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Come raccoglie denaro la vostra religione?La Torre di Guardia 1964 | 1° settembre
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“Caro amico, hai mai dovuto chiedere l’elemosina? Dio ti conceda di non doverlo mai fare. È un compito molto sgradevole, che spesso incontra aspri rifiuti e parole amare e scortesi, o che è semplicemente ignorato. Eppure, dobbiamo mendicare. Il sacerdote nella missione è costretto a mendicare per Cristo”.
Ma possiamo immaginare che la causa di Dio sia in condizioni così pietose che i suoi servitori debbano chiedere l’elemosina per mantenerla in vita? È ragionevole chiedere l’elemosina a favore di Dio? È conveniente mendicare per colui a cui appartiene l’universo, “il bestiame che è in mille monti”? I sacerdoti e i Leviti sotto la legge mosaica non ritennero mai necessario mendicare. Quando, ai giorni di Neemia, gli Israeliti non provvidero dovutamente per l’adorazione del tempio, i Leviti andarono a lavorare nei campi per provvedere a se stessi. — Sal. 50:10-12, Di; Deut. 12:19; Neem. 13:10.
Si applicò lo stesso principio ai giorni degli apostoli di Gesù. Quando i conservi cristiani non sostennero l’apostolo Paolo nel suo ministero, egli fabbricò tende. Mise in pratica il principio esposto da Gesù: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. Paolo stabilì la norma per i cristiani. — Atti 18:3; 20:34, 35; 1 Cor. 11:1.
DECIMA
Forse la vostra chiesa è tra quelle che raccolgono denaro mediante la decima. Alcune delle denominazioni più piccole, come gli Avventisti del Settimo Giorno e i mormoni, praticano la decima da lungo tempo, ma oggi vi è una definita tendenza a praticarla sia nella Chiesa Cattolica Romana che nelle chiese protestanti. Specialmente zelante a questo riguardo è il settimanale cattolico romano americano Our Sunday Visitor. Il “padre” Joseph Payne dice: “Questo è il piano di Dio, non dell’uomo, che chiunque guadagna un salario ne dia il 10 per cento per le Sue opere. . . . Se mettiamo in dubbio la giustezza della decima mettiamo in dubbio la sapienza di Dio”. È detto che ogni famiglia deve dare la decima del reddito lordo, e questo senza tener conto di quanto è grande la famiglia e piccolo il reddito.
Ma è la decima il “piano di Dio”? No, dice il teologo cattolico romano Gregory Baum, professore di teologia presso l’Università di S. Michele, a Toronto, nel Canada. Affermare che lo sia, egli dice, è pericoloso, “perché non solo si proclama un insegnamento errato, ma si falsifica anche la coscienza degli uomini e si suscita angoscia e ribellione. L’insegnamento divino dato ad Israele è stato abrogato. . . . Come cristiani siamo liberi dalla legge di Mosè. La circoncisione, la decima e altri comandamenti non sono più per noi. È la decima una legge della chiesa? La risposta è molto semplice. Non lo è”. Tuttavia, il concilio cattolico di Trento del sedicesimo secolo arrivò al punto di ordinare la decima dietro pena di scomunica.
Gregory Baum può sbagliarsi in merito all’insegnamento cattolico romano sulla decima, ma non si sbaglia in merito a ciò che insegna la Bibbia al riguardo. Quando Gesù Cristo abolì con la sua morte “la Legge di comandamenti consistente in decreti”, abolì anche la decima. — Efes. 2:14, 15; Rom. 6:14.
Se la decima fosse per i cristiani, le Scritture Greche Cristiane conterrebbero qualche indicazione in merito, ma cerchiamo inutilmente tale indicazione. Benché la decima sia menzionata una quarantina di volte nella Bibbia, vi sono solo tre separati e distinti riferimenti ad essa nel cosiddetto Nuovo Testamento.
