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  • Che specie di pane per un mondo affamato?
    La Torre di Guardia 1972 | 1° gennaio
    • l’evidenza di ciò che egli come Re del regno di Dio farà a suo tempo, per l’eterno bene del genere umano.

      Ma a parte l’offrire la sua vita come riscatto, l’aspetto più importante del ministero di Gesù millenovecento anni fa fu ciò che disse, le parole che pronunciò. Egli proferì vivificanti parole che aveva udite da Dio, parole che, se erano ascoltate, potevano condurre non semplicemente al pane per un pasto o due, ma alla più grande meta, la vita eterna. Ad alcuni, ai quali aveva miracolosamente dato pane il giorno prima, disse: “Operate non per il cibo che perisce, ma per il cibo che rimane per la vita eterna”. — Giov. 6:27.

      Quando Gesù mandò i suoi discepoli, non li mandò con pane materiale ma con cibo spirituale, la parola della vita. Egli disse: “Le parole che io vi ho dette sono spirito e son vita”. (Giov. 6:63) Si sarebbe saputo che essi formavano la vera congregazione cristiana perché seguivano l’esempio di Gesù. La congregazione dei veri discepoli di Gesù esiste ancora e consiste ancora di “una minoranza di testimoni personali”. Per quanto riguarda il mondo del genere umano, il suo compito, il suo incarico, è questo: “In tutte le nazioni si deve prima predicare la buona notizia” e “fate discepoli delle persone di tutte le nazioni . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”. — Mar. 13:10; Matt. 28:19, 20.

      Solo questa congregazione può fare delle persone dei veri cristiani ed essa soltanto può renderli attivi nel vero ministero cristiano. Solo cooperando con questa congregazione la persona sarà in grado di compiere giusti atti d’amore, in armonia con la volontà di Dio e per l’eterno bene dei bisognosi del mondo. La cosa più importante per ciascuno è di trovare la vera congregazione cristiana, di schierarsi dalla parte del vero cristianesimo e associarsi a questa congregazione.

  • L’aiuto dato dalla vera chiesa
    La Torre di Guardia 1972 | 1° gennaio
    • L’aiuto dato dalla vera chiesa

      IL VERO cristianesimo è sopravvissuto in una “minoranza di testimoni personali”, una vera congregazione cristiana che ha ricordato che cosa significa l’opera affidatale. Pertanto ha potuto fare veri discepoli di Cristo delle persone invece di farne semplicemente “cristiani del riso” o cristiani solo di nome.

      La vera congregazione cristiana non è una “Chiesa ricca”. E poiché i suoi membri, tutti indistintamente, sono testimoni che prestano personalmente servizio andando alle case delle persone, come facevano Gesù e i suoi apostoli, sono in grado di toccare i cuori delle persone con il loro messaggio, anche di quelle afflitte dalla fame e dalla povertà.

      Di solito i testimoni cristiani si trovano nelle condizioni delle persone fra cui fanno servizio. Tuttavia impiegano i loro fondi molto limitati per recare la Parola di Dio al popolo comune. La popolare asserzione: “Non si può predicare a un affamato; vuole pane, non parole”, non è universalmente esatta. Gesù Cristo stesso dichiarò: “Chi è dalla parte della verità ascolta la mia voce”. — Giov. 18:37.

      In qualsiasi situazione di emergenza, certo, il testimone cristiano aiuterà se ne è personalmente in grado, come insegnò Gesù nella parabola del soccorrevole Samaritano. (Luca 10:29-37) Ma il vero cristiano non dimenticherà che ha il mandato di predicare il regno di Dio.

      IL VERO RIMEDIO

      Che cosa dovete dunque fare se volete seguire l’esempio del Figlio di Dio? Dovete essere misericordioso e compassionevole, certo. Ma come potete meglio mostrare tale misericordia e compassione? Per esempio, gettereste un fiammifero a un uomo che sta per annegare in un mare tempestoso? Difficilmente. Tuttavia, gli sforzi degli ecclesiastici per risolvere i problemi del mondo del genere umano soprattutto con i doni materiali sono molto simili a ciò. Il sollievo che recano è solo superficiale. Per il fatto che, finché egoismo e avidità continueranno, ci saranno povertà e fame.

      Sì, un intero sistema mondiale dev’essere cambiato. Ma come? L’azione politica può cambiare le strutture dei governi. Ma può cambiare il cuore degli uomini? Non è lì che sta il problema?

