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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1970 | 1° giugno
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potevano essere legati, invece che inchiodati”. (2) “Cristo era notevolmente indebolito dal trattamento inflittogli prima” d’essere messo al palo.
Se Gesù fosse stato vivo, i soldati avrebbero rotto le gambe anche a lui. Invece, leggiamo: “Ma venuti da Gesù, [i soldati] come videro che era già morto, non gli ruppero le gambe. E uno dei soldati gli forò il fianco con la lancia, e immediatamente ne uscì sangue e acqua”. — Giov. 19:33, 34.
Sebbene il racconto di Giovanni sia molto chiaro, la domanda posta potrebbe sorgere leggendo Matteo 27:49, 50. Lì dice: “Ma il resto d’essi dissero: ‘Lascialo stare! Vediamo se Elia viene a salvarlo’. Un altro uomo prese una lancia e gli trafisse il fianco, e ne uscirono sangue e acqua. Di nuovo Gesù gridò ad alta voce e rese il suo respiro”. Il periodo in corsivo è quello che causa la difficoltà; potrebbe far pensare che Gesù era vivo quando fu trafitto con la lancia.
Molte traduzioni della Bibbia, comprese The Jerusalem Bible in francese e inglese, Elberfelder e Aschaffenburger in tedesco, Moderna, Valera e Nácar-Colunga in spagnolo, e la Versione Riveduta e La Sacra Bibbia di mons. S. Garofalo omettono questo periodo in corsivo. Altre traduzioni includono le parole, ma le mettono fra parentesi quadre o aggiungono una nota in calce esplicativa. Per esempio, nell’edizione originale della Traduzione del Nuovo Mondo (inglese) una nota in calce spiega che il periodo è contenuto in alcuni importanti manoscritti, come il Sinaitico e il Vaticano N. 1209, ma non in altri. Molti studiosi ritengono che un copista mettesse erroneamente in Matteo 27:49 parole appartenenti a Giovanni 19:34.
La parte delle Scritture Greche nella Traduzione del Nuovo Mondo si basa primariamente sull’autorevole testo di Wescott e Hort. Questo rispettato autorevole testo contiene il periodo nel testo principale di Matteo 27:49, ma lo mette fra doppie parentesi quadre. Spiegandolo dice che il periodo “si deve vigorosamente supporre sia stato introdotto da scribi”. È possibile che in futuro avremo maggiore evidenza di manoscritti riguardo a Matteo 27:49.
Ciò nondimeno, è evidente dalla chiara presentazione di Giovanni 19:31-37 che Gesù era già morto quando fu trafitto con la lancia. Il racconto di Matteo si deve dunque comprendere alla luce di ciò. Matteo non dice esattamente quando il fianco di Gesù fu forato con la lancia; dice semplicemente che fu una delle cose che avvennero al tempo che Gesù fu messo al palo. Ma il racconto di Giovanni fornisce la chiara indicazione dell’elemento del tempo. In considerazione di ciò, si deve comprendere il racconto di Matteo tenendo conto di ciò che Giovanni scrisse. Facendo questo, non c’è realmente nessuna contraddizione.
● Se, come dichiara Giovanni 18:31, al tempo di Gesù i Giudei non avevano l’autorità di giustiziare i trasgressori della legge, come poterono lapidare Stefano a morte? — H. H., U.S.A.
Il grado di autorità che avevano i Giudei a quel tempo circa la pena capitale è alquanto incerto. Molti studiosi credono che quarant’anni prima della distruzione del Tempio (70 E.V.), o verso il 30 E.V., i Giudei cessassero di pronunciare sentenze capitali o di morte. Questo parrebbe in armonia coi commenti fatti dai membri del Sinedrio quando consegnarono Gesù al governatore romano Ponzio Pilato. Leggiamo: “Pilato disse loro: ‘Prendetelo voi stessi e giudicatelo secondo la vostra legge’. I Giudei gli dissero: ‘Non ci è lecito uccidere alcuno’”. — Giov. 18:31.
Può darsi, però, che i Romani concedessero alle autorità giudaiche il diritto di giustiziare i trasgressori della legge religiosa, ma non i trasgressori della legge politica. Secondo lo storico giudeo Giuseppe Flavio, il generale romano Tito riconobbe che i Romani concedevano ai Giudei il permesso di uccidere coloro che contaminavano il Tempio. (La guerra giudaica, Libro VI, cap. II, par. 4) Anche se questo indicava una norma generale, non influirebbe su ciò che leggiamo in Giovanni 18:31.
I capi religiosi giudei erano assassini, disposti a uccidere un innocente per conseguire i loro fini. Tramarono così la morte di Gesù. (Giov. 8:44; 11:48-53) Ma sorse un problema. Essi temevano, agendo contro Gesù, di suscitare un tumulto fra il popolo, di cui molti rispettavano o seguivano Gesù. (Matt. 26:4, 5) Per cui dopo che ebbero segretamente arrestato Gesù e che l’ebbero condannato dietro un’accusa religiosa, cercarono di far giustiziare Cristo da Pilato. Il governatore Pilato poteva farlo senz’altro, poiché disse a Gesù: “Non sai che ho autorità di liberarti e ho autorità di metterti al palo?” (Giov. 19:10) Se i Romani avessero ucciso Gesù dietro un’accusa politica, questo avrebbe contribuito a esonerare i capi religiosi dalla responsabilità della morte dinanzi al popolo.