Il primo di essi è il caso in cui Gesù disse: “Guai a voi, scribi e Farisei, ipocriti! perché date la decima . . . ma avete trascurato le cose più importanti della Legge, cioè la giustizia e la misericordia e la fedeltà”. Un altro riferimento lo troviamo nelle parole del Fariseo che si considerava giusto, nella parabola di Gesù: “Io digiuno due volte la settimana, do la decima di ogni cosa che guadagno”. E un terzo riferimento si trova nella considerazione di questo soggetto nel libro di Ebrei, dov’è menzionata la decima per mostrare la superiorità del sacerdozio di Gesù, ma non per mostrare che la decima sia per i cristiani. — Matt. 23:23; Luca 11:42; 18:12; Ebr. 7:4-9.
Basta ragionare sul soggetto per escludere che la decima sia un mezzo per sostenere le attività cristiane. Il servizio cristiano è una questione d’amore, e l’amore non si mostra secondo una percentuale. L’uomo che ama veramente sua moglie non ha bisogno di questa norma per provvedere alle sue necessità, né si limiterebbe a dare una certa percentuale se potesse dare di più quando è necessario. E la donna che ama veramente suo marito non si aspetta una certa percentuale del suo salario senza tener conto del fatto che egli se lo possa permettere o no. Dio è più ragionevole della migliore delle massaie.
Inoltre, la decima non è sempre una disposizione del tutto equa. A motivo delle attuali condizioni economiche ingiuste, per un uomo la decima può essere una cosa da nulla, una bagattella, per così dire, mentre per un altro può rappresentare un onere gravoso. Così, da una parte, la decima non indicherebbe necessariamente altruismo e, dall’altra, creerebbe una vera difficoltà, un peso gravoso.
Non è dunque sorprendente che la decima non fosse inclusa nell’insegnamento cristiano primitivo. Nei tempi antichi era richiesta nella legge di Dio per gli Israeliti, ma era una disposizione del tutto giusta. In primo luogo, ogni Israelita ricevette una giusta porzione di terreno e, se lo avesse perduto, era provveduto che lo riavesse nell’anno del giubileo. Inoltre, la decima era data primariamente al Levita, che non riceveva eredità nel paese. Ma queste condizioni non esistevano nella congregazione cristiana. Per tale ragione la disposizione della decima non esisteva nemmeno nei giorni postapostolici della chiesa cristiana. L’Encyclopedia of Religion and Ethics dice: “Il sistema della decima non fu praticato per vari secoli . . . Fino al quarto secolo non se ne sente quasi parlare . . . Epifanio dice che la decima non è più obbligatoria della circoncisione”. (Vol. 12, pag. 348) Tuttavia, con l’allontanamento dalla vera fede, com’era predetto dall’apostolo Paolo, la chiesa cristiana si sviò anche per quanto riguarda i mezzi da usare per raccogliere il denaro con cui pagare le spese subìte nella predicazione della buona notizia. Ma non fu che nel sesto secolo che certi concili religiosi resero obbligatoria la decima, e verso la fine dell’ottavo secolo che Carlomagno rese la decima una questione legale per il Sacro Romano Impero.
Tuttavia, anche nei tempi antichi fu riscontrato molto efficace il semplice sistema della scatola o cassetta per contribuzioni. Questo si faceva ai giorni del re Joas e del sommo sacerdote Jehoiada. Queste cassette furono anche riscontrate pratiche ai giorni di Gesù, e un metodo simile è usato oggi nelle Sale del Regno dei testimoni di Geova. Una o due cassette per le contribuzioni sono poste in fondo alla sala dove ognuno può andare e offrire quello che vuole senza sentirsi obbligato né costretto. — 2 Re 12:9, 10; Luca 21:1.
Dove c’è il vero spirito cristiano, non ci vuole nient’altro; non sono svolte le attività per la raccolta di fondi considerate in questo articolo. Ciò che occorre è ammaestrare le persone in merito agli attributi di Dio stesso, sapienza, amore, giustizia e potenza, alla verità dei suoi propositi relativi alla rivendicazione del suo nome e all’istituzione di una terra paradisiaca. Non sono da trascurare gli esempi biblici di un dare altruistico del Figlio di Dio e anche di uomini timorati di Dio, benché imperfetti. Questo insegnamento produrrà una reazione spontanea in coloro che sono così ammaestrati. Poi, come si espresse l’apostolo Paolo, “se vi è prima la prontezza, è specialmente accettevole secondo ciò che la persona ha, non secondo ciò che la persona non ha”. — 2 Cor. 8:12.
