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Fratellanza tra gli uomini: soltanto un sogno?Svegliatevi! 1982 | 22 aprile
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Fratellanza tra gli uomini: soltanto un sogno?
ACCADDE negli ultimi giorni di dicembre del memorabile anno 1914. Gli iniziali violenti attacchi della prima guerra mondiale erano costati, in soli cinque mesi, circa tre milioni e mezzo di vite.
La sera del 24 dicembre un plotone inglese che si trovava al fronte vicino a Ypres, in Belgio, ricevette l’ordine di erigere un reticolato a una quarantina di metri delle trincee tedesche. Con stupore degli inglesi, dalle linee tedesche non partì un sol colpo. Il giorno dopo centinaia di uomini di ambo le parti uscirono dalle trincee e fraternizzarono nella terra di nessuno, scambiandosi saluti e doni.
Cos’era accaduto? Lì, come lungo tutto il fronte, il periodo festivo aveva fatto nascere nella mente degli uomini stanchi di combattere un desiderio profondamente sentito di pace e amicizia.
Ma questo non durò. Le nazioni combatterono la prima guerra mondiale sino alla sua amara fine, pagando il tributo di milioni di vite e incalcolabili sofferenze. Quel fuggevole attimo di fratellanza fu solo un sogno. E il sogno fu ulteriormente infranto dalla seconda guerra mondiale. Oggi, forze ostili e armi per lo sterminio in massa trasformano questo sogno in un orribile incubo.
Tentativi di formare fratellanze
La storia dell’uomo è stata un lungo, triste susseguirsi di spargimenti di sangue e di violenze. Tuttavia molti hanno sperato nella fratellanza tra gli uomini. Per esempio, la Rivoluzione Francese del 1789 sollevò la popolazione francese con il motto “Liberté, Egalité, Fraternité” (“Libertà, uguaglianza, fraternità”). Ma alcuni anni dopo Napoleone Bonaparte fece precipitare l’Europa in un bagno di sangue.
Nel corso della storia sono sorte confraternite (maschili e femminili) di molte specie. Ma sono state prive delle caratteristiche di una vera fratellanza universale. Per esempio, la massoneria, ben nota associazione internazionale, è segreta e conta solo affiliati di sesso maschile.
Ovviamente tutti questi sforzi non hanno mai permesso di realizzare la fratellanza tra gli uomini. Ma riflettete un momento: come sarebbero diverse le cose se questo sogno si potesse tradurre in realtà! Una vera fratellanza internazionale porrebbe fine a frontiere, rivalità politiche e religiose, odio fra nazioni e razze. Guerre, terrorismo e tutti quei fattori che causano le spaventose, pericolose condizioni in cui si trova il mondo, scomparirebbero.
Vi piacerebbe veder avverare tali cose? Certo! Ma forse dite: ‘Non potrebbe mai avvenire. La storia mostra che la nozione di fratellanza universale non è nient’altro che un sogno’. Da un punto di vista umano e considerando la storia passata e presente, avreste ragione.
Un punto di vista più elevato
Tuttavia c’è un altro punto di vista da prendere in considerazione, quello più importante. Facciamo un esempio: Se vi smarriste in una fitta giungla e non riusciste a trovare la strada per uscirne, sareste in pericolo. Comunque, qualcuno che sorvolasse la zona in aereo potrebbe chiaramente vedere la strada e guidarvi per mezzo di un contatto radio. Quell’elevato punto di vista potrebbe significare la differenza tra la vita e la morte.
Oggi molti non vedono come uscire dai crescenti problemi di questo mondo. È perciò urgente — in effetti è questione di vita o di morte — considerare la situazione da un punto di vista elevato, dal punto di vista dell’Onnipotente Dio. Riguardo a lui, un profeta ispirato scrisse: “Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri. Poiché andrete con allegrezza, e sarete condotti con pace”. — Isaia 55:9, 12.
Prima però di prendere in esame l’elevato punto di vista del Creatore in merito alla vera fratellanza, possiamo chiedere: Cosa l’ha resa impossibile dal punto di vista umano?
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Cosa ostacola la fratellanza universale?Svegliatevi! 1982 | 22 aprile
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Cosa ostacola la fratellanza universale?
NEL 1469 nacque a Firenze un uomo di nome Niccolò Machiavelli. Egli scrisse un libro di scienze politiche intitolato “Il principe”, usando come modello Cesare Borgia, figlio del papa Alessandro VI. Cesare Borgia, secondo uno storico, era “un artista della ‘politica del potere’ e usava senza scrupoli e rimorsi la forza o l’inganno nella misura che gli permetteva di allargare e rendere sicure le sue conquiste”.
