-
Con quale nome chiamate Dio?La Torre di Guardia 1984 | 1° giugno
-
-
Con quale nome chiamate Dio?
Sapete qual è il nome proprio che ricorre più spesso nella Bibbia? Davide? Abraamo? Gesù?
Se avete pensato a uno di questi nomi, troverete molto interessanti questi articoli, perché il nome più importante della Bibbia ricorre più spesso di tutti questi nomi messi insieme.
UNA pubblicazione religiosa fa notare che quando si dice di voler bene a una persona la si chiama per nome. Non si direbbe: “Uomo, ti amo”, o “Donna, ti amo”. Si direbbe piuttosto: “Giovanni, ti amo”, o “Margherita, ti amo”. Questa pubblicazione quindi chiede: “Quale nome potreste dare a Dio perché divenga per voi una persona più intima e reale?”
Dedica poi un’intera pagina a trattare questa domanda, senza mai menzionare il nome che Dio stesso si è dato. E conclude dicendo: “Dovreste essere voi a scegliere il nome col quale rivolgervi intimamente a Dio”. Ma non sarebbe meglio usare il nome che Dio stesso si è dato, e che ricorre migliaia di volte nella Bibbia?
Dio ha un nome?
Sì. In ebraico e in greco, lingue in cui in origine fu scritta la Bibbia, la parola “dio” non si riferiva sempre al vero Dio. Così come in italiano, poteva anche indicare falsi dèi e idoli. Come si poteva quindi distinguere il vero Dio, il Creatore, dagli dèi fatti dall’uomo? Usando un nome proprio. Eppure sono pochi quelli che conoscono il nome di Dio, e ancor meno quelli che lo usano.
Può darsi infatti che non abbiate mai visto il nome di Dio nella vostra propria Bibbia. Perché? Perché quelli che hanno tradotto la vostra Bibbia in italiano possono averlo cambiato. Forse non erano d’accordo con gli scrittori biblici che furono ispirati da Dio a usare questo nome migliaia di volte nelle Scritture Ebraiche.
Alcune versioni della Bibbia, anziché contenere il nome di Dio le quasi 7.000 volte che esso ricorre nel testo ebraico, lo usano solo qualche volta. Altre traduzioni non lo usano affatto. Hanno eliminato il nome di Dio dal Suo stesso libro!
Questo NOME era ovviamente più importante delle parole con le quali i traduttori lo hanno sostituito, per cui alcune traduzioni scrivono questi termini sostitutivi in tutte maiuscole, così da permettere ai lettori informati di sapere dove nel testo originale compare il nome di Dio. Una nota enciclopedia spiega: “Va ricordato che il nome ebraico Geova in genere è reso . . . con la parola SIGNORE (a volte DIO), stampata in maiuscoletto”. Così facendo, il traduttore vuole indicare che nella lingua originale ricorre il nome proprio di Dio, GEOVA. — Cyclopedia di McClintock e Strong, 1981, volume IV, pagina 811.
Sia che abbiate visto questo nome nella vostra Bibbia o no, nel testo originale ebraico c’era. Gli eruditi tedeschi Keil e Delitzsch fanno notare che in meno di 50 versetti, nei capitoli 2 e 3 di Genesi, ricorre 20 volte l’espressione “Geova Elohim” (Geova Dio). Essi dicono che “è usata con particolare enfasi per dare risalto al fatto che Geova è veramente Elohim”, cioè Dio. — Commentary on the Old Testament, di Keil e Delitzsch, 1973, volume I, pagine 72, 73.
In effetti il nome di Gesù stesso significa “Salvezza di Iah [Geova]”. E ogni volta che si dice “Alleluia”, si sta usando una forma poetica abbreviata del nome di Geova. La parola “Alleluia” significa ‘Lodate Iah’, cioè ‘Lodate Geova’.
Ricordate quindi che Geova è il nome proprio di Dio. È il nome col quale EGLI ha deciso di essere chiamato. Vi interessa sapere in che modo usando questo nome potete conoscere meglio Dio e i suoi propositi? Questo è quanto sarà trattato negli articoli che seguono.
-
-
È giusto pronunciare il nome di Dio?La Torre di Guardia 1984 | 1° giugno
-
-
È giusto pronunciare il nome di Dio?
MOLTI non si sentono di pronunciare il santo nome di Dio. Gli ebrei devoti vedono questo nome nella loro Bibbia, ma pensano che non lo si debba pronunciare. Molte altre persone religiose sono restie a usarlo.