      Gli ecclesiastici che esortano i loro parrocchiani a partecipare all’attività politica e a movimenti di riforma cercano semplicemente di cucire toppe su un vecchio abito logoro. Ma Gesù mostrò che il vero cristianesimo non è come un rattoppare un vecchio abito. (Matt. 9:16, 17) E, invece di rattoppare questo attuale sistema mondiale con tutte le sue ingiustizie, le sue disuguaglianze, la sua avidità e la sua oppressione, Dio lo metterà da parte perché non buono, degno d’essere distrutto. Al suo posto stabilirà un nuovo sistema, fondato sulla giustizia e sulla rettitudine. Di suo Figlio, che sarà capo di quel giusto dominio sopra la terra, la profezia dice: “Dovrà giudicare con giustizia i miseri, e dovrà dar riprensione con rettitudine a favore dei mansueti della terra. . . . e con lo spirito delle sue labbra metterà a morte il malvagio”. Allora e allora soltanto la povertà e la fame spariranno dalla terra. — Isa. 11:4, 5; 2 Piet. 3:13.

      ASSISTENZA SPIRITUALE E MATERIALE

      L’aiuto che il cristiano è in grado di dare, quindi, non è solo di natura temporanea, ma ha un più durevole valore, giacché è vero che “l’uomo non deve vivere solo di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”. — Matt. 4:4.

      Chi riceve la parola della vita recatagli da un testimone cristiano avrà qualche cosa per cui vivere. Ha una speranza. Vede un significato nella vita. Capisce che egli stesso può avere qualche valore e può essere così impiegato per aiutare altri. Questo gli dà il desiderio di condurre una vita dignitosa. Acquista rispetto di sé. Prima la disperazione poteva averlo reso apatico, poteva averlo indotto a trascurare la sua famiglia, i suoi doveri o forse gli aveva anche fatto prendere vizi che l’avrebbero condotto al suicidio — situazione a cui il solo aiuto materiale non può porre rimedio — ma ora ha uno scopo nella vita.

      Forse è ancora povero, ma non sarà misero. Ha cominciato una vita completamente nuova dove i valori spirituali sono la cosa più importante e dove viene prima ‘la ricerca del regno di Dio e della sua giustizia’. (Matt. 6:33) Si associerà con la congregazione cristiana e lì si farà degli amici. Apprenderà quanto è importante la laboriosità e la pulizia. Imparerà la moderazione e invece di sprecare il suo denaro, imparerà a farne buon uso.

      Se si trovasse veramente nel bisogno, la congregazione lo aiuterà. (Giac. 2:15, 16) Sì, anche se i fratelli di un intero paese si trovano nel bisogno i testimoni cristiani di altre nazioni faranno tutto il possibile per aiutarli. In questo modo i cristiani della Macedonia e dell’Acaia aiutarono nel primo secolo i cristiani bisognosi della Giudea, dove c’era una carestia. (Atti 11:28, 29; Rom. 15:26) E seguendo lo stesso modello, per esempio, nel 1945 i cristiani testimoni di Geova degli Stati Uniti inviarono grandi quantità di abiti e cibo ai loro conservi credenti della Germania che erano stati liberati dai campi di concentramento.

      In maniera simile, i cristiani testimoni di Geova hanno in numerose occasioni dato assistenza materiale e umanitaria quando ci sono state catastrofi e disastri, come quando fornirono aiuti ai loro fratelli cristiani del Perù dopo il terremoto del maggio 1970.

      Il dare tale assistenza materiale, comunque, non è il principale mandato della congregazione. Il principale mandato della congregazione è d’essere una luce per il mondo del genere umano, mediante la vita che essi conducono e predicando il regno di Dio e aiutando quelli che cercano tale regno a divenire veri cristiani.

      CORRETTA VEDUTA DELL’AFFLIZIONE DEL MONDO

      La vera congregazione cristiana, pertanto, tiene ben presente il suo principale mandato e mantiene la giusta veduta dell’afflizione che c’è nel mondo. Non chiude gli occhi alla miseria e non è sorda alle grida di misericordioso aiuto, ma avendo fiducia in Dio dà l’aiuto che può e che ha il mandato di dare.

      I cristiani devono prestare amorevole servizio nel mondo e aiutare quando possono. Confidando in Dio, comunque, devono tenere ben presente il loro mandato. Se intraprendono un lavoro diverso da quello che è stato loro affidato, verranno meno in due modi: In primo luogo, non saranno in grado di adempiere il compito che si sono assunti, giacché la loro opera non sarà benedetta da Geova. (Sal. 127:1) E in secondo luogo, trascureranno l’opera che dovevano fare, mostrando così d’essere falsi cristiani. No, per essere veri cristiani non devono mai perdere di vista il fatto che la buona notizia del regno di Dio è il più importante provvedimento che essi possano fornire alla gente.