Un’enciclopedia dice che Machiavelli “fu l’ispiratore delle scienze politiche contemporanee”. (Encyclopædia Britannica) Il termine “machiavellismo” è ora usato in riferimento al principio politico in base a cui, per un governante che vuol conservare il suo potere, “il fine giustifica i mezzi”.
Tale politica ha tormentato il ventesimo secolo. Guerre, colpi di stato, corruzione, orribile violenza e terrorismo sono tutte sue manifestazioni. La politica divide l’Est dall’Ovest. Divide nazioni, città (come Berlino) e persino famiglie. La politica è una delle forze più divisive dell’umanità.
In stretta relazione con la politica e spesso sfruttato dai capi politici è lo spirito del . . .
Nazionalismo
Su questo soggetto viene narrato un episodio divertente, quello di un cappellano dell’esercito in Scozia che, in un nuovo campo militare, chiese dei volontari per trasformare un vecchio granaio in cappella. In assenza del cappellano i volontari scrissero a grandi lettere sopra l’altare: “Scozia per i secoli dei secoli”. Sorpreso, il cappellano chiese loro di dare alla scritta un tono un po’ più religioso. Il che essi fecero. La scritta diceva poi: “Scozia per i secoli dei secoli. AMEN”.
È noto che gli scozzesi sono molto fieri del loro paese. Ma non sono gli unici. Per esempio, fin da piccoli ai bambini inglesi, specialmente ai giorni in cui l’Impero Britannico dominava il mondo, si inculcava il fervore nazionalistico. Veniva loro insegnato che ‘la Gran Bretagna era padrona dei mari’, e che gli inglesi erano una nazione superiore, benedetta da Dio.
In ogni nazione sentimenti simili sono incoraggiati dagli uomini politici i quali sanno che un forte spirito nazionalistico ben si addice ai loro scopi. Ma le loro mire possono non essere nei migliori interessi del popolo. In un articolo intitolato “Il nazionalismo è estraneo al vero patriottismo”, il giornalista Sydney J. Harris osserva: “Nazionalismo vuol dire ‘cooperare’ con un Hitler o con uno Stalin o con qualsiasi altro tiranno che sventola la bandiera, proclama estrema devozione alla Patria e intanto calpesta i diritti dei cittadini”.
Inoltre, come mostra l’episodio della cappella scozzese, nazionalismo e religione vanno spesso a braccetto. Il dott. Robert L. Khan, un rabbino, ha scritto: “Religione e nazionalismo tendono sempre ad andare mano nella mano. Particolarmente in tempi di guerra, . . . ‘Per Dio e per la Patria’ diventa una specie di grido di battaglia. È sempre stato così. [Nella seconda guerra mondiale] una canzone popolare era il grido di guerra di un cappellano: ‘Loda il Signore e passa le munizioni’”.
Lo spirito nazionalistico ha avuto serie ripercussioni anche sullo sport. Ad esempio, durante una partita di calcio valevole per i campionati europei disputata nella città italiana di Torino, fra la squadra inglese e quella belga, il gioco fu interrotto per parecchi minuti mentre i tifosi inglesi ingaggiavano una lotta con la polizia italiana, col risultato che molti rimasero feriti.
Razzismo
In molte fattorie della Repubblica Sudafricana i bambini dell’agricoltore bianco e i bambini dei braccianti negri trascorrono parte della loro prima infanzia giocando insieme in un’atmosfera pacifica, quasi fraterna. Il pregiudizio razziale non è un sentimento che si portano dietro dalla nascita. Tuttavia, crescendo, assimilano il comportamento delle rispettive razze. Quindi, nella maggioranza dei casi, l’incantevole innocenza dei primi anni scompare ed è sostituita da sentimenti come animosità, orgoglio, risentimento e frustrazione.
Tuttavia il razzismo non si trova solo in Africa. Negli Stati Uniti molti si vergognano di come vengono trattate le tribù indiane nel loro paese. Ben note sono pure la maniera in cui vennero trattati i negri al tempo dello schiavismo, e le spaventose condizioni in cui vennero trasportati attraverso l’Atlantico e venduti come bestiame nelle Americhe. Negli Stati Uniti scoppiano ancora tumulti per motivi razziali. Anche in Inghilterra la tensione razziale è in aumento man mano che emigranti provenienti dalle Indie Occidentali, dall’India e da altri luoghi si stabiliscono in certe zone.
Coloro che soffrono a causa del razzismo in Africa o altrove possono essere contenti di non essere stati ebrei vissuti in Germania sotto il regime nazista. Ripensandoci pare incredibile che in un paese della cristianità, sotto un capo (Hitler) che era cattolico romano, milioni di ebrei, persone di origine slava e altri siano stati massacrati a causa della loro nazionalità.
Il fatto che tali atrocità siano state commesse da persone che facevano parte della cristianità suscita dubbi sull’autenticità di quel sistema religioso. Non sarà piuttosto una frode colossale? Consideriamo attentamente come hanno influito le religioni di questo mondo sulla vera fratellanza.