Comunque, in un’occasione l’intera nazione d’Israele udì Dio pronunciare il proprio nome. Ne udirono l’esatta pronuncia. Al monte Sinai lo udirono otto volte nelle Dieci Parole, o Dieci Comandamenti, che udirono pronunciare dal cielo. — Esodo 20:2-17.
Se il traduttore della vostra Bibbia ha usato il nome di Dio dove compare nel testo originale ebraico, vedrete che quei comandamenti iniziano con la dichiarazione: “Io sono Geova tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa degli schiavi. Non devi avere altri dèi contro la mia faccia”. Una versione (The Living Bible) traduce così: “Io sono Geova tuo Dio . . . Non puoi adorare nessun altro dio fuorché me”. La versione cattolica di Salvatore Garofalo traduce: “Sono io Jahve tuo Dio . . . Tu non avrai altri dèi all’infuori di me”. (Esodo 20:2, 3) Se i traduttori della vostra Bibbia non hanno usato il nome di Dio, può darsi abbiano fatto ricorso ad altri accorgimenti per indicare che nel testo originale c’è questo nome. (Vedi la Versione Riveduta di G. Luzzi, che lo sostituisce con “l’Eterno”).
Nelle Scritture non c’è nulla che indichi che questo nome non si debba pronunciare. Dio disse di non servirsi del suo nome “invano” o “in modo indegno”. Ma questo non vuol dire che quel nome non si possa pronunciare. Vuol dire che i servitori di Geova non devono fare cose che rechino discredito sul suo nome. — Esodo 20:7.
Mosè, che fu impiegato per scrivere questo comando nella Bibbia, non lo intese nel senso che il nome di Dio non si dovesse usare, perché scrisse quel nome centinaia di volte nel Pentateuco, cioè nei primi cinque libri della Bibbia. Lungi dal non usare questo nome, Mosè disse: “Ascolta, o Israele: Geova nostro Dio è un solo Geova. E tu devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua forza vitale”. — Deuteronomio 6:4, 5.
La Bibbia non indica che questo nome rimanesse nascosto o che non venisse pronunciato. Mostra invece che per molti secoli fu d’uso comune. La Bibbia cita Eva che lo usa. (Genesi 4:1) Mosè dice che il giusto Abraamo lo usava, che invocava “il nome di Geova, l’Iddio di durata indefinita”, quantunque questo fatto sia nascosto da molte traduzioni moderne della Bibbia. — Genesi 21:33.
Abraamo usò il nome di Geova parlando col re di Sodoma. Sara lo usò conversando con Abraamo. Il servitore di Abraamo lo usava regolarmente. Giacobbe, sua moglie Rachele e il padre di lei, Labano, usavano tutti il nome di Dio. — Genesi 14:22; 16:2; 24:35, 42, 44; 28:16; 30:24, 27, 30.
A Mosè fu ordinato di usare il nome di Dio. Mosè e Aaronne lo usarono nel parlare all’incredulo Faraone, il quale lo usò nel rispondere, allorché disse: “Chi è Geova, così che io debba ubbidire alla sua voce e mandar via Israele?” — Esodo 5:1-3; 3:15.
Secoli dopo, il popolo non considerava ancora impronunciabile il nome di Geova. Lo usò nel parlare a Samuele ed egli lo usò nel rispondere. (I Samuele 12:19, 20) Il giusto re Davide lo cantò pubblicamente, dicendo: “Dichiarerò sicuramente il tuo nome ai miei fratelli; ti loderò in mezzo alla congregazione. Voi che temete Geova, lodatelo!” — Salmo 22:22, 23.
Il grande profeta Isaia non pensava che questo nome si dovesse ignorare. Lo usò più di 400 volte nel libro biblico che porta il suo nome.
Isaia non disse ai suoi lettori ebrei di non usare il nome di Dio. Al contrario, disse: “Rendete grazie a Geova! Invocate il suo nome. Fate conoscere fra i popoli le sue gesta. Menzionate che il suo nome dev’essere innalzato. Elevate melodie a Geova, poiché ha fatto cose eccelse. Questo deve farsi conoscere in tutta la terra”. — Isaia 12:4, 5.
Tutto ciò fa forse pensare che il possente nome di Dio dovesse essere nascosto, non usato, sostituito da qualche altro termine? I traduttori che eliminano il nome di Dio dal Suo proprio libro non considerano questo nome come lo consideravano persone timorate di Dio quali Abraamo, Sara, Giacobbe, Mosè, Aaronne, Samuele, Davide e Isaia.
