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  • Qual è l’obbligo del cristiano?
    La Torre di Guardia 1958 | 15 luglio
    • diceva, essi ascoltarono con gioia le confutazioni che fece citando la Parola del Padre suo come autorità. In altre occasioni li chiamò da parte e diede loro istruzioni private. Poi quando furono addestrati li mandò a predicare. Quale fu il messaggio? Di purificare il vecchio mondo? Di cercare di convertire tutta l’umanità? No. “Egli li mandò a predicare il regno di Dio”. — Luca 9:2, Ti.

      Vi furono quelli che pensarono che le altre cose fossero di maggior importanza della predicazione. Per esempio uno di questi disse: “Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre”. Ma gli fu detto: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti, ma tu va’ ad annunziare il regno di Dio”. (Luca 9:59, 60, Ti) Questo non significava che il padre fosse già morto, altrimenti il figlio non sarebbe stato là ad ascoltare Gesù. No, il giovane stava cercando di guadagnare tempo. Invece di essere pronto a seguire subito Gesù voleva prima andare a casa. Sapeva che suo padre sarebbe morto prima o poi, così egli pensava di ritornare a casa e attendere quel momento prima di diventare un predicatore a pieno tempo. I parenti del giovane non seguivano Gesù sulla via della vita e quindi erano spiritualmente morti. E perciò Gesù gli disse che essi avrebbero potuto fare il necessario, e che il suo obbligo, se desiderava essere Suo seguace, era di predicare il vangelo.

      Quanto più importante è predicare la buona notizia della sua salvezza oggi. Noi viviamo nei giorni della seconda presenza del Figlio dell’uomo. Il regno di Dio da lungo tempo promesso è stato stabilito nei cieli (Apoc. 12:5, 10) Cristo Gesù ora governa in mezzo ai suoi nemici. (Sal. 110:1, 2) Il presente sistema di cose è stato pesato sulla bilancia e trovato mancante. Presto sarà completamente distrutto ad Armaghedon. (Apoc. 16:12-16) Come può un vero Cristiano sprecare tempo ed energia per cercare di sostenere o purificare ciò che Geova ha condannato alla distruzione? Scrivendo ai Corinzi Paolo disse: “Qual società ci può essere fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunanza tra la luce e le tenebre? E qual parte tra Cristo e Belial? E qual relazione tra il fedele e l’infedele? E qual compatibilità fra il tempio di Dio e gl’idoli? Voi siete il tempio del Dio vivente come dice Dio: Abiterò in essi, e camminerò in mezzo a loro, e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò uscite di mezzo ad essi e separatevene (dice il Signore) e non toccate l’immondo, ed io vi accoglierò”. (2 Cor. 6:14-17, Ti) Qui è dato il preciso comando a tutti i veri Cristiani di non prendere parte ai progetti degli uomini. Essi devono stare separati e distinti da essi.

      Il discepolo Giacomo conferma il fatto che il Cristiano dovrebbe mantenersi senza macchia dal mondo e dai suoi progetti. Infatti, egli dice ancora di più specificando che coloro che professano di essere seguaci di Cristo e che hanno illecite relazioni con il presente sistema di cose si rendono nemici di Dio. “O gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio”. — Giac. 1:27; 4:4, VR.

      OPERA EDUCATIVA

      Dovrebbe essere evidente, perciò, che il Cristiano non ha l’obbligo di sostenere i progetti dei sapienti mondani per il miglioramento di questo vecchio mondo. Il suo obbligo è indicato dal suo incarico, com’è esposto in Isaia 61:1-3 (VR). Noi viviamo oggi nel “giorno della vendetta del nostro Dio”. Durante la vita della presente generazione Geova compirà la sua vendetta contro tutte le ingiustizie, compreso il presente empio sistema di cose. Ma prima egli fa proclamare un avvertimento per dare, a tutti quelli che ‘sospirano e gemono per tutte le abominazioni che sono fatte nella Cristianità’, un’opportunità di salvarsi. (Ezech. 9:4, VR) Questi devono ricevere un marchio sulle loro fronti, non un marchio letterale, ma un intendimento intellettuale dei propositi di Geova, e un’opportunità di essere radunati alla destra del Re.

      Questa opera educativa è ora in corso. È un’opera mondiale ed è svolta in 164 diversi paesi. Tutti coloro che ne apprezzano l’urgenza non hanno certamente il tempo d’immischiarsi nei numerosi piani degli uomini per il miglioramento del vecchio mondo. Coloro che possono sistemare la loro situazione seguiranno l’esempio stabilito 1900 anni fa e ‘abbandoneranno le loro reti’. Essi avranno un ardente desiderio di trascorrere tutto il loro tempo nella predicazione della buona notizia del regno di Dio. Per loro nulla potrebbe essere di maggiore importanza dell’opera di predicazione. Di conseguenza il loro motto è simile a quello di Paolo: “Questa unica cosa io faccio”. Altri, che possono avere obblighi scritturali di provvedere alla moglie e a figli piccoli, potranno non essere in grado di dedicare tutto il loro tempo e tutta la loro energia all’attività di predicazione. Ma anch’essi, come dedicati servitori dell’Altissimo, sanno che il principale scopo della loro vita, il loro obbligo principale è di predicare la buona notizia della Sua salvezza, e di far ciò ‘di giorno in giorno’ secondo le loro possibilità.

      Che importa se i saggi di questo mondo dicono che non sono pratici e che la loro attività di predicazione è una perdita di tempo. Il loro incarico viene da Geova. Essi non hanno dubbi riguardo al loro obbligo e alla loro responsabilità. Il loro eterno benessere dipende dalla loro ubbidienza a lui. Quindi continueranno a proclamare l’avvertimento della distruzione che sovrasta questo mondo e a partecipare all’adempimento delle parole di Gesù: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14) Dopo di ciò il nuovo mondo di giustizia di Dio sarà stabilito sotto il benefico regno di Cristo Gesù. Tutti i mali a cui gli uomini sono stati soggetti nel passato, e che non sono stati capaci di correggere coi loro sforzi, saranno passati. Satana stesso sarà inabissato e gli uomini ubbidienti potranno godere la vita senza fine nel paradiso terrestre. Il mezzo e il proposito di Geova di salvare molti mediante la ‘stoltezza della predicazione’ saranno completamente adempiuti.

  • Studenti delle scuole superiori non conoscono la Bibbia
    La Torre di Guardia 1958 | 15 luglio
    • Studenti delle scuole superiori non conoscono la Bibbia

      ◆ Il ministro luterano Walter C. Gerkin si è recentemente lamentato dell’estesa ignoranza della Bibbia che vi è fra gli studenti delle scuole superiori. Fra l’altro, come è stato riportato dal periodico News di Rochester (Michigan) del 14 novembre 1956, egli ha detto: “L’ignoranza religiosa dei nostri tempi è stata recentemente rivelata da una serie di domande rivolte a 18.434 studenti delle scuole superiori. L’87 per cento di essi non è stato capace di dire il nome di tre discepoli di Gesù; il 64 per cento non è stato capace di dire i nomi dei quattro Vangeli. . . . È inconcepibile che un allievo delle scuole superiori, a cui sono state dovutamente insegnate le nozioni fondamentali del Cristianesimo, debba segnare meno del 100 per cento di punti nel rispondere alle suddette tre domande”. Il ministro non ha fatto alcun commento sul numero degli illetterati che avevano frequentato le scuole domenicali della Cristianità.

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