[Cartina a pagina 5]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
La politica è una delle forze più divisive dell’umanità
BERLINO DIVISA
SETTORE FRANCESE
SETTORE INGLESE
SETTORE AMERICANO
SETTORE RUSSO
GERMANIA ORIENTALE
GERMANIA ORIENTALE
MURO DI BERLINO
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I bambini non nascono razzisti
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Come ha influito la religione sulla fratellanza?Svegliatevi! 1982 | 22 aprile
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Come ha influito la religione sulla fratellanza?
NONOSTANTE la generale perdita di fiducia nella religione, molti credono ancora che essa inculchi amore e fratellanza. È vero che a livello individuale ci sono sempre state persone religiose di ogni tipo che hanno condotto una vita nobile. Ma cosa rivelano i fatti circa le religioni di questo mondo in generale? Ad esempio, come si può definire la storia della religione in relazione alla guerra, che è esattamente l’opposto dell’amore e della fratellanza?
Sconvolgente! Le sofferenze, le crudeltà e gli spargimenti di sangue causati o benedetti dalla falsa religione sono qualcosa di spaventoso. A proposito delle “guerre sante”, il libro Age of Faith dice: “Nessuna è stata più sanguinosa delle crociate cristiane del Medio Evo. . . . I crociati . . . saccheggiarono e depredarono altri cristiani e commisero terribili atrocità contro i loro nemici musulmani”.
Nel 1208 papa Innocenzo III indisse una speciale crociata contro gli albigesi e i valdesi, seguaci di Pietro Valdo, un mercante francese. Valdo aveva denunciato i lussi del clero. Secondo lo storico H. G. Wells, la crociata del papa santificò “l’arruolamento di ogni furfante vagabondo . . . per portare il ferro e il fuoco e lo stupro e ogni concepibile oltraggio tra i più pacifici sudditi del re di Francia. La descrizione delle crudeltà e delle cose abominevoli compiute da questa crociata è molto più terrificante da leggere di qualsiasi racconto del martirio subito da cristiani a opera di pagani”.
Uno dei risultati della crociata fu l’instaurazione della “Santa Inquisizione” ad opera dei frati (fratelli) domenicani. Ecco il commento di H. G. Wells a questo proposito: “In cento piazze europee di mercato i dignitari della chiesa erano spettatori mentre avvolti nel fumo i corpi dei suoi antagonisti . . . bruciavano e si spegnevano penosamente, e la loro grande missione fra gli uomini bruciava e si spegneva con loro riducendosi in polvere e cenere”.
Tale comportamento disumano e altri abusi provocarono la Riforma agli inizi del XVI secolo. Ma dopo non molto i protestanti si trovarono profondamente coinvolti nella politica come lo era stata la Chiesa Romana per secoli. Quindi nel 1618 scoppiò in Germania la guerra dei trent’anni fra protestanti e cattolici. Ben presto vi era coinvolta quasi tutta la cristianità. Fu “una guerra combattuta con una ferocia di cui si trovano pochi paralleli nella storia. . . . fu abbandonato ogni ritegno morale, il quale cedette il posto a sfrenata dissolutezza”. — A History of Europe, di H. Fisher.
Questi sono soltanto alcuni accenni a molte guerre causate o appoggiate in passato dalla religione. Ma che dire del nostro tempo?
Storia moderna della religione
Da secoli l’Irlanda è tormentata da aspre animosità fra cattolici e protestanti. Le violenze scoppiate in anni recenti nell’Irlanda del Nord hanno causato grandi sofferenze e perdite di vite umane da ambo le parti. Le chiese sono direttamente responsabili di gran parte di queste sofferenze a causa della loro ingerenza nel nazionalismo e nella politica.
Pure il Medio Oriente è ancora oggi un centro di lotte a sfondo religioso. Per molti anni, forze “cristiane” e “anticristiane” si sono trucidate fra loro nel Libano e gli spargimenti di sangue continuano senza sosta. Avvenne la stessa cosa in India, quando nel 1947 gli inglesi se ne andarono e le varie fazioni non cristiane di quel paese si scagliarono le une contro le altre dando luogo a spaventosi massacri.
I fatti circa questi e altri conflitti in cui la religione gioca un ruolo principale sono ben noti. Ma non sono coinvolte solo le grandi religioni del mondo. Lo sono anche i culti minori. Uno in particolare suscitò sentimenti d’orrore in tutto il mondo quando nel 1978, nella Guyana, circa 900 discepoli di un certo “reverendo” Jones si suicidarono in massa dietro istigazione del loro capo.
