-
Se i fari potessero parlareSvegliatevi! 1971 | 8 maggio
-
-
che sono diretti dalla terraferma mediante telecomandi.
E la vita di un custode di faro non è in alcun senso monotona. Durante il giorno, le osservazioni sono fatte a intervalli regolari che contribuiscono a fornire le notizie meteorologiche. Le informazioni sulla condizione del mare, la forza e la direzione del vento, la pressione barometrica e le formazioni di nuvole sono regolarmente raccolte per la trasmissione del bollettino meteorologico. Anche l’aviazione trae beneficio dal nostro servizio, poiché io emetto un segnale luminoso che serve da indicazione ai piloti di aerei che ora s’avvicinano al continente europeo.
Prima di concludere devo rammentarvi che sono anche un’attrazione turistica. Quindi la prossima volta che vorrete fare qualche cosa di diverso, qualche cosa di istruttivo, perché non venire a visitarmi? Forse non potete venire in Portogallo, ma se abitate vicino alla costa, ci dovrebbe essere nelle vicinanze uno dei miei parenti. Sono sicuro che voi e la vostra famiglia avreste piacere di conoscere maggiormente la nostra famiglia dei fari da vicino, e per certo proverete gioia alla selvaggia, naturale bellezza che di solito circonda il faro. Riscontrerete che gli uomini che ci dirigono sono felici e amichevoli, e che saranno lieti di dirvi qualche cosa di più intorno ai preziosi servizi che io compio, cose che vorrei dirvi io stesso, se i fari potessero parlare!
-
-
“Non devi commettere adulterio”Svegliatevi! 1971 | 8 maggio
-
-
“La tua parola è verità”
“Non devi commettere adulterio”
“L’ADULTERIO è divenuto quasi un leggiero e innocente passatempo”. Questa fu una delle conclusioni a cui pervennero alcuni degli psichiatri che assisterono nel 1969 all’adunanza annuale dell’Associazione degli Psichiatri Americani. E non c’è da meravigliarsene, giacché le recenti statistiche mostrano che il 60 per cento degli uomini sposati e il 35-40 per cento delle donne sposate ammettono d’aver commesso adulterio.
Sullo stesso tono lo psicologo Albert Eilis, direttore dell’amministrazione dell’Istituto per la Vita Razionale, dichiarò che “per mantenere unito un matrimonio, l’adulterio dev’essere una cosa buona”. Secondo lui, un adultero ‘sano’ può “avere una relazione amorosa senza distruggere i suoi rapporti coniugali o familiari” e tale individuo può ben pensare di “star meglio con una relazione extraconiugale che senza”. Certi ecclesiastici hanno similmente difeso l’adulterio.
Ma questo non è ciò che dice la Parola di Dio. Il Creatore, Geova Dio, che fece l’uomo e che dotò l’uomo della facoltà di procreare ha diritto di stabilire leggi per governare tali facoltà. Nella legge che Egli diede alla nazione d’Israele, il Settimo Comandamento dice: “Non devi commettere adulterio”. E quale fu la pena per la violazione di questa legge? La morte, la punizione capitale. — Eso. 20:14; Deut. 22:22.
Che l’adulterio sia anche proibito ai cristiani è similmente dichiarato in modo inequivocabile. Vien loro detto espressamente che gli adulteri ‘non erediteranno il regno di Dio’ e che “Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. — 1 Cor. 6:9, 10; Ebr. 13:4.
Mentre oggi molti cercano di trovare scuse per l’adulterio, ciò facendo ingannano se stessi. La regola biblica, “qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà”, non può essere messa da parte (Gal. 6:7) Considerate i possibili risultati: Coscienza colpevole, malattie veneree e indesiderata gravidanza. In quest’ultimo caso, chi è responsabile di badare alla madre e di allevare il figlio illegittimo? Si andrà oltre e si commetterà assassinio, procurando un aborto? E che dire dello strazio del coniuge innocente quando apprende che è stato commesso l’adulterio? Considerate, inoltre, la gelosia che potrebbe ben portare non solo al divorzio ma anche all’assassinio. — Prov. 6:27-35.
Per giunta, ci sono le sanzioni psicologiche. Come notò lo psicologo e professore universitario dott. L. Salzman, l’adulterio non fa ottenere nel matrimonio le piene ricompense della felicità. “La fedeltà non è semplicemente una virtù ma anche un modo di vivere che può accrescere la pienezza della vita creativa”. — Time, 19 maggio 1969.
Il più grave di tutti è il fatto che l’adulterio suscita il dispiacere di Dio. Quale cordoglio provò il re Davide per aver commesso adulterio con Betsabea! (2 Sam. 12:10-12) E per i dedicati cristiani c’è la pena d’esser sottoposti a un periodo di prova o perfino d’essere disassociati, scomunicati o esclusi dalla congregazione cristiana. — 1 Cor. 5:13.
Per guardarci dall’adulterio dobbiamo cominciare dalla mente e dal cuore, come mostrò anche Gesù: “Dal di dentro, dal cuore degli uomini, vengono i ragionamenti dannosi: fornicazioni, furti, assassinii, adultèri”. Perciò la Parola di Dio avverte: “Più di ogni altra cosa che dev’esser guardata, salvaguarda il tuo cuore, poiché da esso sono le fonti della vita”. Fate questo rifiutando di intrattenere pensieri immorali. Un aiuto per custodire il cuore e mantenerlo libero dai ragionamenti dannosi è quello di badare alle impressioni che si ricevono per mezzo dei sensi. È saggio perciò non vedere nessuna pellicola cinematografica o programma televisivo che dia risalto all’immoralità. Evitate pure di leggere libri e riviste o di guardare illustrazioni che sono sessualmente provocanti o pornografiche. Gesù disse che l’uomo coniugato può esser colpevole di ciò che potrebbe chiamarsi adulterio mentale, continuando a guardare una donna con concupiscenza. Si potrebbe dire che un tale individuo commetterebbe adulterio nei suoi pensieri. — Mar. 7:21, 22; Prov. 4:23; Matt. 5:28.