Nemmeno i profeti successivi nascosero questo nome considerandolo troppo sacro per poterlo usare o pensando che i precedenti scrittori biblici avessero fatto male a usarlo e che fosse il caso di sostituirlo con qualche altra parola. I loro messaggi sono pieni di espressioni come queste: “Udite la parola di Geova”. “Geova degli eserciti, l’Iddio d’Israele, ha detto questo”. “Questo è ciò che ha detto il Signore Geova”. — Geremia 2:4; 19:15; Ezechiele 21:28.
L’uso di questo nome, per di più, non era limitato alle questioni religiose. Non veniva usato solo dagli insegnanti, ma anche dalla gente comune, che usava il nome di Dio nelle normali conversazioni. La Bibbia riferisce che Boaz disse ai suoi mietitori: “Geova sia con voi”. Al che essi risposero: “Geova ti benedica”. — Rut 2:4.
Gli archeologi hanno trovato conferme delle dichiarazioni bibliche secondo cui la gente usava questo nome. Negli anni trenta furono trovate le Lettere di Lachis, frammenti di coccio che si pensa risalgano alla conquista babilonese del VII secolo a.E.V. Vi ricorrono più volte espressioni come queste: “Possa YHWH [Yahweh, o Geova] far giungere in questo stesso giorno al mio signore notizie di bene!”
Persino non israeliti conoscevano e usavano il nome di Dio. I gabaoniti dissero a Giosuè: “I tuoi servitori son venuti da un paese molto lontano per riguardo verso il nome di Geova tuo Dio, perché abbiamo udito la sua fama e tutto ciò che fece in Egitto”. (Giosuè 9:9) Nel X secolo a.E.V., Mesa re di Moab, nemico di Israele, fece scrivere questo nome sulla Pietra Moabita, riscoperta nel 1868 e attualmente esposta al Louvre di Parigi.
Questi fatti non dovrebbero sorprenderci. Lungi dal dare l’idea che si trattasse di un nome riservato, segreto, da non pronunciare, Mosè aveva detto al popolo: “E tutti i popoli della terra dovranno vedere che il nome di Geova è stato invocato su di te”. (Deuteronomio 28:10) Come sarebbe potuto avvenire questo se nemmeno i suoi adoratori lo avessero usato?
Tutt’altro che impronunciabile, il nome di Dio era onorato, amato e rispettato. Era usato nel dare il nome a luoghi, e addirittura a persone. Abraamo chiamò il luogo in cui si era recato per sacrificare Isacco “Geova-Gire”. (Genesi 22:14) Ecco inoltre alcuni fra i noti nomi biblici il cui significato include Geova o Iah, la forma poetica abbreviata del nome di Geova: Ezechia, Isaia, Giosia, Neemia, Abdia, Zaccaria e Sofonia. Anche oggi alcuni usano il nome di Dio nel dare il nome ai loro figli. Il vostro stesso nome potrebbe includere il meraviglioso nome di Dio! Conoscete qualcuno che si chiama Gioele? Questo nome significa “Geova è Dio”. E Gionatan? Esso significa “Geova ha dato”. Giosuè significa “Geova è salvezza”. E chiunque porti il comune nome Giovanni ha un nome che significa “Geova è stato benigno”.
Perciò, nonostante le opinioni di alcuni secondo cui il nome di Dio è troppo sacro per essere pronunciato e di altri secondo i quali non se ne dovrebbe tener conto, è impossibile escluderlo dalla Bibbia. Fa parte di tutti questi nomi biblici che furono usati nei molti secoli in cui il popolo non solo conosceva il sacro nome di Dio, GEOVA, ma lo usava nelle preghiere, nell’adorazione e nelle normali conversazioni.
Ma che dire delle Scritture Cristiane, spesso chiamate Nuovo Testamento? Il nome di Geova è incluso nei nomi Gesù e Giovanni e nella parola “Alleluia”. Ma perché non vi compare più spesso? Il prossimo articolo risponderà a questa importante domanda.
[Riquadro a pagina 5]
Qual è la pronuncia del nome di Dio?
A causa di pregiudizi religiosi, la pronuncia originale della parola ebraica יהוה è andata perduta. Alcuni studiosi preferiscono la pronuncia “Yahweh”, ma non c’è modo di sapere quale sia la pronuncia esatta.
