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Traete coraggio dalla Parola di DioLa Torre di Guardia 1964 | 1° marzo
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17. In che modo ci vuole coraggio per rimanere moralmente puri, e come si può accrescere questo coraggio?
17 Ci vuole coraggio per far questo, poiché anche quando si sta attenti per evitare le cattive compagnie, si viene tuttavia a contatto con persone immorali. Forse sono le persone con le quali lavorate, forse sono i vicini o i compagni di scuola. Non è facile rifiutarsi di seguire la folla. Ma Gesù disse che i suoi seguaci non sono parte del mondo. (Giov. 17:11-14) Devono stare in guardia. Non osano smettere di vigilare nutrendo la loro mente con la letteratura immorale e i divertimenti dissoluti di questo mondo che ha la mania del sesso. Devono mostrare coraggiosamente il loro odio per ciò che è male e il loro amore per ciò che è bene. Prendendo piacere nei comandamenti di Geova, meditando su di essi, ci fortifichiamo contro l’immorale condotta del mondo; e tenendo sempre in mente che “tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto” siamo ulteriormente rafforzati nella determinazione di fare ciò che è giusto. — Ebr. 4:13.
18. Qual è la condotta del cristiano, malgrado le disoneste pratiche commerciali?
18 Naturalmente, alcuni uomini non sono così vivamente consapevoli di dover rendere conto a Dio, tuttavia essi hanno un certo senso di decoro. Conducono ciò che ritengono una vita morale, ma quando l’osservanza delle elevate norme morali sembra recare loro svantaggio, mancano spesso del coraggio di fare ciò che ritengono giusto. Per esempio, quando la loro sicurezza economica è minacciata dalle disoneste pratiche di concorrenti commerciali del mondo, pensano che l’unico modo di risolvere la situazione sia quello di adottare i loro metodi, anche se a loro non piacciono. O concluderanno che, se il loro principale richiede che siano disonesti nel trattare coi clienti, non possono fare altro. Ma il vero cristiano non la pensa così. Non si lascia sopraffare dalle malvage pratiche del mondo. Non è invidioso di quelli che commettono ingiustizie. Crede come credeva Davide, che temeva Dio: “Meglio il poco del giusto che la molta abbondanza degli empi. Perché le braccia dell’empio si spezzano; mentre Jahve sostiene i giusti. Jahve conosce i giorni dei perfetti e la loro eredità sarà in eterno”. (Sal. 37:16-18, Ga; Sal. 119:36) Poiché hanno salda fede in Dio, sono coraggiosi. Non si perdono d’animo per l’ansietà di ciò che mangeranno o berranno o di ciò che indosseranno. Sanno che se continueranno a cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia, Geova Dio farà in modo che le altre cose siano aggiunte. Traggono coraggio dalla Parola di Dio. — Sal. 37:1-4, 27, 34; Matt. 6:31-33.
19, 20. In che modo la conoscenza della Parola di Dio permette di evitare il compromesso della fede cristiana anche quando si è minacciati di morte?
19 Questa Parola scritta può eliminare le paure causate da superstizioni e ignoranza che hanno fatto cadere gli uomini in una triste schiavitù. Attraverso le sue pagine si può conoscere l’origine della vita e il significato della morte. Ma molti, poiché non hanno ascoltato la Parola di Dio e non sanno ciò che essa dice riguardo alla morte e alla vita futura, mostrano d’essere il genere di persone che il Diavolo descrisse quando disse a Dio: “Pelle per pelle! Tutto ciò che l’uomo ha dà per salvare la vita! . . . stendi la mano e toccagli le ossa e la carne e poi vedrai se benedice la tua faccia”! (Giob. 2:4, 5, Ga) Giobbe non era una persona di questo genere, ma molti lo sono. Daranno qualsiasi cosa in cambio della vita. Perderanno la virtù, l’onestà e una coscienza pulita per evitare la morte. Sono disposti a vivere secondo la menzogna, a professare di sostenere ideologie che odiano e a commettere azioni ignobili contro la loro volontà, pur di essere in pace con quelli al potere. Per paura della morte sono schiavi per tutta la loro vita. — Ebr. 2:15.
20 Ma coloro che hanno accurata conoscenza della Parola di Dio non vivono con questo timore. Essi servono la Fonte della vita, e lo hanno ascoltato. Essi sanno che ha preso provvedimento per liberare dalla tomba. Hanno fiducia nella sua promessa di risuscitare i morti, per cui non si rifiutano di mantenersi fedeli a Dio, anche fino alla morte se è necessario. (2 Cor. 4:13, 14; Riv. 2:10) La conoscenza della Parola di Dio li rende coraggiosi. Essa rafforzò Gesù perché mantenesse l’integrità davanti a una morte ignominiosa. Diede a Stefano il coraggio di dire la verità senza fare compromesso davanti alla corte che lo processava per decidere della sua vita. Similmente, essa ha dato a migliaia di cristiani testimoni di Geova di questo ventesimo secolo il coraggio di difendere la vera adorazione. — Ebr. 12:2; Atti, cap. 7.
21. Che cosa permette al cristiano di essere coraggioso malgrado i tempi difficili in qui si trovano ora tutti gli uomini?
21 Questa medesima Parola di Dio ci rafforza per agire con coraggio davanti alle minacce della guerra, della carestia, di spaventosi terremoti e selvaggi delitti, cose tanto prevalenti nel mondo odierno. Queste circostanze influiscono sulla vita dei cristiani quanto sul resto del mondo. Anch’essi possono essere scacciati dalle loro case dagli aggressori in tempo di guerra, perdere i loro averi a causa del terremoto, andare incontro al razionamento del cibo, e dovere esercitare maggior cautela per il prevalere del delitto. Ma la loro prospettiva è diversa dal mondo che li circonda. Fortificati dalla conoscenza delle Scritture, possono fare come disse Gesù: “Quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate la testa, perché la vostra liberazione s’avvicina”. (Luca 21:28) Riconoscono in queste cose la prova della prossima fine di questo vecchio empio mondo e dell’imminenza del giusto nuovo mondo di Dio. Questa conoscenza dà loro coraggio, non solo per affrontare le avversità che tutti hanno, ma per parlare in qualità di intrepidi sostenitori del regno di Dio.
22. Quale fiducia può avere il popolo di Geova circa la sua relazione con Dio, e come esso mantiene salda questa fiducia?
22 Avendo dato ascolto a Dio, sanno che egli ha cura di loro. Sanno di poterlo invocare in preghiera e che egli li ascolterà. (Sal. 145:18) Egli li sorveglia amorosamente, come il pastore ha cura del suo gregge. Indipendentemente dalle circostanze in cui si trovano, hanno fiducia che, finché continueranno ad ascoltare Dio e ad accettare i suoi amorevoli consigli, nulla ‘potrà separarli dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù’. (Rom. 8:31-39) Saggiamente, quindi, continuano a nutrire la mente e il cuore mediante la Parola di Dio studiandone i precetti e meditando su di essi ogni giorno della loro vita. Poiché fanno questo con fede possono “aver coraggio e dire: ‘Geova è il mio soccorritore; non avrò timore’”. — Ebr. 13:6.
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Accurata dal punto di vista biblicoLa Torre di Guardia 1964 | 1° marzo
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Accurata dal punto di vista biblico
● A New Pronouncing Dictionary of the Spanish and English Languages, a cura di Mariano Velázquez da la Cadena, nell’edizione del 1902, dà la seguente definizione della parola “rimanente”: “Los verdaderos siervos de Jehová” (I veri servitori di Geova).
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