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  • Taiwan, piccola isola dalle grandi caratteristiche
    Svegliatevi! 1974 | 8 gennaio
    • e se ne costruiscono altre. Un indovinato programma di riforma fondiaria ha facilitato la vita alla maggior parte dei contadini.

      Anche l’opera di predicazione dei testimoni di Geova ha fatto progresso dalla seconda guerra mondiale. Ad esempio, il signor Wang, giunto dopo la guerra dal continente cinese, spiega come divenne Testimone:

      “Vennero due missionari mentre ero al lavoro. Mia moglie cercò di mandarli via, ma mia figlia disse loro che dovevano tornare alla fine della settimana quando sarei stato a casa, poiché pensava che mi interessasse. Cominciarono con me uno studio biblico che cambiò tutta la mia vita. La nostra vita familiare migliorò, e anche mia moglie fu spinta ad accettare le verità della Bibbia. Abbiamo visto crescere la congregazione di Taipei da cinque o sei presenti alle adunanze, al centinaio o più che ora si riuniscono ogni settimana nella Sala del Regno”.

      Turismo fiorente

      La prosperità materiale di Taiwan ha attirato un crescente numero di turisti. Essi crebbero da 42.000 nel 1961 a quasi 540.000 nel 1971! Qui c’è veramente molto che un visitatore può vedere e godere.

      Ad esempio, c’è il Museo del Palazzo Nazionale, che quasi certamente contiene la più grande collezione di articoli cinesi del mondo. Mentre alcuni oggetti sono in esposizione permanente, intere sezioni vengono cambiate ogni tre mesi. Anche così, ci vorrebbero dieci anni per esporre tutto una volta! La giada e la ceramica sono così sorprendentemente belle che molti passano ore a guardare solo queste due esposizioni.

      Per molti turisti, comunque, il favoloso paesaggio per cui i marinai portoghesi chiamarono l’isola Ilha Formosa, o Isola Bella, è l’aspetto principale di una visita a Taiwan. Uno dei luoghi più sorprendenti da vedere è la gola Taroko, vicino a Hualien, sulla costa orientale. “Grandi” è una parola inadeguata per descrivere i torreggianti dirupi di marmo e la profonda valle attraversata da un corso d’acqua normalmente piccolo.

      Non è necessario, comunque, andare così lontano per vedere la verdeggiante bellezza di questa piccola isola. Il breve viaggio da Taipei al villaggio di Wulai permetterà al visitatore di attraversare un po’ del tipico paesaggio montuoso di Taiwan. Lì si può salire a bordo di uno dei pochi daisha rimasti. Inoltre, si possono vedere eseguire le danze della tribù taiyal, e osservare i tatuaggi delle donne più anziane.

      Per chi s’interessa delle varie forme di religione praticate in Oriente, ci sono numerosi templi e altri centri di adorazione da vedere. Un buon posto per osservare i buddisti in adorazione è il tempio di Lungshan, dedicato primariamente all’adorazione di Kwanyin, la dea della misericordia. Questo tempio è una costruzione interessante ed ha numerose intricate sculture che rappresentano scene intere di leggende cinesi.

      La sede filiale della Società Torre di Guardia, che si occupa degli interessi di tutti i testimoni di Geova di Taiwan, è situata in N. 5, Lane 99, Yun Ho Street, vicino all’Università Nazionale di Taiwan. Centinaia di persone sono venute a visitarla dal 5 all’8 agosto scorso durante l’assemblea internazionale dei testimoni di Geova di Taipei. Solo dieci anni fa ci fu un simile raduno internazionale a Taipei. A quel tempo una donna cinese di nome Yen lavorava come contabile in un albergo. Ella spiega l’effetto che ebbero su di lei i delegati dell’assemblea:

      “Capii subito che i loro modi non erano qualcosa di formale o superficiale. Il personale dell’albergo era cortese per ragioni di lavoro. Ma queste persone erano più cortesi e più gentili di noi! Che impressione produssero! Fui spinta a parlare ad alcuni di loro, e uno di essi mi diede l’indirizzo della Sala del Regno. Come risultato fu iniziato con me uno studio biblico.

      “Nella mia famiglia sono tutti buddisti, e sorsero molti problemi quando dovetti abbandonare abitudini e superstizioni. I Testimoni dovettero avere molta pazienza per aiutarmi a far questo. Ma il ristoro derivante dal fare servizio insieme a molti cristiani che hanno lo stesso profondo amore di quei Testimoni che conobbi per la prima volta durante il loro viaggio ha reso lo sforzo più che degno d’essere compiuto”.

      Quei turisti di dieci anni fa diedero un eccellente esempio di condotta a tutti quelli che l’anno scorso hanno visitato Taiwan. Anche se la nostra è una piccola isola, forse poco nota ad alcuni, essa ha molte grandi caratteristiche che sono senz’altro interessanti e piacevoli per il visitatore.

  • Siete disposti a lavorare?
    Svegliatevi! 1974 | 8 gennaio
    • Siete disposti a lavorare?

      VAGABONDI e mendicanti erano un tempo in fondo alla scala sociale, soprattutto a motivo della loro avversione per il lavoro. Ma oggi le attitudini verso il lavoro cambiano. Come disse uno scrittore: “Il lavoro [in se stesso] è caduto in discredito”.

      ‘Che cosa ha causato’, chiederete, ‘questa attitudine negativa da parte di molti verso il lavoro?’ In effetti ci sono parecchie cause.

      Anzitutto, l’avvento della produzione in serie, specialmente accelerata nella seconda metà di questo ventesimo secolo, ha trasformato molti lavoratori in poco più che numeri, statistiche di un’operazione controllata da un cervello elettronico. Come persone, come esseri umani, sembrano quasi perduti. La personalità è praticamente inesistente.

      Naturalmente questo ha il suo effetto sulle attitudini delle persone verso il lavoro. È davvero raro trovare un uomo impiegato nella produzione a catena che sia personalmente fiero del suo lavoro. Il motivo dell’interesse personale nel proprio lavoro è svanito in larga misura. Manca l’ambizione di vedere il risultato del proprio personale lavoro. In tale situazione, qualsiasi incentivo a lavorare ha origine solo dalla necessità di provvedere alla famiglia e alle persone a carico, o dal desiderio di soddisfare qualche bramosia personale o sensuale. Non si tratta più di lavorare per amore del lavoro, ma solo per il salario percepito.

      Attitudini simili generano disprezzo per il lavoro stesso, e in molti casi inducono un uomo a odiare il suo impiego. Non avendo dunque amore per il lavoro, diventa pigro e indifferente. Il cuore continua a suggerirgli di fare meno lavoro possibile, appena il minimo per conservarsi l’impiego. I suoi sentimenti verso questa particolare occupazione possono influire sulla sua attitudine verso il lavoro in generale. A casa pianta gli stessi semi di malcontento nei suoi figli, e presto la successiva generazione manifesta tutti i sintomi della stessa malattia del pigro.

      Altre cause di attitudine negativa

      La struttura e le norme stesse del presente sistema economico incoraggiano la disoccupazione; ora ci sono milioni di persone senza lavoro. Molte, forse la maggioranza, di queste persone sono disposte a lavorare se solo trovano un’occupazione adatta. Ma il loro stesso stato di disoccupazione tende a creare in esse frustrazione e amaro risentimento, ciò che, a sua volta, genera odio e violenza. Per farvi fronte, i governi escogitano vari sistemi di sussidio e programmi di assistenza sociale per reprimere

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