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  • I cristiani cubani perseverano fedelmente
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
w81 15/4 p. 30

I cristiani cubani perseverano fedelmente

AGLI inizi del 1980 oltre centomila profughi cubani hanno raggiunto gli Stati Uniti. Fra loro c’erano circa 3.000 testimoni di Geova, la maggioranza dei quali erano stati fisicamente costretti a lasciare Cuba. Perché?

Come conseguenza della persecuzione religiosa che hanno dovuto subire a Cuba. I testimoni di Geova sostengono il regno di Dio e lo proclamano come unica speranza di risolvere i problemi dell’uomo, come indicò Gesù Cristo. (Matt. 24:14; 28:19, 20) Al governo cubano questo non piace, e quindi rende la vita difficile ai Testimoni. Ma nonostante la persecuzione, a volte brutale, i cristiani di Cuba perseverano fedelmente.

Un profugo Testimone ha detto di essere stato denudato, legato con filo spinato e lasciato esposto in cima a un tetto in pasto alle zanzare. Quando le zanzare lo pungevano, egli aveva un sussulto, lacerandosi la carne. Ha molte cicatrici a ricordo di quell’orribile prova. Altri sono stati calati in buche piene di escrementi umani e tenuti lì per giorni senza cibo.

Una donna di 89 anni, che è ancora a Cuba, predica a tempo pieno il Regno da quarant’anni. Piena di rughe e curva su se stessa, cammina zoppicando col suo bastone, ma parla intrepidamente del regno di Dio a tutti quelli che incontra. Ufficiali in uniforme hanno provato a schernirla, dicendole: “Ehi, vecchia, non sai che puoi finire in prigione per quello che stai facendo?”

Senza timore lei risponde: “Ormai sono troppo vecchia, che mi mettete a fare in prigione?” Perciò la lasciano stare e lei continua a predicare apertamente per le strade.

Anche i giovani stanno sopportando fedelmente prove a cagione della loro fede. I profughi hanno raccontato di un ragazzino cubano che cominciava appena ad andare a scuola. L’insegnante gli chiese di mettere un fazzoletto al collo con l’emblema triangolare che si porta a Cuba in segno di appoggio allo Stato. Il piccolo Testimone, tuttavia, spiegò all’insegnante che non poteva portare tale simbolo politico, perché era un adoratore di Geova Dio.

L’insegnante cercò di convincerlo a mettersi il fazzoletto, ma inutilmente. Esasperata, uscì per la strada e chiamò un poliziotto, chiedendogli di persuadere il ragazzo a cambiare idea. Il poliziotto estrasse la rivoltella e gliela puntò alla testa, ordinandogli di mettersi il fazzoletto. Dopo alcuni secondi il ragazzo alzò lo sguardo e chiese: “Perché non spara? Tanto non me lo metto”. Non sapendo che fare, il poliziotto se ne uscì dall’aula.

Il governo, oltre a mettere molti Testimoni in prigione e in campi di concentramento, ha vietato la distribuzione di letteratura biblica, Bibbia compresa. Una profuga ha detto che in tutta la città in cui viveva c’era una sola copia della “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture”. Era sepolta in un certo luogo, noto solo ai Testimoni. In questa città, quando arriva una pubblicazione biblica, ragazzi anche di soli nove anni la ricopiano a mano. Così anche i più giovani imparano a conoscere bene le verità bibliche grazie al lavoro di copiatura.

Una profuga ha detto di aver ricevuto una sera tardi una copia del libro “Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza”. Aveva tempo solo fino al mattino prima che un’altra Testimone passasse a ritirarlo. In quel tempo avrebbe dovuto finire di leggerlo e prendere appunti. In questo modo altri nella città avrebbero potuto trarre profitto dalle informazioni. Sentendo la profuga narrare questa esperienza, un Testimone di Miami ha detto: “A volte non mostriamo per le verità bibliche lo stesso apprezzamento mostrato da questi fratelli”.

Nei vari mesi trascorsi tutti i profughi Testimoni sono stati assistiti e ora hanno un alloggio. Molti Testimoni degli Stati Uniti sono stati lieti di ospitare questi loro conservi cristiani che non avevano mai visto prima, il che è senz’altro una dimostrazione dell’amore che Cristo disse avrebbe identificato i suoi veri discepoli.

Le autorità del campo profughi hanno notato il contrasto fra i Testimoni e gli altri profughi cubani. Quando è stato chiesto ai funzionari del campo istituito nell’Orange Bowl di Miami se sapevano che nel campo c’erano profughi Testimoni, hanno risposto: “Certo che lo sappiamo! Sono quelli che si comportano meglio”.

La fede dei cristiani di Cuba è davvero un esempio per tutti i loro fratelli. Speriamo di poter avere in seguito altre notizie sulla loro fedele perseveranza.

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