-
I lettori ci scrivono: Riguardo alle molestie sessuali ai bambiniSvegliatevi! 1985 | 22 novembre
-
-
I lettori ci scrivono:
Riguardo alle molestie sessuali ai bambini
IL NUMERO di Svegliatevi! del 22 giugno 1985 (ediz. inglese del 22 gennaio 1985) conteneva una serie di tre articoli intitolata “Potete proteggere i vostri figli dalle molestie sessuali”. Nel mondo odierno questo soggetto poco piacevole è qualcosa di cui i genitori devono essere a conoscenza, e molti nostri lettori hanno scritto lettere esprimendo gratitudine per le informazioni presentate. Desideriamo farvi conoscere come si sono espressi alcuni.
“I vostri suggerimenti sono stati utilissimi”
Ecco un brano di una lettera dagli Stati Uniti: “Vivissimi ringraziamenti per le informazioni sulle molestie sessuali ai bambini. Da piccole, sia io che mia sorella fummo molestate da un cugino. Ora abbiamo entrambe una famiglia e vogliamo fare tutto il possibile per proteggere i nostri figli. Applicheremo senz’altro i buoni consigli contenuti in questo articolo”.
Dagli Stati Uniti: “Ho veramente apprezzato il vostro articolo ‘Potete proteggere i vostri figli dalle molestie sessuali’. I vostri suggerimenti sono molto utili e semplici. Io ne ho un paio che vorrei comunicarvi. Può essere pericoloso per i bambini avere il nome scritto sulla camicia. Sono più propensi a seguire un estraneo che conosce il loro nome. Inoltre, quando i bambini sono cattivi i genitori spesso li minacciano, dicendo: ‘La polizia ti arresterà!’ I bambini si spaventano e forse saranno restii a chiedere aiuto a un poliziotto qualora ne avessero bisogno”.
Dagli Stati Uniti: “Dopo aver riletto il numero di Svegliatevi! del 22 gennaio sull’argomento delle molestie sessuali ai bambini, voglio sappiate che è uno dei migliori che abbia letto. Naturalmente avrei voluto avere queste informazioni parecchi anni fa, prima che le mie due belle nipotine subissero terribili e crudeli abusi sessuali. Ma se eviterà a qualche altro bambino le sofferenze che hanno patito loro, ne sarò felice”.
“Sono stata una vittima”
Molte lettere confermano il terribile danno arrecato dalle molestie sessuali ai bambini. Per esempio, ecco una lettera dall’Inghilterra: “Grazie dei recenti articoli sul soggetto delle molestie sessuali ai bambini. Sono stata una vittima di abusi sessuali e ho provato sentimenti simili a quelli menzionati nel vostro articolo. Anche ora, dopo tanti anni, devo frenarmi perché mi arrabbio moltissimo quando leggo o sento che accadono queste cose a bambini”.
Un’altra lettera dall’Inghilterra dice: “Sono stata vittima di incesto per un periodo di alcuni anni a partire da quando ne avevo cinque. Il colpevole era il mio patrigno. Quello che subii per mano sua fu così traumatizzante per la mia giovane mente che gran parte di quelle cose sono rimaste sepolte nel mio subconscio fino a solo pochi mesi fa. I ricordi, una volta venuti fuori, sono stati una specie di incubo.
“Alcuni potrebbero considerare esagerato quello che dice il vostro articolo e si scandalizzano al pensiero di dire ai loro bambini cosa fare se qualcuno — sia pure uno stretto parente — toccasse le loro parti intime o chiedesse loro di guardare o toccare le sue. Devo dire qualcosa a queste persone: ‘Il consiglio contenuto nell’articolo è ottimo’”.
“Chi ti crederebbe?”
Alcune lettere fanno luce sulle tattiche usate da chi molesta i bambini. Una lettrice inglese scrive: “Da piccola fui molestata sessualmente da un uomo anziano che rispettavo moltissimo. Come fa notare il vostro articolo, le carezze sconvenienti (questo è ciò a cui si limitò) erano fatte passare per gioco e solleticamento. Mi lasciarono con un terribile senso di colpa e di vergogna”.
Una lettrice americana ci rammenta che non sono soltanto gli adulti a molestare i bambini. Essa scrive: “Avevo messo in guardia le mie figlie contro gli adulti, non immaginando mai che sarebbe stata una ragazzina di nove anni e mezzo a fare carezze sconvenienti alla mia bambina di quattro”.
Un’altra lettrice inglese ci dice: “Il mio patrigno era un giudice; perciò, quando cominciò a molestarmi non pensai ci fosse nulla di male. A 12 anni mi resi conto che era male, ma non potevo dirlo a nessuno, perché lui aveva continuato a ripetermi: ‘Chi ti crederebbe? E non essere ingrata. Guarda tutte le cose che hai ricevuto’. Ero poco più che adolescente quando i miei fratelli e uno zio abusarono di me. Così a 14 anni mi drogavo, pensando che questo fosse l’unico modo per trovare la felicità. Col passare degli anni intrapresi una vita molto promiscua, il che era l’unico modo in cui potevo permettermi la droga. Desidero ringraziarvi di nuovo dell’articolo. Ora posso far sì che mio figlio non debba mai passare quello che ho passato io”.
