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  • Guardatevi dal desiderio di cose dannose!
    La Torre di Guardia 1968 | 15 marzo
    • familiare e l’adorazione di Dio, che recano buona coscienza e speranza di vita eterna per fare ciò che è giusto. Essa ci mostra che “la santa devozione con autosufficienza” è sin da ora un grande guadagno. Di sicuro tutte queste sono ragioni, nonché aiuti, per non desiderare le cose dannose. — 1 Tim. 6:6; Eccl. 9:7-9; Rom. 6:23.

  • Gli “ultimi giorni” — Ciò che significano per voi
    La Torre di Guardia 1968 | 15 marzo
    • Gli “ultimi giorni” — Ciò che significano per voi

      AVRETE udito senza dubbio l’espressione “ultimi giorni”. Molti la conoscono bene perché è usata nella Parola di Dio, la Bibbia. Ma poiché l’espressione dà luogo a presentimento e preannuncia condanna, spesso non è un soggetto bene accolto. Alcuni perfino si fanno beffa che ci possa essere una tal cosa e chiudono la loro mente quando sorge il soggetto biblico degli “ultimi giorni”. Tuttavia, è un fatto che molte cose in effetti giungono alla loro fine, e, pertanto, si trovano nei loro giorni terminali.

      Per esempio, le persone giungono agli ultimi giorni della loro vita, o di qualche aspetto della loro vita. Se visitaste una grande biblioteca e ne guardaste il catalogo a schede, trovereste libri su soggetti come “Gli ultimi giorni di Carlo II”, “Gli ultimi giorni di Maria Antonietta”, “Gli ultimi giorni del generale Grant”, “Gli ultimi giorni di Abraamo Lincoln”, “Gli ultimi giorni di Hitler”, e così via. Per certo nessuno dubita che le persone giungono agli “ultimi giorni” della vita umana!

      Anche altre cose pervengono agli ultimi giorni. Così in certe biblioteche pure troverete libri intitolati “Gli ultimi giorni di Sebastopoli”, “Gli ultimi giorni di Pompei” e “Gli ultimi giorni di Ercolano”. Guerre devastatrici a volte recano la fine alle funzioni ordinarie di una città, come accadde alla città di Sebastopoli sul mar Nero durante la seconda guerra mondiale. Oppure un disastro vulcanico può seppellire una città e la sua popolazione facendola scomparire dall’esistenza, come fece l’eruzione del monte Vesuvio alle città di Pompei ed Ercolano nel 79 E.V.

      Tuttavia, non solo persone e città, ma intere nazioni e imperi sono giunti ai giorni finali della loro esistenza. Soltanto alcune generazioni fa potenti nazioni indiane scorrazzavano nelle pianure degli Stati Uniti occidentali, vivendo la semplice vita nomade. Ma ora non ci sono più, cancellati dall’esistenza all’avanzata verso occidente dell’uomo bianco. Robert M. Utley, nel suo recente libro The Last Days of the Sioux Nation, descrive gli ultimi conflitti e avvenimenti che portarono alla scomparsa di questa nazione indiana un tempo potente.

      Non è insolito che vecchi governi o sistemi di dominio giungano ai loro ultimi giorni, e, col passar del tempo, siano soppiantati dai nuovi. Questo è fatto notare nel libro The Last Days of the French Monarchy. “Nell’agosto 1788”, scrive l’autore, “finirono i giorni del vecchio regime [francese], e cominciò un nuovo ordine”. Un libro più recente, The Last Days of the British Raj, parla degli ultimi giorni del dominio britannico nel paese dell’India. E un volume pubblicato solo l’anno scorso a cui si è fatta molta pubblicità, The Last 100 Days, descrive gli ultimi giorni della Germania nazista.

      SOGGETTO ALLA INCOMPRENSIONE

      Quello degli “ultimi giorni” è chiaramente un argomento comune. Farsene dunque beffe perché nella Bibbia sono menzionati gli “ultimi giorni” è per certo ingiustificato. Comunque, giacché l’espressione può avere vari significati, è facile che persone non informate o male informate traggano conclusioni sbagliate e ne abbiano incomprensione.

      Per esempio, si potrebbe desumere dal titolo del libro The Last Days of Richard Nixon (Gli ultimi giorni di Richard Nixon) che l’uomo sia morto. Ma questo non è vero, poiché in questo caso l’espressione “ultimi giorni” non si riferisce agli ultimi giorni della vita dell’uomo, come in genere accade, ma a un episodio o fase della sua vita. Le città di Sebastopoli e Pompei potrebbero prendersi come altri esempi. Mentre entrambe pervennero a “ultimi giorni”, i risultati furono del tutto diversi. Pompei e ogni singola persona che rimase entro la città furono annientati, e Pompei è ancora in rovina dopo quasi 1.900 anni. D’altra parte, Sebastopoli, sebbene subisse una grande distruzione, fu riedificata e ora è una città operosa di oltre 100.000 abitanti.

      Le persone che non conoscono i fatti possono dunque facilmente fraintendere il significato dell’espressione “ultimi giorni”. Questo può dirsi anche dell’uso di tali parole nella Bibbia. Molti hanno un’impressione interamente errata di ciò che la Bibbia vuol dire quando parla degli “ultimi giorni”. Comunque, è molto importante che conosciamo la verità sul soggetto. Che cosa sono gli “ultimi giorni”? Gli “ultimi giorni” di che cosa? Possono evitarsi? Devono essere considerati con orrore? Che cosa significano per voi?

      CHE COSA SONO GLI “ULTIMI GIORNI”?

      In Secondo Timoteo 3:1, capitolo terzo, versetto primo, la Bibbia spiega: “Sappi questo, che negli ultimi giorni vi saranno tempi difficili”. Anche in Secondo Pietro 3:3, 4, capitolo terzo, versetti terzo e quarto, la Bibbia dice: “Poiché voi sapete questo prima di tutto, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori con i loro scherni, che procederanno secondo i propri desideri e diranno: ‘Dov’è questa sua promessa presenza? Infatti, dal giorno che i nostri antenati si addormentarono nella morte, tutte le cose continuano esattamente come dal principio della creazione’”.

      Gli “ultimi giorni” dei quali si parla qui nella Bibbia sono ovviamente un periodo importante della storia che sarebbe stato contrassegnato da insolita afflizione, sì, “tempi difficili”. Tuttavia, la Bibbia mostra che, nonostante la prova che gli “ultimi giorni” sarebbero arrivati, la gente non ci avrebbe creduto. Avrebbe invece deriso: ‘Dov’è questa promessa presenza di Dio? Non verrà nel nostro giorno. Tutte le cose continuano come sono sempre state’.

      Gesù Cristo pure parlò infallibilmente degli “ultimi giorni”. Quando fu sulla terra i suoi discepoli gli si accostarono in privato e domandarono: “Di’ a noi, quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?” (Matt. 24:3, La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma) Oppure, come una traduzione moderna più accuratamente rende l’ultima domanda: “Quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” (Traduzione del Nuovo Mondo) Con la sua risposta Gesù mostrò che la sua “presenza” e “il termine del sistema di cose”, o “la fine del mondo”, avrebbe richiesto un periodo di tempo. Questo periodo di tempo corrisponde

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