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  • Parte IX: Dopo la guerra — Rinascita dei testimoni
    La Torre di Guardia 1955 | 15 dicembre
    • ritornarono di nuovo alla vita come comunità liberamente unita, dopo il colpo quasi fatale loro inflitto dai governi dei Gentili dal 1914 al 1918, i cui fatti abbiamo dettagliatamente esaminati nella precedente parte (VIII) di questa storia. Come comunità cristiana restaurata essi confessarono immediatamente i loro peccati di compromesso, come pure le loro contaminazioni di falsa religione. Si pentirono della precedente condotta, espressero il desiderio di cambiare i loro sistemi e pregarono per ottenere il perdono di Geova. In quanto all’organizzazione ricordarono i loro peccati, come il compromesso di togliere le pagine 247-253 dal libro Il Mistero Compiuto, il settimo volume degli Studi sulle Scritture, per accontentare sedicenti censori;c o quello de La Torre di Guardia che esortava i suoi lettori a dedicare il 30 maggio 1918 quale giorno di preghiere e suppliche, secondo la richiesta del Congresso Americano del 2 aprile proclamata dal presidente Wilson l’11 maggio,d del loro modo di rivolgere complimenti ai governi di questo mondo,e e del loro immischiarsi in intraprese non religiose.f Come gruppo confessarono: “Noi e i nostri padri abbiamo peccato, abbiamo commesso l’iniquità, abbiamo agito empiamente”. “Chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio e Israele in balìa de’ predoni? Non è egli stato l’Eterno [Geova]? Colui contro il quale abbiamo peccato, e nelle cui vie non s’è voluto camminare, e alla cui legge non s’è ubbidito?”g (Sal. 106:6; Isa. 42:24) Gli stimolanti articoli della Torre di Guardia del 1º e 15 agosto 1919, intitolati “Benedetti sono gl’intrepidi”, dispersero la stretta della “paura dell’uomo” che legava il fedele rimanente, ed esso cominciò ad avanzare come popolo perdonato, come organizzazione purificata, come nazione liberata dall’organizzazione del vecchio mondo di Satana. Questi servitori si rallegrarono poiché ormai il breve intervallo della disapprovazione di Geova era finito, la sua ira si era ritirata da essi, e il loro servizio verso di Lui nel futuro sarebbe stato accettevole. — Isa. 12:1.

      Profeticamente che cosa predicono le Scritture su questo periodo di restaurazione? In precedenza abbiamo studiato come Sion, l’organizzazione universale di Geova, senza pene organizzative, né violenza o difficoltà, partorì, ossia produsse felicemente nel 1914, il figlio maschio o Regno dei cieli, il nuovo governo capeggiato da Cristo Gesù. (Dan. 7:14; Isa. 66:7; Apoc. 12:5) Però, in seguito a questo avvenimento le profezie dicono che Sion prova le doglie o è ‘afflitta’ a causa di persecuzioni, difficoltà e dispersione dei suoi unti testimoni sulla terra (1914-1918) per formare in relazione con loro un “paese” e una “nazione”. (Isa. 66:8) Il “paese” prodotto nel “giorno” di Geova si riferisce alla restaurazione a una libera posizione degli adoratori di Geova sulla terra, per la formazione di una società teocratica del nuovo mondo, fondata nel 1919.h (Isa. 51:16) Il “paese” ossia la condizione o posizione terrena deve avere degli abitanti, e i primi ad abitare questa nuova situazione terrena, il paese di “Beulah”, furono quelli del rimanente degli unti dell’“Israele spirituale” componenti la santa “nazione” che nel 1919 fu restaurata nella vera adorazione.i (Isa. 62:4) Più tardi, gli estranei, le “altre pecore”, dovevano essere raccolti in questo nuovo “paese” o situazione teocratica. Così una spettacolare “nuova terra” o moltitudine di abitanti si sviluppa gradualmente in mezzo a un vecchio mondo corrotto e moribondo. — Isa. 66:20-22.

      Dopo queste meravigliose nascite della nuova progenie, della “nazione” nel “paese” avvenute nel 1919, un periodo letterale di 1.260 giorni è provveduto dalla grande “aquila”, Geova, per il felice sviluppo, il nutrimento spirituale e il rafforzamento di questi nuovi figli. (Apoc. 12:6, 14; Deut. 32:11, 12; Eso. 19:4) Perciò per tre anni e mezzo fino al 1922 Geova, raffigurato dall’aquila, prestò alla Sua organizzazione speciale protezione nel nuovo “paese” teocratico. Ciò mise in grado i primi arrivati, il rimanente dell’Israele spirituale, di stabilirsi nel nuovo paese teocratico, di nutrirsi ed edificarsi spiritualmente ed acclimatarsi alle piacevoli condizioni di divino favore esistenti in esso.

      Anticamente vi era un significato profetico nella restaurazione del rimanente di fedeli Giudei nel 537 a.C., quando furono condotti fuori dalla Babilonia letterale e restaurati come fedeli abitanti nella “terra promessa” d’Israele, dove divennero ancora, in modo figurativo, la “nazione santa” sotto un sistema di cose teocratico, riedificando il tempio della pura adorazione di Geova.j Così pure, dal 1919 d.C. gli unti Cristiani del rimanente si trovarono nel paese di “Beulah”, dando inizio all’opera di restaurazione della vera adorazione di Geova.

      Quello che ora il perdonato popolo di Geova doveva provare era simile a quanto l’antico Israele provò al tempo in cui il regno teocratico, prima di Saul e poi di Davide, fu istituito su di loro. Non poteva più ‘ciascuno di loro far quel che gli pareva meglio’ come faceva prima che regnasse un re teocratico. (Giud. 21:25) Ora che dal 1914 Cristo Gesù governava come il Re teocratico del neonato regno celeste, ciò significava che non doveva più esservi una libera comunità di testimoni qui sulla terra. Invece, doveva funzionare un nuovo ordinamento organizzativo, completamente teocratico, centralizzato e legato strettamente al Re medesimo per struttura e servizio. Perciò nel 1919 la restaurazione dei testimoni di Geova non fu rivolta a quanto essi avevano avuto per quarant’anni prima della loro crisi del 1917-1919. Ma piuttosto la restaurazione di un’organizzazione teocratica simile a quella esistente al tempo dell’organizzazione primitiva.

      (Continua)

  • Giovani e anziani lodatori
    La Torre di Guardia 1955 | 15 dicembre
    • Giovani e anziani lodatori

      ● “Questa buona notizia del regno sarà predicata”, disse Gesù, e una grande parte della gioiosa opera di predicazione vien fatta dai ministri pionieri dei testimoni di Geova in servizio continuo. All’assemblea di distretto tenuta nell’estate del 1954 in S. Antonio, nello Stato del Texas, U.S.A., un pioniere temporaneo di undici anni raccontò che trentatré giovani proclamatori dagli otto ai quindici anni avevano cominciato il servizio continuo, tutti della stessa congregazione. Mentre parlava una fila di persone cominciò ad attraversare il prato, sì, erano gli altri trentadue che si presentarono davanti alla piattaforma. Dopo questo giovanetto parlò una proclamatrice di 78 anni, da quarant’anni in servizio attivo, che descrisse la sua gioia di servire come pioniera temporanea, e raccontò come i giovani avevano superato il pregiudizio della gente e preparavano la strada per molte visite ulteriori e studi biblici a domicilio. Molte migliaia di tali persone sono oggi esempi viventi delle parole del salmista: “Giovani ed anche fanciulle, vecchi e bambini! Lodino il nome di Geova”. — Sal. 148:12, 13, VR e AS.

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