Ma quella fu una tragedia insignificante in paragone con quanto era avvenuto durante la prima e la seconda guerra mondiale. Durante quei conflitti, milioni di fedeli della cristianità, insieme a ebrei, buddisti, indù e altri, si causarono reciprocamente indicibili sofferenze e perdite di vite umane. Tuttavia il clero da ambo le parti del conflitto pregò per avere la benedizione di Dio.
Il fatto che le religioni di questo mondo non siano state una forza per incoraggiare vera fratellanza è dovuto a un errore fondamentale: quello di indurre le persone a seguire capi umani e le loro idee anziché a fare ciò che Dio dice nella sua Parola, la Bibbia. — Giovanni 12:43.
Quindi nessuna di tali religioni mondane può essere quella vera. Infatti un ispirato scrittore della Bibbia disse chiaramente: “Religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo”. (Giacomo 1:27, versione della CEI) Queste parole riflettono uno spirito d’amore e di fratellanza. Ma d’altra parte, pensate ai milioni di vedove e orfani resi tali dalle violenze e dalle persecuzioni causate dalla religione impura e falsa! E tutto perché questa religione ‘non si conserva pura da questo mondo’.
È chiaro dunque che non possiamo mai sperare di vedere stabilita una vera fratellanza universale dalla falsa religione, di cui le chiese della cristianità sono la parte predominante. Per secoli hanno avuto il potere e l’opportunità di farlo. Invece ne è risultato un mondo straziato da delitti, terrorismo e guerre, un mondo profondamente diviso da politica, nazionalismo, razzismo e migliaia di sette religiose.
La situazione è quindi disperata? È proprio così grave che la fratellanza fra gli uomini rimarrà solo un sogno? Molti sarebbero probabilmente d’accordo con le meste parole di una canzone popolare intitolata “Perché?”: “Qualcuno ha perso il progetto della fratellanza tra gli uomini e nessuno cerca più di trovarlo”.
Ma fatevi coraggio! Il “progetto della fratellanza tra gli uomini” non è stato certo perduto. Anzi, si sta già ponendo la base per la fratellanza tra gli uomini!
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Le “guerre sante” hanno gettato grande vituperio su Dio
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Un modello di fratellanzaSvegliatevi! 1982 | 22 aprile
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Un modello di fratellanza
ERA una fresca serata di primavera del 33 E.V. A Gerusalemme un gruppetto di uomini era radunato attorno a una tavola apparecchiata. Il loro capo era Gesù Cristo, un uomo di 33 anni, benevolo, risoluto e dignitoso. Stava dando ai suoi seguaci importanti istruzioni, poiché questo gruppo era il primo nucleo di una vera fratellanza di persone.
Uno spirito caloroso e amorevole animava il gruppo. Benché Gesù sapesse che la sua morte era vicina, non si preoccupava di sé. Piuttosto, con calma e amorevolmente, approfittò di quell’ultima cena con i suoi discepoli per incoraggiarli e ammaestrarli. — Giovanni capitoli da 13 a 17.
Umiltà e servizio
Gesù insegnò spesso con le azioni oltre che con le parole. In quell’occasione sbalordì i discepoli prendendo improvvisamente una bacinella d’acqua e un asciugamano per lavare i piedi a ognuno di loro!
Pietro però obiettò, dicendo: “Certamente tu non laverai mai i miei piedi”. Ma Gesù lo corresse, lavò i piedi ai fedeli apostoli e poi spiegò: “Vi ho dato il modello”. — Giovanni 13:8, 15.
Sì, Gesù stabiliva il modello della vera fratellanza: uno spirito umile e amorevole, e la prontezza a servire senza parzialità, per quanto modesto o sgradevole possa essere il lavoro. — Giovanni 13:1-17.
Amore e unità
Quale fu il tema principale discusso da Gesù con i suoi discepoli quella notte? L’amore, il vero amore fraterno, il segno che contraddistingue la vera fratellanza umana. Gesù infatti disse: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giovanni 13:35) Questa è la prova decisiva per riconoscere la vera religione.
Le chiese della cristianità superano tale prova? E le altre religioni di questo mondo? No, tutt’altro. Come potrebbero quando incoraggiano i loro seguaci a uccidersi nelle guerre nazionalistiche di “Cesare”?
Il vero amore crea unità, sia nelle famiglie che nelle comunità. Logicamente dunque un altro tema discusso da Gesù quella memorabile notte fu quello dell’unità. Egli pregò affinché i suoi discepoli fossero “uno”. (Giovanni 17:11, 20, 21) In seguito l’apostolo Paolo scrisse similmente: “Rivestitevi d’amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione”. (Colossesi 3:14) Sì, una vera fratellanza dev’essere unita.