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Scritture per ottobreLa Torre di Guardia 1964 | 1° settembre
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Scritture per ottobre
Siate diligenti nel dichiarare l’eterna buona notizia. — Riv. 14:6.
1 Vidi un altro angelo volare nel mezzo del cielo, e aveva un’eterna buona notizia da dichiarare come lieta novella a quelli che dimorano sulla terra. — Riv. 14:6. TG 15/4/64 39, 40
2 Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli. — Luca 11:1. TG 15/8/63 22, 23a
3 Onora l’Eterno con i tuoi beni e con le primizie d’ogni tua rendita; i tuoi granai saran ripieni d’abbondanza. — Prov. 3:9, 10, VR. TG 15/10/63 17a
4 Predica . . . rimprovera, sgrida, esorta, con ogni longanimità e arte d’insegnare. Poiché vi sarà un periodo di tempo in cui non sopporteranno il sano insegnamento. — 2 Tim. 4:2, 3. TG 1/5/63 42, 43
5 Ogni acrimoniosa amarezza e rancore e ira e clamore e parola ingiuriosa sia tolta via da voi con ogni malizia. — Efes. 4:31. TG 1/8/63 10, 11a
6 Rimarrò a Efeso fino alla festa della Pentecoste; poiché mi è stata aperta una grande porta che conduce ad attività. — 1 Cor. 16:8, 9. TG 15/11/63 14, 15a
7 Gli anziani che presiedono in modo eccellente siano ritenuti degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nel[l’] . . . insegnare. — 1 Tim. 5:17. TG 15/12/63 10; 7, 8a
8 L’Eterno m’ha unto . . . per proclamare . . . il giorno di vendetta del nostro Dio. — Isa. 61:1, 2, VR. TG 15/3/64 48, 49
9 Scorsi una donna seduta su una bestia selvaggia di colore scarlatto . . . E sulla sua fronte era scritto un nome, un mistero: “Babilonia la Grande”. . . . E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi. — Riv. 17:3, 5, 6. TG 15/6/64 44b
10 Non t’imparenterai con loro, non darai le tue figliuole ai loro figliuoli e non prenderai le loro figliuole per i tuoi figliuoli. — Deut. 7:3, VR. TG 1/12/63 12
11 [Riscattate] per voi stessi il tempo opportuno, perché i giorni sono malvagi. — Efes. 5:16. TG 15/10/63 7a
12 Gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, senza affezione naturale . . . senza padronanza di sé . . . aventi una forma di santa devozione ma mostrandosi falsi alla sua potenza; e da questi allontanati. — 2 Tim. 3:2, 3, 5. TG 15/5/64 18, 19
13 Una grossa grandine . . . cadde . . . sugli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a motivo della piaga della grandine. — Riv. 16:21. TG 15/6/64 13
14 L’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli. — 2 Cor. 4:4. TG 1/7/64 26, 27
15 I cieli narrano la gloria d’Iddio e le opere delle sue mani proclama il firmamento. — Sal. 19:1, Na. TG 15/3/64 57
(Indicazione dei luoghi di ulteriori commenti su queste scritture: I numeri dopo la data de “La Torre di Guardia” si riferiscono ai paragrafi nel primo articolo di studio. Quando il numero del paragrafo è seguito da “a”, il commento è nel secondo articolo di studio; quando vi è “b”, si riferisce al terzo articolo di studio.)
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MINISTERO DI CAMPO
I testimoni di Geova sono vivamente interessati nel mostrare alle persone che le Scritture sono utili. (2 Tim. 3:16) Durante il mese di settembre essi si recheranno nelle case delle persone per aiutarle a comprendere l’utilità delle Scritture. Faranno questo pronunciando sermoni biblici e offrendo il libro “Questo significa vita eterna”, insieme a un sermone biblico stampato, per la contribuzione di L. 325 (negli Stati Uniti d’America 50 c).
STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
dell’11 ottobre: Parliamo alla “generazione futura”. Pagina 521.
del 18 ottobre: Giovani, salvatevi da questa perversa generazione. Pagina 528.
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