I comandi di Dio che proibiscono l’adulterio sono di lunga portata. Giudicati in base a questi, molti sono oggi colpevoli di adulterio senza nemmeno rendersene conto. Come potrebbe avvenire ciò? In quanto, mentre ottengono divorzio legale prima di risposarsi, il loro non era un divorzio scritturale. Che cosa è un divorzio scritturale? Gesù disse: “Chiunque divorzia da sua moglie, salvo per causa di fornicazione [cioè, adulterio], la rende soggetta all’adulterio, giacché chi sposa una [tale] donna divorziata commette adulterio”. — Matt. 5:32.
Sì, per essere agli occhi di Dio liberi di risposarsi, non solo bisogna avere un divorzio legale ma deve basarsi su motivi scritturali: l’infedeltà da parte del coniuge. Ma supponete che uno abbia ottenuto il divorzio e si sia risposato senza conoscere questa condizione scritturale e quindi violandola. Che cosa può fare? Separarsi? No. Avendo avuto rapporti sessuali con il nuovo coniuge si è reso valido il divorzio, così che il primo matrimonio non è più scritturalmente vincolante, essendo stata provveduta una base scritturale per il divorzio legale. È vero che questo è stato un peccato; ma può essere perdonato se la persona se ne è sinceramente pentita, come possono esser perdonati altri peccati commessi per ignoranza e se mostrate la vostra sincerità osservando le responsabilità che ora avete da persona sposata.
Un altro modo ancora in cui alcuni possono inconsapevolmente essersi resi colpevoli di adulterio è quello d’aver accettato la fecondazione artificiale da qualcuno diverso dal proprio coniuge o d’essere stato donatore di seme per tale uso. Così nel 1963 una corte della Contea newyorkese di Kings decise che “la fecondazione artificiale mediante un terzo donatore, con o senza il consenso del marito costituisce adulterio da parte del padre, e . . . un figlio così concepito non è un figlio nato nel matrimonio ed è perciò illegittimo”.
Tale pratica implica anche molti altri problemi. Da una parte, nega al figlio di conoscere chi sia suo padre. È noto che dei mariti son divenuti “pazzamente gelosi” di donatori sconosciuti. E delle donne son divenute così curiose di sapere esattamente chi era il donatore sconosciuto che han rubato le cartelle d’ospedale per scoprire chi era il padre dei loro figli. Secondo il dott. August Mayer, ginecologo tedesco, i mariti che hanno consentito tale fecondazione artificiale delle loro mogli hanno in seguito maledetto i medici per aver distrutto il loro matrimonio.
La Bibbia parla anche di adulterio spirituale. Esso è infedeltà al voto di dedicazione da parte del cristiano. Come si esprime il discepolo Giacomo: “Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Dio? Chi perciò vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio”. Siccome la condotta del mondo è guidata da Satana il Diavolo, non si può piacere a esso e a Geova Dio nello stesso tempo. — Giac. 4:4.
Il Creatore, Geova Dio, è l’arbitro finale della morale. Il suo decreto contro l’adulterio è sia giusto che saggio. Tutti quelli che vogliono piacere a Dio, godere la felicità e vivere a lungo devono stare molto attenti per evitare l’adulterio in qualsiasi forma si presenti, fisico, mentale o spirituale. — 1 Piet. 3:10-12.
-
-
Cambiò il suo modo di vestireSvegliatevi! 1971 | 8 maggio
-
-
Cambiò il suo modo di vestire
Nel ministero di casa in casa una testimone di Geova di Columbus, in Georgia, negli U.S.A. incontrò una giovane vestita alla moda. Era presbiteriana e insegnava nella scuola domenicale. Il suo predicatore insegnava il concetto moderno dei “liberi pensatori” e che gli “abiti pop” facevano parte della loro “espressione”. Tutti i suoi vestiti erano di lunghezza micro–mini.
Questa donna accettò il gratuito studio biblico a domicilio offertole dalla testimone. Col passar del tempo fu con tatto richiamato alla sua attenzione che la Bibbia insegna alle donne cristiane la modestia nel vestire. (1 Tim. 2:9, 10) Benché venisse alla Sala del Regno indossando abiti della sua solita lunghezza, i Testimoni l’accolsero con calore. Ed ella notò casualmente gli abiti modesti delle donne nella Sala del Regno.
Man mano che studiava la Bibbia cominciò a capire che il suo capo religioso l’aveva mal guidata. Ora si rendeva conto che si è o sotto lo spirito di Geova o sotto lo spirito del mondo. Pianse. Ma mostrò tanto apprezzamento per la verità di Dio che cominciò a raccomandarla ad altri.
Ben presto si presentò alla Sala del Regno con un abito di lunghezza moderata. Tutti i testimoni presenti si rallegrarono con lei. La verità di Dio aiuta realmente le persone a rinnovare la loro mente in armonia con la volontà di Dio. — Rom. 12:1, 2.
-