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L’uomo lotta per i suoi dirittiSvegliatevi! 1979 | 8 dicembre
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rovesciarono con la violenza il dominio di un’aristocrazia oppressiva, e formularono la famosa Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Vi elencarono i diritti di cui i francesi dovevano godere, specialmente “libertà, patrimonio, sicurezza e resistenza all’oppressione”. Tuttavia, non molti anni dopo, la nazione francese sotto Napoleone era impegnata in guerre di conquista, che pregiudicarono la ‘libertà, il patrimonio e la sicurezza’ di quasi tutte le nazioni europee.
Si afferma che la prima importante formulazione di un documento politico sui diritti dell’uomo sia stata la Carta dei diritti (Bill of Rights) inglese, del 1689. Ma in seguito, quando l’impero britannico si stava estendendo in varie parti del mondo, si mostrò poco rispetto per i diritti di molti popoli vinti, come ad esempio gli aborigeni dell’Australia e della Tasmania.
Allo stesso modo, la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti diede risalto al diritto degli americani alla ‘vita, alla libertà e alla ricerca della felicità’. Tuttavia quanta considerazione fu prestata alla ‘vita, alla libertà e alla ricerca della felicità’ da parte di milioni di negri strappati dalle loro dimore in Africa per essere venduti schiavi nelle piantagioni americane? E quando l’espansione della nazione americana venne a trovarsi in conflitto con i diritti delle varie tribù indiane, i diritti di chi furono spesso calpestati?
Cristianità e diritti dell’uomo
Infine, la storia delle chiese della cristianità nel campo dei diritti dell’uomo non è stata delle migliori. Come la pensasse la cristianità sull’affermazione dei diritti dell’uomo è indicato da due interessanti episodi storici.
Nel 1215 i baroni inglesi costrinsero il dissipato re Giovanni a firmare la Magna Carta, un’anticipazione dei documenti per i diritti dell’uomo. Sebbene le libertà che concedeva fossero piuttosto limitate, è considerata una pietra miliare per il fatto che impose al re il rispetto della legge.
La reazione di papa Innocenzo III a questo documento è passata alla storia. Egli disse: “Respingiamo e condanniamo assolutamente questo accordo, e pena la scomunica ordiniamo al re di non osar di osservarlo e ai baroni di non chiedere che sia osservato. Dichiariamo con ciò la nullità dello statuto, che è privo di qualsiasi validità in perpetuo”.
Naturalmente la Magna Carta non scomparve. Fu riaffermata parecchie volte; perfino la chiesa cattolica vi si appellò quando i suoi diritti erano minacciati, e contribuì all’espansione politica dell’Inghilterra e dell’America.
Nel 1524, in Germania, scoppiò la cosiddetta “guerra dei contadini”. Come nel caso della rivolta dei contadini inglesi, gli umili contadini protestavano contro le tasse e i servizi sempre crescenti chiesti dai principi tedeschi. Martin Lutero suggerì ai contadini di cedere le armi. Al loro rifiuto, egli avrebbe consigliato ai principi di colpirli e abbatterli “come cani arrabbiati”. I principi seguirono questo consiglio.
In moltissimi casi la cristianità ha agito in modo violento contro quelli che oggi sono chiamati “diritti dell’uomo”. Il massacro dei cattolici irlandesi ordinato dal protestante Cromwell, e la strage degli ugonotti, protestanti francesi, compiuta dai cattolici di quella nazione sono soltanto due esempi della spietata intolleranza manifestata dalle nazioni della cristianità verso i diritti altrui. Ulteriori esempi sono le sue sanguinose crociate e inquisizioni; le imprese dei conquistadores spagnoli che, con la benedizione dei capi spirituali, compirono assassinii e saccheggi in molte parti del mondo; e da non dimenticare sono le donne, si calcola in numero di 100.000, che nel medioevo furono messe al rogo dietro l’accusa di stregoneria.
Sì, in tutta la storia i diritti dell’uomo sono stati calpestati. Le forze che avrebbero dovuto contribuire al miglioramento dell’uomo, come le leggi nazionali o anche le leggi della cristianità, sono state o inadeguate o decisamente lesive per l’umanità. Molte classi sono state private dei loro diritti, e le egoistiche tendenze dell’uomo hanno impedito a queste classi di trarre sollievo dall’oppressione. Il più delle volte è accaduto come disse molto tempo fa il libro biblico di Ecclesiaste: “L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. — Eccl. 8:9.
Che significato ha questo per noi? Sono cambiate le cose? Ora più che in passato c’è speranza che i diritti dell’uomo siano garantiti? Cosa mostrano i fatti?
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Sono tutelati i diritti dell’uomo nel nostro tempo?Svegliatevi! 1979 | 8 dicembre
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Sono tutelati i diritti dell’uomo nel nostro tempo?
“In tutto il mondo i diritti dell’uomo sono sempre più calpestati e le violazioni delle norme internazionali sono così estese che andiamo incontro alla crisi dei diritti dell’uomo”.
Questo ha detto Donald M. Frazer, membro della camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.
Leggendo queste parole alcuni rimarranno sorpresi. Forse pensano che nel mondo moderno siano stati fatti molti passi avanti nel far conoscere e rispettare i diritti dell’uomo. Come stanno realmente le cose?
Progresso nei tempi moderni
Questa generazione ha visto molta attività internazionale a favore dei diritti di vari gruppi, certo più delle generazioni precedenti. Nel 1948 le Nazioni Unite cercarono di stabilire una norma internazionale formulando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Fu seguita da due patti: il Patto Internazionale per i Diritti Economici, Sociali e Culturali e il Patto Internazionale per i Diritti Civili e Politici.
La Dichiarazione Universale era una semplice enunciazione di obiettivi da raggiungere, e,
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