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Che cosa sapete delle bandiere?Svegliatevi! 1972 | 22 febbraio
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e dello spirito che il Primo Emendamento alla nostra Costituzione ha lo scopo di escludere da ogni controllo ufficiale”.
Se un paese ha una costituzione che garantisce la libertà di adorazione, tale libertà non è solo per la maggioranza, ma anche per la minoranza la cui coscienza non permette di partecipare a popolari cerimonie. Le garanzie costituzionali non hanno nessun valore se proteggono solo quelli che si conformano alla veduta della maggioranza o a quelli al potere.
I giudici Black e Douglas scrissero un’opinione che era d’accordo con l’opinione della maggioranza della Corte Suprema, dicendo:
‘Le parole pronunciate per coercizione sono prova di lealtà a null’altro che il proprio interesse. Né la nostra tranquillità interna in pace né i nostri sforzi militari in guerra dipendono dal costringere bambini a partecipare a una cerimonia che si conclude per loro in null’altro che il timore di condanna spirituale”.
Riguardo alle lotte combattute in tribunale dai testimoni di Geova per la libertà di adorazione, il libro Fundamental Liberties of a Free People di Milton Konvitz nota a pagina 110: “Dobbiamo a loro la decisione della Corte Suprema che l’espressione del credo o del sentimento non si può forzare”.
Mentre alcuni non hanno mai avuto la coscienza turbata dovendo partecipare a una cerimonia della bandiera, dovrebbe questo renderli intolleranti verso qualcuno la cui coscienza gli impedisce di parteciparvi? Se la propria bandiera rappresenta la libertà religiosa, perché non concedere ad altri tale libertà? Perché non rispettare la loro coscienza invece di guardarli con sospetto come se fossero sleali?
Alcune bandiere che sventolano fuori del palazzo delle N.U. rappresentano nazioni i cui governanti non credono alla libertà del loro popolo, e perseguitano quelli la cui coscienza religiosa impedisce loro di seguire la maggioranza nelle espressioni patriottiche. Forse la persona vigorosamente contraria a tale dominio autoritario è fiera che la sua bandiera rappresenti un paese libero. Non dovrebbe dunque essere disposta a concedere la libertà religiosa a persone che, per motivi religiosi, non possono salutare la bandiera? La sua intolleranza non la metterebbe forse nella stessa categoria di quelle nazioni il cui dominio autoritario essa aborrisce?
La prossima volta che guardate una bandiera nazionale pensate dunque al suo pittoresco passato nella storia antica. Considerate ciò che essa rappresenta e il modo in cui alcuni considerano le cerimonie associate ad essa. Mostrate considerazione per la loro coscienza come volete che altri mostrino considerazione per la vostra.
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Costantino “il Grande”Svegliatevi! 1972 | 22 febbraio
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Costantino “il Grande”
● L’imperatore romano Costantino I, spesso chiamato “il Grande”, fece di una forma di “cristianesimo” la religione di stato dell’Impero Romano.
Facendo commenti su questo imperatore, il libro History of the Middle Ages dice: “C’è molto da dubitare che Costantino fosse mai più di un cristiano ‘politico’. In quanto alla sua vita privata, l’avere giustiziato — per non dire assassinato — il suo proprio figlio e sua moglie indica che il cristianesimo non aveva avuto nessun effetto spirituale su di lui. Sino alla fine della sua vita fu pagano con i pagani, cristiano di qualche specie con i cristiani. Non abbandonò mai la tradizione della religione romana”. — Pagina 26.
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