Sotto questo aspetto com’è misera la condizione della cristianità! Ci sono almeno 4.000 chiese e sette solo nella Repubblica Sudafricana, e tutte affermano d’essere religiosissime! Il semplice fatto che la cristianità non sia una fratellanza, ma che, invece, sia vergognosamente divisa, è la prova che non è cristiana. Per questo motivo tutti coloro che si dichiarano cristiani dovrebbero riflettere molto seriamente sull’avvertimento di Gesù: “La casa divisa contro se stessa cade”. — Luca 11:17.
Chi dirige la fratellanza?
Forse però dite: ‘Umiltà, amore e unità: sono tutte belle parole. Ma chi deve dirigere tale fratellanza?’ È una domanda opportuna.
Dato che una fratellanza, che comprende naturalmente fratelli e sorelle, è una “famiglia”, dev’esserci un “padre” in grado di esercitare dominio e conquistarsi il rispetto dei “figli”. Ma chi è? Un Cesare? Un Hitler? Uno Stalin? Un papa? I risultati del dominio esercitato da tali “padri” umani parlano da sé. La Bibbia infatti fa notare: “Non appartiene all’uomo . . . di dirigere il suo passo”. — Geremia 10:23.
Quindi il “Padre” di una vera fratellanza dev’essere celeste, l’Onnipotente Dio. Per diventare un vero fratello o una vera sorella è assolutamente essenziale riconoscere questo Padre ed essergli sottoposti.
Non c’è nulla di illogico in questo. Dio è invisibile, come lo sono molte potenti forze quali, ad esempio, la gravità o l’elettricità, che producono risultati visibili. Tutte le cose belle e straordinariamente complesse che ci stanno intorno, dalle galassie agli atomi, tutte le parti delicate e intricate del nostro organismo, come gli occhi con i quali leggete queste parole, dichiarano l’esistenza di un Creatore dotato di infinita potenza e sapienza. — Salmo 19:1, 2; 139:14.
La voce della creazione è amplificata mille volte dalla voce della Bibbia. Le sue ispirate profezie si sono avverate o sono in via di adempimento. Essa contiene uno splendido messaggio che infonde vera speranza nel nostro tempo, poiché rivela il proposito e la bontà del Padre celeste.
Dal momento che l’uomo può guidare una navicella nello spazio alla distanza di milleseicento milionia di chilometri, certo è una cosa semplice per l’Iddio Onnipotente guidare i suoi servitori sulla terra. E ha potenti forze invisibili al suo comando — come la sua forza attiva o spirito santo — in paragone a cui la debole forza dell’uomo è nulla.
La ragione principale per cui molti tentativi di costituire una vera fratellanza sono falliti è il fatto di non avere riconosciuto il Padre, il cui nome è Geova, e di non essergli stati umilmente sottoposti. In gran parte della cristianità, come in altre religioni, l’onore paterno, in senso spirituale, è stato distolto da Dio e rivolto agli uomini.
Per diventare un vero “fratello” o una vera “sorella”, e anche per ottenere la vita eterna, è necessario conoscere e amare veramente sia il Padre che il Figlio ed essere amati da loro. Infatti Gesù, quella storica notte, disse ai suoi fratelli: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — Giovanni 17:3.
Il nuovo governante della terra
Alcuni potrebbero chiedere: “Gesù chiamò veramente ‘fratelli’ i suoi umili discepoli?’” Sì. Un giorno, quando Gesù parlava a un gruppo di persone, qualcuno gli disse che sua madre e i suoi fratelli carnali volevano vederlo. Egli rispose: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” Stesa la mano verso i suoi discepoli, disse: “Ecco, mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli mi è fratello, e sorella e madre”. — Matteo 12:46-50.
Cristo è dunque il “fratello maggiore”, per così dire, della fratellanza universale, Colui mediante il quale Dio riscatta l’umanità dalla schiavitù al peccato e alla morte. — Matteo 20:28.
Tuttavia ora il ruolo essenziale che Gesù svolge è molto più grande di quello che svolse quando fu sulla terra. Ora è il nuovo governante della terra! No, non il governante di questo vecchio mondo decadente, che è effettivamente governato da Satana il Diavolo, poiché Gesù dichiarò: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. — Giovanni 18:36; Luca 4:5-8.
Il governo di Dio
Il Regno è il governo di Dio per il quale Gesù insegnò ai suoi seguaci a pregare quando disse: “Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”. (Matteo 6:10) È il tema principale dell’intera Bibbia e il principale insegnamento di Cristo.
Malgrado questi fatti, il governo del Regno è menzionato di rado dai capi religiosi. Lo storico H. G. Wells richiamò l’attenzione su questo fatto, scrivendo: “Sorprendente è l’enorme risalto dato da Gesù a quell’insegnamento che chiamò Regno del Cielo, e la comparativa scarsa importanza che gli viene data nella pratica e nel magistero di quasi tutte le chiese cristiane”.
