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  • Benefici della compagnia degli anziani
    Svegliatevi! 1971 | 8 marzo
    • faceva sempre in modo di darcene un poco’. Il giovane ricordò a lungo la nonna e il buon profumo della sua cucina.

      Il semplice fatto che di solito gli anziani non hanno fretta è un vantaggio da non trascurare. Spesso tutto ciò che si desidera da giovani è qualcuno che ci ascolti, forse con un po’ di simpatia e comprensione. Gli anziani hanno spesso il tempo e la pazienza per tali cose. Un’anziana nonna disse: “Sono rimasta sorpresa e compiaciuta scoprendo quanti figli dei vicini entrano solo a parlare per pochi minuti. Abbandonano i loro indaffarati giochi per venire a dirmi qualche cosa di interessante o per dire il loro parere. Devo solo ascoltare, perché pare non desiderino altro che un orecchio comprensivo. Non possono sapere la gioia che recano a una i cui figli e nipoti sono lontani, ma forse sentono qualcosa dell’amore che suscitano”.

      Non tutto ciò che fanno gli anziani dev’essere straordinario perché abbia effetto. Le loro occasionali sfornate di biscotti sono ricordate a lungo. Quale giovane madre non ha apprezzato un po’ d’aiuto nel rammendare calzini? O quando si è malati o esauriti, chi è la persona migliore a cui chiedere aiuto se non la nonna o il nonno?

      Spesso solo una parola o una frase di un anziano può infondere sicurezza e incoraggiare a fare il bene. Una donna anziana parla dei giorni della sua infanzia. Aveva conosciuto molte persone anziane, ma ricorda specialmente una vecchia signora placida, gentile e benevola: “Ricordo vivamente come fosse ieri che la prendevo per mano, la guardavo negli occhi, la vedevo sorridermi e la sentivo dire: ‘Sii benedetta, figlia mia’. Ricordo anche il suo nome”. Quel semplice contatto con gli anziani, ella dice, “mi faceva desiderare d’esser buona”.

      Cercate la compagnia degli anziani

      Indubbiamente, la compagnia degli anziani è stata molto trascurata nella vita moderna, e sia vecchi che giovani hanno perduto molto in quanto ad amore e benedizioni. Perché non fare qualche cosa in merito? Perché non incoraggiare gli anziani a farvi visita di tanto in tanto e godere della loro compagnia? Invitateli a pranzo, cosa di cui vi saranno molto grati, e nello stesso tempo sarà una soddisfazione per voi. O quando preparate un ricevimento o una riunione, perché non includere nell’elenco alcuni anziani? Quando sono in mezzo a gruppi numerosi, gli anziani hanno la tendenza a rinchiudersi in sé. Perché non cercare la loro compagnia e farli partecipare alla festa? State con loro e rendeteli parte della vostra vita. Tale benignità da parte vostra aiuterà gli anziani a non prendere la malattia della solitudine e dell’autocommiserazione.

      Naturalmente, si devono ricordare alcune cose nel far visita agli anziani. Prima, concedetevi abbastanza tempo per fare una visita costruttiva. Molte volte i giovani si precipitano dentro con parole di scusa: “Mi dispiace di potermi trattenere solo un minuto”. Cercate di non avere fretta. È anche bene tenere presenti interessanti e importanti soggetti da menzionare nella conversazione. Abbiate un argomento da trattare. E quando ve ne andate cercate di dir loro una data in cui possano aspettarsi di rivedervi o di avere vostre notizie in un futuro ragionevolmente prossimo. Questo dà loro qualche cosa da attendere.

      Un’altra cosa buona è quella di portare qualcosa che serva da oggetto di conversazione. Facendo la visita, potreste portare una lettera di un familiare e leggerla ad alta voce. Forse avete letto un libro o una rivista che ha suscitato il vostro interesse. Potreste condividere alcuni punti interessanti che vi sono piaciuti. Mettete in risalto gli aspetti che vi hanno colpito. Così, aiutando loro aiuterete voi stesso a ricordare cose che vi interessano.

