrebbe neppure avuto bisogno di lavorare a metà giornata per pagarsi le spese. Quando il padre gli fece questa offerta, il giovane stava trascorrendo le sue vacanze nell’opera di predicazione in servizio continuo come testimone di Geova. Dopo una settimana di riflessione, egli decise che, invece di andare all’università, avrebbe lavorato per divenire predicatore regolare in servizio continuo, con la meta di andare infine alla Betel.

Oggi questo giovane ministro è alla Betel e ha il privilegio di incidere i titoli sulle copertine delle varie pubblicazioni di studio biblico della Società Torre di Guardia. Ecco ciò che pensa: “Sono lieto di aver preso la decisione che presi perché qui sono più felice; ho pace mentale; frequento buone compagnie e la mia spiritualità è straordinariamente cresciuta”.

Un’altra che fa parte della famiglia Betel disse che ella aveva in cuore di andare alla Betel da quando aveva dodici anni. Infatti, fin dai sette anni aveva trascorso ogni anno parte delle vacanze estive nella predicazione in servizio continuo. Anche se era fra i dieci migliori della sua classe quando si diplomò e le fu offerta una borsa di studio per frequentare l’università, intraprese la predicazione in servizio continuo e oggi presta felicemente servizio dove desiderava ardentemente.

Rinunciano alle cose del mondo

Alcuni membri della famiglia Betel occupavano un tempo posti di responsabilità nel mondo. Uno di questi era ingegnere di motori diesel e lavorava su una grande nave commerciale per la pesca dei salmoni che ne portava a terra 200 tonnellate al giorno. Quando aveva questo posto riceveva un salario molto buono. Lasciate che egli vi racconti la sua storia:

“A quel tempo non ero battezzato ne troppo interessato nella verità della Bibbia che la mamma aveva cercato di inculcarmi quando ero più giovane. Comunque, assistetti a un’assemblea e udii un discorso del presidente della Società Torre di Guardia, J. F. Rutherford, sul servizio continuo. Decisi lì per lì che questo era ciò che dovevo fare, e mi battezzai a quell’assemblea. Quando qualcuno mi invitò scherzando a unirmi a lui nell’opera di predicazione in servizio continuo, risposi: Sì. Lasciai dunque il mio lavoro e andai a predicare.

“Dopo due mesi, visitai un amico che parlò del servizio alla Betel. Parlammo insieme dalle 9,30 di sera alle 4 della mattina dopo. Egli menzionò le macchine che c’erano alla stamperia, e io pensai fra me che preferivo far funzionare le macchine per Geova che fuori. Prima di andare a letto quella mattina, spedii una lettera in cui facevo domanda per il servizio alla Betel. Quattro mesi dopo fui chiamato”.

Dopo trent’anni di servizio alla Betel, disse: “La Betel diventa ogni anno più preziosa. È un tesoro che aumenta”. Oggi egli presta servizio come direttore della stamperia.

Un altro che lavora alla Betel presta servizio come sorvegliante del reparto acquisti dell’impianto tipografico. Un tempo occupava un posto di responsabilità come ingegnere metallurgico in un’acciaieria.

Dopo aver conosciuto la verità della Parola di Dio, egli e sua moglie pensarono di intraprendere il servizio continuo insieme. Si rammarica egli d’essere venuto alla Betel, rinunciando a quello che il mondo aveva da offrirgli? Egli risponde:

“La Betel è il massimo dei privilegi di servizio per chiunque. Mia moglie e io vogliamo rimanere qui e non sappiamo immaginare luogo migliore in cui trovarci quando finiremo il nostro corso terreno”. Il fatto che sono rimasti nel servizio continuo insieme per oltre ventisei anni mostra il loro apprezzamento.

Altri membri della famiglia Betel hanno rinunciato a prospere attività commerciali che un tempo avevano costituito. Alcuni hanno rinunciato a belle case per venire alla Betel. Sanno che tutto quello che il mondo ha da offrire è solo temporaneo, perché “passa”. Sono ben consapevoli del fatto che ‘le cose di valore non saranno di nessun beneficio il giorno della furia di Dio ad Armaghedon’. Giacché la giustizia “libererà dalla morte”, essi cercano saggiamente di coltivarla. (1 Giov. 2:15-17; Prov. 11:4) Per loro, il servizio alla Betel è il modo ideale per farlo.

Ambizione sostituita da spiritualità

Fra coloro che sono nella famiglia Betel alcuni nutrivano un tempo ambizioni di farsi avanti in qualche campo. Comunque, conosciuti i propositi di Dio, misero da parte queste ambizioni per fare la sua volontà. Per esempio, un giovane Testimone cinese lavora in un ufficio alla Betel. Un tempo studiava per divenire medico e andava a scuola per questo. Nel secondo anno di studio conobbe il messaggio biblico della verità e cominciò a studiarlo. Dieci mesi dopo si battezzò. Rinunciò alla sua ambizione di divenire medico e mesi dopo il suo battesimo intraprese l’opera di predicazione in servizio continuo. Egli dichiara che non pensa che potrebbe servire Geova in nessun altro modo così pienamente come lo serve ora alla Betel.

