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Una nazione ha un paese in concessione per conto di DioLa Torre di Guardia 1965 | 1° gennaio
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Nei quarant’anni che fu nel deserto guidò e preservò la nazione, provvedendo per essa da mangiare e da bere. Neppure i loro abiti si consumarono. Provvide loro una casa di adorazione con un sacerdozio affinché potessero rimanere nel sacro patto stipulato con lui. Quindi ebbe cura di loro nominando il fedele ministro di Mosè, il comandante militare Giosuè, il figlio di Nun, affinché li guidasse attraverso il Giordano nel paese ove scorrevano latte e miele.
31. (a) Che cosa avrebbe significato per la nazione il continuo amore e l’ubbidienza verso Geova da parte d’Israele, ma che cosa ne sarebbe derivato se non avessero conservato la concessione data loro da Dio? (b) Ha Geova nei nostri giorni un popolo che gli rende esclusiva devozione?
31 Se gli Israeliti avessero continuato ad amare e adorare Geova e avessero ubbidito ai suoi comandamenti nel paese, ciò avrebbe significato vita per loro, oltre a felicità, benessere e sicurezza, ed avrebbero avuto la certezza di rimanere come nazione nel paese, adempiendo il loro sacro deposito come fittavoli di Dio nel paese. D’altra parte, se non avessero conservato la concessione mantenendo la vera adorazione di Geova, ciò avrebbe condotto alla degradazione e al declino morale, e anche alla rovina e desolazione del paese che era stato loro benignamente concesso di occupare. Che cosa avrebbero fatto gli Israeliti? Vedremo come avrebbero ottenuto un re prima della venuta del grande Re–Sacerdote a somiglianza di Melchisedec, e come si adempirono in loro le parole di Geova. Inoltre, vedremo che oggi Dio ha un popolo che pone al di sopra di tutte le altre cose l’amore e l’adorazione del solo Dio Geova, rendendogli esclusiva devozione. Lo ha organizzato Geova? Quale paese gli concede Geova su questa terra, e vi rimarrà? Come potete avere una parte in questo meraviglioso paese? Considereremo queste cose in successive edizioni de La Torre di Guardia.
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La verità in UngheriaLa Torre di Guardia 1965 | 1° gennaio
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La verità in Ungheria
In molte famiglie i giovani rappresentano un vero problema e questo avviene certamente anche nei paesi comunisti dove i figli sono soggetti di continuo all’influenza dell’ateo comunismo. Il problema è anche peggiore quando pure il padre esercita un’influenza comunista. Una proclamatrice cominciò uno studio biblico con una donna, ma non a casa sua, perché il marito era comunista e sin dagli inizi egli aveva allevato i figli secondo questa ateistica ideologia. Malgrado ciò, il ragazzo minore, di sedici anni, cominciò a mostrare grande interesse per la verità, per cui la madre lo condusse con sé allo studio biblico. Il figlio maggiore, di diciotto anni, seppe di questi studi e cominciò a manifestare un atteggiamento molto ostile. Una sera in cui era tenuto lo studio il figlio maggiore si avvicinò alla casa dov’era tenuto e dalla finestra aperta minacciò la propria madre, il proprio fratello e la sorella che se lo studio non era immediatamente interrotto egli avrebbe chiamato subito la polizia. Ma lo studio fu continuato intrepidamente. Un’altra volta egli entrò nella stanza dov’era tenuto lo studio per parlare alla madre. La proclamatrice colse l’opportunità e disse al giovane in modo molto amichevole, ma con parole schiette e chiare, che i testimoni di Geova non hanno paura di tali minacce: “Noi siamo sulla via giusta e sappiamo che esercitare la nostra fede reca persecuzione”. Questa conversazione fece pensare il ragazzo. Smise di ostacolare lo studio e, con sorpresa di tutti, cominciò ad assistere regolarmente allo studio. Dapprincipio non fece nessun commento, ma dopo un po’ di tempo partecipò allo studio. Da allora in poi, la madre e i ragazzi furono molto diligenti nello studio. Entrambi i ragazzi cambiarono la loro condotta. Prima la madre soffriva molto per l’irriverente e maleducato comportamento di questi ragazzi. Quindi la verità li cambiò. Divennero educati e gentili. Qualche tempo fa tutt’e tre i componenti di questa famiglia si sono battezzati e sono divenuti proclamatori molto diligenti. Ciò indica che un atteggiamento fermo verso gli adolescenti può recare benedizioni. — Annuario dei Testimoni di Geova (inglese) del 1964, pagina 278.
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