Tuttavia la pronuncia dei nomi spesso varia da una lingua all’altra. In italiano il primo martire cristiano è chiamato “Stefano”, mentre in francese “Étienne”. In ebraico Gesù era chiamato “Yeshùa‘”, o “Yehohshùa‘”, ma in greco “Iesoùs”.
Il fatto che non pronunciamo il nome di Gesù — o di qualsiasi altra persona — esattamente come lo si pronunciava nella lingua originale non ci porta a non usarlo affatto. Semplicemente lo pronunciamo come si usa nella nostra lingua.
Il libro “Ausiliario per capire la Bibbia” quindi dice: “Dal momento che finora non si conosce con certezza la pronuncia esatta, non sembra che ci sia alcuna ragione per abbandonare la nota forma italiana ‘Geova’ a favore di qualche altra forma suggerita. . . . In italiano il nome ‘Geova’ identifica il vero Dio, rende oggi quest’idea meglio di qualunque altro termine”. — Pagina 510.
[Immagini a pagina 6]
CHIAMAVANO DIO PER NOME
Abraamo
Sara
Rachele
Davide
Samuele
-
-
Il nome di Dio nelle Scritture CristianeLa Torre di Guardia 1984 | 1° giugno
-
-
Il nome di Dio nelle Scritture Cristiane
QUANDO Gesù chiamò Dio suo Padre, i suoi ascoltatori ebrei sapevano chi era Colui del quale egli stava parlando. Vedevano il nome di Dio nei rotoli della Bibbia ebraica disponibili nelle loro sinagoghe. Uno di questi rotoli fu dato a Gesù nella sinagoga della sua città, Nazaret. Egli lesse un brano di Isaia che conteneva due volte il nome di Geova. — Luca 4:16-21.
Anche i primi discepoli di Gesù vedevano il nome di Dio nella Versione dei Settanta, la traduzione della Bibbia in greco usata dai primi cristiani nell’insegnare e nello scrivere. Un tempo si pensava che il nome di Dio non apparisse nella Settanta, ma ora si sa con certezza che questo nome era talmente rispettato che il Tetragramma (termine con cui gli studiosi indicano le quattro lettere ebraiche che formano il nome di Dio) fu copiato in caratteri ebraici direttamente nel testo greco.
Aquila, nel II secolo, scriveva ancora il nome di Dio in caratteri ebraici nel suo testo greco. Nel III secolo, Origene scrisse che “nei manoscritti più fedeli IL NOME è scritto in caratteri ebraici”. Nel IV secolo il traduttore biblico Girolamo scrisse: “In certi volumi greci troviamo tuttora le quattro lettere del nome di Dio (יהוה) scritte in caratteri antichi”.
Il dott. Paul E. Kahle scrive: “Ora sappiamo che il testo greco della Bibbia [la Settanta] in quanto scritto da ebrei per ebrei non traduceva il nome divino con kỳrios [Signore], ma in tali MSS [manoscritti] era conservato il Tetragramma scritto in caratteri ebraici o greci”. — The Cairo Geniza, pagine 222, 224.
Che significa questo? Significa che, sia che parlassero ebraico o greco, quando gli ascoltatori di Gesù leggevano le Scritture vi trovavano il nome di Dio. Perciò è solo ragionevole che, nel citare quei brani, seguissero quella consuetudine, riportando le quattro lettere del nome di Geova nel testo delle Scritture Greche Cristiane che andavano scrivendo.
Nel Journal of Biblical Literature, George Howard, professore incaricato di religione presso l’Università della Georgia (USA), scrive: “Dato che il Tetragramma era ancora scritto nelle copie della Bibbia greca che formavano le Scritture della chiesa primitiva, è ragionevole credere che gli scrittori del NT [Nuovo Testamento], citando la Scrittura, conservassero il Tetragramma nel testo biblico”. — 1977, volume 96, n. 1, pagina 77.
Sostituito il nome di Dio
Pare che il nome divino sia stato successivamente tolto sia dalla Settanta che dal “Nuovo Testamento” quando i cristiani non giudei non comprendevano più le lettere ebraiche. Il dott. Kahle scrive quindi: “Furono i cristiani a sostituire il Tetragramma con kỳrios [Signore] quando il nome divino scritto in caratteri ebraici non era più comprensibile”. — The Cairo Geniza, pagina 224.
