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  • Perché Dio permette il male
    La Torre di Guardia 1955 | 15 maggio
    • sopra Satana ed anche ch’egli può avere degli uomini sulla terra che saranno fedeli nella prova. E che fu questa la ragione per cui fu concesso ad Adamo ed Eva di vivere e generare figli è mostrato dal fatto che Geova per primo richiamò l’attenzione di Satana sulla condotta integra di Giobbe, indicando in tal modo che la questione dell’integrità dell’uomo era stata sollevata precedentemente.

      Permettendo il male per risolvere la questione della supremazia Geova non è colpevole di alcuna ingiustizia. Egli avrebbe potuto mettere a morte Adamo ed Eva all’istante invece di lasciarli misericordiosamente vivere per molti secoli. Ed anche per i loro discendenti, la vita con le sofferenze è una benedizione. Per di più tutti quelli che serbano l’integrità saranno premiati più di quanto non lo fosse Giobbe, mediante il riscatto di Cristo e la risurrezione.

      Iddio ha permesso a Satana di sussistere per i trascorsi 6.000 anni soltanto per lo scopo che Geova dichiarò a Faraone, ‘per mostrarti la mia potenza e affinché il mio nome sia proclamato in tutta la terra’. Quando questo proposito sarà stato pienamente raggiunto, allora Geova metterà fine a Satana e a tutti quelli che hanno il suo spirito, i quali sono responsabili del male che c’è nel mondo, ad Harmaghedon, come distrusse Faraone e le sue schiere nel Mar Rosso. — Eso. 9:16; 14:27, 28.

      Geova è amorevole e giusto e pertanto non simpatizza col male. Essendo onnisapiente e onnipotente, egli può farlo cessare e lo farà cessare a suo proprio tempo. Allora la preghiera di Gesù che la volontà di Dio ‘si compia, come in cielo, anche sulla terra’ sarà adempiuta. Non vi sarà più morte, né grido, né dolore, né sofferenza. (Matt. 6:10, NW; Apoc. 21:4) Allora tutti quelli che vivranno ameranno Dio con tutto il loro cuore, mente, anima e con tutta la loro forza e i loro simili come se stessi. In vista del prezioso proposito che sarà perseguito, gli amanti di Dio e della giustizia non biasimeranno Dio per aver permesso il male ma saranno lieti di serbarsi integri anche se questo significa per il tempo presente sofferenza, guardando il glorioso risultato di tutto ciò, la rivendicazione del nome di Geova e per loro la vita senza fine nel suo giusto nuovo mondo.

  • “Sacri orrori” e “pie cianfrusaglie”
    La Torre di Guardia 1955 | 15 maggio
    • “Sacri orrori” e “pie cianfrusaglie”

      ● La vendita di articoli religiosi alle persone pie e devote è diventata un commercio eccessivamente lucroso. Ci sono medaglie di S. Cristoforo, catene per chiavi di S. Antonio, collane di rosari, ampolle contenenti l’acqua di una fontana cosiddetta miracolosa e perfino crocefissi fosforescenti. Alcuni esponenti cattolici hanno avuto il coraggio di ammettere che la vendita di oggetti religiosi è un “buon affare”. Recentemente l’arcivescovo Richard J. Cushing, in un discorso alla radio, ha ammonito energicamente di non acquistare tali “sacri orrori”. Egli ha fatto una lista di “pie cianfrusaglie” e “pio vecchiume”, oggetti come “croci fosforescenti, immagini religiose con occhi che vi guardano ovunque vi troviate, acqua proveniente da una sacra idrante, fiale con olio miracoloso per unzioni”. L’arcivescovo ha aggiunto: “È un insulto alla vostra intelligenza; è denaro speso per sacri orrori. Queste cose mènomano la devozione cattolica e incoraggiano la superstizione”. — Standard-Times di New Bedford, Mass., Stati Uniti, 23 marzo 1954.

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