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  • Il “rock ’n’ roll” è dannoso?
    Svegliatevi! 1970 | 8 aprile
    • e sentimentali o altrimenti non discutibili. Ma in considerazione di tutto quanto è stato detto pare che tutti i giovani che s’interessano di fare ciò che è giusto facciano bene ad essere selettivi e moderati nell’ascoltare la musica “rock”.

      In particolare i giovani che professano d’essere ministri cristiani devono essere selettivi. Essi sanno qual è l’atteggiamento del cristiano circa il cantare inni che idoleggiano lo Stato o per celebrare feste pagane. Non dovrebbero stare altrettanto attenti a evitare tutta la musica popolare il cui tema o i versi bestemmiano Dio o la Bibbia? Non dovrebbero stare attenti a evitare la musica che esprime ribellione contro i genitori, che incoraggia varie specie di immoralità come fornicazione o l’uso di droghe che danno luogo ad assuefazione?

      I giovani cristiani che realmente vivono secondo la Bibbia riconoscono che “la sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire”. Ma gran parte dell’odierna musica “rock” non è proprio l’opposto? Non respira lo spirito di questo mondo? E lo spirito di questo mondo è ‘terreno, animale, demonico’. In realtà, ai giovani può venire del danno dalla musica “rock” se non si usa discernimento e moderazione. — Giac. 3:15, 17.

  • Sono innocui i contraccettivi per uso orale?
    Svegliatevi! 1970 | 8 aprile
    • Sono innocui i contraccettivi per uso orale?

      CIRCA quattordici milioni di donne in ogni parte del mondo ricorrono a contraccettivi per uso orale comunemente chiamati “la pillola”. Queste donne e altre che pensano di usare questi contraccettivi devono considerare attentamente i possibili effetti collaterali. Recentemente c’è stato un crescente numero di notizie indicanti che gli effetti non sono buoni.

      L’uso di contraccettivi per via orale da parte del pubblico cominciò nel 1960 quando il governo degli Stati Uniti diede il permesso d’immetterli sul mercato. Questo avvenne quattro anni dopo che a Portorico si era cominciato a usarli nei primi esperimenti in grandi proporzioni. Sin dal 1961 cominciò ad aversi notizia di possibili, indesiderati effetti collaterali. Ma si sono tratte conclusioni contrastanti dagli studi dei possibili effetti collaterali dei contraccettivi per uso orale e i medici sono al riguardo di opinioni nettamente diverse.

      Uno che esprime la veduta di quelli che pensano non ci sia ragione d’essere ansiosamente preoccupati per l’uso di questi contraccettivi è il dott. Willard Allen, presidente della Facoltà di Ostetricia e Ginecologia della Scuola di Medicina dell’Università di Washington a S. Louis. Secondo il Times del 9 maggio 1969 egli disse che sono connessi pochi rischi con l’uso degli ormoni quando è limitato a pochi anni.

      In armonia con questo pensiero, il dott. Robert Hodges osservò in International Journal of Fertility di ottobre-dicembre del 1968: “Riteniamo che per la popolazione in genere il rischio sia così piccolo che questi farmaci si dovrebbero poter continuare a trovare liberamente”.

      D’altra parte, vi sono medici che mettono seriamente in dubbio l’innocuità di questi contraccettivi. Il dott. Louis Lasagna dell’Università John Hopkins, per esempio, pensa che i contraccettivi per uso orale si dovrebbero prescrivere solo alle donne che non possono o non vogliono usare efficacemente sistemi meccanici anticoncezionali. La sua conclusione è che le “pillole non sono necessariamente il migliore o l’unico modo”.

      I medici dell’Unione Sovietica sono convinti che i contraccettivi per uso orale hanno effetti collaterali sufficientemente seri per essere autorizzati a rigettarli. Il governo sovietico, perciò, non produce contraccettivi per uso orale per il popolo sovietico. Invece produce in serie l’IUD, che è una spirale o occhiello di un certo materiale, come plastica, che viene inserito nell’utero. Naturalmente, in alcuni casi, questo può causare problemi come perforazione dell’utero, crampi e disturbi infiammatori della pelvi.

      Inoltre, un resoconto sul soggetto fatto da un gruppo di scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e pubblicato nell’opuscolo N. 397 della WHO col titolo “Apparecchi intrauterini: Aspetti fisiologici e clinici” ammetteva che non si sa esattamente come l’IUD causa la sua azione antifecondativa e che in effetti può non impedire il concepimento. Esso diceva: “Si sa bene che circa il due per cento delle donne che usano il metodo anticoncezionale dell’IUD restano incinte ogni anno con l’apparecchio in situ, ma non si è ancora stabilito se avvenga la fecondazione in coloro che usano l’IUD e che non restano incinte”.