Il celeste governo di Dio, con Cristo come governante, purificherà fra breve la terra da ogni corruzione e da ogni male, ponendo fine a tutti gli attuali governi degli uomini. Il profeta Daniele lo predisse dicendo: “L’Iddio del cielo stabilirà un regno che non sarà mai ridotto in rovina. . . . Esso stritolerà tutti questi regni [di questo mondo] e porrà loro fine, ed esso stesso starà a tempi indefiniti”. — Daniele 2:44.
Ciò accadrà alla “fine del mondo”, quando si combatterà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, Armaghedon. (Isaia 34:2; Rivelazione 16:14-16) Ma sarà distrutta tutta l’umanità? No, poiché l’ispirato salmista risponde: “I malfattori stessi saranno stroncati, ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra. . . . i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. — Salmo 37:9-11.
Chi sono questi “mansueti” che “sperano in Geova”? Sono coloro che formano la vera fratellanza del genere umano che sopravvivrà ad Armaghedon e vivrà nel paradiso quando sarà ristabilito su questa terra sotto il governo di Dio, quando la volontà di Dio sarà fatta sulla terra come in cielo. — Rivelazione 7:9-17.
Non è una prospettiva stupenda? Che privilegio sarà vivere sotto un governante mondiale come Cristo, così benigno e umile, così giusto e misericordioso, così comprensivo verso l’umanità, dato che ci conosce così bene! E come sarà diverso dai politici della scuola machiavelliana che sono oggi al potere! Come sarà piacevole vivere e servire insieme a una famiglia mondiale di fratelli e sorelle e provare “squisito diletto nell’abbondanza della pace”!
Ma forse voi pensate: ‘Tale vera fratellanza esiste realmente nel nostro tempo? Funziona bene? Chi ne fa parte? Dove posso trovarla?’
[Nota in calce]
a Il Voyager I, un veicolo spaziale americano, è stato guidato con precisione attorno al pianeta Saturno, distante circa milleseicento milioni di chilometri.
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Il primo nucleo della vera fratellanza
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La vera fratellanza tra gli uomini oggiSvegliatevi! 1982 | 22 aprile
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La vera fratellanza tra gli uomini oggi
UNA rimarchevole dimostrazione di fratellanza cristiana fu data alla fine della seconda guerra mondiale.
A Sachsenhausen, il campo di concentramento tedesco vicino a Berlino, regnava un’atmosfera di eccitazione e apprensione. Era l’aprile del 1945. Le forze alleate avanzavano da ovest e i russi da est.
I capi nazisti però erano decisi a sterminare i 26.000 prigionieri del campo. La loro satanica macchinazione era di uccidere i malati che erano nell’infermeria e far marciare gli altri fino al porto marittimo di Lubecca, caricarli su navi e fare affondare le navi in mare.
Quando fu dato l’ordine di partenza, i detenuti furono raggruppati secondo la nazionalità, a eccezione di un gruppo formato di persone di sei diverse nazionalità. Questo gruppo era formato di cristiani dedicati, oltre a 36 uomini che avevano accettato la loro fede nel campo.
A rischio della vita, questi cristiani erano andati a prendere i loro fratelli spirituali all’infermeria. Quindi la lunga colonna di prigionieri e di guardie delle SS si era messa in cammino. Le guardie avevano fretta, perché si potevano già sentire i cannoni dei russi. Marciarono per giorni, nutrendosi soprattutto di erbe, radici e cortecce. Chi cadeva esausto era brutalmente ucciso a colpi d’arma da fuoco dalle guardie. Infatti, 10.700 prigionieri morirono lungo il percorso. Per questo fu chiamata “marcia della morte”.
Ma quelli che erano in quel gruppo cristiano si aiutavano a vicenda, e i forti sostenevano i deboli. Uno del gruppo scrisse: “Grazie alla solidarietà e all’amore cristiano, nessuno fu lasciato sul ciglio della strada per essere ucciso dalle SS”. Dopo dodici terribili giorni, le guardie fuggirono.
Chi erano quei cristiani? Erano testimoni di Geova. Può alcuno negare che manifestarono i segni caratteristici della vera fratellanza? Ma che relazione esiste fra loro e il piccolo gruppo che si riunì con Gesù la sera prima che morisse?
Seguono il modello
Coloro che oggi formano la vera fratellanza devono seguire il modello dato da Gesù e dai suoi discepoli. Per esempio, quella fratellanza del primo secolo come considerò la guerra?
Origene, scrittore cristiano del terzo secolo, dichiarò: “Non leviamo più ‘la spada contro nazione’, né ‘impariamo più la guerra’”. (Isaia 2:2-4) E in un suo libro (Paganism to Cristianity in the Roman Empire), W. W. Hyde dichiara: “Durante i primi tre secoli . . . i cristiani erano contrari a prestare servizio negli eserciti romani come assassini di mestiere”. Fu per la stessa ragione che durante la seconda guerra mondiale i testimoni di Geova furono messi nei campi di sterminio nazisti. Si rifiutavano di prestare servizio negli eserciti di Hitler.
