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    Ausiliario per capire la Bibbia
    • della terra si ammassano “contro Geova e contro il suo unto”. Gli apostoli citando questa profezia hanno applicato il titolo al ‘santo servitore Gesù, che Geova aveva unto’. (Atti 4:24-27) Un esempio più insolito è quello in cui il termine si riferisce a Ciro re di Persia. Prima della sua nascita la profezia di Isaia (45:1-3) aveva dichiarato: “Questo è ciò che Geova ha detto al suo unto [LXX, khristòi], a Ciro, di cui ho preso la destra”. Ciro non era mai stato unto letteralmente con santo olio come i re d’Israele, ma, come altre volte nella Bibbia, “unto” è un titolo onorifico attribuitogli a motivo dell’incarico avuto da Dio.

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      Vedi PALO DI TORTURA.

  • Cronache, i libri delle
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    • Cronache, i libri delle

      Due libri ispirati delle Scritture Ebraiche raggruppati evidentemente in un solo volume nel canone ebraico originale. I masoreti li consideravano un’opera unica, ed erano contati come uno solo dei ventidue o ventiquattro libri delle Scritture Ebraiche, e come due nel calcolo che porta i libri a trentanove. La divisione in due libri pare fosse adottata dai traduttori della Settanta. Nelle Bibbie ebraiche moderne la divisione non compare fino al XVI secolo. Nella Bibbia ebraica Cronache si trova alla fine della parte chiamata “Scritti”. Il nome ebraico, Divrèh Hayyamìm, significa “i fatti dei giorni”. Girolamo suggerì il nome “Chronicòn”, da cui deriva “Cronache” nella Bibbia italiana. Una cronaca è la narrazione storica dei fatti nell’ordine in cui sono avvenuti. Il titolo greco (nella LXX) è Paraleipomènon, che significa “delle cose trascurate, non dette od omesse” (dai libri di Samuele e Re); ma poiché non si trattava di una semplice aggiunta a quei libri, il termine non era esatto.

      SCRITTORE, EPOCA

      Per diverse ragioni il sacerdote ebreo Esdra ne è lo scrittore riconosciuto. La tradizione ebraica è da tempo di questo parere, parere avvalorato anche dalla straordinaria somiglianza fra lo stile di Cronache e lo stile del libro di Esdra. Inoltre alla conclusione di II Cronache e all’inizio di Esdra c’è una ripetizione quasi parola per parola. E il decreto di Ciro che si trova alla fine di II Cronache è citato per intero nel libro di Esdra, a indicare che lo scrittore terminò il libro di Cronache con l’intenzione di scrivere un altro libro (Esdra) che avrebbe parlato più estesamente del decreto e della sua esecuzione. Cronache fu completato verso il 460 a.E.V. Con la possibile eccezione dei Salmi, solo altri tre libri del canone ebraico furono completati in seguito, cioè Esdra, Neemia e Malachia.

      A parte gli elenchi genealogici che risalgono fino ad Adamo, Cronache abbraccia il periodo dalla morte del re Saul alla deportazione in Babilonia, menzionando nella conclusione il decreto di Ciro al termine dei settant’anni di esilio.

      FONTI

      Esdra presumeva che i suoi lettori avessero familiarità coi libri dei Re e quindi non cercò di trattare gli stessi argomenti. A volte usò del materiale esattamente o quasi uguale a brani di Re, solo per ricordare quello che, nel contesto, spiega le ulteriori informazioni di Cronache. Può darsi che Esdra abbia consultato i libri di Samuele e dei Re come pure altre parti della Bibbia, ma sembra che quasi in ogni caso, se non sempre, abbia avuto accesso a scritti di cui ora non si conosce l’esistenza. Alcuni potevano essere documenti di stato sia di Israele che di Giuda, altri registrazioni genealogiche, e opere storiche scritte da profeti, come pure documenti in possesso di capifamiglia o capitribù. Parte delle fonti era senza dubbio opera di professionisti. (I Re 4:3) Negli Apocrifi, in II Maccabei 2:13, si legge che Neemia raccolse tanti libri da formare una biblioteca. Se è vero, questi libri potevano esser stati consultati da Esdra, che non solo “era un esperto copista della legge di Mosè”, ma anche uno straordinario ricercatore. — Esd. 7:6.

      Molti documenti vengono citati da Esdra. Alcuni sono arrivati a contare venticinque fonti o più, fra cui senza dubbio Re e altri libri canonici. Esdra descrive o indica alcune fonti con le seguenti designazioni:

      (1) Libro dei Re di Giuda e d’Israele (II Cron. 16:11; 25:26)

      (2) Libro dei Re d’Israele e di Giuda (II Cron. 27:7; 35:27)

      (3) Libro dei Re d’Israele (II Cron. 20:34)

      (Le suddette fonti possono riferirsi alla stessa collezione di documenti di stato, dal titolo espresso in vari modi, oppure potrebbe trattarsi dei libri di Re della nostra Bibbia).

      (4) Libro dei Re d’Israele (evidentemente un’opera genealogica) (I Cron. 9:1)

      (5) Esposizione del Libro dei Re (II Cron. 24:27) (per informazioni su Ioas di Giuda)

      (6) I fatti dei re d’Israele (II Cron. 33:18) (per informazioni su Manasse)

      (7) Le parole di Samuele il veggente e di Natan il profeta e di Gad il visionario (I Cron. 29:29) (per informazioni su Davide) (Poteva trattarsi di un’unica opera, oppure di due o tre; oppure poteva riferirsi ai libri di Giudici e Samuele)

      (8) Le parole di Natan il profeta (II Cron. 9:29) (per informazioni su Salomone)

      (9) La profezia di Ahia il Silonita (II Cron. 9:29) (su Salomone)

      (10) Scritti di Semaia (I Cron. 24:6) (su Davide), e le parole di Semaia il profeta e di Iddo il visionario secondo la registrazione genealogica (II Cron. 12:15) (su Roboamo) (forse due o tre fonti)

      (11) Le parole di Ieu figlio di Hanani, che sono inserite nel Libro dei Re d’Israele (II Cron. 20:34) (Giosafat)

      (12) Il resto dei fatti di Uzzia, scritto da Isaia figlio di Amoz il profeta (II Cron. 26:22)

      (13) Le parole dei visionari (di Manasse) (II Cron. 33:19)

      (14) Canti funebri (di Geremia, e forse di altri cantori) (II Cron. 35:25) (su Giosia)

      (15) Esposizione del profeta Iddo (II Cron. 13:22) (su Abia)

      (16) Resoconto dei fatti dei giorni del re Davide (I Cron. 27:24)

      (17) Il comandamento di Davide e di Gad e di Natan il profeta (II Cron. 29:25) (messo in vigore da Ezechia)

      (18) Lo scritto di Davide e di Salomone suo figlio (II Cron. 35:4) (citato da Giosia)

      (19) Il comandamento di Davide e di Asaf e di Eman e di Iedutun il visionario del re (II Cron. 35:15) (menzionato a proposito di Giosia)

      (20) Lo scritto di Elia a Ieoram re di Giuda (II Cron. 21:12-15)

      (Alcuni di questi possono essere riferimenti allo stesso libro o a libri della nostra Bibbia, specie alle opere profetiche. In Cronache ci sono anche riferimenti a scritti, particolarmente genealogie, che

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