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  • Guardatevi dal fare idoli delle creature
    La Torre di Guardia 1969 | 1° giugno
    • pronunciava un discorso pubblico. Evidentemente il suo aspetto e la sua oratoria erano tali che il popolo esclamò: “Voce di un dio e non d’un uomo!” Il racconto prosegue, dicendo: “Istantaneamente l’angelo di Geova lo colpì, perché non diede la gloria a Dio; ed essendo roso dai vermi, spirò”. Geova Dio disapprova l’adorazione della creatura? Certissimamente. — Eso. 20:5; Atti 12:21-23.

      Gesù Cristo, il Figlio di Dio, non fece questo sbaglio quando fu sulla terra. Non solo rifiutò di prostrarsi a Satana il Diavolo, benché gli fossero offerti tutti i regni del mondo e la loro gloria, ma non permise neppure che altri facessero di lui un idolo. Non permise al popolo d’incoronarlo re, e quando qualcuno gli si rivolse, dicendo: “Maestro buono”, egli rispose: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, eccetto uno solo, Dio”. Inoltre, egli mise ripetutamente in risalto che non faceva nulla di sua propria iniziativa, ma eseguiva semplicemente le istruzioni del Padre suo. — Mar. 10:17, 18; Matt. 4:8-10; Giov. 5:19, 30; 7:28.

      Gli apostoli e i primi discepoli di Gesù si mantennero similmente senza macchia per quanto riguarda il fare idoli delle creature. Essi diedero ripetuti avvertimenti contro ciò. (1 Cor. 10:14; 1 Giov. 5:21) E stettero molto attenti che altri non facessero idoli di loro. Quando certi nativi della città di Listra volevano adorare Paolo e Barnaba perché Paolo aveva guarito uno zoppo dalla nascita, Paolo e Barnaba “si strapparono i mantelli e saltarono in mezzo alla folla, gridando e dicendo: ‘Uomini, perché fate queste cose? Anche noi siamo uomini e abbiamo le stesse infermità che avete voi’”, e poi dichiararono loro la buona notizia intorno al Creatore, e al bisogno di adorarlo. — Atti 14:8-18.

      In modo simile, quando Cornelio cadde ai piedi dell’apostolo Pietro, Pietro rifiutò di accettare questo atto di esaltazione, ma disse: “Lèvati; anche io sono uomo”. (Atti 10:26) Dal racconto dell’apostolo Giovanni in Rivelazione 22:8, 9, possiamo vedere che neppure a un angelo si deve dare adorazione. Le azioni di Cornelio e dell’apostolo Giovanni in queste occasioni illustrano quanto è incline la natura umana ad accordare indebito rispetto a persone molto favorite.

      NUOCE A COLORO CHE IDOLEGGIANO E A COLORO CHE SONO IDOLEGGIATI

      Poiché far idoli delle creature è contrario alla volontà di Dio, può recare solo danno, sia a quelli che lo praticano nonché a quelli che l’accettano. Quanta delusione ebbero i Tedeschi che avevano fatto un idolo di Hitler, gli Italiani che avevano fatto un idolo di Mussolini, i Russi che avevano fatto un idolo di Stalin! Coloro che fanno idoli degli uomini e ripongono in loro la propria fiducia son destinati a rimanere delusi, come mostra anche la Parola di Dio. — Sal. 146:3, 4; Isa. 31:1-3.

      Coloro che accettano indebito onore da altri andranno similmente in rovina, soprattutto perché incorreranno nella disapprovazione di Geova. Al tempo da lui fissato “gli occhi superbi dell’uomo terreno si devono abbassare, e l’alterezza degli uomini si deve inchinare, e Geova solo dev’essere innalzato in quel giorno”. “Quel giorno” è il giorno in cui Geova si leverà per esprimere la sua “ira ardente” contro tutti quelli che competono con lui, affinché tutti “conoscano che tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra”. — Isa. 2:11, 17; Sof. 3:8; Sal. 83:18.

      Anche al presente coloro che accettano d’essere idoleggiati ne risentono, come quando va loro alla testa. Per esempio, a uno dei popolari e tanto idoleggiati Beatles furono attribuite le parole: “Il cristianesimo finirà. Svanirà e sparirà. Non ho bisogno di discuterlo. Ho ragione e mi sarà data ragione. Siamo ora più popolari di Gesù Cristo; non so chi finirà prima, se il rock ’n’ roll o il cristianesimo. Gesù andava bene ma i suoi discepoli erano ottusi e comuni”. — Time, 12 agosto 1966.

