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  • Potreste salvare una vita?
    Svegliatevi! 1974 | 8 gennaio
    • Metodo ripugnante?

      Alcuni hanno trovato da ridire sul metodo di rianimazione a bocca a bocca per ragioni estetiche. Un chirurgo inglese, per esempio, disse che il suo impiego è ripugnante “quando c’è la possibilità di trovarsi di fronte a un cadavere”.

      È vero che alcuni la pensano così. Ma molti altri la penseranno come la donna che non esitò a cercar di salvare la vittima di un attacco cardiaco. “In un simile caso di emergenza”, disse, “non pensi che la cosa sia ripugnante. Tutto quello che pensi è ciò che puoi fare per assistere la persona impotente”. Volendolo, si può mettere un fazzoletto pulito fra la propria bocca e quella della vittima.

      Le tragedie avvengono spesso quando meno ve le attendete. Non sappiamo mai quando uno dei nostri cari, o qualcun altro, può improvvisamente smettere di respirare a causa di un attacco cardiaco o di un incidente. Com’è bene saper prestare le prime cure che potrebbero salvare la vita a qualcuno!

  • Non tutti gli “affari” sono veri affari
    Svegliatevi! 1974 | 8 gennaio
    • Non tutti gli “affari” sono veri affari

      ‘COMPRANDO una casa nuova da noi riceverete un’auto gratis’. Così diceva l’annuncio dell’agente per la compravendita d’immobili. Ma quando un agente dell’Ufficio per Affari Migliori si presentò e disse di non essere interessato all’auto, il venditore gli offrì la casa a una riduzione di L. 1.230.000. Era dunque gratis l’auto? No, il suo costo era stato aggiunto al prezzo della casa nuova. Chi comprava una casa nuova pensando di fare un affare a motivo dell’auto “gratis” s’ingannava soltanto.

      Un “affare” è qualche cosa il cui valore è per il compratore considerevolmente superiore al suo costo. Le casalinghe sono sempre in cerca d’affari e giustamente, perché hanno l’obbligo di sfruttare al massimo il guadagno del marito. Ma andando in cerca d’affari bisogna tener conto dell’antico proverbio: “Il compratore faccia attenzione”. E questo per due ragioni. Non solo si corre il rischio d’essere imbrogliati, ma se non si sta attenti il desiderio di fare un affare o di ottenere “qualcosa per niente” può spingere ad acquisti poco sensati.

      Tipiche pratiche ingannevoli

      Un’estesa pratica è quella di attrarre i compratori offrendo qualche cosa “gratis” mentre in effetti il prezzo è maggiorato. I negozi di arredamento lo fanno di sovente. Pertanto un negozio offrì una macchina da cucire gratis insieme a un “moderno divano–letto fatto di fibre di nylon” per L. 76.000, ma mesi dopo reclamizzò il divano–letto per sole L. 22.000.

      Un’altra trappola da cui bisogna guardarsi quando si cerca di fare un affare è l’offerta di articoli a prezzi “all’ingrosso”. Essi, naturalmente, dovrebbero consentire un notevole risparmio, poiché si elimina il profitto del venditore al minuto. Ma dire che si praticano prezzi “all’ingrosso” è spesso solo uno stratagemma, un trucco o un inganno per indurre il compratore a entrare nel negozio. Quindi è prudente fare un giro dei negozi ed essere a conoscenza dei prezzi e dei valori, per timore che il dichiarato prezzo “all’ingrosso” sia effettivamente più alto del solito prezzo al minuto.

      Un altro stratagemma usato per indurre i clienti a pensare che fanno un affare quando in realtà non è così è quello delle etichette false. Certi rispettati fabbricanti indicano sull’imballaggio dei loro prodotti il prezzo al minuto suggerito. Ma altri vi indicheranno prezzi molto superiori all’effettivo valore così che il venditore possa dire: ‘Vede, il prezzo regolare di questo orologio è L. 30.000, ma glielo diamo per L. 15.000’. In effetti può valere solo L. 12.000.

      La descrizione, inoltre, può essere ingannevole. Un gioielliere reclamizzò una volta un solitario da un carato “perfetto” per L. 290.000 circa. Sarebbe stato davvero un affare. Ma un’investigazione mostrò che il diamante, lungi dall’essere perfetto, era pieno di difetti. Fu informato un organo governativo e il gioielliere ricevette l’ordine di desistere dal reclamizzare come perfetti simili diamanti. La prudenza suggerisce che quando si acquistano cose come un diamante o un orologio si abbia qualche base per aver fiducia nel venditore.

