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“La perpetua verginità di Maria” e l’influsso di tale dottrinaSvegliatevi! 1985 | 8 novembre
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vergine”. Questo fu compiuto quando si diede a Maria il titolo di “sempre Vergine” nel II Concilio di Costantinopoli nel 553 E.V.
Conseguenze degli insegnamenti
Il prof. J. J. Pelikan, della Yale University, scrive: “Lo svilupparsi dell’ideale ascetico nella chiesa contribuì a sostenere questo concetto di Maria come modello di vergine a vita”. Questo “ideale ascetico” fu anche evidente nello sviluppo del monasticismo e del celibato nei secoli dopo Nicea. Centinaia di migliaia di sacerdoti, monaci e suore cattolici hanno cercato, alcuni con successo e molti senza riuscirvi, di condurre una vita di continenza perché la loro chiesa ha insegnato che sesso e santità siano incompatibili.
In maniera significativa “Sant”’Agostino, riconosciuto come preminente autorità ecclesiastica, “identificò il peccato originale con la concupiscenza sessuale”. È vero che la maggioranza dei teologi cattolici moderni non sostengono più questa interpretazione. Ma non è forse vero che la dottrina della perpetua verginità di Maria e la legge del celibato obbligatorio per i sacerdoti creano l’impressione che il sesso sia impuro? E non hanno le reiterate norme del Vaticano sul divorzio e sul controllo delle nascite complicato il problema per milioni di cattolici?
Ciò che più conta, qual è il pensiero della Bibbia sul sesso?
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Il pensiero della Bibbia sul sessoSvegliatevi! 1985 | 8 novembre
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Il pensiero della Bibbia sul sesso
PER molti sinceri cattolici, il solo pensiero che Maria avesse rapporti sessuali con suo marito Giuseppe è inconcepibile e sorprendente. Questo avviene perché tutto l’atteggiamento della loro chiesa verso il sesso ha dato al cattolico medio l’impressione che non si può realmente esser santi se si hanno rapporti sessuali, anche entro il vincolo matrimoniale. Ma sono matrimonio e santità incompatibili? Che cosa mostra la Bibbia?
Nell’antico Israele, Dio richiedeva che i sacerdoti fossero santi, eppure il matrimonio era per loro appropriato. (Levitico 21:6, 7, 13) Nella congregazione cristiana, Pietro, che la Chiesa Cattolica considera come il primo papa, era un uomo sposato, come lo erano la maggioranza degli apostoli. (Matteo 8:14; I Corinti 9:5) Entro la congregazione cristiana, un “sorvegliante” (“vescovo”, nella versione cattolica di mons. Martini [Ma]) poteva essere “marito di una sola moglie”. (I Timoteo 3:2) E gli “anziani” (“preti” [Ma]) potevano essere sposati. (Tito 1:5-8) In effetti, tutti i cristiani fedeli del primo secolo erano “eletti di Dio, santi ed amati”, e molti di loro erano sposati. (Colossesi 3:12, 18-21) Sarebbe inutile pretendere che questi matrimoni fossero senza sesso, poiché ciò sarebbe in diretta contraddizione con il consiglio apostolico di I Corinti 7:2-5.
Così, secondo la Bibbia, matrimonio e santità non sono incompatibili. Avrebbe Dio parlato di se stesso come del ‘marito’ d’Israele, e parlerebbe la Bibbia di Cristo come del “marito” della congregazione cristiana, se ci fosse alcuna impurità nella relazione matrimoniale? — Isaia 54:5; 62:4, 5; Efesini 5:23-32; Rivelazione 19:7; 21:2, 9.
Perciò, non dobbiamo sentirci in colpa accettando la piena testimonianza della Bibbia secondo cui, dopo la nascita verginale di
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