      Se è vero che l’apparecchio non impedisce il concepimento, dal punto di vista biblico il suo uso sarebbe paragonabile all’aborto. Ma se sia effettivamente così, gli editori di Svegliatevi! non sono in grado di dirlo.

      Come agisce la “pillola”

      Il contraccettivo per uso orale contiene di solito due componenti chimici che somigliano agli ormoni femminili naturali, estrogeno e progesterone, prodotti principalmente durante la gravidanza. Gli ormoni sintetici contenuti nei contraccettivi impediscono l’ovulazione. Normalmente la donna produce un’ovocellula da una delle ovaie ogni mese eccetto quando è incinta. Se prende ormoni sintetici, questa mensile produzione dell’ovulo apparentemente non avviene. Sembra pure che questi ormoni sintetici rendano inadatto il rivestimento dell’utero perché l’ovulo vi si attacchi.

      Si asserisce che i contraccettivi per uso orale siano efficaci quasi al 100 per cento se presi secondo le istruzioni. Fra le donne americane, solo l’uno per cento circa son rimaste incinte mentre li prendevano. Ovviamente la possibilità della gravidanza mentre la donna prende la “pillola” è assai scarsa, ma pare ci sia il rischio di cattivi effetti collaterali.

      Coaguli di sangue

      Gli studi condotti in Gran Bretagna indicano vigorosamente che i contraccettivi per uso orale sono un fattore che contribuisce alla formazione di indesiderati coaguli di sangue nelle vene. Ci sono stati casi in cui tali coaguli si sono fermati nei polmoni e nel cuore, con risultati letali. In altri casi si sono fermati nel cervello, causando paralisi. Riguardo alla frequenza di tali coaguli The Canadian Medical Association Journal del 1º gennaio 1969 disse: “Il ricovero in ospedale per tromboembolia venosa si dice sia nove volte più frequente nelle donne che prendono contraccettivi per uso orale che non nelle altre”.

      In uno studio inglese si calcolò che la mortalità dovuta a coaguli di sangue nei polmoni e nel cervello sia sette volte maggiore fra le donne che fanno uso di contraccettivi per via orale che non fra le altre. Questo calcolo riguardava le donne in Gran Bretagna. La proporzione può essere diversa altrove.

      Piccoli coaguli apparentemente causati dalla “pillola” hanno pure ostruito l’afflusso di sangue alle arterie intestinali e alle arterie della retina negli occhi. Una donna era così convinta che i contraccettivi per uso orale l’avessero fatta diventare quasi completamente cieca dall’occhio sinistro, oltre a danneggiarle l’occhio destro, che sta facendo causa alla società che produce quelli da lei usati.

      In un articolo apparso nell’International Journal of Fertility, numero di ottobre-dicembre del 1968, il dott. Christopher Tietze ammise che c’è un legame fra i contraccettivi per uso orale e i coaguli di sangue. Egli disse: “La sola importante condizione per cui è stata stabilita una relazione con l’uso dei CO [contraccettivi per uso orale] è il disturbo tromboembolico, comprese le sue conseguenze talvolta letali, come l’embolia polmonare”. Con ciò egli intendeva un letale coagulo di sangue nel polmone.

      Un tale coagulo di sangue causò evidentemente la morte di una donna inglese di ventinove anni, secondo il prof. James Webster, patologo. All’inchiesta egli dichiarò che un coagulo di sangue si era formato in una delle grandi vene e si era spostato, troncando l’afflusso di sangue a un polmone. Ella prendeva da almeno due anni un contraccettivo per uso orale. Il coroner, Peter Monkman, disse: “È molto chiaro che la pillola è stata la causa della morte”.

      Pare che l’estrogeno contenuto nei contraccettivi per uso orale accresca la coagulabilità del sangue e in alcuni casi causi la formazione di coaguli di sangue. Questo sfavorevole effetto collaterale fu una delle ragioni indicate dai Sovietici per rigettare i contraccettivi per uso orale. Il prof. David Danforth della Scuola di Medicina dell’Università Nordoccidentale disse: “C’è la crescente evidenza di ipercoagulabilità del sangue come reazione ai contraccettivi per uso orale”.

      L’Amministrazione Alimentare e Farmacologica degli Stati Uniti riconosce che c’è una ‘chiara relazione di causa ed effetto’ fra i coaguli di sangue in alcune donne e il loro uso di contraccettivi per via orale, ma assume la veduta che la “pillola” sia “innocua” per il fatto che solo comparativamente poche persone muoiono ogni anno per averla usata.