      È vero che vedono molta afflizione e miseria riguardo a cui non sono in grado di far nulla. Come possono sopportare la vista di tutto ciò? La stessa domanda fu posta dal defunto cronista Niels Jørgensen, il quale scrisse intorno ai cristiani testimoni di Geova che aveva conosciuti nei campi di concentramento tedeschi. Egli disse:

      “Senza perdere il coraggio e senza compromettere la loro convinzione, questi uomini sono vissuti per anni nei campi di concentramento tedeschi. . . . Gli Studenti Biblici che erano generalmente rispettati nei campi di concentramento . . . subirono pazientemente le loro prove e con singolare letizia di cuore perché erano stati considerati degni di camminare nelle orme di Cristo e di sopportare le stesse sofferenze che il loro Signore e Maestro aveva una volta sopportate in un mondo malvagio. C’è solo una cosa nell’attitudine di queste persone che non riesco a capire, e ancor meno oggi che al tempo in cui dapprima le conobbi con profondo rispetto per la loro forza mentale. È come riescano a sopportare di vedere altri soffrire così terribilmente senza essere aggravati dal peso della compassione”.

      La risposta è questa: Essi hanno fiducia che un giorno molto vicino Geova interverrà ed eliminerà in modo perfetto ogni miseria e afflizione. Milioni di uomini che sono morti nel nostro tempo e negli anni passati, ‘sia i giusti che gli ingiusti’, torneranno in vita e durante il regno millenario di Cristo avranno l’opportunità di mostrare la loro attitudine verso Cristo e verso il suo regno messianico. — Atti 24:15.

      Ora, se non siete convinti che Dio voglia e possa intervenire, avrete fiducia solo negli incerti sforzi dell’uomo. Allora tutto apparirà davvero senza scopo e senza speranza. Ma non dev’essere così. Valetevi dell’aiuto offerto dai cristiani testimoni di Dio. Apprendete le verità della Parola di Dio, la Bibbia, e avrete un fermo fondamento per una forte fede.

      La vera chiesa o congregazione di Dio continuerà a essere composta da una minoranza di testimoni personali. Non ha laici passivi. Sono tutti attivi, assorti nel servire altri in modo amorevole. Questa congregazione si mantiene estranea a questo mondo, in armonia con le parole di Gesù: “Essi non sono parte del mondo come io non sono parte del mondo”. (Giov. 17:16) Il suo cristianesimo non è “del mondo”, mondano o “secolare”. Perciò, non si assumerà compiti politici. Non si lascerà sviare o impegnare in altri compiti diversi da quello affidatole. Essa deve sempre additare alle persone del mondo la vera speranza del regno di Dio.

      La cosa più importante per voi, per ogni persona — inclusi i poveri e gli afflitti — è di stabilire una giusta relazione con Dio e con Cristo. A tal fine i cristiani testimoni di Geova sono mandati nel mondo non con pane materiale, ciò che sarebbe solo un aiuto temporaneo, ma con cibo spirituale, la parola della vita. Queste parole di Dio apriranno la via per fare la pace con Lui, e nello stesso tempo la via della vita eterna nel nuovo ordine di Dio, quando ci sarà abbondanza per tutti.

  • Fanciulli destati dai morti
    La Torre di Guardia 1972 | 1° gennaio
    • Fanciulli destati dai morti

      Articolo specialmente preparato perché i genitori lo leggano con i loro figli

      NON è meraviglioso sapere che qualcuno ti ama? È bene avere persone che realmente si interessano di te. Ma sai che c’è qualcuno che ti ama più di chiunque altro sulla terra? È Geova Dio.

      Quanto ci ama Geova? Pensa egli a noi solo quando siamo qui, per poi dimenticarci quando non ci siamo più? O si ricorda realmente di noi? La Bibbia dice che né ‘morte né vita, né cose presenti né cose avvenire, potranno separarci dall’amore di Dio’. — Rom. 8:38, 39.

      Quindi Dio non dimentica. Egli ricorda le persone che lo servono e ricorda anche i loro fanciullini. Anche se morissero, li riporterà in vita.

      Quando Gesù il Figlio di Dio fu sulla terra, egli mostrò che Geova si interessa dei fanciullini. Gesù trovava il tempo di parlare di Dio ai bambini. Impiegò perfino la potenza di Dio per riportare in vita alcuni piccoli dai morti! Ti piacerebbe sentire come Gesù fece questo per una famiglia?

      C’era un uomo che si chiamava Iairo. Egli e sua moglie e la loro figlia dodicenne abitavano a breve distanza dal mar di Galilea. Il padre e la madre amavano moltissimo

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