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  • La Bibbia è semplicemente il prodotto della sapienza umana?
    La Torre di Guardia 1975 | 15 agosto
    • dai morti ai vivi. Il dott. Semmelweis alla clinica ostetrica di Vienna, in Austria, avendolo notato ordinò agli studenti che facevano visite di lavarsi le mani in una soluzione di cloruro di calcio. I decessi al reparto maternità diminuirono nettamente. La percentuale dei decessi fra le donne scese da circa uno su quattro a circa uno su otto.

      In seguito, Semmelweis lavorò nel paese dov’era nato, l’Ungheria, e i suoi metodi ottennero l’autorizzazione del governo. In generale, comunque, i medici d’Europa si opposero al lavaggio delle mani. Il direttore del periodico medico viennese arrivò al punto di dichiarare che era giunto il momento di ‘farla finita con questa sciocchezza di lavarsi le mani col cloro’. Nel 1861 Semmelweis pubblicò un resoconto sulle sue scoperte e sui suoi metodi, che inviò poi a illustri ostetrici e società mediche. Il mondo della medicina lo accolse sfavorevolmente. A una conferenza di medici ed esperti di scienze naturali tedeschi, la maggioranza degli oratori respinse il valido parere medico di Semmelweis.

      I medici e gli scienziati dell’Europa del diciannovesimo secolo si consideravano uomini dotti. Ma essi, indubbiamente senza rendersene conto, respingevano la superiore sapienza rivelata migliaia d’anni prima con le disposizioni igieniche della legge mosaica. Quella Legge decretava che chi toccava un cadavere era impuro e doveva sottoporsi a un processo di purificazione che includeva il lavare se stessi e i propri abiti. Il periodo di impurità stabilito era di sette giorni, nel qual tempo l’impuro doveva evitare i contatti fisici con altri. Se toccava qualcuno questi era reso impuro fino alla sera di quel particolare giorno. Queste misure cautelative impedivano di trasmettere letali infezioni dai morti ai vivi e da una persona all’altra. — Num. 19:11-22.

      Pensate quante vite si sarebbero potute salvare se i medici del secolo scorso avessero considerato la legge mosaica come avente origine da Dio! In tal caso sarebbero stati senz’altro molto più attenti quando toccavano i vivi e i morti.

      In certe zone la sapienza di quello che dice la Bibbia è stata riconosciuta solo di recente. Un caso pertinente è il comando dato ad Abraamo riguardo alla circoncisione e riaffermato in seguito nella legge mosaica. Esso comandava di non eseguire la circoncisione che nell’ottavo giorno dalla nascita del bambino. (Gen. 17:12; Lev. 12:2, 3) Ma perché l’ottavo giorno?

      È noto che l’ottavo giorno è l’ideale per valide ragioni fisiche. Solo dal quinto al settimo giorno dopo la nascita vi è nell’organismo del bambino una normale quantità dell’elemento detto “vitamina K” che serve alla coagulazione del sangue. Pare che l’ottavo giorno la protrombina, un altro elemento essenziale per la coagulazione, sia presente in quantità più elevata che in qualsiasi altro momento della vita del bambino. In base a queste prove, il medico universitario S. I. McMillen conclude: “Il giorno perfetto per eseguire la circoncisione è l’ottavo giorno”. — None of These Diseases, pagg. 22, 23.

      Fu solo per caso che venne scelto il giorno perfetto? È da notare che, benché altri popoli pratichino da lungo tempo la circoncisione, solo quelli che hanno subìto l’influenza della Bibbia circoncidono a quanto è noto i loro maschi l’ottavo giorno. Non è dunque ragionevole accettare la spiegazione biblica che fu il Creatore dell’uomo a prescrivere questo giorno? Non dovremmo aspettarci questo da Colui che indicò che l’ubbidienza alla sua legge avrebbe permesso di salvaguardare la salute del popolo?

      Non si può negare che la Bibbia contiene effettivamente dichiarazioni le quali rispecchiano notevole saggezza. Vi sono senz’altro chiare indicazioni secondo cui la Bibbia non poteva essere soltanto il prodotto della sapienza umana. Le dichiarazioni in essa contenute rivelano una sapienza non condivisa dai saggi del mondo al tempo in cui fu scritta. Tuttavia vi è un altro fattore ancora più vigoroso che distingue la Bibbia come libro avente origine da Dio. Qual è questo fattore?

  • Conoscenza che non può avere avuto origine dagli uomini
    La Torre di Guardia 1975 | 15 agosto
    • Conoscenza che non può avere avuto origine dagli uomini

      “NON sapete che cosa la vostra vita sarà domani. Poiché siete un vapore che appare per un poco e quindi scompare”. Queste parole, citate dalla Bibbia, esprimono un’innegabile verità: Noi creature umane non possiamo dire positivamente che cosa recherà il domani. — Giac. 4:14.

      In considerazione di questo fatto, non sarebbe assai più difficile, sì, impossibile agli uomini predire secoli in anticipo importanti avvenimenti futuri con infallibile accuratezza e in termini chiari? La presenza di tali previsioni o profezie nella Bibbia non sarebbe una vigorosa prova della sua asserzione d’essere ispirata da Dio? Ma ci sono nella Bibbia tali profezie? Considerate:

      LA SORTE DI BABILONIA E DI NINIVE

      Babilonia, costruita sulle due rive del fiume Eufrate, fu un tempo la grandiosa capitale dell’esteso Impero Babilonese. Circondata di palme, con un approvvigionamento idrico permanente e situata sulla rotta commerciale che congiungeva il golfo Persico al mar Mediterraneo, la città era situata in una posizione davvero eccellente. Ciò nondimeno, ancor prima che la condizione di Babilonia cambiasse da semplice satellite dell’Impero Assiro a quella di capitale dell’Impero Babilonese che aveva conquistato il mondo, il profeta ebreo Isaia

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