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“Sia fatta la tua volontà in terra” (Ventunesima puntata)La Torre di Guardia 1960 | 15 febbraio
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Nel 298 a.C. finì la discendenza maschile del generale Cassandro in Macedonia e in Grecia. Tredici anni dopo il generale Lisimaco, che occupava la vicina Tracia e l’Asia Minore, s’impossessò della parte europea dell’Impero Macedone. Così scomparve uno dei regni dei successori di Alessandro. Nel 168 a.C. la Macedonia divenne dipendente della crescente potenza politica di Roma, e nel 146 a.C. divenne provincia romana. Nel 64 a.C. la Siria, centro del regno del generale Seleuco Nicatore, divenne provincia romana; e nel 30 a.C. anche l’Egitto, sede imperiale del generale Tolomeo Lago, divenne provincia romana.
17. Quando i Romani assoggettarono la Britannia, chi ne fece per un certo tempo uno stato indipendente e fu il padre della sua flotta, e quando i Romani abbandonarono la Britannia?
17 Mentre si era annessi gli imperi ellenici della quinta potenza mondiale greca, l’aggressiva potenza romana invase la Britannia. Durante i preparativi per l’invasione, Giulio Cesare distrusse una grande flotta che comprendeva un contingente di navi britanniche. Fu all’inizio del terzo secolo dopo Cristo, che la parte meridionale dell’Inghilterra venne occupata e divisa in province romane. L’imperatore romano Settimio Severo completò la costruzione delle mura che portano il suo nome e morì a York, in Inghilterra, nel 211 d.C. Verso la fine del terzo secolo il generale Carausio, luogotenente dell’imperatore romano Massimiano, passò in Britannia e ne usurpò il trono, proclamandosi Augusto (imperatore). Dopo che Carausio ebbe sconfitta la flotta romana mandata contro di lui, Roma dovette riconoscere la sua posizione imperiale. “Governò saggiamente il paese per sette anni finché fu assassinato nel 293 d.C. Egli fece della Britannia uno stato indipendente e incidentalmente divenne il ‘padre della Flotta Britannica’”.a Tre anni dopo l’imperatore Costantino riconquistò la Britannia, e nel 306 anch’egli vi morì a York. La figura della Britannia sulle monete fu per la prima volta coniata dai Romani. Nel quinto secolo i Romani cominciarono a ritirarsi gradualmente dalla Britannia, e nel 436 d.C. l’avevano abbandonata completamente.
(Continua)
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1960 | 15 febbraio
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Domande dai lettori
● Ogni tanto riceviamo lettere di persone che desiderano sapere il punto di vista cristiano nei confronti della masturbazione. Genitori chiedono un parere sul consiglio dato loro da medici di dire ai propri figli che non vi è nulla di male in tale pratica. Giovani uomini chiedono se gli psicologi abbiano ragione nel giustificarla per il fatto che è universalmente praticata. Mogli chiedono come si debbano comportare di fronte a mariti non credenti che praticano la masturbazione, come pure riguardo al consiglio ricevuto di ricorrere a tale pratica quando le relazioni sessuali col marito non risultino pienamente soddisfacenti.
Tipiche della moderna opinione medica e psicologica sono le due citazioni seguenti: “Medicina e psicologia hanno ormai dimostrato al di là d’ogni dubbio che nessun disturbo può derivare dalla masturbazione stessa. Il pericolo può derivare da eccessivo timore e ansietà al riguardo”. (Parents’ Magazine del gennaio 1959) “Molti medici ora reputano che le esagerate pretese circa i danni della masturbazione abbiano fatto più male . . . della pratica stessa”. — Encyclopedia Americana, Vol. XIV, pagina 592, edizione del 1956.
Quanto sopra è forse in armonia con la Bibbia? No, niente affatto. È soltanto un altro caso in cui la sapienza del mondo “è stoltezza presso Dio”. Avendo respinto ‘la parola di Geova, quale sapienza possono avere?’ Possiamo
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