      Ma la loro propria filosofia è stata soddisfacente? Quanto li abbia aiutati si può vedere dalla loro ammissione che hanno cominciato a prendere droghe, compreso l’LSD; evidentemente per riempire il vuoto creato dal loro modo di vivere e dal fatto che milioni di persone hanno fatto di loro degli idoli. Secondo le ultime notizie si sono volti allo ‘spiritualismo’, sotto la guida di un veggente yogi, il quale promette che con due sessioni di meditazione trascendentale di trenta minuti la persona potrà “percepire la divinità in sé” e risolvere tutti i propri problemi.a Comunque, la Parola di Dio mette in guardia contro ogni forma di religione pagana e di spiritismo. — 2 Cor. 6:14-18; Gal. 5:20, 21; Riv. 22:15.

      BADATE DI NON FARE IDOLI DELLE CREATURE

      I giovani cristiani in particolare devono badare al laccio di fare idoli delle creature. Ci vorranno forte determinazione e risoluzione per mantenere le proprie posizioni. A motivo dell’esempio dei giovani che li circondano è molto facile che siano trascinati dal fervore, dall’eccitazione, dall’isterismo o dalla frenesia di coloro che adorano gli eroi, che fanno idoli delle creature. Il giovane cristiano, inoltre, può essere restio al pensiero d’essere notevolmente diverso non facendo quello che fanno gli altri; può temere l’idea d’essere considerato “conformista” dagli altri. Ma dovrebbe ricordare che la Bibbia avverte di non seguire la “condotta popolare”. — Ger. 8:6.

      I giovani cristiani, se non stanno in guardia, possono facilmente cadere nel laccio di fare idoli delle creature semplicemente accordando a una persona indebita riverenza a motivo delle sue imprese o dei suoi successi, come quando un uomo fa il giro del mondo da solo in una piccola barca. Se il giovane non sta attento può subito immaginare un senso di lealtà o affinità col suo ‘eroe’. Sarà pronto a difenderlo o a giustificare le sue imprudenze. Il giovane può provare eccitazione al pensiero di vedere personalmente il suo ‘eroe’, piacere a parlarne e passare molto tempo a sognarlo. Può anche voler imitare il modo in cui il suo ‘eroe’ si veste o si taglia i capelli.

      Ma il giovane cristiano dovrebbe chiedersi: Questa persona nota è cristiana? Ama Geova Dio? Vive secondo la Bibbia? Accetta i giusti princìpi che Dio ha esposti nella sua Parola? Se no, dovrebbe il dedicato cristiano ammirare e imitare tale persona nutrendo affetto per essa? Non appartiene essa al mondo, riguardo al quale è detto ai cristiani che non devono amarlo? Certissimamente! — Giac. 1:27; 4:4; 1 Giov. 2:15-17.

      Come ci si può guardare dal fare idoli delle creature? Acquistando la ‘mente del Signore’ su tali cose con lo studio della Parola di Dio, la Bibbia, e di pubblicazioni per lo studio della Bibbia come questa rivista, La Torre di Guardia, ed evitando l’inclinazione ad ammirare o a eccitarsi per le gesta di creature umane. Come disse una volta appropriatamente un poeta:

      “Il vanto dell’araldica, la pompa del potere,

      E tutto ciò che la bellezza, tutto ciò che la ricchezza ha dato

      Attendon similmente l’inevitabil ora:

      I sentieri della gloria solo conducono alla sepoltura”.

      In un’occasione Gesù disse: “Quel ch’è alto fra gli uomini è disgustante dinanzi a Dio”. (Luca 16:15) Perché fare idoli di ciò che è disgustante dinanzi a Dio? Acquistate la sua mente sulle cose, che è così diversa dalla mente degli uomini. Ottenete il favore di Dio, poiché nel suo favore e nella sua amorevole benignità c’è la vita. — Sal. 103:17, 18.