      Si dovrebbe stare anche molto attenti quando si firma di pagare un articolo. Accertatevi che il contratto dichiari effettivamente tutte le condizioni dell’accordo. Spesso un venditore farà promesse o dichiarerà condizioni non incluse nel contratto. Tutte queste dichiarazioni sono di dubbio valore, e se si compra in base a tali dichiarazioni si può riscontrare che l’affare che si pensava di fare non era per nulla un affare. Leggete attentamente tutta la stampa piccola così da comprendere pienamente ciò che vi impegnate a fare. Ricordate che una firma è legalmente vincolante, la promessa di un venditore no!

      Comprensibilmente, essendo la natura umana quella che è, il venditore è sempre tentato di lodare il suo articolo più di quanto meriti. O può cercare deliberatamente di approfittare del compratore, specialmente se il compratore non sembra accorto. Quindi, come diceva un periodico per i compratori, il compratore accorto “distingue i fatti dalle chiacchiere del venditore”. Esempi di ditte che cedono alla tentazione di esagerare o presentare sotto falsa luce i loro prodotti, e dell’azione del governo contro di esse, sono regolarmente menzionati nei numeri di Consumer Reports.

      Non che tutte le industrie e le ditte siano dedite a pratiche disoneste. Molti uomini d’affari approvano il principio che “l’onestà è la migliore norma”. Ma spessissimo sembra non sia la migliore norma! Per questa ragione gli Uffici per Affari Migliori hanno tanto lavoro da fare, le riviste dei consumatori hanno una tiratura così grande e gli ‘avvocati dei consumatori’ sono divenuti istituzioni popolari.

      Ma potrebbe essere colpa vostra

      Un poliziotto di New York osservò una volta che le persone frodate da qualche venditore senza scrupoli denunciano di rado la cosa alla polizia perché facendolo potrebbero apparire ingenue o anche disposte a rendersi complici di un affare ambiguo. Se dunque volete fare un vero affare dovete badare non solo all’altra persona, il venditore, ma anche a voi stesso, il compratore. È facile lasciarsi trascinare dal sentimento quando si è adulati da un venditore, o quando pare che offra un’occasione senza precedenti. L’interesse personale può facilmente offuscare il proprio discernimento o falsare il proprio giudizio. È naturale vantarsi di aver fatto un affare, ciò che fa venire in mente un antico proverbio ispirato: “‘Robaccia, robaccia’ dice il compratore: ma appena si allontana, se ne vanta”. — Prov. 20:14, versione a cura di mons. S. Garofalo.

      Ovviamente un “affare” non è realmente un affare se pagare un prezzo inferiore significa sacrificare la qualità. A New York si può comprare un litro di gelato con la garanzia che contiene solo prodotti naturali come frutta, zucchero, latte e panna, per 490 lire. Ma se ne può anche comprare un litro che non è garantito ma che si ammette contiene aromi artificiali, coloranti e chissà che cosa per L. 240 al litro. L’interesse per la propria salute suggerisce qual è, forse, l’affare.

      Vale lo stesso principio per gli acquisti più costosi. Nell’acquisto di abiti si deve fare attenzione sia alla stoffa che al modo in cui è fatto il vestito. Di solito dovreste aspettarvi di pagare di più la lana vergine che la lana e il poliestere, e di più quest’ultimo tessuto che quello di rayon o di acetato. Notate anche com’è cucito, il modo in cui sono armonizzati i disegni, come sono rifinite le asole, il tipo di chiusura lampo usata nonché la qualità dei bottoni. Gli abiti a buon mercato non sono un affare.

      Dovreste particolarmente stare attenti alla qualità quando comprate mobili. Guardatevi dalle offerte sensazionali. I mobili per arredare tre stanze per alcune centinaia di migliaia di lire sono in apparenza un affare, ma che dire se dopo sei mesi cominciano a cadere da tutte le parti? Potete fare un affare migliore pagando a un prezzo superiore i mobili per arredare una sola stanza. Prendetevi il tempo di esaminare i mobili e controllare come sono fatti.

      Quando gli “affari” sono veri affari

      Ci sono veri affari. Ma per fare un affare occorre più che semplicemente desiderarlo. Non lasciate che i sentimenti vi rendano ingenui e creduli. Prendetevi il tempo di imparare qualcosa sulla merce di cui avete bisogno. Ciò che è reclamizzato come un affare può esserlo benissimo se offerto a fine stagione o se si tratta di un campione da esposizione o si è scolorito stando in vetrina o perché un certo prodotto non viene più fabbricato. Quando un negozio rispettabile annuncia una liquidazione, probabilmente offrirà affari. Ma in tal caso dovete arrivare presto al negozio per scegliere la merce migliore, e accertatevi che quanto comprate vi piaccia e ne abbiate bisogno.