      Cancro

      Sebbene non sia ancora stata stabilita la chiara prova che metta in relazione il cancro coi contraccettivi per uso orale, pare vi sia sufficiente evidenza per pensarlo. Di conseguenza i medici non li prescrivono alle donne in cui si sospetta un cambiamento a una mammella o vi siano indicazioni di cancro.

      Nel Medical World News del 14 febbraio 1969 si osservava che uno studio condotto dal dott. George Wied all’Università di Chicago “a quanto si riferisce mostra un aumento di sei volte negli esperimenti Pap positivi [esperimento medico per il cancro dell’utero] fra le donne che hanno preso contraccettivi per uso orale”.

      Vi sono sufficienti indicazioni che mettono in relazione “la pillola” col cancro per spingere un epidemiologo del cancro a dire: “Ne siamo preoccupati”. Questa preoccupazione fu rispecchiata dalla raccomandazione dell’Amministrazione Alimentare e Farmacologica degli Stati Uniti che le donne che fanno uso di contraccettivi per via orale si sottopongano una volta l’anno a un esperimento Pap come misura di controllo contro il cancro cervicale.

      Altri effetti collaterali

      L’accresciuta pressione sanguigna dovuta all’uso di questi contraccettivi fu menzionata dal dott. A. M. Macintosh in The Medical Journal of Australia, nel numero del 30 novembre 1968. Egli disse: “Ho riscontrato significativi aumenti della pressione sanguigna che è tornata a livelli normali cessata la somministrazione della pillola . . . I casi esaminati non provano che la pillola causi un aumento della pressione sanguigna. Comunque, fanno più che indurre a pensarlo”.

      Un gruppo di ricercatori al Centro Medico dell’Università di Stanford in California pure notarono questa relazione. Quando quattordici donne che essi esaminarono per l’alta pressione sanguigna smisero di prendere i contraccettivi per uso orale diedero tutt’e quattordici segni di miglioramento. L’aumento della pressione sanguigna può essere la ragione per cui alcune donne che prendono questi contraccettivi lamentano forti mal di testa.

      Altri cattivi effetti che sembrano collegati ad essi sono netti aumenti di peso, acne, nausea, vomito, vertigini, depressione, dolori pelvici, colore bruno assunto dal viso, senso di gonfiore, ritenzione di sale e acqua, disturbi dello zucchero nel sangue somiglianti al diabete, e anormale funzionamento del fegato. Le autorità sanitarie non hanno la chiara, soddisfacente prova che tutti questi problemi siano davvero causati dai contraccettivi per uso orale. Ciò nondimeno, la relazione sembra più che semplicemente casuale.

      È bene tenere presente che quando si introduce un farmaco nel corpo c’è il rischio che causi un indesiderato effetto collaterale. Le persone reagiscono in modo diverso. La vaccinazione, per esempio, può non causare seri effetti collaterali in una persona mentre in un’altra sì. Quando dunque la persona pensa di prendere qualsiasi specie di farmaco fa bene a soppesare attentamente i rischi che comporta.

  • Imbalsamazione dei morti
    Svegliatevi! 1970 | 8 aprile
    • Imbalsamazione dei morti

      ◻ I visitatori di vari musei moderni sono affascinati dall’antica pratica egiziana di imbalsamare i morti, così efficiente che i corpi delle persone sono stati preservati in condizioni sorprendentemente buone per oltre 3.000 anni. La Bibbia commenta questa antica pratica: “Dopo ciò Giuseppe comandò ai suoi servitori, i medici, di imbalsamare suo padre. I medici imbalsamarono dunque Israele, e impiegarono interamente per lui quaranta giorni, poiché di consueto impiegano tanti giorni per imbalsamare, e gli Egiziani continuarono a versar lagrime per lui per settanta giorni”. — Gen. 50:2, 3.

  • Semplicità dell’adorazione
    Svegliatevi! 1970 | 8 aprile
    • Semplicità dell’adorazione

      ● Oggi le religioni della cristianità danno molta importanza al rituale. Ma non così i primi cristiani. Come dice uno di essi: “Il giorno chiamato domenica, tutti quelli che abitano nelle città o in campagna si radunano insieme in un luogo, e si leggono le memorie degli apostoli o gli scritti dei profeti, finché il tempo lo permette; poi, quando il lettore ha finito, il presidente istruisce verbalmente, ed esorta a imitare queste cose buone. Poi tutti insieme ci alziamo e preghiamo’’. — Prima Apologia di Giustino Martire, cap. 67, The Ante-Nicene Fathers, Vol. 1, pag. 186.

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