Un’altra caratteristica della fratellanza cristiana del primo secolo era l’assenza di sacerdoti o clero. I fratelli più anziani che avevano maturità e qualità spirituali compivano l’opera di insegnare e organizzare. (Tito 1:5-9)a Ma erano fratelli, non “padri”. Gesù disse: “Voi siete tutti fratelli. E non chiamate nessuno ‘padre’ sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. (Matteo 23:8, 9, La Bibbia di Gerusalemme) Pietro aveva specificamente esortato i suoi fratelli più anziani a non ‘signoreggiare sul popolo di Dio’. — I Pietro 5:1-3.
Nei giorni dell’originale fratellanza cristiana i discepoli di Gesù non usavano titoli come “Reverendo”, “Reverendissimo”, “Monsignore” o “Padre”. Nel libro The Old Roman World, John Lord dice che i primi cristiani “si chiamavano fratello e sorella . . . [e] non facevano distinzioni”. Così anche fra i testimoni di Geova d’oggi non ci sono distinzioni fra clero e laici né titoli. Sono tutti “fratelli” e “sorelle”, e gli uomini più anziani e spiritualmente maturi sono i primi a servire gli altri.
Gesù disse anche ai suoi seguaci che sarebbero stati aspramente perseguitati. La persecuzione sarebbe venuta non solo dai capi politici ma anche dai capi religiosi che erano divenuti parte del mondo. Egli dichiarò: “Poiché non fate parte del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo motivo il mondo vi odia. . . . viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà immaginerà d’aver reso sacro servizio a Dio”. — Giovanni 15:19; 16:2.
Nel nostro tempo quale gruppo è stato perseguitato in tutto il mondo perché non fa parte del mondo? I testimoni di Geova. Per esempio nel 1933, in Germania, Hitler cercò di annientarli perché non appoggiavano né il partito nazista né le sue guerre. Continuavano invece a predicare il futuro governo del Regno di Dio come sola speranza dell’umanità. In un’occasione Hitler gridò istericamente: ‘Sterminerò questa schiatta in Germania!’ Migliaia di Testimoni furono arrestati e molti morirono nei campi di concentramento.
Alla fine però Hitler e il suo partito nazista furono sterminati, ma non i testimoni di Geova. Oggi ci sono circa 100.000 Testimoni solo nella Repubblica Federale di Germania. Nelle congregazioni dei testimoni di Geova in tutto il mondo i proclamatori attivi della buona notizia del Regno sono oltre 2.350.000.
Come identificare oggi la fratellanza
Naturalmente non è il numero che identifica la vera fratellanza internazionale d’oggi. I testimoni di Geova sono effettivamente pochi in paragone con molte altre religioni. Gesù disse: “Stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi son quelli che la trovano”. — Matteo 7:14.
I testimoni di Geova corrispondono al modello di vera fratellanza, come si vede dai pochi esempi riportati sopra? Per riconoscere quale delle migliaia di sette e religioni corrisponde all’originale fratellanza cristiana, esaminate il prospetto qui a fianco. Vi sono elencati alcuni principi fondamentali di tale fratellanza. Appurate personalmente chi è che corrisponde alla descrizione contenuta nella Bibbia.
Cosa dicono gli altri
È vero che molti calunniano i testimoni di Geova, come Gesù disse che sarebbe accaduto, ma non tutti lo fanno. Osserviamo questi cristiani con gli occhi di alcuni che non sono Testimoni.
Nel Mozambico i testimoni di Geova sono stati aspramente perseguitati a causa della loro neutralità politica. Ma una suora cattolica ha scritto in un mensile di servizio missionario (Andare alle genti, gennaio 1978): “Attualmente [1978] in questi nuovi ‘Gulag’ che sono i campi di rieducazione [di concentramento] instaurati nel paese [Mozambico], si trovano reclusi insieme circa 25.000 Testimoni di Jeova malaviani e mozambicani. . . . sono degni di ammirazione . . . come sarebbe diverso il mondo se un giorno ci si svegliasse tutti concordemente decisi a non impugnare più, per nessun motivo, a qualsiasi costo, nessuna arma, come fanno i Testimoni di Jeova!”
Riguardo alla generale condotta dei Testimoni in Africa, il Daily Telegraph di Londra ebbe a dire quanto segue: “In tutta l’Africa i testimoni di Geova si sono dimostrati cittadini bravi e disciplinati che rispettano un elevato codice morale. . . . La promiscuità e la poligamia caratteristiche della società africana sono semplicemente inconcepibili fra i Testimoni. La setta inculca abitudini di parsimonia, puntualità, onestà e ubbidienza”.