      Trattandosi di cibo riscontrerete spesso che il prezzo ridotto non comporta una riduzione troppo grande della qualità. Potete pure riscontrare che, considerando il risparmio di tempo e il fatto che nulla va sprecato, i cibi congelati sono affari in paragone con la verdura fresca, eccetto forse l’alta stagione. Forse preferite una marca di tonno o salmone molto reclamizzata, a motivo della sua eccellente qualità, ma costerà anche di più. Alcuni supermercati hanno le proprie marche che reggono bene il paragone eppure costano molto meno. Se riuscite a trovare uova scure a un prezzo inferiore che non le uova bianche, anche questo sarebbe un affare, purché siano di uguale grandezza.

      Un altro fatto da considerare è la gioia e il piacere derivanti dai vostri acquisti, si tratti di cibo, vestiario o qualche mobile per la casa. Dovreste provar piacere mettendo un vestito, una sciarpa, una camicia o una cravatta. Se provate molto piacere indossando un certo capo di vestiario, o usando un certo mobile, allora sarà stato un affare anche se quando lo compraste non era specialmente a buon mercato. Ricordate che il prezzo è subito dimenticato ma la soddisfazione e il piacere rimangono. C’era un giovane che comprava vestiti solo quando erano in liquidazione e che ammirava sempre gli abiti dei suoi amici più dei propri. Perché? Perché egli s’interessava più del costo, mentre essi si interessavano del tessuto, del disegno, del colore e della qualità. Quindi i suoi “affari”, dopo tutto, non erano proprio affari.

      Ci sono veramente molti fattori da considerare negli acquisti se volete fare “affari” che siano veramente affari. Dovete badare non solo alle asserzioni e alle tattiche del venditore ma anche alle vostre proprie debolezze e al vostro desiderio di ottenere “qualche cosa per niente”, per timore di fare un acquisto poco sensato. Considerate l’aspetto della qualità nonché il piacere che trarrete dal vostro acquisto.

      Si richiedono abilità e duro lavoro dalla maggioranza delle persone per guadagnare denaro. Se sono abili anche nello spenderlo, allora, come dice il proverbio, “quattrino risparmiato due volte guadagnato”.

  • Il rinoceronte, vittima della superstizione dell’uomo
    Svegliatevi! 1974 | 8 gennaio
    • Il rinoceronte, vittima della superstizione dell’uomo

      Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nella Repubblica Sudafricana

      IL corno massiccio che è sul naso del rinoceronte ha un aspetto pericoloso. È abbastanza strano che proprio quel corno sia risultato pericoloso per il rinoceronte. Esso è stato spietatamente cacciato per questo corno allo scopo di soddisfare una superstizione diffusa in molti paesi orientali. Sì, sono attribuite proprietà magiche al corno del rinoceronte, e un pezzetto di corno può costare molto.

      Il corno magico

      Quando cacciatori muniti di licenza abbattono rinoceronti, le corna diventano in genere proprietà governativa e sono vendute all’asta. Nell’Africa orientale il governo del Kenya mette all’asta ogni anno le corna di rinoceronte, e i mercanti orientali si accaparrano il corno per l’esportazione. Nel 1964 il prezzo pagato a quell’asta era di L. 9.000 al chilogrammo, ma nel 1970 il prezzo era salito a L. 26.000 al chilogrammo; in quell’occasione ne furono acquistati quasi 500 chilogrammi.

      Questi prezzi sono bassi, comunque, in paragone con quelli pagati al mercato nero. I cacciatori di frodo sono incoraggiati dagli alti guadagni a uccidere un numero molto maggiore di rinoceronti di quelli uccisi in qualsiasi altro modo. In India si pagano prezzi anche più alti, L. 194.000 al chilogrammo nel 1961 e L. 310.000 nel 1969!

      Quali sono le proprietà attribuite al corno di rinoceronte che spingono gli uomini a comprarlo a un così alto prezzo? Alcuni ritengono abbia proprietà medicamentose, alleviando dolori reumatici e d’altro genere. Alcuni credono che mettendo il corno sotto il letto di una donna incinta il parto sarà meno doloroso. E chi possiede un corno lo affitterà in molte occasioni a questo scopo a circa L. 30.000 la volta.

      Si fanno anche tazze dalle corna di rinoceronte e si ritiene che possano neutralizzare un veleno o rivelarne l’esistenza. Alcuni pensano che il veleno contenuto nella bevanda farà incrinare la tazza o farà fare la schiuma alla bevanda.

      Pare che l’usanza di fare tazze “a prova di veleno” con le corna di rinoceronte cominciasse verso la fine del quarto secolo

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