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Mostriamo amore cristiano alle assembleeLa Torre di Guardia 1965 | 15 giugno
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i genitori dovrebbero sedersi coi figli, e se un familiare ritarda per breve tempo dovendo adempiere qualche responsabilità prima di una sessione dell’assemblea, è naturale che gli altri familiari gli trovino un posto perché si sieda insieme al resto della famiglia. Ma questo è molto diverso dal mandare avanti qualcuno a riservare i posti per un gruppo di amici che non sono ancora pronti per mettersi a sedere.
Quando si lascia un posto dopo una sessione, si mostra riguardo anche portando con sé le proprie cose invece di lasciarle lì per conservarsi il posto quando vi si ritornerà più tardi. Ovviamente, se vi è un’emergenza e bisogna andarsene per alcuni minuti durante una sessione, ma si tornerà subito, la situazione è diversa. Inoltre, a volte alcuni posti sono riservati mediante cordoni per coloro che lavorano nell’assemblea e i cui impegni li tengono occupati fino all’ultimo minuto, e nessuno si preoccupa per ciò; il servizio reso da questi fratelli è apprezzato.
Per manifestare la giusta condotta alle assemblee si deve tener conto anche di altre cose. Quanta mancanza di rispetto si mostrerebbe svolgendo attività frivole durante le sessioni in cui viene spiegata la Parola di Dio! Il cristiano maturo bada di non tenere una condotta che nuoccia alla dignità dell’occasione o che distragga altri seduti vicino a lui. A questo riguardo specialmente i giovani devono prestare attenzione a non interessarsi maggiormente di stare in compagnia gli uni degli altri che di ciò che vien detto e fatto sul palco. Esagerate manifestazioni pubbliche di affetto, chiacchierio insistente, risa o il gironzolare durante le sessioni e passare inutilmente davanti ad altri per uscire dalle file e rientrarvi son cose che manifestano mancanza di amore cristiano. “L’amore . . . non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi”. — 1 Cor. 13:4, 5.
A questo riguardo i genitori hanno la grave responsabilità di disciplinare dovutamente i loro figli. Dovrebbero sempre sapere dove sono i loro figli, e durante le sessioni i figli dovrebbero sedere coi genitori. Se altri giovani vogliono sedersi con la vostra famiglia, i capi delle due famiglie dovranno disporre ciò. Così non dovrebbero essere i figli minorenni, compresi gli adolescenti, a stabilire dove si sederanno, né si dovrebbero lasciare soli senza la dovuta sorveglianza, poiché “la follia è legata al cuore del fanciullo”. — Prov. 22:15, VR.
Si mostra amore cristiano anche avendo considerazione ed essendo pazienti quando si fa la fila per ottenere cibo e letteratura, o in altre occasioni. È anche amorevole avere riguardo per quelli che ci ospitano nella loro casa. Poiché ci hanno mostrato ospitalità, mostriamo amorevolmente apprezzamento badando di dare il buon esempio, non rimanendo alzati a lungo quando torniamo nella nostra stanza, non parlando ad alta voce e non facendo nessun’altra cosa che disturbi il padrone di casa.
Rendetevi conto, inoltre, che non tutti i presenti hanno lo stesso grado di maturità. Alcuni sono presenti per la prima volta, altri sono giovani o inesperti. Perciò, il cristiano non si aspetta la stessa cosa da tutti e trascura generosamente gli errori altrui, poiché “l’amore è longanime”. — 1 Cor. 13:4.
Mostrando il vivo desiderio di mettere in pratica l’amore che abbiamo coltivato nella locale congregazione cristiana, faremo ciò che consigliò l’apostolo Giovanni quando disse: “Amiamo non a parole né con la lingua, ma con opera e verità”. (1 Giov. 3:18) E quante volte gli altri notano questo amore! Si osservi ciò che dichiarò un giornale neozelandese, il Challenge del 30 agosto 1961, parlando di una grande assemblea di testimoni di Geova: “I giornalisti della nazione l’hanno notato, le proprietarie delle pensioni l’hanno notato, i conducenti dei mezzi di trasporto l’hanno notato, e io l’ho notato: l’elevato modello di condotta dei Testimoni”.
Sì, mostrate amore cristiano alle assemblee, recando così felicità a voi stessi e agli altri presenti, e, soprattutto, recando onore al nome di Dio!