Bryan Wilson, professore presso l’università inglese di Oxford, ha fatto uno studio del “recente rapido sviluppo” dei Testimoni in Giappone. Egli ha scritto: “I Testimoni offrono un’estesa gamma di consigli pratici . . . su relazioni coniugali, problemi morali, educazione dei figli e altre cose pratiche”. Wilson ha chiesto a molti giapponesi cosa li aveva attratti nei testimoni di Geova. Ecco alcune risposte: “La gentilezza dei Testimoni”. “L’assenza di qualsiasi traccia di formalismo religioso e di ostentazione”. “Sono rimasto sorpreso scoprendo gente così mite”. “Sono rimasto colpito dall’unità che c’è nell’organizzazione”. “L’amore e il calore che regnano fra i testimoni di Geova”.
Dopo un congresso tenuto a Gijón in Spagna con la partecipazione di oltre 10.000 Testimoni, un redattore della pubblicazione Hoja del Lunes de Gijón ha scritto: “I testimoni di Geova mi hanno colpito per il loro civismo, . . . Se l’intera Gijón si convertisse alla fede dei testimoni di Geova sarebbe la città più pulita e meglio tenuta del mondo”.
Quando si tenne a New Orleans (Louisiana) un grande congresso dei testimoni di Geova, il giornale States-Item disse: “Uno spirito di fratellanza regnava nel Louisiana Superdome allorché testimoni di Geova giovani e vecchi, neri e bianchi, stavano per iniziare la loro riunione educativa di cinque giorni. . . . la discriminazione razziale . . . non è un problema per i Testimoni”.
Aiuto pratico
Alcuni anni fa, nel Messico, due villaggi erano praticamente in guerra a causa di una faida mortale, e la vita aveva poco valore. La polizia non riusciva a risolvere il problema. Tuttavia una famiglia cominciò a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Altri la seguirono e dopo poco tempo quasi tutti gli abitanti del villaggio avevano venduto le armi e comprato invece delle Bibbie. Nella zona tornò la pace. Fu un moderno adempimento in piccole proporzioni di quell’antica profezia: “Essi dovranno fare delle loro spade vomeri”, un anticipo di ciò che avverrà in tutta la terra sotto il regno di Dio. — Isaia 2:2-4.
Questo è solo uno degli innumerevoli casi che si potrebbero citare in cui i testimoni di Geova hanno aiutato in modo pratico persone con ogni sorta di problemi: alcolismo, droga, divorzio, depressione e molti altri. Questo vien fatto soprattutto mediante lo studio della Bibbia oltre che con un sincero aiuto e incoraggiamento, senza spesa alcuna per chi ne trae beneficio.
Non è “soltanto un sogno”
La vera fratellanza, indicò Gesù, la ‘riconoscerete dai suoi frutti’. (Matteo 7:16) I “frutti” dimostrano che la vera fratellanza umana non è “soltanto un sogno” ma una moderna realtà.
In oltre 200 paesi del mondo i testimoni di Geova possono trovare veri fratelli e sorelle che li accolgono calorosamente, anche se prima non si conoscevano personalmente. E se si considerano tutti gli sforzi compiuti per annientare questa fratellanza, è davvero un miracolo che oggi fiorisce in tutto il mondo. Ma è opera di Dio, giacché ‘le sue vie sono più alte delle nostre vie’. — Isaia 55:9.
Quindi ciò che sembrava impossibile è accaduto. Il modello stabilito da Cristo e dai suoi discepoli oggi è veramente seguito. Naturalmente, non è seguito alla perfezione, come non lo seguirono alla perfezione i primi cristiani. La perfezione verrà solo sotto il regno di Dio. Ma quanto sta avvenendo oggi riguarda il vero e proprio nucleo di una società di persone che un giorno riempirà l’intera terra. — Isaia 11:9; II Pietro 3:13.
Sì, i fatti della storia, e l’adempimento delle esigenze e delle profezie bibliche, mostrano la correttezza di un’osservazione fatta da un assistente sociale di Copenaghen, in Danimarca. Avendo notato l’eccellente assistenza prestata a persone anziane dai testimoni di Geova, disse: “A volte quando ho a che fare con il clero rimango molto deluso. Fra voi esiste l’unica fratellanza internazionale al mondo. Ammiro il coraggio con cui predicate. Continuate la buona opera!”
Oggi milioni di persone condividono questi sentimenti. E attendono unite il tempo in cui presto tutti i guai della terra saranno finiti e in cui Dio riverserà le sue benedizioni sulla terra nel suo nuovo ordine di cose. Allora tutti quelli che realmente desiderano la vera fratellanza avranno pace, prosperità e felicità, in misura tale che oggi non si può neppure immaginare. — Rivelazione 21:4.
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