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  • Vi associate o assistete soltanto?
    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
    • “andiamo”. Non solo si preoccupava di assistere egli stesso, ma si sentiva vicino a tutti quelli che esprimevano interesse per l’adorazione di Geova. Possiate avere questo stesso sentimento mentre partecipate alle adunanze dei testimoni di Geova.

  • Confortano quelli che fanno cordoglio ai funerali
    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
    • Confortano quelli che fanno cordoglio ai funerali

      CHE impressione fa un servizio funebre tenuto dai testimoni di Geova sui familiari afflitti che sono di fede diversa? Considerate la seguente lettera che i componenti di una famiglia scrissero ad alcuni testimoni di Geova dell’Ohio, U.S.A.:

      “Nel 1935 mio padre morì, lasciando mia madre nella frustrazione e nel dolore che solo una vedova può provare. Fu allora che ella si volse alla vostra organizzazione, la quale, a quel tempo, svolgeva molta attività radiofonica, recando il vostro messaggio a milioni di persone. Avremmo dovuto capire allora quale meraviglioso gruppo di persone siete, ma purtroppo non lo capimmo. Voi cambiaste la sua vita di nera disperazione, dandole pace e contentezza. Visse così serena per oltre trent’anni, godendo ogni minuto della sua vita, finché la morte non la colse la scorsa settimana.

      “Fu allora che apprendemmo a nostra volta che cosa sia la disperazione. Come la maggioranza di voi sapete, quando una persona arriva a ottantaquattro anni, l’età di nostra madre, la maggior parte dei suoi intimi amici e parenti se ne sono andati prima di lei. Almeno così pensavamo!

      “Questo fu richiamato alla nostra attenzione da un episodio narratoci da un imprenditore di pompe funebri, la sera prima del funerale della mamma. Egli raccontò ciò che accadde non molto tempo fa a un uomo ricchissimo e famoso che era venuto nella nostra città, stabilendovi la sua dimora. Visse più o meno nella solitudine per parecchi anni in uno dei grandi, eleganti alberghi del centro, dove infine morì. Nel suo testamento chiese d’essere sepolto nella città che aveva imparato ad amare tanto. A causa di una forte bufera di neve, il primo giorno dopo la sua morte non ci furono visitatori. Il secondo giorno, arrivò finalmente da Pittsburgh, in mezzo alla neve, un nipote. Fu l’unico. Quella notte egli e l’imprenditore di pompe funebri fecero la lunga e solitaria veglia. Il giorno dopo questo nipote fu l’unico ad assistere al funerale dell’uomo ricco.

      “Sebbene la nostra situazione non fosse così brutta, eravamo un po’ preoccupati la sera prima che la mamma fosse sepolta. Ci chiedevamo se il giorno dopo molti o nessuno avrebbe assistito ai servizi.

      “Questo sentimento d’apprensione rimase in noi fino alla mattina dopo quando il ministro dei testimoni di Geova arrivò seguìto da gruppi di quelle meravigliose persone che formano le congregazioni dei testimoni di Geova. Lo spirito e la cordialità ch’essi mostrarono sono difficili a descriversi. Serenità è la migliore parola ch’io riesca a pensare. Mentre riempivano le sale ed esprimevano il loro messaggio di condoglianze, la tristezza all’improvviso sparì e il mondo intero sembrò più luminoso. Non potemmo fare a meno di pensare quanto nostra madre era stata più ricca con tutti questi meravigliosi amici che non quell’uomo famoso di cui avevamo sentito parlare la sera prima nonostante tutta la sua ricchezza. Una delle nostre parenti che era presente disse, con molta ammirazione, che non aveva mai sentito un servizio così incoraggiante.

      “Probabilmente non capirete mai appieno ciò che avete fatto per noi coi vostri doni di bei fiori e con le cortesie dei signori che si offrirono di portare la bara, oltre che col calore della vostra amichevole presenza. Ricorderemo a

  • I servitori di filiale assistono a uno speciale programma
    La Torre di Guardia 1970 | 1° marzo
    • I servitori di filiale assistono a uno speciale programma

      AI PRIMI dello scorso giugno 133 principali rappresentanti delle filiali della Società Torre di Guardia e i loro assistenti convennero a New York! Solo il 6 giugno, più di cinquanta di essi scesero all’Aeroporto Internazionale Kennedy. Erano andati alla sede centrale della Società di Brooklyn, a New York, per un programma di speciale istruzione di quattro settimane nonché per studiare disposizioni relative alla futura espansione della predicazione del regno di Dio.

