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Mantenetevi ‘puri dal sangue di tutti gli uomini’La Torre di Guardia 1960 | 1° giugno
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piacere della prospettiva di macchiarci del sangue di coloro che periranno, perché sappiamo che dovremmo render conto di ciò quali sentinelle pigre. Noi lavoriamo per avere felicità cristiana, poiché questa felicità significa vita eterna.
42. Perché viviamo in un tempo in cui siamo responsabili del sangue, e quindi che cosa non dobbiamo fare?
42 Come ai giorni di Paolo, che visse poco prima della distruzione di Gerusalemme e della Giudea e della dispersione della nazione giudaica, noi viviamo oggi in un tempo in cui il sangue dei nostri connazionali e dei nostri simili è in pericolo. La “guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente” ci sovrasta, e nel campo di battaglia di Armaghedon sarà eseguito il giudizio di Dio contro tutti quelli che rifiutano e avversano il messaggio del regno di Dio. Quale comunità mondiale essi pagheranno a Dio col proprio sangue il conto del sangue che hanno versato come fecero Gerusalemme e Babilonia. (Matt. 23:33-38; Ger. 51:3, 4, 48, 49) Se vogliamo sopravvivere al giudizio di tale guerra e vivere nel nuovo mondo di Dio ci dobbiamo mantenere ‘puri dal sangue di tutti gli uomini’. Non è volere di Dio che questo mondo condannato sia lasciato nell’ignoranza, che perisca per mancanza di conoscenza. Con la nostra conoscenza biblica, noi non osiamo lasciare le persone nell’ignoranza, a meno che esse non vi vogliano rimanere. Noi dobbiamo avvertirle intorno ad Armaghedon e a Gog di Magog che conduce il genere umano a combattere ivi contro Dio e Cristo. Non osiamo lasciare le persone in condizione tale che possano addurre dinanzi a Dio la scusa dell’ignoranza, perché noi non ci saremmo sforzati di dar loro il messaggio della salvezza.
43. Con quanta premura dobbiamo farlo, e in che modo dobbiamo dichiarare, senza tirarci indietro, “tutto il consiglio di Dio”?
43 Come Paolo, dobbiamo essere tanto ansiosi di avvertire e illuminare le persone quanto lo saremmo se questo fosse il nostro ultimo avvertimento per quelli che sono in pericolo. Quel momento s’avvicina! Come Paolo, siamo incaricati da Dio per mezzo di Cristo di predicare la buona notizia del regno di Dio, sì, del regno di Dio ora istituito con potenza. (Matt. 24:14) Dobbiamo far questo per dare testimonianza e avvertimento, prima che venga la fine del vecchio mondo. Non ci dobbiamo trattenere dal dichiarare “tutto il consiglio di Dio”. Come Paolo, che ci dice: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”, dobbiamo far questo predicando in pubblico e insegnando di casa in casa. — 1 Cor. 11:1.
44. Se facciamo questo che cosa potremo dire alla resa dei conti, e con quali conseguenze per noi stessi?
44 Se facciamo questo, che cosa accadrà? All’inizio di Armaghedon, potremo ripetere le parole di Paolo e dire senza vergogna a tutto il mondo: “Vi chiamo a testimoni in questo giorno che io sono puro dal sangue di tutti gli uomini, poiché io non mi sono trattenuto dal dirvi tutto il consiglio di Dio”. Non morremo con alcuna colpa per il sangue sparso. Con mani, capo e condotta puri saremo introdotti nell’innocente, nuovo mondo di Dio, dove regneranno vita e felicità per sempre.
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Quando non vi fu la piena del NiloLa Torre di Guardia 1960 | 1° giugno
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Quando non vi fu la piena del Nilo
● Nel suo libro Modern Discovery and the Bible, A. Rendle Short riferisce: “Raramente in Egitto le carestie durano a lungo. Come ognuno sa, l’agricoltura in quel Paese dipende interamente dalla piena del Nilo. Nell’isola di Elefantina è stata fatta la scoperta molto interessante di una tavoletta che commemora il fatto che per sette anni successivi non vi fu la piena del Nilo. La data esatta di questa tavoletta non può essere accertata, ma un’iscrizione è stata scoperta e pubblicata da Brugsch, e per quanto possiamo dire risale al tempo di Giuseppe”.
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