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Al conferimento dei diplomi i missionari ricevono eccellenti consigliLa Torre di Guardia 1965 | 15 giugno
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Al conferimento dei diplomi i missionari ricevono eccellenti consigli
IL POMERIGGIO del 23 novembre 1964 vi è stato il conferimento dei diplomi della 39ª classe della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad presso la sede centrale della Società. Otto oratori diedero agli studenti consigli davvero ottimi, a cominciare dai loro quattro istruttori regolari.
Prima vi fu W. Wilkinson, il quale mise in risalto che si raccoglie quello che si semina, mediante lo spirito, l’organizzazione e la Parola. (Gal. 6:7) Quindi vi fu F. Rusk, che rivolse l’attenzione al bisogno di avere pazienza, attendere da Geova la ricompensa, essendo nel frattempo felicemente attivi. (Lam. 3:26) Quindi seguì U. Glass, il quale disse che gli studenti, avendo ricevuto molti beni, avevano ora corrispondenti responsabilità, per insegnare ad altri le cose imparate. (Rom. 13:8) L’ultimo istruttore, E. Dunlap, mostrò il bisogno, non solo di aiutare gli uomini a liberarsi dalla falsa religione, ma a stabilirsi fermamente in sicure comunità cristiane. — 2 Cor. 10:4, 5.
L’interesse mondiale per il conferimento dei diplomi fu indicato dai settanta messaggi ricevuti mediante telegrammi, radio o posta aerea, dei quali ne vennero letti alcuni. Quindi M. Larson, sorvegliante della stamperia, mostrò che il principio di produzione a catena della stamperia si applicava al ministero missionario; e successivamente G. Couch, sorvegliante della casa Betel, osservò che ora essi erano in grado di divenire veramente produttivi, come lo è l’albero da frutto a cui si prestano molte cure.
Dopo che ciascuno di questi sei oratori ebbe dato la sua parte di eccellenti consigli, parlò il vicepresidente della Società, F. W. Franz. Egli parlò dell’eccellente esempio dato dall’apostolo Paolo e da altri primi cristiani nell’opera missionaria. Basando i suoi commenti principalmente sulle profezie citate da Paolo in Romani, capitolo 15, egli esortò i ministri diplomandi dicendo: “Date loro ciò che avete ricevuto qui! Siano felici che siete venuti!”
Quindi, nell’ora successiva, parlò N. H. Knorr, presidente della scuola e della Società Watch Tower. Egli fece capire ai suoi ascoltatori il bisogno di farsi accettare dalle persone. Perché? Perché facendo questo avrebbero accettato o ricevuto Cristo, e ricevendo Cristo avrebbero ricevuto Dio; così per mezzo del loro ministero le persone si sarebbero avvicinate a Dio. (Matt. 10:40) Li esortò ad andare avanti con zelo e vigore. “Le persone vi riceveranno a motivo dello spirito che mostrerete! Voi sapete di essere nel giusto!”
Dopo aver menzionato il grande aumento verificatosi da quando si era diplomata la prima classe di Galaad, egli rivelò che, a cominciare dal 1966, vi saranno ogni anno due classi missionarie di cinque mesi, anziché una sola classe di dieci mesi. Alla conclusione Knorr disse che l’ammaestramento ricevuto dagli studenti sarebbe servito loro indubbiamente per ammaestrare i risuscitati dopo Armaghedon.
Gli studenti erano venuti da 53 paesi ed erano mandati in 57 paesi. Una lettera di apprezzamento degli studenti fu letta in modo commovente dallo studente più anziano, che serviva Geova da circa quarantacinque anni. Fra l’altro, la lettera diceva: “Geova ci ha mostrato amorevolmente la sua buona volontà mediante gli instancabili e incessanti sforzi di tutti coloro che hanno partecipato al nostro ammaestramento. Gli istruttori sono stati davvero doni negli uomini. Come pazienti, amorevoli e comprensivi insegnanti, ci hanno dato certamente un meraviglioso modello per la nostra futura attività. . . . L’umiltà e la lealtà di [tutti] hanno fatto profonda impressione. La buona volontà di Geova verso di noi è stata davvero grande e lo ringraziamo col cuore traboccante. . . . Siamo decisi ad estendere a molti altri questi benefici”.
Dopo l’intervallo cominciò il programma serale. Prima vi fu il settimanale studio Torre di Guardia. Dopo ciò, per circa tre ore gli studenti presentarono un interessantissimo e utile programma composto, fra le altre cose, di musica folcloristica, espressioni di apprezzamento e impressioni sull’addestramento ricevuto, rappresentazioni dell’attività missionaria all’estero e di personaggi biblici. Al termine del programma tutti i presenti cantarono insieme un cantico, quindi il presidente della Società concluse con la preghiera il gioioso avvenimento.
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