      Ai vecchi piacciono in particolar modo le piante da appartamento o i fiori. Questi sono doni meravigliosi se intendete portare qualche cosa. Se avete fatto qualche lavoro a maglia per loro, tali cose personali sono specialmente gradite. Se volete offrire denaro, mettetelo in una busta e forse suggerite come volete che lo spendano. Gli album di fotografie di familiari, cibi, qualche pietanza preferita, recano piacere agli anziani.

      Cercate di non causare stanchezza e scoraggiamento. I vecchi non hanno la forza dei giovani. Minimizzate i loro sbagli. Fate una conversazione positiva, non essendo critici o pungenti. Ammirate il loro aspetto se curano la propria persona. Se hanno cura dei loro possedimenti e della loro proprietà, notatelo e non abbiate timore di fare complimenti sulle cose che gli interessano. Quando gli anziani parlano, ascoltate. Potete imparare qualche cosa. Gli anziani hanno imparato a sopportare molto dolore e sofferenza. Possono esservi d’aiuto mostrandovi come evitare inutile sofferenza e trappole.

      Come gli antichi Giudei avevano l’obbligo di onorare il padre e la madre, così oggi i cristiani non hanno di meno tale obbligo. L’apostolo Paolo consigliò a Timoteo: “Non criticare severamente l’anziano. Al contrario, supplicalo come un padre, i giovani come fratelli, le donne anziane come madri”. — 1 Tim. 5:1, 2.

      Possiamo mostrare il nostro interesse facendo loro visita e facendoli partecipare alla nostra vita. Possiamo salutarli quando se ne presenta l’occasione e dimostrare sinceramente che siamo lieti di averli fra noi. Se la distanza ci impedisce di vederli personalmente tutte le volte che vorremmo, c’è sempre il telefono o possiamo raggiungerli per corrispondenza. Il suono della vostra voce o una lettera scritta da voi riguardo alla vostra vita e il pensiero che v’importa abbastanza da ricordarvene sono per gli anziani amorevoli ricompense. Queste cose ci costano così poco, ma significano moltissimo.

      Per molti, il tempo della vecchiaia può essere come il tardo pomeriggio di un giorno d’estate, quando le ombre si sono allungate ma c’è ancora la luce, e si ode ancora il canto degli uccelli sulle vette degli alberi e il crepuscolo è pace. Associandoci a tali anziani impariamo spesso quali sono gli importanti problemi della vita. Essi, come la terra, possono essere pieni di tesori, tesori sconosciuti ancora da scoprire e da godere. Quando i giovani ne cercano la compagnia fanno una gentilezza, ed essi stessi ricevono ricche benedizioni che solo gli anziani possono dare.

  • “Arava con dodici paia”
    Svegliatevi! 1971 | 8 marzo
    • “Arava con dodici paia”

      Quelli che leggono il racconto biblico di I Re 19:19 potrebbero concludere che il profeta Eliseo arasse con un insieme di dodici paia di tori. Potrebbero chiedersi come potesse mai far ciò. Comunque, quelli che hanno fatto viaggi nei paesi biblici hanno riferito alcuni fatti interessanti intorno ai metodi di aratura che vi sono seguiti. Considerando queste notizie, saremo aiutati ad avere un quadro più chiaro di come arava Eliseo.

      Poiché i piccoli aratri degli agricoltori del Medio Oriente non fanno un solco molto profondo, gli agricoltori dispongono in quei luoghi di arare in compagnia di altri agricoltori. Un viaggiatore riferì di aver visto più di una dozzina di aratri che lavoravano nello stesso campo, ciascuno con il suo proprio aratore e un paio di buoi davanti a lui. Evidentemente, Eliseo non era dietro a un solo aratro cui fossero aggiogati ventiquattro tori, ma era incaricato dell’ultimo dei dodici aratri.

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