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  • I negri sono maledetti da Dio?
    Svegliatevi! 1978 | 22 aprile
    • Qual è la veduta della Bibbia?

      I negri sono maledetti da Dio?

      MOLTI capi religiosi hanno risposto affermativamente. Gli ecclesiastici Robert Jamieson, A. R. Fausset e David Brown affermano nel loro commentario della Bibbia: “Maledetto sia Canaan [Genesi 9:25]: questa condanna si è adempiuta con . . . la schiavitù degli Africani, discendenti di Cam”. — Commentary, Critical and Explanatory, on the Whole Bible.

      Si afferma che questa maledizione biblica si adempì non solo con la schiavitù dei negri, ma anche con lo stesso colore nero della loro pelle. Pertanto molti bianchi sono stati indotti a credere che i negri siano inferiori e che Dio intendesse farne i servi dei bianchi. Molti negri si inasprirono per il trattamento ricevuto come conseguenza di questa interpretazione religiosa. Una donna racconta:

      “Fu nell’estate del 1951 che io, bambina curiosa di sette anni, mi sedetti sui gradini della Prima Chiesa Battista di Sheepshead Bay (Brooklyn), e piansi. Avevo cercato pazientemente di togliermi il nero dalla pelle, perché le mie compagne bianche avevano fatto commenti sul suo aspetto sgradevole. Nel punto dove avevo strofinato col detersivo Ajax era rimasta solo una macchia rossastra e gonfia che doleva, quasi come il mio piccolo cuore, e mi misi a riflettere perché mai un Dio di amore mi avesse fatto negra, a meno che egli realmente non mi amasse.

      “Avevo sentito dire che era a causa di una maledizione di Dio sulla nostra razza. Ma ugualmente non sapevo né capivo che cosa avessimo fatto a Dio per meritare simile punizione. E, riflettendo, penso che nel profondo del cuore avessi sempre nutrito un intimo risentimento contro Dio per avermi fatto negra e per avermi messo in un mondo di bianchi.

      “Ero profondamente turbata dagli scherni e dagli appellativi lanciatimi dai compagni di gioco a causa della mia razza, e venne così a crearsi una particolare situazione, che mi faceva ribollire, specie verso le mie coetanee bianche”.

      Che dire di questa maledizione biblica? I negri sono tali per una maledizione che Dio scagliò su qualche loro antenato? E la secolare schiavitù dei negri adempì questa maledizione? La Bibbia insegna veramente tali cose? Vediamo. Il racconto biblico in questione dice:

      “[Noè] bevve il vino, s’inebriò e si scoperse in mezzo alla sua tenda. Cam, padre di Canaan, vide le nudità di suo padre e corse fuori a dirlo ai suoi fratelli . . . Quando Noè si fu svegliato dal vino venne a sapere quello che gli aveva fatto il suo figlio minore e disse: Maledetto sia Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli! Poi soggiunse: Benedetto sia il Signore Iddio di Sem, e sia Canaan loro servo! Iddio estenda Jafet, e abiti nelle tende di Sem; e sia Canaan loro servo!” — Gen. 9:21-27, versione di F. Nardoni, 1964.

      Alcuni hanno asserito che questa maledizione biblica destini i negri a una servitù perpetua. Infatti, nel 1838 Theodore Weld, che fece una crociata contro la schiavitù, scrisse in un popolare trattato: La “profezia di Noè [citata sopra] è il vademecum degli schiavisti, che non si spingono mai lontano senza di essa”. — The Bible Against Slavery, pagina 66.

      Ma si noti anzitutto che in questo racconto biblico non c’è nulla a indicare che a qualcuno venisse la pelle nera a causa della maledizione. E si noti pure che fu maledetto Canaan, non suo padre Cam. Canaan non aveva la pelle nera, né l’ebbero i suoi discendenti che si stabilirono nel paese chiamato poi Palestina. (Gen. 10:15-19) Col tempo, i Cananei furono soggiogati dagli Israeliti, discendenti di Sem, e in seguito da Media-Persia, Grecia e Roma, discendenti di Iafet. Con l’assoggettamento dei Cananei si adempì la maledizione profetica del loro antenato Canaan. Pertanto la maledizione non ebbe nulla a che fare con la razza negra.