      Dei presenti al corso speciale, novantuno erano servitori di filiale. La loro età media era di 43,6 anni. Erano ministri ordinati in media da 25,8 anni, e in media facevano il servizio continuo di ministero da 20,7 anni. Quelli della sede centrale della Società commentarono spesso la maturità spirituale di questi rappresentanti delle filiali, la loro esemplare umiltà e benignità.

      Il 9 giugno il programma di speciale istruzione ebbe inizio col discorso del presidente della Società Torre di Guardia, N. H. Knorr, che parlò su “Requisiti e responsabilità dei servitori di filiale”. Durante le quattro settimane fu trattato quasi ogni aspetto dell’opera relativa alla predicazione del regno di Dio in tutto il mondo.

      Oltre all’istruzione in classe, i rappresentanti delle filiali ricevettero pure addestramento pratico. Don Steele della Corea osservò che “l’istruzione pratica in piccoli gruppi nei vari reparti” fu molto apprezzata. E Lamar Bingham del Libano osservò: “Non fu trascurato l’aspetto pratico delle cose. Ora conosciamo molto meglio il punto di vista della Società”.

      Durante il corso il presidente della Società mise in risalto che la Bibbia è il libro fondamentale per l’istruzione dei testimoni di Geova. I commenti dei rappresentanti delle filiali indicarono che comprendevano questo fatto.

      Per esempio, Denton Hopkinson delle Isole Filippine disse: “Abbiamo sentito che i princìpi della Parola di Dio venivano elevati nella nostra mente, forse più che mai prima”. E C. F. Muller della Repubblica Sudafricana dichiarò: “Il punto che rimase più impresso nella mia mente fu la forte fede, la completa dipendenza dell’organizzazione di Geova da Geova e da Cristo Gesù e la sua completa fiducia nella Parola di Geova”.

      Un altro punto messo vigorosamente in risalto dal presidente della Società fu che la principale opera dei testimoni di Geova è di predicare questa “buona notizia del regno” e che essi non devono farsi distogliere da questo obiettivo. (Matt. 24:14) Willi Diehl della Svizzera spiegò: “Sono rimasto molto colpito quando il fratello Knorr ha ripetutamente usato espressioni come questa: ‘Il principale scopo della nostra vita è di predicare la buona notizia del Regno’”. E Theodore Darko del Ghana disse: “Il nostro obiettivo, quello di predicare la buona notizia del Regno e di sorvegliare tale opera, è stato vigorosamente richiamato alla nostra attenzione”.

      Il 4 luglio lo speciale corso per i rappresentanti delle filiali ebbe termine con il discorso del presidente della Società su “Che cosa ci attende?” e alcuni calorosi, stimolanti commenti di chiusura. N. H. Knorr mise in risalto la grande opera che ci attende e il bisogno di edificare spiritualmente il popolo di Geova per compiere l’opera. Quel giorno, inoltre, dieci rappresentanti delle filiali fecero commenti di apprezzamento circa il corso speciale.

      Ci furono fervide espressioni. Edwin Skinner disse: “È stata una meravigliosa gioia associarsi insieme, ricevere informazioni e istruzioni tanto preziose”. Clyde Canty della Nuova Zelanda commentò: “Siamo ansiosi di tornare nel nostro territorio, abbiamo il desiderio di mettere in pratica i consigli che abbiamo ricevuti. La nostra facoltà di pensare è stata spronata a fondo”. William Simpkins del Messico ritenne che, di tutte le adunanze relative alle filiali tenute nel corso degli anni, “queste quattro settimane sono state le più utili”. E Charles Eisenhower dell’Argentina ben espresse i sentimenti di tutti i rappresentanti delle filiali: “Siamo molto più preparati a continuare il nostro lavoro nei paesi a cui siamo assegnati. La nostra determinazione di tornare nel nostro campo è più grande che mai per continuare a predicare la buona notizia e aiutare i nostri fratelli ad apprezzare ciò che abbiamo imparato qui”.

      Per quelli che ebbero il privilegio di assistere a queste adunanze sulle filiali fu in molti modi un indimenticabile avvenimento. Fu un ristoro osservare l’unità di pensiero prevalente a queste adunanze. In una lettera al presidente della Società e a tutta la famiglia Betel tutti i servitori di filiale e i loro assistenti dissero: “Ti ringraziamo per il grande privilegio che abbiamo avuto di venire qui dalle filiali in ogni parte della terra. . . . La genuina ospitalità che tu e tutta la famiglia ci avete mostrato ci ha grandemente commossi, così che i nostri cuori traboccano di gratitudine”.

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