Sia che i Giudei stessi avessero l’autorità di giustiziare solo i trasgressori della legge religiosa, o che non avessero l’autorità di infliggere alcuna pena capitale, potevano sempre “farsi giustizia da sé”, per così dire. In varie occasioni le turbe volevano uccidere Gesù. (Giov. 8:59; 10:31; Luca 4:29) Mediante l’azione delle turbe e mediante cospirazione i Giudei cercarono di sbarazzarsi degli apostoli di Gesù. (Atti 5:33; 9:23, 24; 14:19; 21:27-31; 23:12) Quindi, con o senza legale autorità, i Giudei in genere, gli anziani, gli scribi e i membri del Sinedrio, che furono incriminati dal poderoso discorso di Stefano, adirandosene, “stridevano i denti”. Trascinate dalla loro ira, le turbe “gridarono a gran voce e si misero le mani agli orecchi e corsero su di [Stefano] di comune accordo. E dopo averlo cacciato fuori della città, gli gettavano pietre”, causando la sua morte. — Atti 6:12; 7:54-60.
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Scritture per luglioLa Torre di Guardia 1970 | 1° giugno
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Scritture per luglio
Cercate la sorveglianza di Geova quale Pastore. — 1 Piet. 2:25.
1 Continua ad applicarti alla lettura pubblica, all’esortazione, all’insegnamento. — 1 Tim. 4:13. TG 15/9/69 17, 18
2 Esercitate perspicacia; lasciatevi correggere . . . Servite Geova con timore e gioite con tremore. Baciate il figlio. — Sal. 2:10-12. TG 15/10/69 18, 22a
3 Essi solo udivano: “L’uomo che una volta ci perseguitava dichiara ora la buona notizia intorno alla fede che egli una volta devastava”. Così glorificavano Dio per causa mia. — Gal. 1:23, 24. TG 1/3/70 3a
4 Oggi vi ho tolto di dosso il biasimo dell’Egitto. — Gios. 5:9. TG 15/3/70 18, 19a
5 Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato. — Matt. 12:8. TG 1/4/70 41
6 Io . . . vidi Geova, seduto su un trono alto ed elevato, e i lembi delle sue vesti empivano il tempio. — Isa. 6:1. TG 15/5/70 20-23
7 Ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dall’alto, poiché scende dal Padre delle luci celestiali. — Giac. 1:17. TG 1/6/70 6
8 Quando riceveste la parola di Dio, che udiste da noi, l’accettaste non come la parola degli uomini, ma, quale veracemente è, come la parola di Dio. — 1 Tess. 2:13. TG 1/2/69 26, 28-30b
9 [La] speranza di quella buona notizia che avete udita, e che è stata predicata in tutta la creazione che è sotto il cielo. — Col. 1:23. TG 15/4/70 21, 22
10 A voi è stato dato il sacro segreto del regno di Dio, ma per quelli di fuori ogni cosa avviene in illustrazioni, affinché, benché guardino, guardino e non vedano. — Mar. 4:11, 12. TG 15/7/69 3, 4a
11 Chi tratta con gli stupidi se la passerà male. — Prov. 13:20. TG 1/9/69 4-6
12 Mi farai conoscere il sentiero della vita. Allegrezza a sazietà è con la tua faccia; vi è piacevolezza alla tua destra per sempre. — Sal. 16:11. TG 1/10/69 17-20
13 Lasciatene il ceppo stesso nella terra, pure con un legame di ferro e di rame, . . . e passino su di esso sette tempi. — Dan. 4:15, 16. TG 1/11/69 26, 28
14 Prestiamo tanto più attenzione. — Ebr. 2:1, Moffatt. TG 15/11/69 16, 17
15 Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna. — Ebr. 12:2. TG 1/12/69 13
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio).
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MINISTERO DI CAMPO
Nel primo secolo della nostra Èra Volgare, l’apostolo Paolo disse: “Non vi fate vincere dal male, ma vincete il male col bene”. (Rom. 12:21) Oggi, nei tempi difficili in cui viviamo, benché circondati da ogni sorta di male, queste parole sono tanto più valide per i cristiani. Quindi essi continuano a vincere il male col bene, non lasciando che il male li distolga dall’opera loro assegnata di predicare la buona notizia del regno di Dio. I testimoni di Geova sono felici di assistere coloro che sono favorevolmente disposti verso la buona notizia per mezzo di un gratuito studio biblico a domicilio. Nel mese di giugno, mentre svolgeranno il loro regolare ministero di casa in casa, offriranno una copia della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Se desiderate riceverla, scrivete all’indirizzo del vostro Paese indicato nella parte interna della copertina di questa rivista.
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 14 giugno: “La scrittura di corrette parole di verità”. Pagina 329. Cantici da usare: 100, 97.
del 21 giugno: Traduzioni interlineari della Bibbia. Pagina 336. Cantici da usare: 93, 85.
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