      Da dove venne dunque la razza negra? Da altri figli di Cam, cioè Cus e probabilmente anche Put, i cui discendenti si stabilirono in Africa. Ma, come abbiamo visto, la Bibbia non dice assolutamente nulla di una maledizione dei discendenti negri di questi uomini! Tuttavia si suppose erroneamente il contrario. Quando fu che i commentatori religiosi cominciarono ad applicare la maledizione a Cam?

      Un ecclesiastico di circa 1.500 anni fa, Ambrosiastro, fece tale applicazione, dicendo: “Per la sua stoltezza Cam, che derise stoltamente la nudità di suo padre, fu dichiarato schiavo”. E John F. Maxwell osserva nel suo recente libro Slavery and the Catholic Church: “Questo disastroso esempio di esegesi [spiegazione] fondamentalista fu seguito per 1.400 anni e portò alla diffusa idea che i negri africani fossero maledetti da Dio”.

      Fino a cent’anni fa la Chiesa Cattolica ha sostenuto l’idea che i negri fossero maledetti da Dio. Maxwell spiega che questa idea “sopravvisse a quanto pare fino al 1873 quando papa Pio IX attribuì un’indulgenza alla preghiera per gli ‘sventurati Etiopi dell’Africa Centrale affinché l’onnipotente Dio tolga finalmente la maledizione di Cam dai loro cuori’”.

      Tuttavia, anche prima dell’inizio della cristianità oltre 1.500 anni fa, sì, forse anche prima che Gesù Cristo venisse sulla terra, i rabbini ebrei insegnavano qualcosa sull’origine della pelle nera. L’Encyclopædia Judaica afferma: “(Cus) discendente di Cam ha la pelle nera per punizione perché Cam ebbe rapporti sessuali nell’arca”.

      Nei tempi moderni sono state fabbricate “storie” simili. Certi fautori della schiavitù, come John Fletcher della Louisiana (U.S.A.), ad esempio, insegnavano che fu il matrimonio fra persone di razze diverse a spingere Noè a pronunciare la maledizione. Egli affermò che a Caino venne la pelle nera per avere ucciso suo fratello Abele, e che Cam aveva peccato sposando una donna della razza di Caino. Un altro fatto interessante è che anche Nathan Lord, presidente del Dartmouth College nel secolo scorso, attribuì la maledizione pronunciata da Noè su Canaan in parte all’avere Cam “contratto un matrimonio proibito con una persona della già malvagia e maledetta razza di Caino”.

      Ma tali insegnamenti non trovano assolutamente nessuna base nella Bibbia. E nei secoli passati alcuni mostrarono che la maledizione pronunciata da Noè era erroneamente applicata ai negri. Per esempio, nel giugno del 1700 il giudice Samuel Sewall di Boston (U.S.A.) spiegò: “Canaan, infatti, è la persona maledetta tre volte, mentre Cam non è menzionato. . . . E la razza negra non discende da Canaan, ma da Cus”.

      Inoltre, nel 1762 un certo John Woolman pubblicò un trattato in cui affermava che applicare questa maledizione biblica in modo da giustificare la schiavitù di alcuni e il negare loro i diritti naturali “è un’ipotesi troppo immorale per essere ammessa da chi desidera sinceramente farsi guidare da sani principi”.

      Quanto danno è derivato dall’errata applicazione che uomini religiosi hanno fatto di questa maledizione biblica! La schiavitù dei negri africani, e i maltrattamenti che hanno subito dai giorni della schiavitù, non si possono in alcun modo giustificare con la Bibbia. La verità è che i negri non sono maledetti da Dio, né lo sono mai stati!

