secondo le loro possibilità, alla pubblica opera di predicare e insegnare, insieme ai gruppi?

Gli anziani, naturalmente, devono adempiere in modo equilibrato le loro responsabilità di congregazione e quelle familiari. (1 Tim. 3:2, 4) Alcuni di essi saranno in grado di andare coi gruppi quasi tutte le volte che essi si impegnano nella pubblica opera di predicazione e insegnamento. Ma a causa delle circostanze altri ne saranno impediti. Riconoscendo l’importanza del messaggio biblico, gli anziani vorranno senz’altro impiegare nel modo migliore il tempo che hanno a disposizione, e unirsi ai compagni di fede per far conoscere ad altri le verità della Bibbia. (Efes. 4:11, 12) Sanno che la congregazione può scoraggiarsi molto se essi non impartiscono una buona direttiva.

Inoltre, bisogna insegnare ai componenti della congregazione come aiutare altri ad apprezzare il valore della Bibbia e l’importanza di servire Dio come leali discepoli di Gesù Cristo. Quando prendono sul serio la loro responsabilità di pastori e insegnanti, gli anziani sono lieti di prestare aiuto con la parola e con l’esempio. (Ebr. 13:7) Invitano anche altri che sono qualificati a prestare aiuto.

Tutti i devoti servitori di Geova devono rammentare l’importanza di partecipare all’opera di predicare e insegnare quello che dice la Bibbia. Chiedetevi individualmente: Dove sarei oggi se Gesù Cristo avesse smesso la sua opera perché molti suoi connazionali non lo ascoltavano o per qualche altra ragione? Nessuno di noi avrebbe avuto l’opportunità di ottenere la vita senza fine. Come siamo lieti che Gesù Cristo fu fedele al suo incarico! — Giov. 17:6-8; Ebr. 3:6.

Non è meraviglioso pensare che il nostro desiderio è quello che coloro che incontriamo siano con noi nel nuovo ordine promesso da Dio? In qualunque modo agiscano, non dobbiamo perdere di vista il fatto che Cristo morì per loro, e che Geova Dio vuole che “vengano all’accurata conoscenza della verità” e vivano. (1 Tim. 2:3, 4) Gli avvenimenti del mondo o ciò che accade nella loro vita può fargli aprire gli occhi e indurli a ‘sospirare e gemere’ per quanto avviene. (Ezec. 9:4) Può darsi comincino a desiderare qualcosa di meglio. Saremo lì ad aiutarli? Se veramente comprendiamo che Geova Dio vuole che gli uomini vivano, andremo senz’altro in loro aiuto.

Vera beneficenza . . .?

● Nel 1974 negli Stati Uniti furono offerti in beneficenza circa 25,1 miliardi di dollari, secondo una fonte. Di tutto questo denaro quanto serve in effetti a scopo di beneficenza?

Non quanto pensano molti o quanto vorrebbero la maggioranza, secondo un articolo pubblicato in “The National Observer”. Non di rado dal 40 al 50 per cento, o anche più, del denaro raccolto va non a chi ne ha bisogno, ma a coloro che hanno promosso la beneficenza. Una considerevole fetta sarà destinata agli stipendi dei funzionari, come nel caso del vicepresidente di un importante istituto di ‘beneficenza’ che percepisce uno stipendio annuo di oltre 52.000 dollari. Gli istituti di beneficenza, inclusi quelli religiosi, assumono spesso dei professionisti per raccogliere fondi e le loro tariffe possono essere esorbitanti. Un’organizzazione di polizia si valse dei servizi di una tale agenzia, ma, dei circa 220.000 dollari raccolti, il gruppo della polizia ricevette solo circa 25.000 dollari. Il resto servì a coprire le spese e a pagare le competenze di coloro che avevano raccolto i fondi. Oltre a tutto ciò, vi sono molte organizzazioni disoneste che operano con la scusa della beneficenza e secondo la stima più moderata solo negli Stati Uniti il loro “incasso” e di 250 milioni di dollari all’anno.

È una qualità cristiana esprimere amore al prossimo. Ma la prudenza richiede di fare attenzione nel dare se vogliamo che i nostri doni rechino realmente profitto a chi è nel bisogno.