  • Giovani che amano Dio
    La Torre di Guardia 1969 | 1° giugno
    • Giovani che amano Dio

      FEDE DI FANCIULLA

      Possono i fanciullini comprendere e apprezzare il significato dell’amorevole promessa di Dio di risuscitare i morti? Possono essi esercitarvi fede in modo intelligente? Una commovente lettera d’una madre mostra che possono far questo più profondamente di quanto gli adulti immaginino. Ella scrive:

      “Ho voluto scrivervi, pensando che la mia lettera possa essere d’incoraggiamento ad altri che hanno fanciullini e che impiegano del tempo per insegnare loro la Parola di Geova. A volte non siamo proprio sicuri di quanto la loro piccola mente abbia afferrato, ma allorché si osservano attentamente essi hanno forte fede.

      “Parlo per mia propria esperienza con la nostra figliuoletta di cinque anni. Recentemente è morta di leucemia. Visse solo tre mesi dopo il suo primo segno d’infermità. Aveva il tipo delle ossa. Benché cercassimo di nasconderglielo, era troppo intelligente e desta. Lo sapeva sin dal principio. Più volte ci rassicurava che non aveva timore di morire, perché sapeva che si sarebbe addormentata e Geova l’avrebbe ridestata subito, com’ella disse. Affermò: ‘So che il mio giacere nella tomba non sembrerà affatto lungo. Sarà proprio come se andassi a dormire una notte e quindi mi svegliassi e il nuovo ordine di Geova sarà venuto e io potrò giocare con gli animali, e tutti i malvagi saranno scomparsi’.

      “Non potete immaginare il sollievo che ci diede vedere tale fede. La mattina prima di morire, disse: ‘Non piangere, Mamma. Ti cercherò nel nuovo ordine’.

      “Alcune volte noi genitori ci chiediamo quanto i nostri piccoli imparino, ma quando sono messi alla prova, anche del tipo più severo, mostrano d’essere in realtà figli ‘santi’. (1 Cor. 7:14) Com’è preziosa la vita, e com’è buono e meraviglioso il nostro grande Dio che ci dà questa stupenda speranza della risurrezione!”

      COSCIENZIOSA PICCOLA PREDICATRICE

      I genitori cristiani s’interessano del benessere spirituale dei loro figli. Con amore li ammaestrano dall’infanzia nella pura adorazione di Dio. Quanto i figli assimilino di questo ammaestramento cristiano si può capire da questa esperienza dei genitori di una ragazzina:

      “Una mattina, dopo la colazione, la mia figliuoletta minore entrò in cucina con una borsa di riviste e due Bibbie personali dei ragazzi e annunciò: ‘Mamma, io vado a predicare di casa in casa’. I miei figliuoli pretendono sempre di tenere studi biblici, di assistere alle adunanze nella Sala del Regno o di farsi a vicenda presentazioni delle riviste come si fanno nel lavoro di predicazione di casa in casa. Mia moglie acconsentì che questa era una buona idea e le disse di non allontanarsi dal cortile.

      “Dopo un po’, mia moglie notò che la bambina minore non era nel cortile retrostante con gli altri bambini. Pensando che fosse nella parte anteriore, la chiamò, e la signora della porta accanto aprì la propria porta e disse: ‘La sua ragazzina è stata qui proprio dieci minuti fa, dicendo che era una missionaria e che voleva sapere se desideravo una Bibbia’. Evidentemente, non potendo arrivare nella nostra casa alla provvista di riviste, aveva ingegnosamente fatto quello che le era riuscito meglio, aveva usato le Bibbie personali.

      “Ora mia moglie comprese che mia figlia non stava giocando ma era realmente andata a predicare. Giunta nella via, trovò una signora che lavorava nel cortile la quale confermò che nostra figlia era passata da lei. La signora disse: ‘Sì, la sua ragazzina è venuta a chiedermi se sapevo chi è Geova Dio. Avendo io risposto: Sì, mi ha offerto una Bibbia’. Più avanti, un’altra padrona di casa provò che mia moglie seguiva le giuste orme, poiché ella disse che mia figlia era andata a dirle che faceva l’opera del Signore.

      “La nostra attiva piccola predicatrice aveva evidentemente ragionato sulle istruzioni che le avevamo impartite di ubbidire prima a Geova in ogni cosa. Noi inculchiamo questo ai nostri figli, chiedendo loro di frequente: ‘Se Geova ti dice di fare qualche cosa e Papà ti dice di fare

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