Quanto fu grave questa omissione? Il prof. Howard afferma: “L’eliminazione del Tetragramma creò, a nostro avviso, confusione nella mente dei primi cristiani gentili per quanto riguarda la relazione esistente fra il ‘Signore Dio’ e il ‘Signore Cristo’”. — Pagina 63 del già citato periodico.
Per esempio, Salmo 110:1 dice: “Espressione di Geova al mio Signore”. Questo versetto è citato in Matteo 22:44, dove, come risultato dell’eliminazione del nome Geova, la maggioranza delle traduzioni moderne dice: “Il Signore ha detto al mio Signore”. Così, per i seguaci delle chiese della cristianità, la netta distinzione fra Geova (“il Signore”) e Gesù (il “mio Signore”) è andata perduta.
Seguire l’esempio biblico di usare il nome di Dio è vantaggioso sotto vari aspetti: (1) Ci aiuta a considerare Dio come una Persona, non come una semplice forza. (2) Ci aiuta ad avvicinarci di più a lui. (3) Elimina la confusione, affinando il concetto che abbiamo di lui e uniformando di più i nostri pensieri a ciò che la Bibbia effettivamente insegna.
[Immagine a pagina 8]
יהוה
Il Nome Divino, in caratteri ebraici, compariva nelle prime traduzioni greche delle Scritture Ebraiche
-
-
Il nome più grande che ci siaLa Torre di Guardia 1984 | 1° giugno
-
-
Il nome più grande che ci sia
“Devi dire questo agli israeliti, che è stato GEOVA, l’Iddio dei loro padri, l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco, l’Iddio di Giacobbe, a mandarti a loro. Questo è il mio nome per sempre; questo è il mio titolo in ogni generazione”. — ESODO 3:15, “The New English Bible” (“NE”).
1. Che importanza ha un nome rispetto ad altri termini che si potrebbero usare per identificare una persona?
TUTTI noi abbiamo un nome. Il nostro nome ci identifica come persona. Sentendo pronunciare il nome di qualcuno che si detesta si provano sentimenti negativi, mentre il nome di una persona cara suscita pensieri piacevoli e lieti. Oltre al nome proprio, ci sono altre parole che mettono a fuoco aspetti particolari della vita di una persona. La stessa persona può essere chiamata professore, capo, papà o nonno, a seconda delle circostanze. Ognuna di queste parole può far venire in mente pensieri diversi sul conto di quella persona, richiamando l’attenzione su un particolare aspetto della sua vita. Ma il suo nome ci ricorda l’intera persona, tutti i suoi aspetti, tutto ciò che sappiamo di lei.
2, 3. In che modo le parole che usiamo per identificare Dio potrebbero influire sul concetto che abbiamo di lui?
2 Lo stesso principio vale anche per ciò che pensiamo di Dio? Il modo in cui chiamate il Creatore influisce in qualche misura sul concetto che avete di lui?
3 Le parole “Creatore” e “Onnipotente” richiamano l’attenzione su certi aspetti della sua attività. “Signore” fa pensare alla sua autorità. Il termine “Dio” lo descrive come un essere dotato di attributi e poteri sovrumani. Il lettore della versione italiana di Giovanni Luzzi, che vede il nome di Dio sostituito da “l’Eterno”, può farsi un concetto di Dio alquanto diverso dal lettore di altre versioni bibliche i cui traduttori hanno sostituito il nome di Dio con “il Signore”. Per questo uno scrittore di argomenti religiosi dice: “L’introduzione del nome personale di Dio nell’adorazione e nella teologia cristiana potrebbe avere effetti sorprendenti e creativi”.
4. (a) Cosa si può dire delle varie parole che usiamo quando parliamo di Dio? (b) Quanto è esteso l’uso del suo nome nelle Scritture?
4 Le varie parole usate per descrivere Dio — Signore, Onnipotente, Creatore — sono giuste. Le usa la Bibbia. Tuttavia c’è una parola che la Bibbia usa più spesso di tutte queste. È il NOME personale di Dio, e questo nome dovrebbe ricordarci tutto ciò che sappiamo di lui. Questo nome, oggi comunemente pronunciato Geova, o Yahweh, ricorre nel testo biblico originale molto più spesso di qualsiasi altra parola usata per descrivere Dio. Nella concordanza inglese della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture occorrono 43 colonne per elencare tutte le volte che la parola “Dio” ricorre nella Bibbia, mentre occorrono 77 colonne per elencare tutte le volte che appare il nome Geova.
5. (a) Cosa dice Esodo 3:15 circa il nome di Dio? (b) Cosa si può dire della pronuncia “Geova”?