Una lettrice americana scrive: “Ho appena finito di leggere l’articolo sulle ‘molestie sessuali ai bambini’ nel numero di Svegliatevi! del 22 gennaio 1985. Non sono riuscita a trattenere le lacrime perché anch’io sono stata vittima di molestie sessuali. Accadde quando avevo cinque anni. Il colpevole era un uomo che mia madre frequentava. Mentre mia madre era via e i miei fratelli erano fuori a giocare, quest’uomo si prendeva libertà sessuali con me. Ho cercato di dimenticare, di cancellare il ricordo dalla mia mente, di fingere che si fosse trattato di un brutto sogno, ma non lo era. È accaduto veramente, e per tutti questi anni (ora ne ho 27) non l’ho mai detto a nessuno. Grazie dell’articolo sulle molestie sessuali ai bambini. Mi ha dato il coraggio di scrivere questa lettera”.
Queste sono soltanto alcune delle molte lettere che abbiamo ricevuto e che indicano la spaventosa portata del problema. Viviamo in piena decadenza. (II Timoteo 3:1, 3) Ci sono stati casi in cui erano coinvolte famiglie cristiane, casi che hanno dovuto essere presi in considerazione dagli anziani della congregazione! Non dimenticate mai che sebbene le molestie sessuali ai bambini siano qualcosa di cui di solito si rendono colpevoli gli adulti, sono i bambini a subirne le conseguenze. È tragico che tanti bambini siano derubati dell’infanzia, da adulti privi di padronanza di sé. Il danno emotivo procurato a questi bambini potrebbe avere conseguenze permanenti!
[Riquadro a pagina 27]
Accorto uso di Svegliatevi! nell’Oregon
Quando giunse nell’Oregon (USA) il numero inglese di Svegliatevi! del 22 gennaio 1985 (ediz. italiana del 22 giugno 1985), Joy, una testimone di Geova, andò con un’amica a mostrare gli articoli sulle molestie sessuali ai bambini al locale sergente di polizia che si occupa della prevenzione della criminalità. Egli disse che stava proprio recandosi alla locale scuola secondaria per organizzare un seminario sul tema delle molestie sessuali ai bambini, così portò con sé una copia della rivista. Quel pomeriggio contattò Joy e disse che avrebbe voluto usare la rivista nel seminario. Joy colse l’occasione per parlargli del numero inglese di Svegliatevi! del 22 aprile 1984 (ediz. italiana dell’8 ottobre 1984), contenente una serie di articoli sul soggetto dei bambini scomparsi. Il sergente di polizia ordinò 200 copie di ciascuna rivista per darne una a ogni presente al seminario.
Successivamente il sergente di polizia aumentò l’ordinazione a 250 copie di ciascun numero per averne qualcuna a disposizione da usare nei programmi della polizia locale impiegati nelle ricerche di bambini scomparsi. Raccomandò anche a Joy di contattare il locale ufficio che si occupa dei problemi dei bambini. Lei seguì il suo consiglio e in occasione di un seminario poté presentare l’argomento a 20 consulenti. Il gruppo prese le copie che le rimanevano di entrambi i numeri della rivista.
-
-
Infanzia perdutaSvegliatevi! 1985 | 22 novembre
-
-
Infanzia perduta
“L’infanzia è praticamente scomparsa”, dichiara il Daily Mail di Londra. “I bambini imparano tutto troppo presto, sono esposti a tutto in maniera eccessiva e non ci sono più freni sociali a guidare il loro comportamento”. La ragione di queste conclusioni è indicata da due rapporti: Uno dell’AMMA (sigla dell’Associazione inglese dei professori incaricati), e l’altro, uno studio americano effettuato da Marie Winn e pubblicato in Gran Bretagna, intitolato Bambini senza infanzia: crescere troppo in fretta nel mondo del sesso e della droga.
Bambini di appena cinque anni sono sempre più aggressivi e non hanno riguardo per ciò che appartiene agli altri bambini; non hanno rispetto per gli adulti e usano un linguaggio osceno, secondo i molti rapporti che pervengono. La maggioranza degli insegnanti intervistati dall’AMMA ritengono che i genitori vizino i figli e che questa sia la causa fondamentale del comportamento sempre più antisociale da parte dei bambini. Degli insegnanti intervistati, l’86 per cento dà la colpa alla “mancanza di chiare norme e direttive in casa”; l’82 per cento ritiene responsabile il fatto che “manca il buon esempio dei genitori”.
Inoltre, fra le ragioni della spaventosa maleducazione dei ragazzi, i due rapporti elencano genitori separati, cattivo esempio da parte degli insegnanti e troppa TV. “Siamo tutti colpevoli”, confessa il Daily Mail. “Abbiamo creato una società assolutamente inadatta per educare i figli. Avendo facilmente accettato il divorzio e le relazioni di semplice convivenza abbiamo distrutto la famiglia. Assumendo un atteggiamento permissivo verso la disciplina abbiamo tolto ogni barriera”.
I bambini hanno continuamente bisogno di correzione e disciplina dolce ma ferma. Infatti il saggio Salomone osservò: “La stoltezza è legata al cuore del ragazzo; la verga della disciplina è ciò che la rimuoverà lungi da lui”. I bambini hanno bisogno anche di vedere nei genitori e negli insegnanti un buon esempio di corretto comportamento perché “chiunque è ammaestrato perfettamente sarà come il suo maestro”. — Proverbi 22:15; Luca 6:40.
-