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Navi a vela ieri e oggiSvegliatevi! 1983 | 22 maggio
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per costruire un’imbarcazione di legno occorrono esperti carpentieri, mentre si possono usare, entro certi limiti, operai non specializzati per le costruzioni in fibra di vetro, riducendo così il costo del lavoro.
Per corde e cavi si usano soprattutto il dacron e il nylon. Recentemente è stato messo a punto un nuovo materiale chiamato “kevlar”. È molto simile alla fibra di vetro, e si prepara in varie grossezze. Singoli fili di questo materiale, dello spessore di un capello, intrecciati insieme, formano una corda forte come l’acciaio. Per esempio, una fune di kevlar da mezzo pollice (13 millimetri) ha un carico di rottura di 11.340 chilogrammi, mentre una da mezzo pollice di acciaio galvanizzato si spezza a soli 10.342 chilogrammi. Una lunghezza di 100 piedi (30,5 metri) di cavo d’acciaio pesa 20,8 chilogrammi, la stessa lunghezza di kevlar pesa 3,6 chilogrammi. Di conseguenza c’è molta richiesta di kevlar, specialmente per sostituire cavi d’acciaio, riducendo così il peso delle imbarcazioni a vela.
Le principali andature a vela
Gli yachts, o panfili, attuali sono generalmente molto più piccoli e più facili da manovrare delle navi a vela del passato. Non è più necessario arrampicarsi sugli alberi, perché tutte le vele possono essere controllate dal ponte. Infatti, molti panfili a vela sono attrezzati in modo che tutte le vele possono essere alzate, ammainate e regolate direttamente dal pozzetto; ciò rende possibile a un uomo solo governare un panfilo in navigazione.
Quelli che vogliono imparare l’arte della vela dovrebbero conoscere le tre andature fondamentali: navigare (1) contro vento; (2) col vento al traverso; (3) col vento in poppa.
Navigare contro vento si dice anche stringere il vento, bordeggiare contro vento, andare di bolina. Per riuscire a far ciò, la vostra imbarcazione deve fare dei “bordi”, o zig-zag, mantenendo un angolo di 45° rispetto alla direzione del vento. Ci vuole grande perizia, giacché il vento varia in velocità e direzione, e sono necessarie continue correzioni.
Navigare col vento al traverso viene anche detto andare col vento al largo o al lasco, perché il vento forma un angolo retto rispetto alla chiglia. È il modo più veloce di navigare.
Quando si naviga col vento in poppa, o col favore del vento, la vela è quasi ad angolo retto rispetto al vento, mentre l’imbarcazione corre nella direzione del vento.
Bordeggiare significa governare l’imbarcazione in modo che il vento soffi alternativamente sui due lati della vela. Virare in prua è abbastanza facile, perché il vento viene dalla zona di prua, e si deve solo portare la prua nella direzione del vento, passando dal lato opposto, come si fa bordeggiando controvento. Ma navigare col vento in poppa può essere pericoloso. Significa governare in modo da correre nella stessa direzione del vento. In questa andatura il vento soffia da poppa, forzando la vela ad angolo retto rispetto all’imbarcazione, cosa che può causare il suo rovesciamento. È sempre saggio indossare un salvagente e, se l’imbarcazione si rovescia, cercare di restarle vicino.
In ogni caso, chi si avventura al largo su un’imbarcazione dovrebbe per prima cosa accertarsi che essa sia in regola con tutte le esigenze di legge in quanto ad attrezzatura per la sicurezza. Dovrebbe anche rendersi esperto con le leggi nautiche locali, e conoscere le acque in cui sta navigando. Inoltre, non si dovrebbe mai intraprendere una navigazione a vela senza un esperto marinaio a bordo.
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I santi degli ultimi giorni nel mondo d’oggiSvegliatevi! 1983 | 22 maggio
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I santi degli ultimi giorni nel mondo d’oggi
“SE negli Stati Uniti i mormoni continueranno a crescere al ritmo attuale”, ha calcolato recentemente uno studioso di statistica di religione mormone, “e se la popolazione americana continuerà a crescere al ritmo attuale, fra 150 anni quando i mormoni celebreranno il loro terzo centenario, tutti i cittadini americani saranno mormoni”.
Anche se questa affermazione non era da prendere troppo sul serio, nondimeno abbracciava tutte le caratteristiche del movimento mormone: ottimismo, aggressività, prosperità e crescita.
Tendenze moderne
Quando fu formalmente costituita da Joseph Smith jr. il 6 aprile 1830, nella parte settentrionale dello stato di New York, la Chiesa Mormone aveva appena sei membri. Oggi la Chiesa Mormone dell’Utah, ufficialmente chiamata Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e di gran lunga il più numeroso dei vari gruppi di mormoni, vanta 4.700.000 membri in 75 paesi.
Sentendo parlare dei mormoni probabilmente molti pensano a coppie di giovani lindi e seri che vanno di porta in porta per fare convertiti. I 30.000 missionari mormoni, più che altro ragazzi di 19 o 20 anni, che prestano servizio per i due anni stabiliti negli U.S.A. e in altre parti del mondo, battezzano, a quanto si dice, 200.000 nuovi convertiti all’anno. Perciò la Chiesa Mormone dell’Utah si vanta d’essere oggi una delle religioni in più rapido sviluppo.
Ciò che attrae
In un articolo sull’opera missionaria dei mormoni, la rivista Newsweek osserva che ai nuovi convertiti “il mormonismo promette tanti amici premurosi, una dottrina della famiglia eterna e un profeta vivente per dare certezza alla loro vita”. Certo oggi, quando società, famiglia e amici vanno soggetti a rapidi cambiamenti,
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