5 Questo nome non è stato scelto da uomini. La Bibbia dice che lo ha scelto Dio, e che ha comandato di usarlo. Egli disse: “Devi dire questo agli israeliti, che è stato GEOVA, l’Iddio dei loro padri, l’Iddio di Abraamo, l’Iddio di Isacco, l’Iddio di Giacobbe, a mandarti a loro. Questo è il mio nome per sempre; questo è il mio titolo in ogni generazione”. (Esodo 3:15, NE) Perché questa traduzione moderna e molto diffusa usa nel testo il nome Geova? Perché questa è la pronuncia comune del nome di Dio che appare migliaia di volte nella Bibbia ebraica originale.
6. Qual è un altro vantaggio derivante dall’usare il nome di Dio?
6 Chiamando Dio per nome, la Bibbia ci aiuta a pensare a lui non come a una semplice forza, ma come a una Persona. Ci aiuta ad avvicinarci maggiormente a lui. A molti Dio sembra lontano. Eppure, come disse l’apostolo Paolo, ‘in effetti Dio non è lontano da ciascuno di noi’. — Atti 17:27.
Come reagite a questo nome
7, 8. Che effetto vi fa personalmente il sentir nominare il nome Geova? Perché?
7 Come reagite quando sentite pronunciare questo nome usato dalla Bibbia con riferimento a Dio? Suscita in voi pensieri negativi o pensieri piacevoli e lieti? Vi è stato insegnato a reagire negativamente al nome col quale Dio ha detto di voler essere chiamato? Oppure esso produce in voi un vivo senso di apprezzamento, così come la Bibbia dice dovrebbe avvenire?
8 Il nome Geova dovrebbe farci pensare al Creatore del cielo e della terra. Nell’originale ebraico, la Bibbia dice: “Geova Dio [Geova Elohim] fece la terra e il cielo”. Dice pure: “E Geova Dio formava l’uomo dalla polvere della terra e gli soffiava nelle narici l’alito della vita, e l’uomo divenne un’anima vivente”. (Genesi 2:4, 7) Perciò Gli dobbiamo la vita. La sua attività creativa ha reso possibile la nostra stessa esistenza. Influisce questo sul modo in cui reagite sentendo pronunciare il nome di Dio?
9. Che altro dovrebbe ricordarci questo nome?
9 Oltre a essere il Creatore, egli è un Dio che ha un proposito. Si pensa che il nome Geova significhi “Egli fa divenire”. Fa in modo di divenire egli stesso qualunque cosa sia necessario affinché i suoi propositi e le sue promesse possano immancabilmente adempiersi.
10. Qual è il senso di Esodo 6:3?
10 Geova disse a Mosè: “Apparivo ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe come Dio Onnipotente, ma rispetto al mio nome di Geova non mi feci conoscere da loro”. (Esodo 6:3) Significava questo che Abraamo, Isacco e Giacobbe non avevano mai sentito questo nome? No, non è possibile, perché in precedenza Geova aveva rivelato a Mosè di essere l’Iddio di quei tre uomini. (Esodo 3:15) Inoltre, come mostra l’articolo “È giusto pronunciare il nome di Dio?” (a pagina 4 di questa rivista), quei fedeli servitori usavano di continuo questo nome. Ma esso stava per essere rivelato sotto un aspetto nuovo. Ciò che essi non conoscevano era l’ulteriore significato che questo nome avrebbe assunto quando il popolo avrebbe visto fino a che punto sarebbe arrivato Geova per far sì che le sue promesse e i suoi propositi si adempissero.
11. In che modo gli israeliti stavano per conoscere Geova in maniera più significativa dei loro antenati?
11 Quali propositi? Il popolo stava per divenire testimone delle spaventose Dieci Piaghe. Stava per essere condotto sull’asciutto attraverso il Mar Rosso. Avrebbe ricevuto la Legge al monte Sinai in circostanze tali da incutere timore. Sarebbe stato protetto attraverso il “grande e tremendo deserto”, per essere quindi introdotto nella Terra Promessa. — Deuteronomio 1:19; Esodo 6:7, 8; 14:21-25; 19:16-19.
I suoi atti amorevoli
12, 13. Quali sono alcune cose che la Bibbia dice riguardo agli amorevoli atti di Geova?
