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  • Che cosa accade sulle autostrade?
    Svegliatevi! 1972 | 22 novembre
    • professore di medicina e salute pubblica, ha definito l’automobile il “Nemico N. 1 della salute pubblica” negli Stati Uniti.

      Alcune persone sono anche più esplicite nel denunciare la minaccia dell’automobile all’uomo. “Una volta scrissi che l’invenzione dell’automobile era uno dei più grandi disastri che si fossero abbattuti sull’umanità”, ha detto recentemente l’economo inglese Ezra J. Mishan, ma ha aggiunto: “Da allora ho avuto il tempo di riflettere su questa affermazione e devo rivedere il mio giudizio per dire che l’automobile è il più grande disastro che si sia abbattuto sull’umanità”.

      Tuttavia l’automobile è ancora considerata da molti il non plus ultra in fatto di trasporti. In effetti, il modo di vivere e le comunità sono stati a tal punto edificati intorno ad essa che in alcuni luoghi non ci sono altri adeguati mezzi di trasporto. L’uomo si è dunque messo in una situazione da cui gli è quasi impossibile fuggire. Benché l’atmosfera e la salute dell’uomo siano quasi rovinate dall’inquinamento, la comodità dell’automobile come mezzo di trasporto ha la precedenza.

      In effetti, l’impegno per i viaggi in auto aumenta ogni anno. Nel 1940 gli Stati Uniti spesero meno di 1.053 miliardi di lire nella costruzione di strade, ma alla fine degli anni sessanta si spendevano ogni anno 6.435 miliardi di lire circa. E che dire del futuro?

      I membri delle commissioni per le strade statali di grande comunicazione vogliono che la spesa annua sia quasi raddoppiata. Nel 1970 proposero un programma quindicennale per la costruzione di strade che sarebbe costato 187.000 miliardi di lire. Questo programma avrebbe provveduto 85.000 chilometri di nuove strade principali, migliorato le strade esistenti e sostituito migliaia di ponti. E quasi 17.000 miliardi della somma proposta sarebbero stati impiegati per completare i 68.000 chilometri della Rete Stradale fra gli Stati.

      Questa rete stradale collegherà infine la maggioranza delle principali città e permetterà il rapido viaggio da una costa all’altra e da un confine all’altro senza un semaforo. Quando fu iniziato nel 1956, venne definito il più grande progetto di lavori pubblici della storia. Il costo calcolato era di circa 15.800 miliardi di lire e il 1971 era l’anno fissato per il termine dei lavori. Comunque, il progetto è stato ora ultimato solo per il 75 per cento e si è calcolato che costerà infine intorno a 41.000 miliardi di lire.

      È quasi incredibile il ritmo a cui procede la costruzione di strade. La Germania stabilì il modello delle moderne autostrade quando, nel 1929, cominciò la costruzione delle sue autostrade. Allo scoppio della seconda guerra mondiale aveva ultimato una rete di queste autostrade lunga 2.030 chilometri. Ora, solo negli Stati Uniti, il suolo ricoperto ogni anno di asfalto è maggiore dell’intero stato del Rhode Island! Ma è prudente questo? Ha l’uomo seriamente considerato come ciò influisce sui processi terrestri di purificazione dell’aria per mezzo della vegetazione?

      Benché non sia evidente, si è avuto un certo successo nel rendere più sicuri i viaggi stradali. Negli Stati Uniti il numero dei morti sarebbe ora tre volte maggiore se la percentuale dei morti per chilometro percorso fosse la stessa che nel 1934. Il numero di vittime del traffico è effettivamente sceso di oltre mille in un anno recente, da 56.400 nel 1969 a 55.200 nel 1970. Perché?

      Ne sono stati evidentemente responsabili vari fattori. Uno la costruzione di auto più sicure, con albero dello sterzo che si affloscia in uno scontro, vetro del parabrezza che si sbriciola invece di rompersi, e cinture, richieste in tutte le nuove auto dal 1968. Inoltre, i miglioramenti nella costruzione di strade, inclusi tratti con solchi per svegliare i guidatori sonnolenti. Questo progresso è lodevole. Ma è realmente l’intera soluzione?

      No; sono necessari cambiamenti di lunga portata nell’intera attitudine dell’uomo verso la vita e il suo simile. Potete migliorare la vostra sorte e quella delle persone che vi circondano mostrando viva considerazione per altri quando siete al volante di un’auto. Ma, per quanto riguarda la rovina della terra e la strage di vite umane a causa di ciò che avviene sulle strade, realmente ci vorrà il nuovo ordine di Dio per porvi rimedio.

  • Perché anche i giovani devono morire?
    Svegliatevi! 1972 | 22 novembre
    • Perché anche i giovani devono morire?

      “PERCHÉ è morto il mio bambino?” disse singhiozzando la giovane madre, affranta per la morte dell’unico figlio. “Aveva tanti anni davanti a sé, tanto per cui vivere”.

      “Abbiate pietà di noi!” dice l’iscrizione sulla pietra tombale di un bambino di tre anni. Genitori inglesi scrissero su una tomba le parole: “Qui sono sepolti due deliziosi bimbi”.

      Tali genitori non sono soli nel loro dolore. La loro pena è stata provata da molti altri. Di solito è un dolore noto a pochi intimi amici. Altre volte il mondo è a conoscenza della perdita.

      I genitori possono facilmente immaginare il dolore delle famiglie di settantun bambini che, nell’aprile del 1970, perirono quando una frana seppellì un sanatorio a Plateau d’Assy, nelle Alpi Francesi. Possono anche capire il dolore dei genitori che, nel settembre del 1970, mandarono i loro allegri bambini a una festa nello Stato Meridionale di Mysore in India, solo per sentire con orrore che il loro battello si era capovolto.

      In molte nazioni le madri hanno visto i loro figli “dare la vita” per controversie politiche, o per mantenere o estendere i confini o l’influenza della propria nazione. Proteste studentesche, ora comuni in tutto il mondo, hanno causato altro dolore, come all’Università di Stato a Kent e al Jackson State College del Mississippi nel 1970.

      Alcuni giovani causano la propria morte, guidando sfrenatamente l’auto, usando alcool in eccesso o con atti che essi o altri compiono sotto l’effetto della droga. Altri hanno perso la vita in giovane età per annegamento, fulmini, incendi, tempeste, armi da fuoco, veleni, e così via. Ma in ciascuna famiglia il dolore è gradualmente superato. La famiglia si rassegna alla perdita e la vita continua.

      Ragione delle morti precoci

      Tuttavia, i genitori straziati, che fanno cordoglio per la perdita di un figlio, si chiedono spesso perché il loro figlio ha dovuto morire. Le mogli fanno spesso domande simili quando perdono un diletto marito. “Perché il mio Guglielmo? Perché lui ha dovuto morire? Non aveva mai fatto male a nessuno!”

      Di rado le persone muoiono perché hanno

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