Ci sono pure due giovani nella famiglia Betel che un tempo nutrivano l’ardente ambizione di suonare nei concerti come pianisti. Dedicavano molte ore a esercitarsi coi loro strumenti per perfezionare la loro arte, eppure quando appresero il messaggio della verità contenuto nella Bibbia, rinunciarono a quell’ambizione. Smisero di cercare le opportunità di suonare nelle orchestre sinfoniche e di viaggiare in varie città per dare “recital” al fine di rendere famoso il loro nome. Ora, invece di cercare la fama in questo sistema di cose, lavorano umilmente per esaltare il nome di Dio, Geova. Si rallegrano dei privilegi di lavoro assegnati loro alla Betel.

Sì, nelle file di questa incomparabile famiglia di ministri dedicati ci sono persone che erano o aspiravano a divenire artisti, chimici, scienziati, ufficiali dell’esercito, modelle, estetiste, ecc. Avrebbero potuto arrivare lontano nel campo prescelto, ma eccoli lì alla Betel a dedicare tutto il loro tempo e i loro talenti a Geova, servendo nella sua organizzazione. Come dev’essere lieto il cuore di Geova vedendo tale altruistica devozione alla sua causa!

Facendo tesoro della loro spiritualità e usando i loro talenti per servire Geova, queste persone aspirano a ottenere la vita eterna nel suo prossimo nuovo ordine. Lì avranno la suprema gioia di usare qualsiasi dote abbiano alla gloria di Dio e per la gioia dei loro conservi. Un’ambizione davvero molto meritoria!

La vita alla Betel edifica la spiritualità

La Betel dà ai suoi membri le migliori opportunità possibili di usare pienamente il loro tempo nell’opera di Geova. Questo si vede dal numero di ore che dedicano ai compiti loro assegnati. La regolare settimana lavorativa alla Betel è di quarantasei ore e cinquanta minuti. Questo e un totale di oltre 187 ore al mese. Ciò non include le molte altre ore che dedicano all’opera di predicazione.

I membri della famiglia Betel usano amorevolmente il loro tempo libero per andare alle case e studiare la Bibbia con famiglie, vedove, adolescenti, orfani, anziani, sì, con chiunque si interessi di piacere a Dio. Riscontrano che insegnare la Parola di Dio ad altri è un’opera soddisfacente e gioiosa. Il cambiamento di ritmo è utile. In quale modo migliore potrebbero salvaguardare la spiritualità che hanno tanto a cuore?

Il programma alla Betel ha pure lo scopo di tenere i suoi membri nella migliore salute spirituale. Ogni mattina la famiglia dedica circa venti minuti a considerare una scrittura della Bibbia. Com’è edificante questo! Inoltre, la famiglia si riunisce per un’ora di studio biblico il lunedì sera, usando la rivista Torre di Guardia, dopo di che segue la Scuola di Ministero Teocratico, che è un corso d’oratoria e di ricerca biblica. Questo programma quotidiano e settimanale provvede alla famiglia Betel la necessaria energia dinamica spirituale. Ogni anno dedicano oltre 200 ore a studiare insieme. Questo equivale a oltre cinquanta sessioni di studio di quattro ore ciascuna! Ciò non include il tempo che dedicano allo studio privato o alle adunanze con la congregazione locale.

Sin da quanto si entra alla Betel si presta attenzione alla propria spiritualità. La persona viene iscritta alla Scuola Primaria, che è un corso di sei mesi durante il quale lo studente deve leggere tutta la Bibbia da cima a fondo. Varie parti d’essa vengono studiate in modo particolareggiato. Inoltre, ascoltano appropriati discorsi biblici. Questo corso intensificato avvia veramente il nuovo membro della famiglia Betel sulla strada giusta per vivere in questa “casa di Dio”.

Ci vorrebbero molte altre pagine per raccontare tutti i benefici della vita alla Betel. I componenti di questa felice famiglia hanno rinunciato alle cose del mondo e cercano prima il regno di Dio. Si ricevono tante cose dalla vita alla Betel, cose che non si possono valutare in lire, se anzitutto si è disposti a dedicarsi con tutto il cuore al servizio di Geova. L’intima gioia e pace che si prova valgono molto di più che tutto l’oro del mondo. Che immensa felicità deriva dalla soddisfazione di servire Dio e dall’adempiere il proposito per cui siamo sulla terra!

La spiritualità è il vero tesoro che oggi reca felicità e conduce alla vita eterna. Com’è saggio salvaguardarla e farne ora tesoro, indipendentemente da quello che può costare!

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