12 L’intera Bibbia ci parla del Creatore. Ne narra la fedeltà, la rettitudine e la giustizia. La Bibbia dice: “Geova è buono e retto”. “Oh quant’è grande la sua bontà”! “La Roccia, la sua attività è perfetta, poiché tutte le sue vie sono dirittura. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; egli è giusto e retto”. — Salmo 25:8; Zaccaria 9:17; Deuteronomio 32:4.
13 La Bibbia presenta Geova come Re (Salmo 10:16; Daniele 4:34), Giudice (Salmo 50:6; 98:9), Padre (Isaia 64:8; Matteo 6:6-9), Marito (Isaia 54:5; Geremia 3:14), Insegnante (Salmo 71:17; Isaia 50:4; 54:13) e Soccorritore (Salmo 30:2; 115:9-13; 121:2). Il suo nome dovrebbe ricordarci i suoi atti amorevoli, il fatto che ha stabilito giusti princìpi e che ha il diritto di richiedere ubbidienza e devozione dai suoi figli terreni. Le Scritture dicono: “Geova è conosciuto dal giudizio che ha eseguito”. “Geova guarda tutti quelli che lo amano, ma annienterà tutti i malvagi”. — Salmo 9:16; 145:20.
14. (a) In che modo gli scrittori e i cantori dei salmi mostrarono la loro fiducia in Geova? (b) Cosa dicono di lui i Proverbi?
14 In tutto il libro biblico di Salmi questo nome ricorre 749 volte. I salmi, o cantici di lode, erano cantati da adoratori gioiosi che ‘rendevano grazie al nome di Geova’ nel tempio di Gerusalemme. (Salmo 122:1-4) Gli scrittori e i cantori dei salmi conoscevano il nome di Geova (Salmo 9:10), confidavano nel suo nome (33:21), invocavano il suo nome (80:18; 105:1), rendevano grazie al suo santo nome (106:47), cercavano aiuto nel suo nome (124:8) e lodavano di continuo il suo nome (68:4; 135:3). Il suo nome non era nascosto, ma amato. (Salmo 89:1; 92:1-5) Non solo Geova compì gli atti amorevoli celebrati nei Salmi, ma ispirò anche la sapienza che troviamo nel libro biblico di Proverbi, dove si legge: “Poiché Geova stesso dà sapienza; dalla sua bocca sono conoscenza e discernimento”. (Proverbi 2:6) Se la vostra traduzione della Bibbia usa “Signore” o “Eterno” in questi versetti, siate certi che nel testo originale ebraico in ciascuno d’essi appare il nome di Dio.
15. (a) Quali grandi avvenimenti dovrebbe ricordarci il nome di Geova? (b) Secondo Daniele 2:20, 21 e 4:17, quali cose dovrebbero indurci a benedire il nome di Geova?
15 Questo nome dovrebbe ricordarci l’intero complesso di avvenimenti storici, profezie, leggi e sapienza contenuto nella Bibbia. Dovrebbe ricordarci le sbalorditive profezie relative ai principali sviluppi della storia mondiale. Geova determinò gli avvenimenti storici in modo da adempiere le sue profezie sull’Egitto, l’Assiria, Babilonia, Media-Persia, Grecia e Roma, fino e oltre il nostro turbolento XX secolo. — Daniele, capitoli 2, 7, 8.a
Gesù e il nome del Padre
16. (a) Che effetto dovrebbe avere la permanenza di Gesù sulla terra sulla conoscenza che abbiamo del Padre suo, Geova Dio? (b) Sotto che aspetto, in particolare, Gesù fece conoscere il nome del Padre suo?
16 Il vivo senso di apprezzamento che il nome di Dio, Geova, dovrebbe suscitare nel nostro cuore dovrebbe includere un fatto ancor più importante, e cioè l’aver egli miracolosamente mandato sulla terra il suo “Primogenito”, “la Parola”, che divenne Gesù Cristo. (Ebrei 1:6; Giovanni 1:1-3; Romani 5:6-8) Rivolgendosi in preghiera al suo Padre celeste, Gesù disse: “Ho reso manifesto il tuo nome agli uomini che mi hai dati dal mondo. . . . E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere”. (Giovanni 17:6, 26) Non che i suoi seguaci non conoscessero già il nome di Dio. Come mostra l’articolo “Il nome di Dio nelle Scritture Cristiane” (pagina 7), essi vedevano questo nome sia nei rotoli della Bibbia ebraica sia nella traduzione greca della Bibbia che usavano. Ma grazie all’insegnamento di Gesù, quel nome assunse un significato più profondo, proprio come era avvenuto ai giorni di Mosè a motivo degli atti di Geova. Gesù ampliò meravigliosamente la nostra conoscenza e la nostra comprensione di Geova, della sua personalità e dei suoi propositi. Conosciamo il nome di Geova in misura molto più ampia grazie a Gesù, che disse: “Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato”. Gesù provvide il riscatto e la via per accostarsi al Padre. Perciò Gesù disse: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. — Giovanni 7:16; 14:6.