  • Uno sguardo al mondo
    Svegliatevi! 1978 | 22 aprile
    • Uno sguardo al mondo

      Le chiese come proprietarie di schiavi

      ◆ Molti sono rimasti scossi per le recenti rivelazioni sul trattamento inflitto agli schiavi negri. Ma “una delle più sorprendenti rivelazioni sul ruolo avuto dalla chiesa nella schiavitù”, scrive l’ecclesiastico A. C. Forrest nello Star di Toronto, “apparve 19 anni fa nel quarto volume di un’opera di Winston Churchill, History of the English-Speaking People. Churchill scrisse:

      “‘. . . i ministri del vangelo e i membri delle varie chiese protestanti avevano più di 650.000 schiavi. Cinquemila ministri metodisti possedevano 219.000 schiavi; seimilacinquecento battisti ne possedevano 125.000; millequattrocento episcopaliani ne avevano 88.000; ecc. In tal modo l’istituzione della schiavitù era non solo difesa con ogni argomento di interesse personale, ma da molti pulpiti del Sud essa veniva propugnata come un sistema stabilito dal Creatore e santificato dal Vangelo di Cristo’”.

      Un’altra forma di inquinamento

      ◆ Il Corriere della Sera del 16 novembre 1977 in un articolo a cura di Martino Grandolfo del Laboratorio delle radiazioni dell’Istituto superiore di sanità dichiara che “qualunque dispositivo che produca correnti elettriche alternate, o che funzioni mediante queste, genera campi elettromagnetici che si propagano nello spazio sotto forma di radiazione elettromagnetica. L’uso universale e la sempre crescente richiesta di energia elettrica nella vita di ogni giorno hanno prodotto un autentico inquinamento elettromagnetico dell’ambiente . . . Si calcola che, già oggi, l’intensità con cui queste radiazioni sono presenti nell’atmosfera, mediata su tutto il pianeta, è circa un miliardo di volte più grande di quanto non risulti il fondo naturale nello stesso intervallo di frequenza, dovuto all’irraggiamento solare”.

      Protezione contro i virus

      ◆ La rivista Good Housekeeping scrive che, durante una recente epidemia di infezioni virali delle prime vie respiratorie, manifestatasi a Newcastle (Inghilterra), “solo il sette per cento dei bambini allattati al seno dovettero essere ricoverati in ospedale . . . rispetto al 27 per cento dei bambini non allattati al seno”. La notizia indica che il cosiddetto virus RS colpisce spesso i bambini piccoli, ma “all’esame di laboratorio risultò che i campioni di latte materno neutralizzavano l’attività del virus RS”.

      Non c’è più sale

      ◆ A Cervia, ridente cittadina balneare sul mare Adriatico, le locali saline non producono più sale. Il fenomeno è stato attribuito alle microalghe che proliferano sulle coste dell’Adriatico e che, marcendo, aggraverebbero l’inquinamento del mare causato dagli scarichi industriali e urbani.

      Siccità e fonti idriche

      ● Il Giornale del 30 agosto 1977 ha riportato le parole del presidente di un seminario tenuto la scorsa estate a Nairobi (Kenya) e indetto dalle Nazioni Unite per esaminare i modi di fermare l’espansione dei deserti sulla terra: “Credo che si verificherà presto una diffusa siccità nel mondo, e quando questo accadrà sarà una tremenda tragedia. Stiamo proprio per vedere i risultati della negligenza umana negli ultimi cinquant’anni”.

      ● La Provincia di Cremona del 22 aprile 1977 nell’articolo “O limitiamo lo spreco idrico o nel 2000 moriremo di sete” ha fatto una relazione sulla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’acqua, tenuta nella primavera del 1977 a Mar del Plata (Argentina): “Più di un miliardo di persone vivono in zone rurali mancanti di acqua e duecento milioni di persone, di cui la metà è costituita da bambini, vivono in tuguri dove l’acqua non arriva. Non è tutto: il novanta per cento della mortalità infantile nelle zone depresse è provocato dall’acqua contaminata che cagiona malattie intestinali di ogni sorta”. Riportando le parole del presidente della Conferenza, il giornale afferma: “Senza cadere nell’esagerazione è facile prevedere che in un avvenire abbastanza prossimo il mondo morirà letteralmente di sete, sia per l’inquinamento che per lo sciupìo che attualmente si lamenta”.

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