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  • È ghiottoneria?
    La Torre di Guardia 1978 | 1° aprile
    • tali cose non erediteranno il regno di Dio”. — Gal. 5:21.

      Il cristiano ha dunque buone ragioni di sforzarsi per dare un buon esempio di moderazione. È in gioco la sua relazione con Dio.

  • Il Libro di Mormon a confronto con la Bibbia
    La Torre di Guardia 1978 | 1° aprile
    • Il Libro di Mormon a confronto con la Bibbia

      PER i seguaci della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni Il Libro di Mormon è la parola di Dio ed è considerato in completa armonia con la Bibbia. La loro opinione fu espressa concisamente da Brigham Young nel Journal of Discourses del 13 luglio 1862: “Il Libro di Mormon non contraddice in alcun modo la Bibbia. Contiene molte parole simili a quelle della Bibbia, e nel complesso è un’efficace testimonianza a favore della Bibbia”. I mormoni che hanno questa ferma fiducia nel Libro di Mormon non dovrebbero obiettare se altri confrontano il loro libro con la Bibbia. La loro convinzione espressa pubblicamente che esso è verace è un invito a fare tale confronto. Ma prima confrontiamo in breve le origini di questi due libri.

      La Bibbia fu scritta in un periodo di oltre 1.600 anni e la sua narrazione storica è stata confermata in gran parte da molte scoperte archeologiche, oltre che da storici secolari di epoche diverse. Oggi esistono migliaia di manoscritti della Bibbia nelle lingue originali, copie risalenti a un periodo vicino ai giorni degli apostoli. Tutti gli studiosi di lingue le possono esaminare.

      Si afferma che Il Libro di Mormon abbracci il periodo dal 600 a.E.V. circa al 421 E.V. circa. Joseph Smith asserì di averlo tradotto da tavole d’oro che aveva trovate in un nascondiglio rivelatogli da un angelo. La ragione per cui né le tavole né copie del testo in esse contenuto possono essere esaminate è spiegata dicendo che l’angelo aveva proibito a Joseph Smith di mostrarle a chiunque eccetto quelli indicati dall’angelo. Si afferma che, terminata l’opera di traduzione, l’angelo le portasse via.

      Il volume di dati archeologici e di documenti secolari che confermano l’accuratezza della storia biblica manca del tutto rispetto a quella che è definita la narrazione storica del Libro di Mormon. Né il fitto segreto che circonda la composizione del Libro di Mormon è tipico del modo in cui fu scritta la Bibbia. Né le tavolette di pietra su cui Dio scrisse la Legge furono riprese indietro da un angelo né fu proibito a Mosè di mostrarle. Lo stesso può dirsi degli altri scritti che formano la Bibbia. Furono mostrati apertamente e le copie vennero distribuite in lungo e in largo.

      L’ESSERE SUPREMO

      Se Il Libro di Mormon contiene la parola di Dio, le sue dottrine dovrebbero essere in armonia con la Bibbia. Vediamo se c’è tale armonia in ciò che esso dice di Dio. Di lui Mosia 3:5 dichiara: “Sappi infatti, che il giorno viene e non è più assai lontano, in cui il Signore Onnipotente, che regna, che fu ed è d’eternità in eternità, scenderà in potenza dal cielo, ed abiterà un tabernacolo di terra e andrà in mezzo agli uomini, operando possenti miracoli”. Queste parole rispecchiano la popolare dottrina trinitaria delle chiese della cristianità, chiese che Joseph Smith reputava in errore.

      Considerate alcuni altri esempi e notate come Il Libro di Mormon sostiene fermamente che Dio e Cristo sono un solo Dio. Alma 11:38, 39 dice: “Ora Zeezrom soggiunse: Il Figlio di Dio è proprio il Padre Eterno? Amulek rispose: Sì, Egli è proprio il Padre Eterno del cielo e della terra”. Mormon 7:7 parla di cantare “in uno stato di felicità senza fine, lodi incessanti al Padre, al Figliuolo e allo Spirito Santo, che sono un solo Dio”. In Terzo Nefi 11:14 Il Libro di Mormon mette in bocca a Gesù Cristo niente meno che queste parole: “Io sono il Dio d’Israele ed il Dio della terra intera e che sono stato messo a morte per i peccati del mondo”.

      In nessuna parte della Bibbia troviamo simili dichiarazioni trinitarie. E mai Gesù Cristo pretese d’essere il “Dio della terra intera” né il “Dio d’Israele”. Su questo punto Il Libro di Mormon contraddice la Bibbia. Invece di dire che il Padre e il Figlio sono un solo Dio, la Bibbia rivela che il Figlio è una creatura, che fu il principio delle creazioni di Dio e che è sottoposto al Padre anche dopo la sua ascensione al cielo. Questo è mostrato in I Corinti 15:28: “Ma quando tutte le cose gli saranno state sottoposte, allora il Figlio stesso si sottoporrà a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose, affinché Dio sia ogni cosa a tutti”.

      Anziché asserire d’essere Dio in carne, Gesù Cristo indicò chiaramente di dipendere dal Padre e d’essergli inferiore dicendo: “Io non posso fare una sola cosa di mia propria iniziativa; come odo, giudico; e il giudizio che rendo è giusto, perché cerco non la mia volontà ma la volontà di colui che mi ha mandato”. — Giov. 5:30.

      Il testo ebraico della Bibbia si riferisce frequentemente alla grande Fonte della vita col termine Elohim. La dottrina della trinità non è comprovata dal fatto che questa parola è di numero plurale. Essa viene applicata non solo al vero Dio ma anche al dio pagano Dagon, come in Giudici 16:23, 24. In riferimento al Padre, che nella Bibbia è identificato dal nome proprio Geova, si usa spesso l’articolo determinativo ha davanti a Elohim. Invece di indicare una pluralità di dèi o di persone in un Dio, si riferisce al plurale di maestà o eccellenza, come il maiestatico “noi”.

      GESÙ CRISTO

      Ad alcuni libri del Libro di Mormon è attribuita una data anteriore alla venuta

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