17. Quale menzione del nome di Dio nei cieli fu predetta nel libro di Rivelazione?
17 Nel libro biblico di Rivelazione, che contiene la visione data a Giovanni circa gli avvenimenti dei nostri giorni, si continua a celebrare il nome di Geova. Quando viene distrutta Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, una grande folla in cielo esclama con esultanza: “Alleluia! La salvazione e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio”. Quindi “i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si gettarono giù e adorarono Iddio che siede sul trono, dicendo: Amen! Alleluia!” (Apocalisse [Rivelazione] 19:1, 4, Versione Riveduta) Cosa significa “Alleluia”? Abbiamo già visto, a pagina 4, che “Iah” è una forma poetica abbreviata del nome “Geova”. Secondo i dizionari, “Alleluia” viene da un’espressione ebraica che significa “Lodate Geova”. Quindi in cielo Dio è adorato con l’esclamazione: “Lodate Geova!”
Opere meravigliose
18. Conoscendo ciò che Geova ha fatto “per amore del suo nome”, siamo aiutati a capire che cosa?
18 Il nome di Dio deve essere usato. Dovrebbe ricordarci le sue opere e la sua amorevole benignità. La Bibbia dice che egli fece queste cose grandiose “per amore del suo nome, in modo da far conoscere la sua potenza”. (Salmo 106:8) Le opere meravigliose da lui compiute “per amore del suo nome” non furono fatte per egotismo ma per aiutarci a capire che egli è Dio, che ha il diritto di dirci quel che dobbiamo fare, e che possiamo nutrire assoluta fiducia nell’adempimento delle sue promesse. (I Samuele 12:22) Per questo disse: “Ricordate le prime cose di molto tempo fa, che io sono il Divino e non c’è nessun altro Dio, né alcuno simile a me; Colui che annuncio dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte; Colui che dico: ‘Il mio proprio consiglio avrà effetto, e farò tutto ciò che è il mio diletto’; . . . L’ho pure proferito; lo farò anche avvenire. L’ho formato, anche lo farò”. — Isaia 46:9-11.
19. Quale rassicurante dichiarazione fece Giosuè circa la fidatezza della Parola di Dio?
19 Secoli prima, Giosuè aveva rammentato agli israeliti: “Sapete bene con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che nessuna parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferite è venuta meno. Vi si son tutte avverate. Nessuna parola è venuta meno”. — Giosuè 23:14.
20. Personalmente, quali sono alcune cose che il nome di Geova vi ricorda?
20 Tutte queste cose fanno parte del vostro concetto di Geova? Il sentir pronunciare il suo nome vi ricorda le sue opere, la sua forza, la sua onnipotenza, la sua fidatezza e la veracità delle sue promesse? Mettete in relazione il suo nome con l’Iddio che fa in modo di divenire qualunque cosa sia necessario affinché i suoi propositi si adempiano? Pensate al fatto che Geova ha mandato Gesù sulla terra per rivendicare il nome di Dio, per parlarci del Padre suo e per provvedere il riscatto per tutti coloro che lo accettano? I sentimenti che provate verso Geova includono inoltre l’intendimento delle sue promesse di un giusto futuro su una terra purificata? — II Pietro 3:13.
21. Cosa dobbiamo fare per poterci esprimere come il giusto re Davide?
21 Conoscendo le cose che Geova ha fatto, si acquista fede. La fede ci sprona ad agire. Usiamo il suo nome, parliamo delle sue opere, ci offriamo volenterosamente come suoi servitori e attendiamo con vivo desiderio l’adempimento del suo grande e infallibile proposito di eliminare la malvagità dalla terra e di stabilire condizioni nuove e giuste per l’umanità ubbidiente. Se abbiamo questa fede e agiamo di conseguenza, possiamo dire, come il giusto re Davide: “La lode di Geova pronuncerà la mia bocca; e ogni carne benedica il suo santo nome a tempo indefinito, sì, per sempre”. — Salmo 145:21.
-